[TR] Il giro degli Stati Uniti in 14 giorni


Carina Tysons’s Corner, il nostro hotel è lì!

Piace anche a me quella zona, Capital One la fa da padrona con 3 grattacieli (due ultimati e uno a cui manca poco, si stanno espandendo parecchio), al Tyson's Galleria c'è la pizzeria che forse mi piace di più in tutta la DMV area, si chiama Andy's Pizza. C'è una zona più residenziale a poca distanza, si chiama Vienna, con delle case veramente notevoli (così come i prezzi).

Un altro posto a piacermi è Rosslyn (di fronte a Georgetown dall'altro lato del Potomac). Hanno quell'aria di NYC senza tutto il casino di contorno, e le costruzioni sono tendenzialmente nuove.

da barbone ho dormito al Quality Inn di Tyson's Corner! Comodissimo per la fermata metro Spring Hill a 200 metri, vai a IAD o downtown in 20'!

Se vai verso IAD, per ora, ti ferma ancora a Reston (di fronte ai nuovi uffici di Google) e poi c'è un ultimo collegamento via bus navetta. Sono due anni che la Silver Line è stata completata e arriva fino in aeroporto ma la stanno ancora testando O_O

Stasera aggiungo l'OT angeleno, ho dormito tutto il pomeriggio :)
 
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Un altro posto a piacermi è Rosslyn (di fronte a Georgetown dall'altro lato del Potomac). Hanno quell'aria di NYC senza tutto il casino di contorno ha detto:
concordo al 100% su Rosslyn, la mia base fuori DC, metro perfetta per andare ovunque, vicino a DCA, e hotel a buon mercato (io vado lassu` ogni due mesi, giovedi prox dormiro` al Residence Inn by Marriott , un buon compromesso).
 
Los Angeles

Arrivati in albergo sono ormai le 9 di sera, lasciamo le valigie in camera e ci incamminiamo per vedere il pier illuminato (l'albergo è giusto ad un isolato di distanza).
È giovedì ma non c'è un anima in giro...

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Cominciamo anche ad avvertire un certo languorino, sono le 21.40 e quasi tutti i ristoranti chiudono alle 22. Troviamo un ristorante messicano lungo Ocean Ave che aveva ancora parecchia gente e ordiniamo qualcosa poca prima la chiusura della cucina.
Io ordino tacos de pescado baja style e la mia ragazza tacos de carnitas. Anonimi, senza sapore, poco farciti e molto cari: 20$ per ogni ordine di 3 tacos. Ordiniamo anche una quesadilla da asporto per la figlia ma nemmeno quella è qualcosa di memorabile. Non si meritano manco la foto. Peccato perchè il posto era carino ma ho mangiato decisamente miglior cibo messicano in altre occasioni a Los Angeles quindi i miei standard erano parecchio alti. Standard che si sono alzati ancora di più dopo il viaggio di quest'estate a Punta de Mita, di cui allego la foto del Lunes de Taco y Mezcal:

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Con somma delusione ci re-incamminiamo verso l'hotel, facendo zig-zag tra i vagabondi presenti praticamente in ogni angolo...

Andiamo a letto e complice le 3 ore di differenza oraria ci svegliamo verso le 6 del mattino, e poco dopo inizia ad albeggiare

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Andiamo a fare colazione e qui inizio davvero ad apprezzare la scelta di opzioni salutari in California

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L'insalata è condita con olio e aceto, non quei dressing inutili.

Per la giornata odierna abbiamo noleggiato una macchina. Pensavamo di noleggiare per tutti i 3 giorni ma, a LAX, tutti i big player (Avis / Enterprise / Herz / National) erano sold out ed abbiamo trovato disponibilità a Beverly Hills presso una piccola catena locale (Midway car rental) ma solo per un giorno.
La giornata è fantastica e decidiamo di camminare lungo la strada che costeggia la spiaggia dal pier fino a Venice e chiamare un Uber da la.

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Arriviamo al rental e il parco macchine è veramente notevole: c'è una Ferrari, un paio di Lambo, una Bentley, varie Porsche e tanto altro ben di Dio... Noi avevamo noleggiato una Corolla :)
La mia ragazza nota una Tesla e chiediamo se potevamo fare un upgrade. Riceviamo le chiavi ma non possiamo partire poichè stava facendo un aggiornamento di sistema e il tizio ci offre una alternativa (decisamente migliore rispetto al giocattolo di Musk) siccome dice "It could take 5 minutes like 2 hours".
Ci offre in cambio, allo stesso prezzo, una Mercedes E450 cabrio, decisamente un auto perfetta per Los Angeles. Se non prendi una cabrio... you are definitely missing out!

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Come prima destinazione ci dirigiamo verso la Getty Villa che merita di esser vista per l'edificio in se

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Mangiamo qualcosa alla caffetteria della Villa e ci dirigiamo verso la prossima destinatione: il Getty vero e proprio. E qui inizia un calvario col GPS. Waze ci porta verso una destinazione residenziale dove, ad ogni incrocio, c'era una cartello "No access to The Getty" e, incrocio dopo incrocio, la cosa iniziava a farsi sospetta...
Provo a impostare Google Maps e imposta il drop-off point in mezzo all'autostrada. Apple Maps da un risultato simile ma in un altra parte dell'autostrada.
Decidiamo di raggiungere la destinazione in modo "old school" seguendo i cartelli ma inizia ad essere primo pomeriggio e tra traffico infernale ed incognita sulla destinazione, arriviamo super stressati senza quasi neanche voglia di entrare.
Nota: il Getty è su una collina, arrivi al parcheggio e c'è un trenino che ti porta all'ingresso del museo, penso che le apps cerchino di portarti proprio all'ingresso del museo, irraggiungibile con l'auto...
Stiamo al Getty veramente poco, principalmente all'esterno ammirando il panorama:

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Inizia ad essere tardo pomeriggio e ci incamminiamo verso l'osservatorio Griffith fermandoci in un In-n-Out.
Avevo già provato In-n-Out prima di appendere la carne al chiodo e l'ho sempre trovato overrated ma, siccome ogni autista faceva una testa tanta "Best burger in the world", le donzelle han voluto provarlo.
Io ho preso un burger con praticamente solo formaggio e verdure, loro uno tradizionale. Tutti e tre animal style. Con patatine animal style. Il burger non è sembrato nulla di che manco a loro e le patatine sembravano di cartone. Praticamente abbiamo ingerito calorie a vuoto.
La cosa che si salvava era il milkshake, decisamente buono.

Ormai abbiamo perso il tramonto ma ci dirigiamo verso l'osservatorio. Ci dirigiamo ma non ci fermiamo siccome hanno avuto la nostra stessa idea qualche centinaio di persone e non c'è parcheggio se non tipo a un miglio lungo la montagna in una strada buia dove le persone camminavano con la luce del cellulare per non farsi investire... Sarà per la prossima volta, ma già dalla strada la vista era fenomenale.

Giornata andata, torniamo in albergo e parcheggiamo in un parking pubblico di fronte all'hotel. Nota: hotel solo valet a 42$ al giorno, parcheggio pubblico 10$ overnight.

Di nuovo sveglia all'alba, colazione del campione

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E torniamo in macchina per goderci le ultime ore prima di restare a piedi, guidando verso Beverly Hills e Rodeo Drive. Ritorniamo l'auto e ci dirigiamo verso un cat cafè (la figlia della mia ragazza ama i gatti, graziosi animali di cui anch'io sono un estimatore e ne posseggo due esemplari). Arrivati in loco ci chiedono se abbiamo la prenotazione e ci guardiamo con la faccia che dice "Per un cat cafè?". Praticamente senza prenotazione non entri siccome sono sold out e vendono slot orari a 40$ a persona.
Ragazzi io sto seriamente pensando di abbandonare il mio lavoro IT e mettere in piedi una baracca del genere... Ci saran state dentro almeno dieci persone, ovvero 400$ all'ora, per accarezzare dei gatti...

La strada dove si trova il cafè è carina (credo fosse Melrose Ave) e decidiamo di camminare fino a quando troviamo un negozio di cosmetici in cui pretendono di entrare, con annessa fresatura di gonadi per il sottoscritto. Il posto era tendenzialmente figo, sembrava un Apple Store per i cosmetici. Stesso tipo di layout e attenzione maniacale ai dettagli: se un cliente prendeva una crema e la riponeva con l'etichetta non perfettamente rivolta verso il cliente, un commesso la metteva subito a posto.

La giovine cerca di riprendersi dalla delusione di non poter accarezzare dei costosi animaletti pelosi chiedendoci di andare in un posto che ha visto su TikTok. Il posto si chiama Sugar Factory e non sembra niente di diverso rispetto a Cheesecake Factory se non per il fatto di essere trendy sui social...
Si trova in un mall, forse il Westfield più figo che abbia mai visto, vicino a Beverly Hills. Arriviamo ed è chiuso. Lei si incazza a bestia, io vorrei ridere a più non posso ma cerco di contenermi.
Visto che abbiamo fame indirizzo il gruppo verso Eataly che si trova sempre nello stesso mall. Ordiniamo pizza e vari dolci di cui non ho foto visto che abbiamo divorato il tutto non appena seduti.

Trascorriamo un po' di tempo in questo mall, che si trova all'aria aperta e, alla fine prendiamo un Uber con destinazione "Venice Sign" per tornare verso Santa Monica a piedi.
L'autista è un sessantenne Giapponese, pensionato, negli USA da 35 anni ma con un accento e una padronanza della lingua a livello di mia madre che guarda serie su Netflix e ha imparato l'Inglese 20 anni fa con le audiocassette Berlitz. Mi sorprende il fatto che mi chieda cosa sia la "Venice Sign" visto che vive a LA da più di 30 anni... "Is it something like the Hollywood sign?"
Parliamo un po' del più e del meno e mi chiede da dove venga, chiedendomi se sia Turco. Gli dico di essere Italiano e mi chiede, molto innocentemente, che lingua parliamo in Italia. A quel punto lo prendo per il culo e dico "German".
Gli faccio notare che le mie due accompagnatrici sono Colombiane e li si scava la fossa da solo dicendo: "Ah Colombia, last week I ate a burrito". Della serie, al di sotto degli USA e fino alla Patagonia è tutto Messico :D Io le guardo e vedo il fumo uscire dalle loro orecchie.

Arriviamo a Venice ed è una bolgia. Gente ovunque, tutti i locali pieni. Ci incamminiamo verso il pier dove aspetteremo il tramonto.

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Sulla strada di ritorno verso l'albergo ci fermiamo in un ristorante giapponese per un ramen (uno dei piatti preferiti della ragazzina, visto che oggi non gliene è andata bene una...) e ne prendo uno vegan, da condividere con la mia ragazza, che era veramente delizioso

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I due giorni a Los Angeles sono andati, il mattino seguente avremo solo tempo di fare colazione ed una camminata lungo Ocean Ave prima di avviarci verso l'aeroporto.

Ad avere i soldi ci vivrei a Los Angeles o, ancora meglio, a San Diego... Mi sa che alla portata delle mie tasche, con clima simile, ci sia solo Medellin :)
 
Vedere le bici da spinning in spiaggia è qualcosa di paranormale. Grazie per il giro a LA!

Parlando di caffè con i gatti, la mia ragazza invece era stata in uno a Seoul dove c'erano suricate, qualche marsupiale australiano meno cazzuto del canguro e altri animali a caso. Anche li i padroni non facevano soldi a palate: peggio.
 
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Piace anche a me quella zona, Capital One la fa da padrona con 3 grattacieli (due ultimati e uno a cui manca poco, si stanno espandendo parecchio), al Tyson's Galleria c'è la pizzeria che forse mi piace di più in tutta la DMV area, si chiama Andy's Pizza.[….]
Io sono devoto al Seasons52 e all’Earls kitchen :love:

Grazie per le foto di Los Angeles. Quel posto mi ha stregato e mi manca da morire!
 
Vedere le bici da spinning in spiaggia è qualcosa di paranormale. Grazie per il giro a LA!

Veramente, ci son rimasto anch'io. Peloton può reinventare il suo business model quanto vuole ma la real life batte il loro virtual coach 1000 a 0. Almeno fino alla mia generazione... le prossime magari pedaleranno su Roblox, guadagnando crediti per l'avatar

Io sono devoto al Seasons52 e all’Earls kitchen :love:

Grazie per le foto di Los Angeles. Quel posto mi ha stregato e mi manca da morire!

Seasons52 è anche uno dei miei preferiti, li ho trovato uno dei piatti che preferisco negli USA e che ripropongo anche a casa: il roasted cauliflower.
Non mangio più carne ma se capiti in zona c'è un Fogo de Chao molto bello (ci ero stato nel 2019 ed era nuovo di pacca) praticamente sotto / dietro il St. Regis. Consiglio a pranzo visto che costa meno (come Texas de Brazil) e hai anche più tempo per digerire.
Se non lo hai provato, all'interno del Tyson's Mall (proprio di fronte a Seasons52) c'è Coastal Flats che è una valida alternativa ai soliti American diners (e i fish tacos erano migliori di quelli di Ocean Ave!).
Sparsi per la DMV area ci sono parecchi Silver Diner (uno anche post security a BWI e ce ne dovrebbe essere uno a Reston, verso IAD). Questi diner retrò sono in assoluto i miei posti preferiti negli States (e ora iniziano a servire beyond meat).

Traffico a parte, a me Los Angeles piace parecchio. Non riesco a capire le persone che dicono "Los Angeles fa schifo" ma io dico questo di San Francisco con la quale non riesco proprio a legare (ma la situazione homeless li è peggiore, almeno a LA non ho mai visto nessuno cacare per strada di lato ai pedoni fermi ad un semaforo rosso in pieno Financial District).
A parità di cost of living, tra LA e NYC non avrei assolutamente dubbi su dove vivere...


Tornando a noi...

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Il nostro volo parte alle 12.50pm, vista l'incognitra traffico decidiamo di lasciare l'albergo verso le 10. Giusto il tempo per una colazione dove prendo l'ultima opzione meat-free del menu che mi mancava: una omelette da cui faccio rimuovere bacon e salsiccia in cambio di extra formaggio. Non capisco il feticismo americano per il ketchup, presente ovunque...

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Finita la colazione camminiamo un po' lungo Ocean Ave e nei giardini tra il pier camminando in direzione di Santa Barbara ci sono tantissimi homeless, ma tranquilli che si fanno i fatti loro.

Mi congedo dalla città e torniamo in albergo per recuperare i bagagli e dirigerci all'aeroporto. Abbiamo solo bagaglio a mano ma dobbiamo metterne uno in stiva per la quantità immensa di liquidi acquistata nel negozio di cosmetici il giorno prima.
Al T7 di LAX i banchi United erano abbastanza vuoti, con due desk dedicati a 1K / Polaris, al momento entrambi occupati da due differenti passeggeri (very likely Polaris) entrambi con un Chihuahua.
Consegno la valigia e ci avviamo verso il gate dove noto una cosa alquanto particolare: nel giro di 5 minuti, in due gates adiacenti, United opera due voli per IAD, entrambi con 739. Mi chiedo quante persone si accoderanno nella fila sbagliata...

Saliamo a bordo e, una volta seduti, la ragazzina con nonchalance esclama "Why don't we have the same seats as the previous flight?" e stavo per porgerle il telefono per mandare un vocale a EEA per aver infranto i sogni di una innocente pre-adolescente :D
Certo che un wide body su un transcon fa la differenza (restando in casa United magari non il 772 in configurazione domestica che è davvero molto densa), nel nostro caso particolare viaggiare su una poltrona Y+ all'andata ha alzato la barra non poco.

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La cosa che, secondo me, non dovrebbe mancare su voli da 3+ ore è un IFE. United ha un servizio di streaming on board ma:
  • I passeggeri più anziani potrebbero non saperlo usare
  • Chi non ha un tablet alla fine del viaggio ha bisogno di una visita dall'oculista
  • Cosa peggiore in assoluto: il WiFi potrebbe non funzionare
Durante questo viaggio si è manifestato il terzo caso. Il personale ha provato a riavviare il sistema 3 volte ma non ha mai funzionato. Quasi 5 ore di volo senza intrattenimento sono pesanti... ho studiato a memoria il magazine di bordo tipo le poesie alle elementari.

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Comincia il servizio pasto e replichiamo il menu dell'andata:

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Ad una certa ora la natura chiama e resto stupito dalla micro dimensione del bagno, in particolare del lavello, grande praticamente meno della mano di un bambino, e ti costringe praticamente a farti una doccia mentre ti lavi le mani visto che l'acqua schizza ovunque.

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Vista la stazza dell'americano medio mi chiedo come non restino incagliati, tipo la Ever Given nel canale di Suez...

Dopo aver imparato a memoria buona parte di Hemispheres atterriamo e ci dirigiamo al deposito bagagli. Bagaglio che si farà attendere una buona mezz'ora e belt condivisa con l'aereo che è partito alla stessa ora

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Arriviamo a casa che sono quasi le 10pm e, il mattino seguente, abbiamo una prenotazione alle 9.30 per una colazione con la madre della mia ragazza che ha recentemente compiuto gli anni quindi vado a dormire e dopo 5 secondi sento la sveglia suonare...


DCA-EWR-MEM

Disfo la valigia e ne preparo una nuova con dei vestiti per Memphis visto che ho il volo nel tardo pomeriggio e, nel frattempo, ci avviamo verso Founding Farmers, un altro posto carino e non troppo costoso, una specie di "modern American" diner con ingredienti locali, il più possibile a km 0.
Continuo con le scelte salutiste, conscio del fatto che a Memphis non avrò questo lusso:

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Torniamo a casa, recupero la valigia, e ci dirigiamo verso Georgetown visto che è una giornata fantastica e vogliamo camminare un po' lungo il Potomac. Parcheggiamo in un economicissimo parcheggio pubblico alla modica cifra di $10 l'ora e iniziamo a camminare sotto il sole lungo un sentiero che porta fino in Maryland ed accessibile solo a piedi o in bicicletta (praticamente parallela alla GW Memorial Parkway dall'altro lato del Potomac che ti porta fino a DCA, ed arriva fino a Mount Vernon, casa di GW).

Questo sentiero è visibile durante il finale in atterraggio a DCA, aeroporto dove è obbligatorio sedersi a sinistra lato finestrino (anche per un aisle lover tipo il sottoscritto) per godere a pieno del panorama della città. Si può vedere Georgetown, il Kennedy Center, il Washington Monument ed il Jefferson Memorial, tutto nel giro di neanche 30 secondi. Di sera è particolarmente affascinante.

Speaking of Kennedy Center:

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Giornata bellissima, senza nubi, e con parecchia aviofauna che passa sopra la testa. What else? Ah si, anche con la giusta compagnia :D

Visto che manca ancora tempo e, complice il caldo, ci fermiamo in un pub con un patio per una birra. Al di la del fiume si trova la citata Rosslyn

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Sembra di essere ad Hoboken con vista su Manhattan, o forse no?

Ordino del cibo per entrare in modalità Memphis visto che non avrò tempo per comprare nulla a Newark, avendo una connessione di 60 minuti, incluso cambio terminal.

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È ora di andare verso DCA che si trova praticamente dall'altro lato del fiume: si sale lungo Key Bridge, si prende GW Memorial Pkwy costeggiando il cimitero di Arlington e ci arrivi praticamente dentro.

Sono due anni che non metto piede a DCA e, nel frattempo, hanno effettuato dei cambi drastici al layout: precedentemente i terminal B e C avevano accessi TSA separati. American, che gestisce un hub nazionale, aveva un servizio shuttle che connetteva tra i due terminal dove opera.
Adesso i controlli TSA avvengono prima dell'accesso ai terminal (con due checkpoints: north e south), conveniente per chi ha Priority Pass e parte da un altro gate e vuole bersi una birra al Bracket Room ma sconveniente per chi ti accompagna in quanto si perdono la vista di un pezzo di uno dei terminal più belli di tutti gli USA:

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Nota: questo è il terminal B/C, il terminal A è in un edificio separato. Con questo nuovo layout è più facile raggiungere questo terminal separato, particolarmente utile in caso si arrivi con la metro che ferma praticamente dentro l'aeroporto.

La fila è abbastanza lunga ma si muove rapida. Rispetto a prima non mi sembra di vedere alcuna fila priority per passeggeri First e/o con status. Solo Clear o TSA-Pre. Forse mi è sfuggito ma se non fosse così è un handicap non da poco visto che questo aeroporto muove parecchie persone e le file possono essere lunghe.

Per la prima volta in un desk TSA mi viene scansionato il chip del passaporto, anzichè solo verificare il nome e controllare gli ologrammi e poco dopo sono airside e mi dirigo verso l'area dedicata a United, con Berlusconi che mi guarda.

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Noto che il mio volo ha 15 minuti di ritardo, che si trasformano in 30 minuti siccome l'aereo non è ancora partito da EWR. Non mi preoccupo troppo siccome il volo dura 30 minuti scarsi e lo schedule ha un ampio padding siccome entrambi gli aeroporti sono in aree piuttosto dense e soggette a limitazioni ATC.

Alla fine imbarchiamo stile bus, non appena arriva l'aereo, dopo neanche 5 minuti, iniziano ad imbarcarci. Il volo di oggi, UA4183, è operato da un CRJ-550, un regional di United piuttosto nuovo con parecchi posti in First ed EconomyPlus.
Il volo era abbastanza vuoto, anche davanti, infatti allo scoccare delle 96 ore precedenti al volo che segnano l'inizio dei Complimentary Premier Upgrade (CPU) per i FF 1K ho ricevuto upgrade in First.

Poltrone nuove e comode.

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Mi piace il layout 1-2 in First dei CRJ e ERJ. In particolare il CRJ-550 trova nel posto 4A la perfezione siccome, di lato, anzichè avere un'altra fila di persone, ha un deposito per bagagli che non entrano nelle cappelliere e questo rende il posto molto privato.

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Il volo, come menzionato, è molto rapido e viene effettuato un veloce servizio di bevande.

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Vista di DC in decollo...

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... e di Hoboken / Jersey City / Manhattan in atterraggio

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Arriviamo al gate in orario e prendo il bus per il transfer dal Terminal A al Terminal C.
Per connessioni interne (o internazionali ex-USA) e viaggiate con *A non uscite dal terminal o dovete prendere l'AirTrain e rifare i controlli di sicurezza.
Seguite le indicazioni di transfer. Nel caso di United c'è una mappa nell'app (che appare una volta atterrati) che ti mostra esattamente cosa fare. Molto utile per chi non è familiare.

Poco dopo imbarco il volo per Memphis, UA3484 operato da E-170, di cui ho qualche scarsa foto siccome ho dormito per tutto il viaggio. Tra l'altro non c'è molto da fotografare nel finale in atterraggio a MEM, specialmente di notte visto che è tutto buio nei dintorni...

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Nota: non che avessi fame, ma nessun servizio di snack a bordo, forse per l'orario di partenza.

Atterriamo a Memphis e sono eccitato in quanto sono stato in questo aeroporto centinaia di volte ma... non ho mai scattato una foto e, al fine del TR, volevo farvi vedere quanto facesse schifo: un misto tra una prigione federale e un ufficio della motorizzazione.

Esco dal jetbridge e mi guardo intorno esterefatto... non riconosco il posto... è davvero figo: oserei dire uno dei terminal più belli / moderni degli USA. Credo di aver preso un aereo sbagliato a chiedo al GA "Are we in Memphis? I can't recognize the place" che si mette a ridere e mi dice che è il nuovo terminal inaugurato una settimana prima.
Peccato ragazzi, non potrò farvi vedere la bruttezza di MEM :)

Nel frattempo ricevo un messaggio di un collega, che era atterrato verso le 8 di sera (adesso sono le 11) che mi augura buona fortuna per trovare un Uber/Lyft visto che non ci sono praticamente drivers...
Con due cellulari apro entrambe le app e, dopo 30 minuti, riesco a trovare un passaggio (con Lyft). Si presenta un Nissan Silverado. Only in Memphis! Ragazzi ne avrei di raccontare sulle storie degli Uber / Lyft a Memphis... diciamo che ogni viaggio vale la pena per l'esperienza con il ride sharing :)

Arrivo in albergo verso mezzanotte, check-in rapido e mi dirigo verso la mia camera dove ho ricevuto un upgrade in "corner room" che, di solito, è giusto un po' più grande rispetto ad una normale... questa ragazzi era come un mini appartamento, con una vista spaziale in downtown.

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Di lato, sulla destra, si intravede il Peabody, uno degli hotel iconici di Memphis. Lungo la strada si intravede il Fedex Forum, dove giocano i Memphis Grizzlies (purtroppo questa settimana non c'è nessuna partita, di solito ci andavo comprando biglietti a $5 dove la vista era tipo Sensible Soccer ma visto il prezzo era meglio che stare in camera a guardare la TV). Sulla sinistra, non visibile da questa foto ma visibile da un'altra finestra, c'è l'Autozone Park, un campo da calcio dove gioca la squadra locale.

Memphis è un posto particolare... quando guardi le notizie al mattino ti sembra di essere in una zona di guerra: c'è sempre qualche sparatoria e qualche morto. Nela stessa downtown devi stare attento in quanto da un block all'altro rischi di finire nella zona sbagliata ma l'impressione che ho avuto, rispetto due anni fa, è nettamente migliore. Di solito non soggiornavo mai in centro per queste ragioni ma volevo provare un nuovo hotel e non mi pento della scelta anzi, probabilmente, continuerò a stare in questa zona.

Spero, nel frattempo, che migliori la situazione del ride-sharing... il vero tallone d'Achille di questo viaggio. Non ho mai avuto problemi a trovare un driver anche alle 5 del mattino e in zone residenziali (Germantown) ma, ragazzi, che strazio... per tornare dall'ufficio ci impiegavamo circa 35 minuti per trovare una corsa alle 5 del pomeriggio! Ci sono pochissimi driver e, sembra, sia dovuto al fatto che alcuni sono stati assaliti (!!!) dai clienti.
Mi dicevano che Lyft permette di pagare e caricare l'account con cash, quindi alcune persone poco raccomandabili salivano giusto per rapinare il conducente, registrandosi con generalità false.
Come dicevo... only in Memphis.

Non ho molte foto siccome sono raramente uscito dall'ufficio :) Solo l'ultima sera sono andato a cena con un collega e caro amico in un ristorante in downtown

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La sera prima ero andato con un altro collega in una pizzeria, assolutamente da evitare in quanto la sto ancora digerendo, chiamata Aldo's Pizza. Era vicino all'albergo, non riuscivamo (stranamento) a trovare un driver e quindi abbiamo optato per qualcosa di vicino visto che praticamente pioveva ghiaccio.
Se mangiate carne, Memphis vi darà molte soddisfazioni.


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Questa settimana il tempo faceva schifo. Dallas era pesantemente colpita e il mio collega ha ritardato il suo volo di 1 giorno causa infinite cancellazioni sebbene DAL/DFW siano gli aeroporti più serviti. Io continuavo a ricevere email da United che mi invitavano a cambiare il volo qualora potessi.
Dovevo tornare venerdì, con primo volo alle 6.15 e già tremavo all'idea di come sarei arrivato all'aeroporto vista la grama situazione... un collega si offre e mi dice di chiamarlo alle 5 qualora non riuscissi a trovare un passaggio.
Giovedì verso le 7 effettuo il check-in e vado in ufficio. Poco dopo ricevo una mail da Amex GBT (l'agenzia che ha emesso il mio biglietto) con una sfilza di cambi nell'itinerario e inizio a sudare freddo.

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Apro l'app United e mi trovo spostato sul volo delle 12.15pm, con tanto di CPU su entrambi i segmenti confermato. Da un certo punto di vista tiro un sospiro di sollievo siccome almeno ho più chances di arrivare in aeroporto :D dall'altro pensavo di passare il pomeriggio con la mia ragazza.
Nota: non riceverò mai comunicazione via email o SMS da United riguardo i cambi, non so se questo sia causato dal fatto che il biglietto è stato emesso da un'agenzia o cosa...

Il giorno della partenza, mi metto a cercare un Uber/Lyft dalle 9.30 e arrivo in aeroporto con parecchio anticipo.

Ecco alcune foto del nuovo terminal, finalmente un posto accogliente dove non esci dall'ufficio alle 4 per un volo alle 5 ma ti invoglia ad arrivare prima e berti una birra in uno dei locali :)

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L'enorme quantità di voli per la giornata odierna:

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Parecchie postazioni dove si può lavorare decentemente, con Wi-Fi gratuito:

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E addirittura ogni posto a sedere, oltre a presa di alimentazione e USB, ha integrato un QI charger nel bracciolo:

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Imbarchiamo in orario, volo pieno a tappo con offerte pecuniarie per chi decidesse di cambiare volo e riproteggere altri passeggeri... mentre scansiono il boarding pass noto un tizio parlare con un GA che si lamenta del fatto che avesse prenotato in First ma ora è in economy (probabilmente era sul volo trombato delle 6.15) e dentro di me penso "Oops... Sorry, I'm not Sorry!"

Volo UA3545, sempre E170, questa volta finestrino (could not be too picky).

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In decollo vista sull'hub di Fedex, che ha l'HQ a Memphis e praticamente gestisce il 99% del traffico aeroportuale

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Poco dopo il decollo viene servita una snack-box:

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Il servizio è molto cordiale e vengo rifornito di caffè molto spesso mentre lavoro. Iniziamo la discesa verso Newark dove il cielo è veramente grigio e triste.

Da qualche parte in NJ...

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Scorcio su Manhattan, durante la virata a destra per allinearsi alla pista:

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Atterraggio piuttosto bumpy e parcheggiamo al terminal C. Riprendo il bus visto che il mio aereo parte, tra 40 minuti, dal terminal A e pochi minuti dopo il mio arrivo inizia l'imbarco per UA4431 operato ancora una volta da CRJ-550.
Iniziamo l'imbarco ma poco prima di salire a bordo ci mandano indietro per un problema meccanico che stavano risolvendo in cabina. Nuovo boarding time? Unknown... Mi rimetto a lavorare e dopo neanche due minuti ricominciano l'imbarco... WTF :)

Saliamo a bordo, cabina mezza vuota, anche in First, nuovamente posto 4A

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Decolliamo, con ennesima vista su Manhattan che non mi stanca mai:

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Servizio di bevande e iniziamo l'approccio verso DC e tiro fuori il cellulare per documentare quanto menzionato sopra... Sfiga vuole che, causa vento, usiamo la pista parallela (dove l'unica vista interessante è sulla destra, con la ruota panoramica di National Harbor e l'MGM casino dalla forma di nave).
Sarà per il prossimo TR, magari arrivo in un arrivo serale :)

Arriviamo con leggero anticipo, controllo su Lyft e la tariffa è di 60$. Nonostante paghi pantalone per questo trasporto non me la sento di spendere questa cifra quando ho la metro attaccata e ci impiega lo stesso tempo (visto il traffico pomeridiano) per la modica cifra di 5.70$

DCA è una perla di aeroporto... dal gate alla metro nemmeno cinque minuti e poco dopo sono in marcia verso casa, cambio a Metro Center, tristemente deserta visto la maggior parte delle persone lavora ancora da casa...

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Ultima parte il ritorno in patria
 
Ottimo prosieguo, bravo! Dev'essere abbastanza uno sbattone, seguire un lavoro in America quando si è in Italia, senza contare la questione familiare/affettiva. Io ho di sicuro il didietro pesante, ma già solo fare Londra-Brussels [pardon, Bruxell] - Anversa una volta al mese mi pesa.

Concordo abbondantemente sulla questione IFE. Uno dei motivi per cui di solito scelgo TK per i miei (ahimè per il momento archiviati) pellegrinaggi annuali ad Istanbul è appunto la certezza dell'IFE. Saranno solo 4 ore di volo, posso certamente scaricarmi due show o un podcast sul telefono, ma c'è un qual certo senso di 'esclusività' nell'avere l'IFE. Potendo scegliere, baratterei l'IFE con il wifi a bordo senza troppi problemi.

Parlando di Uber, anche qui a Londra c'è una qual certa carenza. Non ci sono stati (troppi) casi di rapine ai danni degli autisti, ma la stessa Uber, leggevo sul giornale, aveva scoperto che buona parte dei 'transfughi' su Uber Eats avevano deciso di fare il balzo perchè le distanze sono più corte e, per citarne uno, "no takeaway meal has ever vomited in the back of my car".
 
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Sicuramente è un mio limite e lungi da me criticare le scelte altrui ma quando leggo certe cose mi domando, ancora una volta, dove stia il sogno americano da molti ancora oggi idolatrato.
 
Domanda a bruciapelo, a parte leggere "certe cose" quante volte sei stato negli USA e dove, se posso?
Mi rendo conto che il mio intervento poteva sembrare ironico o peggio ancora provocatorio e polemico. In realtà sono semplicemente curioso di conoscere il punto di vista di chi ci vive come mi pare sia il caso dell'autore del thread che è forse meglio non sporcare con un ot che potrebbe degenerare rovinando questo interessante TR.
A tel proposito suggerirei di attendere @Brendon e/o gli admin/mod.
Che ne dici @East End Ave ? (non rispondo adesso alla tua domanda semplicemente per non dare il la a questo ot, tutto qui)
 
Per quanto mi riguarda, il mio American Dream, è stato trovare una azienda internazionale che rispetta il mio lavoro, crede in me e nelle mie capacità e mi paga un salario più che dignitoso con possibilita di avanzamento di carriera, senza sfruttarmi e spremermi come un limone,
In Italia tutto questo, per una figura professionale come la mia, é pura utopia…
 
Berllo MEM. Io, per fortuna, non ho memorie dei miei transiti a MEM anni '80 quando era un mini-hub AA. Metro Central deserta mi sembra quasi impossibile. Negli anni 80 la metro era la parte più' bella di DCA!
 
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La cosa che, secondo me, non dovrebbe mancare su voli da 3+ ore è un IFE. United ha un servizio di streaming on board ma:
  • I passeggeri più anziani potrebbero non saperlo usare
  • Chi non ha un tablet alla fine del viaggio ha bisogno di una visita dall'oculista
  • Cosa peggiore in assoluto: il WiFi potrebbe non funzionare

Concordo abbondantemente sulla questione IFE. Potendo scegliere, baratterei l'IFE con il wifi a bordo senza troppi problemi.

That's why...


Nota: non riceverò mai comunicazione via email o SMS da United riguardo i cambi, non so se questo sia causato dal fatto che il biglietto è stato da un'agenzia o cosa...

Guess that's the cause, ask your agency to share your contacts with booked carrier next time (SSRCTCM-SSRCTCE) !
 
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Per quanto mi riguarda, il mio American Dream, è stato trovare una azienda internazionale che rispetta il mio lavoro, crede in me e nelle mie capacità e mi paga un salario più che dignitoso con possibilita di avanzamento di carriera, senza sfruttarmi e spremermi come un limone,
In Italia tutto questo, per una figura professionale come la mia, é pura utopia…

Copy/Paste, per non dire delle meraviglie naturalistiche, della diffusa gentilezza e di un senso di valorizzazione materiale e civile che va ben oltre i classici stereotipi. Senza polemica @Sciamano, ma era solo per questo che ti chiedevo quante volte ci fossi stato e cosa avesti visto per porti quella domanda. E' un confronto sereno, ci mancherebbe che debba intervenire la moderazione, dai!
 
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Beale street una delle (poche) attrattive di Memphis :D

Nel 2017 quando ho iniziato a lavorare a questo progetto volavamo la domenica (arrivando a Memphis alle 21 ora locali e il mattino seguente alle 8 eravamo in ufficio, non so come facevo infatti dopo un po' mi son fatto furbo e son partito il sabato, lasciandomi la domenica di buffer per riposare) e tornavamo la domenica seguente, il Sabato facevamo tutte le touristy things, ahimè poche :D
La prima volta siamo andati a Graceland, non ho le foto sotto mano in quanto all'epoca non usavo ancora iPhone e quindi non le ho su iCloud. Ne ho giusto una da Instagram.
Era la settimana di San Valentino ed eravamo io e il mio ex-capo nella startup dove lavoravo precedentemente e ricordo andammo in un ristorante Italiano la sera del 14 Febbraio, con tutte le altre coppie che celebravano e ci guardavano.

Posti "must do" a Memphis (quasi tutti food related) sono:
  1. Graceland
  2. Gus's Fried Chicken
  3. Corky's (potete evitare Rendezvous, mi ha deluso, molto meglio Corky's o Central)
  4. Huey's (burgers, catena locale)
  5. Vedere una partita dei Grizzlies comprando nosebleed tickets da 5$
  6. Uscendo dal Fedex Forum visitare Beale Street che saranno 50 metri scarsi :D
  7. Già che ci siete, prendete il trolley che è li vicino (nella strada dove c'è la pizzeria da evitare)
  8. Per i più acculturati il National Civil Rights Museum
  9. Cooper Young per ristoranti e bar più da locali e meno turistici
  10. The Hub... una caffetteria di una Chiesa (non scherzo) che fa uno dei caffè migliori che abbia mai bevuto negli USA. Mi ci ha portato un collega di origini Australiane, patito del caffè, e ogni volta che siamo assieme a Memphis passiamo la prima di andare in ufficio