[TR] Groenlandia: tanto ghiaccio ed un po' di aviazione


Immagini meravigliose!
Grazie!

Che spettacolo i ghiacciai! E racconto davvero divertente e interessante. Quindi vedi di fare più TR in futuro!!!
Cerchero' di impegnarmi di piu' ma non prometto niente :p

Concordo. Tra Ploncito e il Principe di Casador mi sa che c'è una messe di TR d'alterrimo livello.
Il mio sogno e' fare un viaggio con te 13900 e/o il Principe. Epicita' a palate.
Sicuramente al momento il Principe stara' programmando il suo viaggio in Afghanistan o sulla Luna.
 
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Bellissimo TR. le case Inuit le vedo tutte le estati in Alaska visitando L'Alaska Native Heritage Center.
 
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Il mio sogno e' fare un viaggio con te 13900 e/o il Principe. Epicita' a palate.
Sicuramente al momento il Principe stara' programmando il suo viaggio in Afghanistan o sulla Luna.

Complimenti per il viaggio. La Groenlandia è sulla mia lista ma ho avuto altre priorità :) ed ultimamente mi sono dedicato a zone piü "calde". Comunque, quando volete facciamo un salto sulla luna e TR!
 
Il mio sogno e' fare un viaggio con te 13900 e/o il Principe. Epicita' a palate.
Sicuramente al momento il Principe stara' programmando il suo viaggio in Afghanistan o sulla Luna.

Se interessa il bikepacking...

Complimenti per il viaggio. La Groenlandia è sulla mia lista ma ho avuto altre priorità :) ed ultimamente mi sono dedicato a zone piü "calde". Comunque, quando volete facciamo un salto sulla luna e TR!

Ma il TR lo fai, vero? VERO?
 
E’ ora di andare a Nuuk, la capitale. Raccatto i miei stracci, impacchetto tutto e dopo una colazione frugale prendo un taxi e vado in aeroporto. Vista da fuori del garage terminal:

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Se mai un giorno dovessi tornare in queste zone so già che non sarà lo stesso aeroporto e la stessa Ilulissat.

Arrivi e partenze di oggi. Anche oggi si fa scalo a Kangerlussuaq, il mio è il GL513:

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La solita zona checkin-landside-airside-tutt’uno:

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Lui appena arrivato da Uummanaq (UMD) con 2 passeggeri. Dicono sia un posto bellissimo ma in questo viaggio non c’è stato modo di farci un salto.

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Dettaglio del frullino di oggi:

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Mi accomodo al mio posto 1A e intanto caricano bagagli sul macinino che torna a UMD:

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Salita e crociera, la giornata è bellissima:

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Arrivo a SFJ e bisogna sbarcare, fare il giro nel terminal e re-imbarcarsi usando lo stesso aeromobile con la stessa carta di imbarco. Quindi oggi doppio OY-GRH per me, load factor 100% per Nuuk:

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Volo tranquillissimo con servizio di bordo a scelta tra caffè o te. Arrivo a Nuuk. L’architettura dei terminal è un po’ simile dovunque, sarà stata la scuola che seguiva il principio “Form follows function”:

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Passerò due giorni e mezzo a Nuuk e me ne pento già subito. La città manca di carattere, è molto sporca e si sta sviluppando troppo in fretta senza nessun criterio urbanistico. In più vedo in giro molti inuit over-50 spaesati (o ubriachi). Mi vengono subito in mente le decine di popolazioni autoctone distrutte dal progresso, comparse di un mondo in cui non comprendono i valori, fantasmi in una società che vuole sbarazzarsi della loro storia per fare posto al consumismo sfrenato che caratterizza il nostro di mondo.

Fast forward due giorni dopo, mi rimarrà per sempre impresso il commento del mio tassista ventenne che mi stava portando in aeroporto: “I villaggi si stanno ormai spopolando, tutti vogliono abitare in città. Mio nonno abitava in una casa davanti alla spiaggia, pescava e cacciava. Mio padre ha capito che il futuro era nella città e si trasferì poverissimo a Nuuk. Io grazie a lui ora ho studiato e guido un taxi ma non so fare niente. Nessuno di noi giovani non sa più fare quello che facevano i nostri antenati. Non so se è giusto o sbagliato ma è così.”

Ma andiamo con ordine, torniamo a due giorni prima. Arrivo in hotel, mollo il bagaglio e mi faccio un giro in questa cittadina anonima.

[Continua]
 
Ultima modifica:
Post triste ma doveroso. Immagino che sia cosi un po’ dovunque; anche in Kyrgyzstan, per dirne una, vedevo che i ragazzini dei paesi volevano tutti andare in città, avere il telefono, vestiti fighi, la Golf e non il cavallo.
 
Come detto, Nuuk non è bella e non ho percepito nessuna di quelle particolari emozioni che provo quando visito un posto nuovo.
Il centro è costellato di negozi, supermercati, hotel, depositi e palazzoni senza un ordine. E’ perfettamente comprensibile che i princìpi dell’urbanismo a queste latitudini sono stati quelli che sono stati. E lo saranno anche negli anni a venire perchè adesso Nuuk ha circa 20mila abitanti e il piano nei prossimi anni è arrivare a 50mila. Si vedono gru dappertutto e tutta l’area ad est (Pinguaraq e Mitsimmavik) è in corso di sbancamento e costruzione selvaggia.
Esempio di blocchi di appartamenti:

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Il punto massimo del degrado cittadino l’ho raggiunto quando ho visto passare una Fiat Panda nuovo modello.
Dal lato trasporti almeno esiste una rete di bus che funziona piuttosto bene (secondo gli standard locali) e che copre tutta la città, aeroporto incluso.

Vista porto:

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Sentiero di avvicinamento dell’aeroporto in costruzione lato sud (si chiama così?):

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Nella prima giornata decido di fare un mega trekking di una giornata intera, partendo dal mio hotel accanto al porto, direzione aeroporto, poi salita sulla collina chiamata Quassussuaq che sovrasta la metropoli e ritorno dalla parte opposta attraversando la Paradise Valley. Non è stato sempre facile seguire il sentiero coperto dalla neve e camminare con la tundra fradicia:

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Vista dal cucuzzolo con aeroporto annesso. Si nota il nuovo terminal in costruzione (grigio, al centro della prima foto) e la nuova pista (seconda foto):

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Base radio in cima con stazione meteorologica e arrivo dell’unico skilift che fa divertire i Nuukesi durante l’inverno:

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Vista fiordo mentre iniziavo la discesa:

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In lontananza si vede il sentiero lato nord della pista:

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Questi? Boh!

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A fine giornata il Fitbit segna oltre 42km. Un giorno potrò raccontare ai miei nipoti di quella volta in cui ho fatto una maratona in Groelandia.

Il secondo giorno passa senza particolari emozioni, di nuovo. Osservo la città indaffarata a fare cose, guardo la gente bloccata nel traffico, penso a quei pochi inuit che fanno l’elemosina, bevono birra sulle panchine o vendono chincaglierie fuori dai centri dello shopping, vedo i giovani con lo sguardo attaccato ad uno schermo. Niente di nuovo, purtroppo.
Nel pomeriggio ricevo un sms da Air Greenland e il mio itinerario viene cambiato. Originariamente avrei dovuto fare Nuuk-Kangerlussuaq-Copenhagen ma causa maltempo vengo re-instradato via Narsarsuaq (UAK) da dove partirà il solito anonimo 737 JetTime. E anche domani prendiamo il 338 rosso fiammante dopodomani.

[Continua]
 
Scusate per il ritardo ma finalmente ho ripreso possesso del pc su cui avevo salvato le foto.

Eravamo rimasti a Nuuk. E’ il giorno della partenza, si torna a casa.
Chiudo lo zaino con i miei averi, faccio il check-out dall’hotel e chiamo un taxi, consapevole ormai di non poter volare sul 338 GL.

L’aeroporto di Nuuk dall’interno non è molto diverso da tutti gli altri visti finora. Area check-in con addirittura 3 banchi, di cui uno dedicato a IcelandAir:

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Riesco a scattare una mezza foto del D-8 che si prepara per Reykjavik:

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Partenze di oggi. Oggi si vola sul GL415:

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Targhetta commemorativa con la data di apertura dell’aeroporto:

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Questo è l’angolo rent-a-car. Mi chiedo per andare dove, ma vabbè. Ci sarà la clientela business danese che viene qui qualche giorno e vuole spostarsi in modo indipendente:

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Posso entrare liberamente nell’area arrivi. Si vede che siamo nella capitale, il nastro delle valigie ha dimensioni notevoli visti gli standard locali:

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Imbarchiamo. Ecco OY-GRH che mi porterà a UAK. Volo full.

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Uffici AirGreenland in mezzo ai due hangar omonimi:

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Ciao aeroporto di Nuuk. Cadrai nel dimenticatoio tra qualche mese anche tu:

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Forse l’unica foto decente che ho del pack, presa su questo volo da un finestrino abbastanza pulito:

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Arrivati a UAK in poco più di un’ora. Fauna locale:

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E questo che parte verso il Canada con un folto gruppetto di nordamericani abbastanza ubriachi:

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Non ho foto degli interni del terminal in quanto ci hanno fatto sbarcare, passare un controllo sicurezza & passaporti e imbarcare in 6 minuti netti. Ma potete ben immaginare che lo stile ormai è quello. Ecco l’avione che mi riporterà a CPH in tutto il suo splendore anonimato:

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Ci allineiamo alla 24 di UAK, foto per @vipero. Pista in cemento, e si sente tutta durante la corsa:

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Salita. Nonostante sia nuvoloso l’acqua del fiordo è di un colore meraviglioso:

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Snack, come all’andata, e cibo quasi edibile. Simil-insalata d’orzo al succo di pomodoro (WTF?!) e brownie al cioccolato:

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E con quest’ultima foto del rancio finisce questo TR. Non ho foto del volo di ritorno CPH-AMS, nuovamente solito 737 KLM.

La Groenlandia mia ha lasciato un misto di emozioni, positive e negative. E’ ancora un luogo abbastanza remoto (chissà fino a quando!) e non proprio adatto a solo-travellers e/o backpackers. Spero di tornare un giorno e visitare la costa est ma visti i piani del governo ho il presentimento che sarà un paese molto diverso.

Grazie a tutti per aver avuto la pazienza di arrivare fin qua leggendo queste pagine e spero che il racconto e le pseudo-foto vi siano piaciuti.
 
Molto bello! Peccato, appunto, non esser riusciti ad arrivare a vedere la calotta. Chissa' che esperienza dev'essere.
 
Bravo, TR molto interessante anche se la destinazione non mi attira per nulla a dire il vero.
 
Passerò due giorni e mezzo a Nuuk e me ne pento già subito. La città manca di carattere, è molto sporca e si sta sviluppando troppo in fretta senza nessun criterio urbanistico. In più vedo in giro molti inuit over-50 spaesati (o ubriachi). Mi vengono subito in mente le decine di popolazioni autoctone distrutte dal progresso, comparse di un mondo in cui non comprendono i valori, fantasmi in una società che vuole sbarazzarsi della loro storia per fare posto al consumismo sfrenato che caratterizza il nostro di mondo.

Fast forward due giorni dopo, mi rimarrà per sempre impresso il commento del mio tassista ventenne che mi stava portando in aeroporto: “I villaggi si stanno ormai spopolando, tutti vogliono abitare in città. Mio nonno abitava in una casa davanti alla spiaggia, pescava e cacciava. Mio padre ha capito che il futuro era nella città e si trasferì poverissimo a Nuuk. Io grazie a lui ora ho studiato e guido un taxi ma non so fare niente. Nessuno di noi giovani non sa più fare quello che facevano i nostri antenati. Non so se è giusto o sbagliato ma è così.”
Vorrei consigliarti degli albi di un personaggio del west, Ken Parker, che affrontò anche qualche avventura nelle terre bianche (fu chiamato Kenissuaq dagli Inuit). Se riesci, cerca "Il popolo degli uomini" e "Caccia di sangue", anche se in effetti si svolgono in Alaska. Ma ci sono moltissime similitudini.
Gli Inuit hanno parecchio in comune con i nativi americani, subendo l'arrivo dei "kablunak" e della loro civiltà... :(
 
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Molto bello! Peccato, appunto, non esser riusciti ad arrivare a vedere la calotta. Chissa' che esperienza dev'essere.
Eh, magari la prossima volta...

E parte l'applauso

Grazie. I TR migliori non sono quelli che fanno vedere voli in First, ma quelli che raccontano viaggi verso destinazioni poco frequentate.
Grazie mille.

Bravo, TR molto interessante anche se la destinazione non mi attira per nulla a dire il vero.
Concordo che a molti puo' sembrare noioso o, come te, non attirare piu' di tanto. Pero' posso garantire che e' un posto molto particolare, forse la bellezza sta nel suo essere remoto e la calma che trasmettono i paesaggi ed i fiordi con il ghiaccio li' davanti.

Grazie!

Destinazione insolita ed affascinante!
Grazie
Grazie a te per aver letto!

Mi accodo ai complimenti, senza peraltro trovare un giusto termine quantitativo dell'invidia che sto provando in questo momento!
Penso che nei prossimi anni sara' piu' facile raggiungere la Groenlandia. I piani sono chiari: piu' connessioni con il continente ed orari comodi.

Vorrei consigliarti degli albi di un personaggio del west, Ken Parker, che affrontò anche qualche avventura nelle terre bianche (fu chiamato Kenissuaq dagli Inuit). Se riesci, cerca "Il popolo degli uomini" e "Caccia di sangue", anche se in effetti si svolgono in Alaska. Ma ci sono moltissime similitudini.
Gli Inuit hanno parecchio in comune con i nativi americani, subendo l'arrivo dei "kablunak" e della loro civiltà... :(
Grazie per avre condiviso queste perle.