Per ognuno di noi, Alitalia rappresenta qualcosa: chi la associa a casa, chi la associa a lunghi e noiosi viaggi di lavoro, chi la associa a ritardi, scioperi, incazzature.
Penso che su 60 milioni di italiani, ci siano altrettanti 60 milioni di pensieri diversi sul tema.
Per me Alitalia significa vacanza e famiglia: sono questi i due motivi principali dei miei 200+ voli con la compagnia. Qualcosina di lavoro recentemente, ma volare con il tricolore in coda significava che Agosto era arrivato ed assieme alla mia famiglia eravamo pronti a decollare per le varie Tokyo, Rio de Janeiro, Amman, Damasco, New York ecc. per scoprire nuovi angoli del mondo.
Uno dei miei primi voli Alitalia, che non ricordo, dovrebbe essere stato un banale Roma Fiumicino - Torino Caselle con MD80 per andare a trovare i parenti a pochi mesi dalla nascita.
Mentre il primo ricordo nitido è un Milano Malpensa - Roma Fiumicino a bordo di un 747-200, proveniente da Tokyo. Mi ricordo questo aereo grande, pieno di gente, con il doppio corridoio, gli schermi condivisi per la visione dei film, la scala interna per l'Upper Decker e tanti passeggeri di nazionalità giapponese.
Alitalia è stata anche la compagnia che mi ha riportato a casa dopo l'11 Settembre 2001. Ero bloccato in Belize con la mia famiglia e dopo svariati giorni e tentativi, riusciamo ad arrivare a Miami dove avevamo in programma di partire il 14 Settembre, se non fosse successo nulla.
Il 16 Settembre, il glorioso MD11 Alitalia parte in direzione Roma Fiumicino con me e la mia famiglia a bordo, diventando uno dei primi voli a rientrare in Italia dagli USA post attentati.
Questi alcuni momenti salienti dei miei ricordi con Alitalia che mi hanno spinto a ritardare il ritorno a Milano da Roma proprio per prendere uno degli ultimi voli schedulati.
Spero che le foto non siano così scadenti, effettuate con un melafonino non di primo pelo.
Al momento della prenotazione, circa 3 settimane prima, l'ultimo volo commerciale Alitalia sarebbe dovuto essere il volo AZ2130 Roma Fiumicino - Milano Linate con ETD 22.00 ed ETA 23.10
La settimana prima lo schedule viene anticipato di 15 minuti, rendendo così il volo AZ1586 l'ultimo ad atterrare.
Arrivo a Fiumicino per le 20.20 circa. Traffico scorrevole lungo la Roma - Fiumicino e aeroporto deserto. Le manifestazioni della mattina, complice il forte vento, sono terminate. Rimangono solo le bandiere a sventolare.

Post pandemia, Alitalia opera dal Terminal 3 prima riservato ai soli voli extra UE. Mi avvio alla porta 4, l'unica aperta per gli ingressi.

Mi viene chiesto il green pass per entrare oltre al biglietto di ingresso.
Land side l'aeroporto è vuoto. Qualche passeggero fa il check-in, quasi tutti in partenza per Addis Abeba con Ethiopian e qualcuno che correi ai controlli in ritardo.
Per l'ultimo volo, vado a farmi stampare la carta d'imbarco. Ai check-in, così come nelle agli altri banchi Alitalia, si sono raggruppati più dipendenti che discutono su come sarà il domani e cosa succederà.


Gli schermi land side non riportano i voli di ITA del giorno successivo perché mostrano solo le partenze dal T3.

Ai controlli, passo in 2 minuti visto che erano deserti e mi dirigo al gate E12 indicatomi al check-in.
Il gate si trova nel nuovo satellite del Terminal 3, davanti alla lounge "Casa Alitalia - Piazza di Spagna" che ormai è chiusa da un anno e mezzo

Man mano che si avvicina l'ora del decollo, si raduno quasi tutti i dipendenti di terra per dare il loro saluto all'ultimo volo Alitalia in decollo da Roma Fiumicino.

Il clima al gate è molto particolare: si alternano momenti di sorrisi nei confronti di quei passeggeri che hanno scelto appositamente di volare su questo volo, tra cui, oltre al sottoscritto, un socio Freccia Alata per Sempre e una coppia padre - figlio a cui viene concesso un upgrade in Comfort e momenti di lacrime, pianti e abbracci per la grande incertezza del futuro
Al momento, si uniscono anche i due piloti, entrambi comandanti, che scambiano parole, abbracci e foto con i dipendenti di terra. Nel mentre viene annunciato un ritardo di 20 minuti dovuto al tardo arrivo dell'equipaggio di cabina da un altro volo.
Quasi nessuno sbuffa per la notizia e per qualcuno invece spera che il ritardo possa servire per "battere" il volo da Cagliari.

Prima dell'imbarco, viene fatto un breve discorso da parte di una hostess di terra
Ore 21.45 circa viene aperto l'imbarco. Si procede con la consueta priorità: Club Esclusivi, Sky Team Elite, Comfort, Carte Corporate e il resto.
Intanto il personale di terra si è spostato e disposto ai lati dell'airbridge. Salutano così i passeggeri dell'ultimo volo
L'imbarco procede spedito, siamo solamente 66 su 171. Tempo 10 minuti e siamo tutti seduti. Mi siedo al mio 5F in attesa dell'autorizzazione al pushback.
L'aeromobile è un A320-214 con marche EI-IKU intitolato a Chopin. La rotazione precedente era un LIN - FCO.
In attesa di un ultimo passeggero con bagaglio al seguito, il Cpt. con funzioni da F/O prende la parola per un discorso di addio ad Alitalia.
Chiudiamo le porte alle 22.05 e ci dirigiamo verso la 34L pista da cui decolleremo.
Classica foto del pitch, nelle prime file è leggermente più largo.

Non sia mai che possa servire su questo ultimo volo


Ci allineiamo alla pista, nessun saluto all'ultimo decollo da parte di AdR. Siamo leggerissimi, neanche metà pista abbiamo già il muso per aria.
Sarà forse merito della mia dieta?

Il volo procede senza alcun intoppo, costeggiamo la costa e all'altezza di La Spezia viriamo verso Milano. Veniamo autorizzati a scendere da FL340 a FL140.
La cabina: un misto di persone che lavorano, dormono o guardano alcune serie tv (Squid games intravista su più dispositivi).
Non c'è servizio a bordo. Formalmente per il COVID, di fatto per contenere i costi.

Atterriamo a Linate alle ore 23.06, do uno sguardo a Flightradar24 ma il volo CAG-FCO è ancora nei cieli. Peccato
Ci dirigiamo verso lo stand di arrivo, ai remoti, e intravedo la nuova livrea ITA. Decollerà questa mattina in direzione Roma.

Mentre troviamo la nostra via, il Cpt. ci informa che SEA ha predisposto il consueto saluto del water cannon per celebrare l'addio di Alitalia.
Per me prima volta.
Durante lo sbarco, i due Cpt. e la capo cabina salutano personalmente i passeggeri e veniamo tutti imbarcati su un unico Cobus.
Rubo uno scatto del cockpit

Ultimi scatti prima di arrivare in aerostazione di IKU lavato e bagnato.

Ciao ciao Alitalia, penso che ti rivedremo presto, o forse no.
Si conclude così la mia carriera di voli Alitalia, costernata da tanti bei momenti in giro per il mondo e una piccola parte di disservizi (bagagli disguidati, ritardi di lieve entità).
Un ringraziamento va a tutti a quei dipendenti, impiegati, quadri e dirigenti (non faccio di tutta l'erba un fascio) che hanno lavorato in questi anni con dedizione, passione, gentilezza, responsabilità, educazione e rispetto.
Spero vivamente che queste persone possano trovare un'altra realtà dove possano esprimere la loro professionalità lavorativa.
Chiudo il TR con uno degli spot che mi aveva fatto ben sperare qualche anno fa. Sappiamo tutti com'è andata poi a finire.
Penso che su 60 milioni di italiani, ci siano altrettanti 60 milioni di pensieri diversi sul tema.
Per me Alitalia significa vacanza e famiglia: sono questi i due motivi principali dei miei 200+ voli con la compagnia. Qualcosina di lavoro recentemente, ma volare con il tricolore in coda significava che Agosto era arrivato ed assieme alla mia famiglia eravamo pronti a decollare per le varie Tokyo, Rio de Janeiro, Amman, Damasco, New York ecc. per scoprire nuovi angoli del mondo.
Uno dei miei primi voli Alitalia, che non ricordo, dovrebbe essere stato un banale Roma Fiumicino - Torino Caselle con MD80 per andare a trovare i parenti a pochi mesi dalla nascita.
Mentre il primo ricordo nitido è un Milano Malpensa - Roma Fiumicino a bordo di un 747-200, proveniente da Tokyo. Mi ricordo questo aereo grande, pieno di gente, con il doppio corridoio, gli schermi condivisi per la visione dei film, la scala interna per l'Upper Decker e tanti passeggeri di nazionalità giapponese.
Alitalia è stata anche la compagnia che mi ha riportato a casa dopo l'11 Settembre 2001. Ero bloccato in Belize con la mia famiglia e dopo svariati giorni e tentativi, riusciamo ad arrivare a Miami dove avevamo in programma di partire il 14 Settembre, se non fosse successo nulla.
Il 16 Settembre, il glorioso MD11 Alitalia parte in direzione Roma Fiumicino con me e la mia famiglia a bordo, diventando uno dei primi voli a rientrare in Italia dagli USA post attentati.
Questi alcuni momenti salienti dei miei ricordi con Alitalia che mi hanno spinto a ritardare il ritorno a Milano da Roma proprio per prendere uno degli ultimi voli schedulati.
Spero che le foto non siano così scadenti, effettuate con un melafonino non di primo pelo.
Al momento della prenotazione, circa 3 settimane prima, l'ultimo volo commerciale Alitalia sarebbe dovuto essere il volo AZ2130 Roma Fiumicino - Milano Linate con ETD 22.00 ed ETA 23.10
La settimana prima lo schedule viene anticipato di 15 minuti, rendendo così il volo AZ1586 l'ultimo ad atterrare.
Arrivo a Fiumicino per le 20.20 circa. Traffico scorrevole lungo la Roma - Fiumicino e aeroporto deserto. Le manifestazioni della mattina, complice il forte vento, sono terminate. Rimangono solo le bandiere a sventolare.

Post pandemia, Alitalia opera dal Terminal 3 prima riservato ai soli voli extra UE. Mi avvio alla porta 4, l'unica aperta per gli ingressi.

Mi viene chiesto il green pass per entrare oltre al biglietto di ingresso.
Land side l'aeroporto è vuoto. Qualche passeggero fa il check-in, quasi tutti in partenza per Addis Abeba con Ethiopian e qualcuno che correi ai controlli in ritardo.
Per l'ultimo volo, vado a farmi stampare la carta d'imbarco. Ai check-in, così come nelle agli altri banchi Alitalia, si sono raggruppati più dipendenti che discutono su come sarà il domani e cosa succederà.


Gli schermi land side non riportano i voli di ITA del giorno successivo perché mostrano solo le partenze dal T3.

Ai controlli, passo in 2 minuti visto che erano deserti e mi dirigo al gate E12 indicatomi al check-in.
Il gate si trova nel nuovo satellite del Terminal 3, davanti alla lounge "Casa Alitalia - Piazza di Spagna" che ormai è chiusa da un anno e mezzo

Man mano che si avvicina l'ora del decollo, si raduno quasi tutti i dipendenti di terra per dare il loro saluto all'ultimo volo Alitalia in decollo da Roma Fiumicino.

Il clima al gate è molto particolare: si alternano momenti di sorrisi nei confronti di quei passeggeri che hanno scelto appositamente di volare su questo volo, tra cui, oltre al sottoscritto, un socio Freccia Alata per Sempre e una coppia padre - figlio a cui viene concesso un upgrade in Comfort e momenti di lacrime, pianti e abbracci per la grande incertezza del futuro
Al momento, si uniscono anche i due piloti, entrambi comandanti, che scambiano parole, abbracci e foto con i dipendenti di terra. Nel mentre viene annunciato un ritardo di 20 minuti dovuto al tardo arrivo dell'equipaggio di cabina da un altro volo.
Quasi nessuno sbuffa per la notizia e per qualcuno invece spera che il ritardo possa servire per "battere" il volo da Cagliari.

Prima dell'imbarco, viene fatto un breve discorso da parte di una hostess di terra
Ore 21.45 circa viene aperto l'imbarco. Si procede con la consueta priorità: Club Esclusivi, Sky Team Elite, Comfort, Carte Corporate e il resto.
Intanto il personale di terra si è spostato e disposto ai lati dell'airbridge. Salutano così i passeggeri dell'ultimo volo
L'imbarco procede spedito, siamo solamente 66 su 171. Tempo 10 minuti e siamo tutti seduti. Mi siedo al mio 5F in attesa dell'autorizzazione al pushback.
L'aeromobile è un A320-214 con marche EI-IKU intitolato a Chopin. La rotazione precedente era un LIN - FCO.
In attesa di un ultimo passeggero con bagaglio al seguito, il Cpt. con funzioni da F/O prende la parola per un discorso di addio ad Alitalia.
Chiudiamo le porte alle 22.05 e ci dirigiamo verso la 34L pista da cui decolleremo.
Classica foto del pitch, nelle prime file è leggermente più largo.

Non sia mai che possa servire su questo ultimo volo


Ci allineiamo alla pista, nessun saluto all'ultimo decollo da parte di AdR. Siamo leggerissimi, neanche metà pista abbiamo già il muso per aria.
Sarà forse merito della mia dieta?

Il volo procede senza alcun intoppo, costeggiamo la costa e all'altezza di La Spezia viriamo verso Milano. Veniamo autorizzati a scendere da FL340 a FL140.
La cabina: un misto di persone che lavorano, dormono o guardano alcune serie tv (Squid games intravista su più dispositivi).
Non c'è servizio a bordo. Formalmente per il COVID, di fatto per contenere i costi.

Atterriamo a Linate alle ore 23.06, do uno sguardo a Flightradar24 ma il volo CAG-FCO è ancora nei cieli. Peccato
Ci dirigiamo verso lo stand di arrivo, ai remoti, e intravedo la nuova livrea ITA. Decollerà questa mattina in direzione Roma.

Mentre troviamo la nostra via, il Cpt. ci informa che SEA ha predisposto il consueto saluto del water cannon per celebrare l'addio di Alitalia.
Per me prima volta.
Durante lo sbarco, i due Cpt. e la capo cabina salutano personalmente i passeggeri e veniamo tutti imbarcati su un unico Cobus.
Rubo uno scatto del cockpit

Ultimi scatti prima di arrivare in aerostazione di IKU lavato e bagnato.

Ciao ciao Alitalia, penso che ti rivedremo presto, o forse no.
Si conclude così la mia carriera di voli Alitalia, costernata da tanti bei momenti in giro per il mondo e una piccola parte di disservizi (bagagli disguidati, ritardi di lieve entità).
Un ringraziamento va a tutti a quei dipendenti, impiegati, quadri e dirigenti (non faccio di tutta l'erba un fascio) che hanno lavorato in questi anni con dedizione, passione, gentilezza, responsabilità, educazione e rispetto.
Spero vivamente che queste persone possano trovare un'altra realtà dove possano esprimere la loro professionalità lavorativa.
Chiudo il TR con uno degli spot che mi aveva fatto ben sperare qualche anno fa. Sappiamo tutti com'è andata poi a finire.
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