
Premessa: Le (non troppe) foto sono state fatte dal Mac Book e ritoccate con iPhoto… Perdonate l’infima qualità e magari i colori ed i contrasti che non possono piacere a tutti in quanto un po’ freddini (provvederò a mandare le originali per chi le volesse)!

Dopo mesi e mesi di studi (Ing. Civile) èra arrivato il momento di staccare la spina e lasciare tutto e tutti.. quale migliore ragione per andare in Sierra Leone!? Francamente non vedevo l’ora di lasciare Roma anche per il fatto delle scosse che mi avevano messo un’ulteriore pressione psicologica addosso che non riuscivo a sopportare (con il rispetto dovuto per chi non ce l’ha fatta).. ☹
È il 7 Aprile dopo aver finito di mettere le ultime cose in valigia ho avvertito una leggera scossa di assestamento a l’1.18am. Mi addormento verso le 2 e mi sveglio alle 4.15 per avviarmi all’aeroporto verso le 5.15am (con il volo alle 6.30am).

Ci avviamo al Check-in della SN Brussels che scopro essere al Terminal C (cambiano tutto in continuazione a FCO) dove incontriamo anche i nostri amici che verranno giù con noi. Svolgiamo tutto celermente e ci avviamo verso il gate. Prendo un cornetto ed un cappuccino davanti al gate ed imbarchiamo rapidamente.
Il volo è operato con un 737 e la configurazione delle classi è alquanto bizzarra: Ci sono delle targhette che indicano Business Class, B Flex ed Economy che possono essere cambiate di fila a seconda delle persone che corrispondono a suddette classi.
Le A/V sono carine e cordiali; appena entriamo servono succhi di frutta o acqua per chi lo desiderasse. Decolliamo in perfetto orario alle prime luci dell’alba. Il volo è tranquillo senza nessuna turbolenza in particolare. Ci servono la colazione: un dattero, del formaggio belga con prosciutto, un insalatina ed un po’ di uva, sine laude nec infamia.
Alle 8.15 inizia la discesa verso BRU, il tempo è grigio ma non piove. Tocchiamo in modo molto leggero ed arriviamo al Terminal A (lo stesso del volo successivo).

Ci dividiamo per un oretta con i miei e faccio un salto per vedere un paio di negozi e comprare due riviste. Salgo su nella Lunge della SN. Il silenzio è assordante nonostante ci siano un po’ di persone. La vista da sui due terminal. È stra pieno di Jet Airways! Molto belli!

Verso le 10.20 ci muoviamo verso l’area T (ovvero la zona della SN dove vengono operati i voli Intercontinentali verso l’Africa. Dopo i controlli incontriamo nuovamente i nostri amici che ci comunicano che la loro figlia aveva perso il Passaporto e quindi erano andati in 2 a cercarlo in giro per i negozi.. che ansia! Io vado a rifocillarmi nella nuovissima Business Lounge in fondo al terminal.

Uno trionfo di luci e colori (rosso, grigio scuro ed alcuni dettagli in ebano). Si entra in un ambiente moderno e rilassante con luci soffuse dove il tema è il rosso delle pareti ed il desk di controllo in ebano. Successivamente vi sono l’area computer e l’area relax dove la zona inizia ad illuminarsi di più, ed infine un grande open space con una immensa vetrata dove consumare il proprio pasto o parlare d’affari dove si vedono le piste, il terminal di fronte (da me chiamato della Jet Airways considerata l’ingente quantità) e le bellissime case della zona di Steenokkerzeel davanti all’aeroporto.







(Queste foto non le ho scattate io)
Prendo un croissant ed una bottiglietta d’acqua che mi porterò anche a bordo. L’imbarco ha un' entrata prioritaria per i passeggeri di Business. La fila per l’economy è lunga ma composta..

Il volo dura 5 ore e 50 ed è operato dall’ A330-300 immatricolato, come mi capita sempre da quando venivo con la Sabena, OO-SFN. Arrivato a bordo trovo ogni A/V sorridente e “servizievole”. Mi portano fino al mio sedile e scopro che hanno messo i nuovi sedili ed hanno riconfigurato la disposizione togliendo le due file che c’erano dopo il secondo portellone (quindi la Business ora conta solamente 5 file) con la classica disposizione 2-2-2 (quindi 30 posti in totale).
Il Load Factor in C è 100% (dove il 50% è rappresentato da Romani, tra i nostri amici e persone che lavoravano con mio padre, per il resto si incontra sempre la solita gente su questa tratta) mentre in Economy è del 95%. L’atmosfera è serena e ci vengono serviti Champagne (farò un bis che mi renderà stonato per un po’) e succhi di frutta o crodino per chi lo desiderasse. La figlia dei nostri amici ha ritrovato il passaporto che era nella sua borsa (dove si era creato un doppio fondo poiché mezza rotta), e brindiamo dopo il grande stress che ci ha accompagnato a me per gli studi e a loro per questo stressante episodio (a Roma si erano anche dimenticati il visto per la Sierra Leone e il certificato di vaccino per la febbre gialla da presentare in Sierra Leone [per prenderli i salti mortali ma alla fine tutto ok]).
Ci stacchiamo dal gate alle 11.25 con 10 minuti di ritardo sullo schedulato. Vengono mostrate sui PTV le illustrazioni di sicurezza. Ci allineiamo alla pista e si decolla. Sotto vedo diversi cargo tra i quali 747EK ed SQ.
È bello vedere le ali si flettono ed alle estremità sui winglets si vede la condensa dell’aria che lascia una scia aerodinamica.. (come sono poetico ☺)

Il 330 è tutt’un’altra cosa rispetto al 340 dove l’ascesa è lentissima. Tra l’altro adoro il rumore da frullatore appena si stacca da terra e poi, dopo aver tolto un po’ di potenza ai motori, sentire il fruscio del vento (certo, questo accade solo quando si viaggia nella parte anteriore dell’aereo).. Senza dimenticare che i 777 emettono un’altra musica ancora più soave!
Vengono distribuiti le cuffie, gli amenity e le carte dell’Immigration per la Sierra Leone.
Siamo sopra Parigi dove c’è una delle turbolenze più forti del volo ma è durata 5 minutini scarsi.

Iniziano a distribuire il menù.






Dopo 5 minuti iniziano a servire l’aperitivo. Vino bianco e noccioline/mandorle.
Come starter prendo “carpaccio di bresaola” (ovvero bresaola) con uova, cous cous ed aceto balsamico accompagnato da un insalatina con pinoli. Molto buono..
Come main course opto per il filet mignon con una salsetta sopra e contorno di fagiolini e patate al forno. Queste ultime niente di che, l’unica pecca della carne è per il fatto che era un po’ secca.
Intanto guardo il film “The Milionaire”, per essere un pluripremiato oscar non è nulla di eccezionale anche se la trama desta un certo interesse!
Man mano che passa il tempo mi trovo sempre più in sintonia con questi nuovi sedili. Lo spazio è ottimo (lo dice uno che è alto 1,97m) e se mi sdraio (sono lie-flat) non sbatto i piedi sulla parte posteriore del sedile successivo (porto 46 1/2 ), questo sopratutto grazie al design della "protezione" della poltrona. Questa una foto in posizione relax con poggiapiedi alzato (non del tutto, arriva fino a 180° se lo schienale non è totalmente reclinato)

Certo non dà un idea precisa dello spazio disponibile però.. questo è quello che ho potuto fare!
Autoscatto! C’est moi.

Sulla Spagna si balla un po’ ma nulla di eccezionale.. C’è anche da dire che dopo aver sentito l’Armatan (fortissimo vento Africano) “tutto il resto è noia”!
Infine portano una torta bavarese con fragole e ribes, dove faccio aggiungere anche un po’ di uva bianca. ☺
Passiamo sopra il Portogallo e dopo mezz’oretta siamo sopra il territorio africano. Sugli schermi principali hanno appena iniziato a proiettare Australia ed inizio a dormire.. I sedili sono morbidi al punto giusto e mi lascio coccolare da qualche “massaggio” prima di appisolarmi. Inizio a dormire sui lie-flat con la pancia in su ma dopo 5 minuti lo trovo scomodo. Mi giro con il corpo rivolto verso i finestrini e sto alla grande.. dormirò per 1 ora e mezza!
Mi sveglio che siamo qui sopra


siamo vicini a Nouakchott in Mauritania ad 1 ora e 19 dall’arrivo a destinazione. Sotto ciò che si vede è deserto:




Questo il mio sedile. Come ripeto, davvero comodissimo.

Devo dire che non me lo aspettavo perché i vecchi erano molto comodi. Tra l’altro questo tipo di sedili inizialmente mi hanno dato un senso di “limitatezza”, intendo in quanto a spazi.. ma con l’andare avanti del tempo ho rapidamente preso confidenza e li ho trovati consoni alle mie esigenze e ai miei gusti.
Viene servito un gelato alla nocciola, molto buono. Ricordo che l’ultima volta che me lo hanno servito era duro come un sasso! Intanto dò un occhiata alla flight map con le cuffie addosso.. La musica è rilassatissima! Mancano 25 minuti all’atterraggio.
Fuori vedo il mare, questo è ciò che vedo

Intanto sugli schermi avvisano che gli sportelli verranno chiusi 15 minuti prima della ri-partenza (a dir la verità questa foto l’ho scattata pochi minuti prima dell’atterraggio a Freetown [neanche sulla foto originale si vede quello che c’è scritto sullo schermo] )

Le manovre di atterraggio sono stupende. Sulla destra si vede Dakar che è una città simile a Conakry in Guinea ed è molto bella anche vista dall’alto. Successivamente si fanno due viratoni per rigirarsi di 270° per allinearsi sulla pista che guarda verso Nord (o Sud, ma in questo caso noi dovevamo atterrare verso Nord considerando che il terminale aveva lo sbocco più vicino). La vista è stupenda mentre si vira, dalla parte mia il cielo e girandomi si vedono un po’ il mare e un po’ le varie case e palazzoni della città.

¬¬
2 minuti ed in perfettissimo orario (15.28) atterriamo; noto che sulla pista stanno facendo dei rilievi topografici, penso vogliano allargare la pista.
15.30 : nous sommes arrivés

Non vi sono raccordi coperti ma solo scalini. La temperatura è gradevolissima: 23° con lieve brezza fresca da nord e tempo favoloso. La metà dei passeggeri scende e rimangono praticamente solo i Romani in Business Class con un norvegese, una sierra leonese ed una coppia di inglesi.
Rimaniamo fermi 1 ora e 5 minuti (volata) dopo vari controlli di riconoscimento dei bagagli. Si imbarca qualche passeggero in Economy mentre in Business rimane la stessa gente. Tra l’altro l’aereo tornerà a Dakar prima di ritornare a Bruxelles da Freetown.
Ripartiamo che sono le 16.35. Arriviamo a ridosso della pista ma dobbiamo aspettare un bi-elica in atterraggio! Ci muoviamo verso sud per allinearci verso nord. Motori a piena potenza e si decolla alle 16.45 in perfettissimo orario. Viriamo verso est e vediamo tutta l’intera città/penisola di Dakar passando nuovamente sopra l’aeroporto.
Questo è lo spazio tra i sedili

Intanto vengono serviti dei panini con pomodoro e salmone. Devo dire eccezionali nella loro semplicità! Accompagno il tutto con due bicchieri di champagne per chiudere in bellezza. Certo mi ricordava un po’ il Mumm che non mi piace molto perché ha troppe bollicine e tendono un po’ a “strozzarti”, ma comunque era superiore di sapore.
People on the front row…

Nella fila davanti oltre a questa coppia sui posti H e K C’erano i miei e in quelle anteriori era quasi tutto pieno tra la famiglia dei amici nostri e quelli che ho citato prima.
Chiedo di farmi entrare in cockpit ed il capitano mi fa sedere sul sedile posteriore. Accanto a me c’è anche una A/V molto carina e simpatica che mi dice anche lei quanto ama il 777 (condivide anche il capitano anche se ha sempre lavorato in Sabena / SN Brussels)! Tra l’altro le chiedo se per FNA ci sia sempre il OO-SFN ma mi dice che sono fortunato perché di solito c’è il OO-SFW ma io le rispondo che è da quando sono nato che becco sempre il “November” come lo chiama lei. Iniziano le manovre di atterraggio a 180km dalla destinazione e vengo rispedito al mio sedile.
Facciamo il giro dalla costa, qui la pista guarda da ovest verso est (o meglio, atterriamo in questa direzione), attraversiamo tutta la pista e quindi ci rigiriamo di 180° per poi toccare in modo soft. In partenza c’è un 737-800 Kenyan per Nairobi che vedrò atterrare appena scendo le scale del bestione.
Il caldo non è atroce.. di solito mi si appiccicano tutti i vestiti non appena scendo dell’aereo, invece stavolta è molto più fresco e secco!
Arrivati discutiamo un attimo con un rimbambito della immigration ma tutto in ordine. Arrivano subito le nostre 6 valigie una dietro l’altra.. ma ne manca una! Quindi dovremmo aspettare che aprano tutti i “pacchettoni” prima di sapere se tutte le valigie sono arrivate.. ma no! Perdiamo un’ora tra l’attesa ai nastri e la denuncia. Il giorno dopo ci verrà comunicato che l’altra valigia era ancora a FCO e sarebbe arrivata venerdì sera a FNA.

Prendiamo l’elicottero che ci porta in città e finalmente alle 8.40 di sera siamo a casa! Il cuoco ci fa trovare la cena pronta e “andiamo lunghi sul letto”… Distrutti!
¬¬¬
Spero sia stato di vostro gradimento!

Ultima modifica: