Effettivamente, cosa altro si può raccontare di un aereo entrato in flotta da dieci giorni e che conta più TR dei voli che ha fatto?
Poco o nulla, verrebbe da dire: invece no, qualcosa da raccontare c'è, e forse anche più di qualcosa. Ed allora, ecco il racconto dell'esperienza di sabato scorso, in uno dei voli di crew training sulla macchina, per l'esattezza l'HEL/BCN.
La giornata comincia con la sveglia alle 3.50 del mattino, perchè il volo parte alle 5.40 (diventate poi le 6.10). Dopo ben 3 ore di sonno, lascio l'albergo di una dormiente Helsinki e prendo lo shuttle aeroportuale che serve gli alberghi nella zona di Vantaa con passaggi ogni 20 minuti e servizio 24h/24h. La temperatura è intorno allo 0, e le macchine sono brinate. In aeroporto, il fast track apre alle 5.00, quindi mi metto in coda ed in pochissimi minuti, nonostante il traffico, sono airside, dopo avere passato pure il controllo casuale antiesplosivo (un consiglio: i vassoi ai controlli sono tutti bianchi, ma uno ogni x è blu: ecco, evitatelo, e vi eviterete il controllo "casuale"!).
HEL come detto è abbastanza trafficato a quest'ora, ma l'hub ancora deve aprire


Veloce vado al gate per fotografare il nuovo arrivato, sul quale bramavo di volare già da aprile, appena aperte le vendite: in origine, il volo doveva essere il secondo in assoluto, sulla tratta HEL/OUL, programmato per il 6/10, se non fosse che, all'ultimo momento, AY ha rimandato la presa in carico del mezzo, ed i miei programmi originari sono andati a farsi benedire.



Nonostante tutto, il cambio di programma non è andato male: persa l'esclusiva a seguito dell'invito dell'Associazione alla cerimonia di consegna, infatti, ho modificato in meglio l'itinerario. Al posto di un volo di 45 minuti ne ho preso uno di oltre 3 ore, ed al posto di una banale economy una business class. La seduta è al posto 2A

Cominciamo a parlare dell'hard product, allora: le poltrone sono della serie Cirrus, le stesse, per intenderci, di AA e di CX. Non avendole provate su CX, posso paragonarle a quelle di AA. E cominciare con qualche perplessità. Da maniaco degli spazi larghi e comodi, con mille posti per ricoverare la varia mercanzia che mi porto dietro, la prima delusione è stata la poca disponibilità di vani: di fatto, questo è l'unico con chiusura

A sinistra del finestrino, c'è un altro compartimento: è aperto e, all'interno, ha il gancio al quale appendere le cuffie.

Tuttavia, non si è pensato di installare uno sportello, e l'aspetto è abbastanza dozzinale anche perchè è presente una magnifica cornice interna in silicone che tutto è fuorchè simbolo di eleganza

Il confronto con la soluzione adottata da AA è impietoso


Proseguendo con l'esplorazione, ho prestato attenzione anche alla parte inferiore, come aveva segnalato Volvic nel suo TR: la grata effettivamente è sollevata da terra, ed è facile incastrarci le scarpe

La zona comandi è ben raccolta a lato della seduta, completa di tutte le prese utili, ma confermo che anche secondo me il telecomando dell'IFE sembra montato sottosopra

Sempre a proposito del telecomando, va detto che impressiona la riduzione delle sue dimensioni, cosa che lo rende molto comodo come impugnatura ed utilizzo sulla parte frontale (per darvi un'idea di quanto è piccolo, l'ho appoggiato volutamente sul cellulare)

ma, come rovescio della medaglia (e del telecomando) la parte con la tastiera è veramente piccola

Il particolare più elegante da notare è il minimonitor a cristalli che ha sostituito le vecchie indicazioni di allacciare le cinture e divieto di fumo


Devono, tuttavia, lavorare sui fusi orari:confermo infatti che, benchè fossero le 5.30, l'orologio segnava le 2.30...
Altro particolare: il gradino per facilitare l'accesso alle cappelliere. Ha due luci, una verde (che vedete accesa) ed una blu. Ancora mi sto chiedendo a cosa serva la seconda, se qualcuno ha una risposta mi fa felice

La cabina è veramente spaziosa: nonostante la densa configurazione (la J è in due cabine, una da 8 file e 32 posti, la seconda più piccola da 4 file) il concetto di XWB si nota eccome! Fantastica la possibilità di variare all'infinito le tonalità di illuminazione (ne mostro alcune)




Dai, diamoci una mossa!

Partiamo subito col primo problema di gioventù: imposto l'IFE sulla telecamera frontale, ed il marchingegno si inchioda senza rispondere più ai comandi (la scarsa qualità di definizione è un problema della telecamera: al pari delle gopro di varia natura, sono apparecchiature che perdono tantissimo in condizioni di scarsa luce)

L'equipaggio sta prendendo confidenza con tutte le apparecchiature di bordo, e la purser immediatamente si accorge del problema, provvedendo subito di conseguenza

In generale, l'attenzione di tutto il personale di cabina è stata elevata durante tutto il volo, con continui passaggi per chiedere se vi fossero problemi di sorta con qualunque cosa. L'IFE riparte coi messaggi istituzionali e promozionali: mi permetto di riportarne uno che merita

Il sistema è estremamente reattivo ai comandi, ed è impressionante la varietà di combinazioni possibili per la visualizzazione delle mappe di volo





Bene: tentiamo di utilizzare il wifi, visto che c'è ed è gratis per la J. Dolente nota il meccanismo di registrazione: che ti chiedano nome, cognome e mail va bene, il problema sorge con la password, che deve contenere un mix di maiuscole, minuscole, numeri, caratteri speciali e probabilmente anche una benedizione papale. Sta di fatto che ripetuti tentativi sortiscono sempre lo stesso risultato


Può anche essere che abbia combinato io qualche fesseria, sta di fatto che, dopo circa un'ora, alla terza mail inserita, riesco finalmente ad accedere all'agognata rete


E' giunta l'ora della colazione


A livello di cibo: dolce con marmellata di mirtillo divino, croissant nella norma aerea (caldo ma leggermente gommoso), caffè "adattato" a cappuccio decisamente di altra qualità rispetto alla solita brodaglia, frutta anonima (era un mix di meloni, giallo ed arancione), yoghurt non toccato, frittata discutibile, verdurina lasciamo perdere (ma è questione di sapori, pertanto personale: a me non è piaciuta), salsicce idem come per la verdura. Era previsto anche il pane, che tuttavia non ho preso. Bevande classiche. Nel galley, tuttavia, devono ancora organizzarsi un po': in almeno tre occasioni si è sentito fracasso di bicchieri e stoviglie come se sfuggissero di mano e si schiantassero sul tavolo da lavoro...
Finita la colazione, e vista la sveglia antelucana, decido di provare la configurazione salma, che tanto mi si addice

Che dire? La full flat è valida, ma la sensazione di stretto nella parte inferiore del busto è notevole. La mia impressione è che sia un problema di configurazione della Cirrus, o, meglio, di "taglio ergonomico" della posizione per le gambe. Di fatto, per intenderci, ci si sente costipati sul lato destro, con la gamba che non ha spazio di manovra per via della paratia, mentre sul lato sinistro lo spazio abbonda, ma risulta non fisicamente utilizzabile. Sul fondo, è difficoltoso accavallare i piedi, che come unica posizione sfruttabile possono essere letteralmente incastrati l'uno accanto all'altro. Impressione che non avevo avuto su AA, e credo per il semplice motivo che occupavo una seduta con angolazione verso destra e non verso sinistra.
La pennichella va a buon fine, e vado a compiere il canonico rito

Il gioco di specchi rende gli spazi immensi


Non fatevi ingannare: la tazza è sotto, quello sopra è l'oblò!

Il bagno, tuttavia, è stato lasciato disadorno


Sia come sia, ci avviciniamo alla meta, ed io finisco di esplorare con la telecamera e con la visione all'alba



certo che uno con una espressione più intelligente si potevano sforzare di cercarlo...


Siamo ormai in corto finale: la classica visione della zona portuale di BCN



Si parcheggia ai remoti, e si scende dalla scaletta: ottima cosa, perchè si possono fare gli ultimi scatti all'aereo. E' veramente grande!






Tutti ne approfittano per fare foto


In conclusione, che dire? L'aereo è una gran bella macchina, la silenziosità è addirittura inferiore a quella dell'A380 (il che ha dell'incredibile: vero è che il 380 l'ho provato sia ad altezza ala, sia sulla parte posteriore della cabina, ma devo dire che, decollo a parte, quasi non si avvertono i motori, è veramente impressionante) ed anche al 787, rispetto al quale, tuttavia, sconta la funzionalità degli oscuranti a tendina e non a cristalli liquidi, che sono effettivamente un notevole plus (anche perchè, volendo, l'equipaggio li può bloccare e tenere tutti in modalità notturna, evitando rognose discussioni con chi li vuole aprire a tutti i costi). Come prodotto, però, qualche perplessità mi rimane. Comprensibili i problemi di gioventù, rimangono molti dubbi sul processo di registrazione per sfruttare il wifi, qualche scomodità sulla poltrona ed un giudizio certamente buono ma non eccellente sulle scelte di configurazione.
Finnair si conferma una buona compagnia, il servizio è stato attento e puntuale, ed anche se alcuni particolari sono inevitabilmente mancati (non è stato servito il drink di benvenuto, per esempio) l'attenzione è stata massima.
Poco o nulla, verrebbe da dire: invece no, qualcosa da raccontare c'è, e forse anche più di qualcosa. Ed allora, ecco il racconto dell'esperienza di sabato scorso, in uno dei voli di crew training sulla macchina, per l'esattezza l'HEL/BCN.
La giornata comincia con la sveglia alle 3.50 del mattino, perchè il volo parte alle 5.40 (diventate poi le 6.10). Dopo ben 3 ore di sonno, lascio l'albergo di una dormiente Helsinki e prendo lo shuttle aeroportuale che serve gli alberghi nella zona di Vantaa con passaggi ogni 20 minuti e servizio 24h/24h. La temperatura è intorno allo 0, e le macchine sono brinate. In aeroporto, il fast track apre alle 5.00, quindi mi metto in coda ed in pochissimi minuti, nonostante il traffico, sono airside, dopo avere passato pure il controllo casuale antiesplosivo (un consiglio: i vassoi ai controlli sono tutti bianchi, ma uno ogni x è blu: ecco, evitatelo, e vi eviterete il controllo "casuale"!).
HEL come detto è abbastanza trafficato a quest'ora, ma l'hub ancora deve aprire


Veloce vado al gate per fotografare il nuovo arrivato, sul quale bramavo di volare già da aprile, appena aperte le vendite: in origine, il volo doveva essere il secondo in assoluto, sulla tratta HEL/OUL, programmato per il 6/10, se non fosse che, all'ultimo momento, AY ha rimandato la presa in carico del mezzo, ed i miei programmi originari sono andati a farsi benedire.



Nonostante tutto, il cambio di programma non è andato male: persa l'esclusiva a seguito dell'invito dell'Associazione alla cerimonia di consegna, infatti, ho modificato in meglio l'itinerario. Al posto di un volo di 45 minuti ne ho preso uno di oltre 3 ore, ed al posto di una banale economy una business class. La seduta è al posto 2A

Cominciamo a parlare dell'hard product, allora: le poltrone sono della serie Cirrus, le stesse, per intenderci, di AA e di CX. Non avendole provate su CX, posso paragonarle a quelle di AA. E cominciare con qualche perplessità. Da maniaco degli spazi larghi e comodi, con mille posti per ricoverare la varia mercanzia che mi porto dietro, la prima delusione è stata la poca disponibilità di vani: di fatto, questo è l'unico con chiusura

A sinistra del finestrino, c'è un altro compartimento: è aperto e, all'interno, ha il gancio al quale appendere le cuffie.

Tuttavia, non si è pensato di installare uno sportello, e l'aspetto è abbastanza dozzinale anche perchè è presente una magnifica cornice interna in silicone che tutto è fuorchè simbolo di eleganza

Il confronto con la soluzione adottata da AA è impietoso


Proseguendo con l'esplorazione, ho prestato attenzione anche alla parte inferiore, come aveva segnalato Volvic nel suo TR: la grata effettivamente è sollevata da terra, ed è facile incastrarci le scarpe

La zona comandi è ben raccolta a lato della seduta, completa di tutte le prese utili, ma confermo che anche secondo me il telecomando dell'IFE sembra montato sottosopra

Sempre a proposito del telecomando, va detto che impressiona la riduzione delle sue dimensioni, cosa che lo rende molto comodo come impugnatura ed utilizzo sulla parte frontale (per darvi un'idea di quanto è piccolo, l'ho appoggiato volutamente sul cellulare)

ma, come rovescio della medaglia (e del telecomando) la parte con la tastiera è veramente piccola

Il particolare più elegante da notare è il minimonitor a cristalli che ha sostituito le vecchie indicazioni di allacciare le cinture e divieto di fumo


Devono, tuttavia, lavorare sui fusi orari:confermo infatti che, benchè fossero le 5.30, l'orologio segnava le 2.30...
Altro particolare: il gradino per facilitare l'accesso alle cappelliere. Ha due luci, una verde (che vedete accesa) ed una blu. Ancora mi sto chiedendo a cosa serva la seconda, se qualcuno ha una risposta mi fa felice

La cabina è veramente spaziosa: nonostante la densa configurazione (la J è in due cabine, una da 8 file e 32 posti, la seconda più piccola da 4 file) il concetto di XWB si nota eccome! Fantastica la possibilità di variare all'infinito le tonalità di illuminazione (ne mostro alcune)




Dai, diamoci una mossa!

Partiamo subito col primo problema di gioventù: imposto l'IFE sulla telecamera frontale, ed il marchingegno si inchioda senza rispondere più ai comandi (la scarsa qualità di definizione è un problema della telecamera: al pari delle gopro di varia natura, sono apparecchiature che perdono tantissimo in condizioni di scarsa luce)

L'equipaggio sta prendendo confidenza con tutte le apparecchiature di bordo, e la purser immediatamente si accorge del problema, provvedendo subito di conseguenza

In generale, l'attenzione di tutto il personale di cabina è stata elevata durante tutto il volo, con continui passaggi per chiedere se vi fossero problemi di sorta con qualunque cosa. L'IFE riparte coi messaggi istituzionali e promozionali: mi permetto di riportarne uno che merita

Il sistema è estremamente reattivo ai comandi, ed è impressionante la varietà di combinazioni possibili per la visualizzazione delle mappe di volo





Bene: tentiamo di utilizzare il wifi, visto che c'è ed è gratis per la J. Dolente nota il meccanismo di registrazione: che ti chiedano nome, cognome e mail va bene, il problema sorge con la password, che deve contenere un mix di maiuscole, minuscole, numeri, caratteri speciali e probabilmente anche una benedizione papale. Sta di fatto che ripetuti tentativi sortiscono sempre lo stesso risultato


Può anche essere che abbia combinato io qualche fesseria, sta di fatto che, dopo circa un'ora, alla terza mail inserita, riesco finalmente ad accedere all'agognata rete


E' giunta l'ora della colazione


A livello di cibo: dolce con marmellata di mirtillo divino, croissant nella norma aerea (caldo ma leggermente gommoso), caffè "adattato" a cappuccio decisamente di altra qualità rispetto alla solita brodaglia, frutta anonima (era un mix di meloni, giallo ed arancione), yoghurt non toccato, frittata discutibile, verdurina lasciamo perdere (ma è questione di sapori, pertanto personale: a me non è piaciuta), salsicce idem come per la verdura. Era previsto anche il pane, che tuttavia non ho preso. Bevande classiche. Nel galley, tuttavia, devono ancora organizzarsi un po': in almeno tre occasioni si è sentito fracasso di bicchieri e stoviglie come se sfuggissero di mano e si schiantassero sul tavolo da lavoro...
Finita la colazione, e vista la sveglia antelucana, decido di provare la configurazione salma, che tanto mi si addice

Che dire? La full flat è valida, ma la sensazione di stretto nella parte inferiore del busto è notevole. La mia impressione è che sia un problema di configurazione della Cirrus, o, meglio, di "taglio ergonomico" della posizione per le gambe. Di fatto, per intenderci, ci si sente costipati sul lato destro, con la gamba che non ha spazio di manovra per via della paratia, mentre sul lato sinistro lo spazio abbonda, ma risulta non fisicamente utilizzabile. Sul fondo, è difficoltoso accavallare i piedi, che come unica posizione sfruttabile possono essere letteralmente incastrati l'uno accanto all'altro. Impressione che non avevo avuto su AA, e credo per il semplice motivo che occupavo una seduta con angolazione verso destra e non verso sinistra.
La pennichella va a buon fine, e vado a compiere il canonico rito

Il gioco di specchi rende gli spazi immensi


Non fatevi ingannare: la tazza è sotto, quello sopra è l'oblò!

Il bagno, tuttavia, è stato lasciato disadorno


Sia come sia, ci avviciniamo alla meta, ed io finisco di esplorare con la telecamera e con la visione all'alba



certo che uno con una espressione più intelligente si potevano sforzare di cercarlo...


Siamo ormai in corto finale: la classica visione della zona portuale di BCN



Si parcheggia ai remoti, e si scende dalla scaletta: ottima cosa, perchè si possono fare gli ultimi scatti all'aereo. E' veramente grande!






Tutti ne approfittano per fare foto


In conclusione, che dire? L'aereo è una gran bella macchina, la silenziosità è addirittura inferiore a quella dell'A380 (il che ha dell'incredibile: vero è che il 380 l'ho provato sia ad altezza ala, sia sulla parte posteriore della cabina, ma devo dire che, decollo a parte, quasi non si avvertono i motori, è veramente impressionante) ed anche al 787, rispetto al quale, tuttavia, sconta la funzionalità degli oscuranti a tendina e non a cristalli liquidi, che sono effettivamente un notevole plus (anche perchè, volendo, l'equipaggio li può bloccare e tenere tutti in modalità notturna, evitando rognose discussioni con chi li vuole aprire a tutti i costi). Come prodotto, però, qualche perplessità mi rimane. Comprensibili i problemi di gioventù, rimangono molti dubbi sul processo di registrazione per sfruttare il wifi, qualche scomodità sulla poltrona ed un giudizio certamente buono ma non eccellente sulle scelte di configurazione.
Finnair si conferma una buona compagnia, il servizio è stato attento e puntuale, ed anche se alcuni particolari sono inevitabilmente mancati (non è stato servito il drink di benvenuto, per esempio) l'attenzione è stata massima.
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