Il viaggio scorre tranquillo fino a poco prima dell’atterraggio: noto che l’aereo non scende lungo un sentiero stabile ma scarroccia lateralmente e le ali vanno su e giù, come se ci fosse molto vento.
Più che all’atterraggio mi preparo “all’impatto” ed infatti non tocchiamo per niente bene: un poderoso ribmbalzo precede una frenata stentata con i riverse che si sentono ad intermittenza (mai sentito nulla del genere) ed il fondo un po’ sconnesso della pista certo non aiuta.
In definitiva un pessimo atterraggio, avvenuto pure con quasi 10 minuti di ritardo (alle 23.49), dopo pochi minuti siamo fermi sul piazzale dei voli nazionale ma ci vorrà ancora qualche minuto prima di poter scendere.
Ne approfitto per fotografare gli interni …
… con i sedili, che anche in questo caso, si abbattono facilmente.
La solita scaletta traballante ci accoglie al Pulkovo 1 , l’aeroporto di San Pietroburgo.
Ovviamente la Pulkovo la fa da padrone ed il nostro è l’unico aereo di costruzione occidentale in vista !
Più che all’atterraggio mi preparo “all’impatto” ed infatti non tocchiamo per niente bene: un poderoso ribmbalzo precede una frenata stentata con i riverse che si sentono ad intermittenza (mai sentito nulla del genere) ed il fondo un po’ sconnesso della pista certo non aiuta.
In definitiva un pessimo atterraggio, avvenuto pure con quasi 10 minuti di ritardo (alle 23.49), dopo pochi minuti siamo fermi sul piazzale dei voli nazionale ma ci vorrà ancora qualche minuto prima di poter scendere.
Ne approfitto per fotografare gli interni …

… con i sedili, che anche in questo caso, si abbattono facilmente.

La solita scaletta traballante ci accoglie al Pulkovo 1 , l’aeroporto di San Pietroburgo.
Ovviamente la Pulkovo la fa da padrone ed il nostro è l’unico aereo di costruzione occidentale in vista !
