KEF-CPH-MXP
Non avendo idea di quanta fila ci possa essere, per le 5:40 siamo nel terminal. Ormai anche qui sia il check-in che il bag drop sono completamente automatizzati, senza quasi alcuna interazione con il personale di terra. Capisco il motivo, ma resta una tendenza che non mi fa impazzire.

Sul monitor, l'ondata di partenze mattutine di Icelandair.

Ad ogni modo, ci mettiamo poco per effettuare le operazioni, e altrettanto scorrevole è la fila ai controlli. Poco dopo le 6:10 siamo nella zona airside di quello che è un hub a tutti gli effetti (non ho fatto una foto, ma
if you know, you know). Struttura ariosa e gradevole nella hall principale, mentre le altre aree imbarchi sono raggiungibili tramite uno stretto e lunghissimo passaggio.

Dalle vetrate si vedono molti aerei Icelandair nella nuova livrea. Non avrei mai pensato di dirlo, eppure: l’effetto complessivo, con i cinque diversi colori, non è malaccio…

Manca poco all’imbarco, al gate C32, ed ecco il nostro TF-ISN “Svörtuborgir”. 25 anni sul groppone, una carriera iniziata agli antipodi con Air New Zealand e con tappe in tutto il mondo: Flyglobespan in UK con leasing anche a SBA Airlines (Venezuela) ed Air Caledonie International, poi Kenya Airways prima di approdare in Islanda nel 2015.

KEF-CPH
FI204
07:40-12:55 (ATD 07:43 – ATA 12:32)
Boeing 767-319ER | msn 30586 | ln 808 | first flight: 25/08/2000
TF-ISN “Svörtuborgir”
Seat 28B

Dentro è tenuto piuttosto bene, con cappelliere stile 777 e sedili di tutto rispetto. Ma sa ancora un po' di altri tempi, e mi piace molto.

Il video del safety briefing FI mi lascia perplesso: belle immagini, ma distraggono troppo dal messaggio di base e non fanno passare i concetti.

Per gli amanti del genere.

Il nostro avione ha la coda con fascia verde menta, mentre il gemello parcheggiato accanto ce l'ha celeste.

Però era bella anche la vecchia livrea, con quel giallo così caldo. Mi torna in mente il mio primo viaggio da queste parti, proprio a bordo di un 757 Icelandair.

Remote stands equipaggiati con jetway, stile MUC.

Il nuovo che avanza. Nulla da dire sull'A321LR, eh. Semplicemente, il 757 è un'altra cosa.

Bye bye.

Poco dopo il decollo, l’erede riceve una gradita sorpresa: una scatola con qualche snack, dei pastelli, e un mucchio di attività per colorare e scrivere su ogni lato della scatola stessa. Brava Icelandair!
Non mi soffermo molto sui contenuti dell’IFE, tanto più che gli auricolari sono a pagamento: mi basta la moving map.

Icelandair è molto attenta al branding e ogni tanto ha anche qualche guizzo di humour che ricorda, per esempio, Air New Zealand.
Servizio BOB tranne acqua, tè e caffè. Da notare la tenuta molto comoda del personale di cabina durante il servizio di bordo.

Le tre ore di volo passano in un batter d’occhio e atterriamo in anticipo a CPH.
Un ultimo sguardo alla cabina, compresa la sezione di business, denominata Saga Class, e ci congediamo da questo bell'aereo.
CPH, di cui avevo solo vaghi ricordi, mi è sembrato un aeroporto gradevole, seppur non memorabile. Anzi, un punto a favore per la presenza di una piccola area giochi con tanto di torre di controllo per i bimbi.

Ammazziamo il tempo come possiamo. Nel frattempo, TF-ISN se ne va.

CPH-MXP
SK687
16:20-18:25 (ATD 16:33 – ATA 18:15)
Airbus A320-251N | msn 11801 | first flight: 04/11/2023
EI-SIW
Seat 24C
Dopo quasi quattro lunghe ore è il momento di imbarcarsi su un altro A320neo SAS, stavolta operato da SAS Connect con marche irlandesi. A bordo non si nota la differenza con SAS mainline se non per l’assenza del Wi-Fi.

Di fianco a noi, il secondo volo Icelandair del giorno. Ecco, la livrea in versione gialla fa un po' troppo Ryanair.
Continua...