[TR] Da Milano all’Isola di Barra ... in tre voli


FlyIce

Bannato
6 Novembre 2005
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Italy
Finalmente si chiude e si va, abbiamo oltre 20 minuti di ritardo: inizio a preoccuparmi per il mio bus a LTN. A fianco a me si è seduta una giovane coppia di sposini (di Brescia) che armeggia con dei biglietti emessi da Expedia: scoprirò che sono diretti a LAX e voleranno Air New Zealand da LHR !!!
Fino all’allineamento in pista , dal mio lato, non c’è molto da vedere, ma questa scena mi è piaciuta:
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Pochi istanti dopo viene dato motore e con un po’ più di brio del solito (per il ritardo ?) il 737 divora la pista e si solleva in volo, nelle serie di virate che seguono, in pieno controsole, si rivede l’aeroporto:
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Sorvoliamo prima i laghi prealpini e poi le alpi ma iniziamo ad avere un po’ di nubi sotto di noi, questa è in pratica l’unica foto decente, 11 minuti dopo il decollo:
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Il volo non mi sembra pienissimo: le prime e le ultime file non sono chiuse ma ci sono parecchi posti vuoti, per cui stimo circa 150 pax. Il volo è operato dalla base di Luton ma la numero uno è italiana ha grandi occhi azzurri ed una gentilezza inconsueta. Noto che ha con se una specie di raccoglitore con i testi degli annunci che vengono fatti in inglese ed in italiano. Rispetto al passato i testi mi sembrano più curati, più simili a quelli delle majors, non focalizzati solo alle vendite di bordo. Devo ammettere che non so se ci sia uno standard per gli annunci o se per traduzioni e altro i vari “N°1” facciano un po’ come vogliono ...

Le nubi che si sono alternate sopra tutta Europa s’intensificano sopra l’Inghilterra, che raggiungiamo da est (a nord dell’estuario del Tamigi) e poi ci avviciniamo a Luton da nord.
Quando scendiamo sotto le nuvole siamo già sopra la città e piove.
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Poco dopo passiamo sopra la stazione ferroviaria dell’aeroporto (Luton Ariport Parkway):
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Tocchiamo terra circa 15’ di ritardo: immagino che il mio bus delle 11.05 sia già partito.
Nel breve rullaggio passiamo a fianco ad Easyland (gli uffici Easyjet) e ad una selezione notevole di grossi biz, il più bello a mio parere è questo 727:
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Appena fermi scendo trai i primi e mi faccio una corsetta nel lungo (lunghissimo) corridoio che dalle piazzole delle lowcost porta all’area arrivi, qualcuno intorno a me scopre a sue spese la differenza di temperatura: a Bergamo era una mite mattina di inizio estate qui il freddo è quasi pungente.
Più avanti trovo zero coda all’Immigration ed in pochissimi minuti sono fuori, il bus delle 11.05 è ancora lì ma dovendo fare il biglietto lo lascio andare perché ce ne sono ben due alle 11.25. Devo ammettere che il sito National Express fa piuttosto schifo nel proporre gli orari: le varie opzioni non erano chiare per niente.
Poco dopo inizia il mio viaggio attraverso la campagna inglese tra LTN e STN, i due autobus uno della linea 737 e l’altro della 787, si sorpassano tra loro più volte e alla fine arrivano entro pochi minuti uno dall’altro. Nat.Ex. più è avanti della Boeing c’è anche il 797, mentre fino al 727 gravitano su LHR.
 
A STN faccio subito check-in per GLA: ai banchi dell’AB non c’è praticamente nessuno, una volta liberatomi della valigia (leggera) ho il tempo per mangiare qualcosa e farmi un giro per l’aeroporto
ed i suoi negozi.
La coda è invece impressionante ai check-in della Ryanair, alcuni di questi voli sono per il sud Italia, quindi per noi è una buona notizia.
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In giro per l’aeroporto vedo delle pubblicità dello Stansted Express che trovo molto belle e azzeccate, molto lontane dalle stile italiano che tende a far sognare il pubblico; qui si parla al cervello delle persone e si presentano dei dati. Giudicate voi:
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Flight: AB 8556 STN-GLA
Eqp: Fokker 100
Reg: D-AGPE
Class: Y
Seat: 4A
Scheduled: 16.20-17.35
Block to block: 16.21-17.33
In air: 16.30-17.28

Con il dovuto anticipo, tanto mi ero già girato tutto l’aeroporto, mi porto nei pressi del gate d’imbarco che si trova nel “vecchio” molo; ci si arriva a piedi e non serve il trenino.
Il F100 è già quasi pronto e dietro si nota il 757 Eos, anch’esso in partenza.
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Avevo notato il check-in di quel volo: controlli più accurati della media, addetti che aiutano i pax con le valigie e tappeto rosso ma senza smancerie eccessive.
Poco prima del nostro imbarco il 757 fa push-back e parte:
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Noi imbarchiamo più tardi di quanto indicato sulla carta d’imbarco ma pur sempre prima dell’orario schedulato per il volo, nel frattempo viene annunciato che il volo EasyJet per EDI sarebbe partito con 20’ di ritardo, uno dei passeggeri avverte casa e parla di “The usual EasyJet delay”; di fronte a noi una bella folla si accalca per il PIK di FR, è incredibile vedere quanti passeggeri anche dallo “scomodo” aeroporto di STN facciano voli nazionali, tra l’altro non è ancora l’ora di punta serale ma siamo nel primo pomeriggio.
Il molo da cui ci imbarchiamo è probabilmente il più vecchio dell’aeroporto e si sente, soprattutto per l’odore di chiuso o di muffa che si sprigiona dal pavimento ricoperto di moquette (assurdo) e dagli infissi in legno; pure la tanto venerata BAA ha degli angoli oscuri nei suoi aeroporti/macchine da soldi.
Piove ancora: me ne accorgo nel breve tratto che c’è da percorrere per arrivare all’aereo quindi diventa molto difficile fotografare.
In perfetto orario facciamo push-back e ci avviciniamo al 737 AB per Berlino; il rullaggio è breve e l’attesa per il decollo breve, dopo meno di 10’ siamo in volo. A bordo siamo proprio pochi: non più di 30/35 pax, alcuni dei quali “in transito” da altre destinazioni del network AB.
Ero curioso di vedere quale sarebbe stato il servizio di bordo di AB su un volo “nazionale”, intanto noto che gli interni del F100 (di Germania) sono identici a quelli dei F100 utilizzati da altre compagnie tedesche.
Le hostess sono tipicamente AB: tedesche, alte, bionde e un po’ “massicce”:D:
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Il servizio è come quello degli altri voli “Euro Shuttle”: soft drink gratuiti e tramezzino al posto del solito panino di stile molto tedesco; gli alcolici sono a pagamento.
Dietro di me ci sono due inglesi che ordinano due birre: il conto è “four euros”, uno dei due un po’ perplesso allunga una banconota da 5 GBP, la hostess dice qualcosa a proposito del resto tipo che avrebbe potuto darlo solo in Euro ...
... l’inglese lo rifiuta con un gesto perentorio ed un’espressione un po’ schifata ...
... io sto per scoppiare a ridere: veder pagare una birra in Euro su un volo nazionale inglese non ha prezzo !!!
 
Il volo si rivela più lungo quanto mi aspettassi, con il cielo sempre coperto; vicino all’atterraggio passiamo sotto a dei nuvolosi nerissimi, mai visto nulla di così impressionante (le foto non sono ritoccate):
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Qui si inizia a vedere qualche raggio di sole e la virata ci porta in finale:
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Dopo un atterraggio un po’ duro, durante il rullaggio vedo questi EasyJet mi ricordano che con un LTN-GLA avrei fatto molto prima, ma l’esperienza con AB ed il F100 mi è piaciuta molto: la prima è forse una delle migliori compagnie d’Europa a non offrire una business class ed il secondo è un aereo che si dimostra di essere ben più di un regional jet, ha finestrini enormi e davanti è silenziosissimo, un altro pianeta rispetto all’MD80 cui assomiglia un po’.
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L’arrivo è in orario pressoché perfetto, i nuvoloni neri ormai ce li siamo lasciati dietro; nella foto notate anche il camion che trasporta le valigie ... è tipicamente inglese.
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Mentre mi avvio all’uscita vedo il Twin Otter che mi porterà a Barra:
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Prima di lasciare l’aeroporto faccio il check-in alle macchinette per il volo dell’indomani, dopo aver provato diverse volte con la Carta Exec.Club e con quella di credito, ottenendo messaggi di errore indecifrabili, finalmente ho successo infilando nella macchinetta il coupon del biglietto cartaceo.
Ora ho una serata ed una mattina a Glasgow, città che non è neanche così male ...
... il tempo è stato clemente: non ha mai piovuto.


Flight: BA 8855 GLA-BRR
Eqp: DHC-6 Twin Otter
Reg: G-BZFP
Class: Y
Seat: 2A
Scheduled: 13.35-14.40
Block to block: 13.40-14.39
In air: 13.47-14.38

Con la carta d’imbarco già fatta, mi presento all’aeroporto di GLA meno di un’ora prima dell’orario di partenza del volo, lascio la valigia al banco “Quick Bag Drop” senza fare coda ma subendo le solite (stupide) domande che fanno quando si spedisce una valigia in UK: “L’ha riempita da solo? Nessuno ha interferito ? Qualcuno ha le chiesto di trasportare qualcosa ? L’ha mai persa di vista ?”
Quando arrivo a vedere il Twin Otter scopro che era stato spostato al gate a fianco rispetto a quello in cui l’avevo visto il giorno prima, segno che o è andato a far manutenzione o ha fatto qualche volo in mattinata.
Sono colpito da quanto è piccolo, pur portando circa la metà dei pax di un ATR, non è nemmeno paragonabile a quest’ultimo come dimensioni:
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Dal lato opposto del molo si vede invece quello che è uno dei più grossi aerei che fanno servizio su GLA, un 777, è un bel contrasto:
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Con un po’ di ritardo imbarchiamo, il gate è molto “Scottish”, qui a Glasgow ho avuto già modo ambientarmi con l’accento di queste parti, che è piuttosto particolare ...
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Scendo sull’apron e la mia impressione rimane immutata: l’aereo è davvero piccolo, come vedete è pure difficile stare in piedi, l’interno ha un’altezza adatta alle persone sedute, entrare ed uscire è un’impresa.
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Sulla porta trovo ad accoglierci il First Officer che controlla le carte d’imbarco e annuncia che il volo è free seating, possiamo sederci dove vogliamo; noto che i posti in coda sono molto popolari, ma non m’interessa, punto dritto al 2A che mi ero scelto in fase di check-in.

Sono pronto a questa avventura, che mi pare gli antipodi del veloce e lussuoso volo in Concorde; il Twin Otter lo sapevo lento, lo scopro spartano. I sedili hanno lo schienale basso e dal lato opposto al mio, in cui sono a coppie, assomigliano ad una panca.
Il pitch è minimo ma nella prima fila è anche meno ed il mio finestrino, non troppo lontano dall’elica, è molto graffiato. I posti 1C e 1F, probabilmente poco appetibili, sono ingombri delle borse e degli attrezzi dei piloti.
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Faccio una veloce conta dei pax: su 19 posti, ce ne sono 13 occupati, se qualcuno fosse stato scaramantico sarebbe dovuto scendere.
Finito l’imbarco il First Officer raggiunge la prima fila e tiene un briefing di sicurezza molto breve e “a braccio” pur mostrando cinture e Safety Card; non ci sono maschere per l’ossigeno e viene data molta enfasi al comando “Brace. Brace.”.
Come curiosità il volo è venduto anche con la Business Class ma ora è chiaro che non ci sarà nessuna distinzione e nessun servizio di bordo; il F.O. si congeda con un “See you at destination.” ed entra nel cockpit che è proprio davanti a me. La porta è ancora aperta, spero proprio che non la chiudano.
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I motori vengono accessi, il rumore e le vibrazioni si fanno subito notare; appena pronti una bella manovra di “propeller back” ci fa uscire dal parcheggio ed ha inizio il rullaggio con l’aereo che procede un po’ ondeggiando lateralmente (tipico dei piccoli tubolelica).
Davanti abbiamo un 321 BMI nei vecchi colori:
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Poco dopo cambiamo direzione e ci attestiamo su una pista secondaria:
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Dopo una breve attesa, viene dato motore: il rumore è incredibile e a livelli senza precedenti ...
... in meno di 30’’ siamo per aria, un decollo quasi istantaneo, avremo percorso meno di 500 m di pista ...
... il panorama cambia subito aspetto.
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Poco dopo godiamo di questa bella vista di un porto nei pressi di Glasgow:
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La salita continua, davanti a noi ci sono alcune basse catene montuose tipiche delle Higlands scozzesi, ma a me sembra di essere ancora più bassi:
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Nonostante il raggiungimento della quota di crociera di 3500 piedi, il rumore in cabina rimane su livelli incredibilmente elevati: non riesco a sentire il BIIP che fa la macchina fotografica quando mette a fuoco, eppure la tengo praticamente incollata al naso.
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Mi diverto a fare foto al panorama che cambia ogni pochi minuti ...
... dal mio posto posso comodamente fotografare attraverso il finestrino dell’ 1F che non è occupato:
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Oppure da quello a fianco a me, un po’ graffiato e controsole:
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Cantiere navale:
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Stretta valle:
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Una montagna insolitamente vicina al mio finestrino; mi fa un po’ impressione vedere le cime delle montagne all’altezza degli occhi, sono abituato a guardarle dall’alto in basso ...
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Questo è invece ciò che vedo del carrello fisso, altro elemento insolito:
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Le virate offrono una vista mozzafiato sulla campagna sottostante ...
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... o sulle coste sottostanti:
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Una volta superate le montagne, il panorama è già mutato sostanzialmente:
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Ci stiamo dirigendo verso il mare aperto:
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Sotto di noi iniziano a scorrere isole e piccoli arcipelaghi, per lo più disabitati:
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In lontananza, sul mare, altre montagne:
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E’ passata quasi un’ora dal decollo ed ormai dovremmo essere quasi arrivati, le isole si fanno più numerose ...
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... e il fatto che stiamo scendendo è ormai evidente:
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In questo stesso istante il comandante fa l’annuncio dell’imminente atterraggio, almeno così presumo perché risulta incomprensibile a causa del rumore delle eliche.

In corto finale con davanti a noi quello che è l’aeroporto di Barra (la spiaggia) ma che non ricorda nessun’altro aeroporto del mondo, c’è questa bella scenetta di Comandante e F.O. che cooperano sulle manette.
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Fino a quel momento il F.O. non aveva neppure sfiorato i comandi, il volo lo aveva fatto tutto il Comandante !!!
Il confine tra acqua e sabbia segna l’inizio della pista agibile, ormai mancano pochi istanti all’atterraggio:
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Ho avuto sempre sotto gli occhi un po’ di strumenti ed ero quindi sempre informato sulla nostra velocità: dopo aver proceduto in crociera a 140 kn, per l’atterraggio questa scende a 80 kn.
Tocchiamo in modo molto morbido e vengono subito tolti i motori, la decelerazione non è brusca ma rallentiamo senza problemi e ci andiamo a fermare ai bordi della spiaggia dove la sabbia è sempre asciutta. Di fatto non c’è stato rullaggio e siamo arrivati in perfetto orario.
 
Davanti a noi ora c’è il piccolo edificio dell’aeroporto di Barra ed il parcheggio, separati dalla spiaggia (airside ... o beachside ?) solo da una staccionata in legno.
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Mi accolgono sull’isola: una brezza “atlantica”, un clima fresco ed un fantastico profumo di mare !!

Prima di entrare nell’aerostazione scatto questa foto al mitico Twin Otter, dedicata a tutti voi, è la mia “cartolina da Barra”:
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Mi piacciono moltissimo i segni dei pneumatici che rimangono impressi sulla sabbia, inusuali come molte altre cose di questo viaggio.

Entro nell’aerostazione che in pratica è occupata per la maggior parte da un bar e proseguo seguendo le frecce per il ritiro bagagli, quindi esco dalla minuscola aerostazione e le giro intorno dall’esterno.
In pratica arrivo nel parcheggio che si vedeva attraverso il cockpit: il ritiro dei bagagli è qui !!!
... e questa è la vista:
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Prima di salire sull’autobus per Castlebay, la “capitale” dell’isola, faccio un’ultima foto all’aereo che mi ha portato qui.
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Iniziano 24 ore su quest’isola lontana da tutto, raggiunta solo da un piccolo aereo e da un traghetto, neppure tutti i giorni; domani tornerò qui all’aeroporto per andare a Londra, cambiando due volte, ma questa è un’altra storia e sarà un altro TR.
 
Bellissimo TR! Soprattutto il volo del Twin Otter, molto particolare!
Grazie!
Mi piace un sacco la "cartolina da Barra"! :D
Complimenti Flylce! [:304]
 
E' bello avere un sogno, una voglia e riuscire a realizzarlo, a togliersela.
La mia e' andare a Courchevel

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da google images

Grazie per la splendida cartolina [:304][:304][:304]

Aspetto la seconda parte !!