[TR Condensato] Storie di quasi-pendolarismo...Londra-Madrid


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26 Aprile 2012
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Flashback, come nei migliori filmmmmz di Hollywood. Torino, quartiere Crocetta, estate 2009: classico clima padano, cielo bianco latte, temperatura sui trentadue gradi, vento solo se passano i tram.

Un bel palazzo signorile, a pianterreno. In un non meglio definito ufficio, sede di una non meglio definita pseudo-societa’ di consulenza, in una stanza con le finestre apribili con inclinazione pari a gradi 2, senza aria condizionata, un povero cristo sta al computer. E’ uno stagista, il suo stipendio e’ 400€ lordi, l’orario lavorativo dalle 8.30...in poi.

In questo momento lo stagista sta commettendo non uno, ma due peccati tremendi: uno, sta ruttando la frizzantissima acqua Lauretana, bottiglia sottratta alla personalissima scorta della Dottoressa (perche’ solo lei e’ dottoressa, tutti gli altri stronzi con la laurea non lo sono), due non sta creando tavole Pivot su Excel. Sta lurkando! Oddio, sta lurkando... Aviazionecivile.

La pagina e’ un trip report, qualcuno sta andando in Cina, su una poltrona full flat (beh, oddio, un po’ angolata). E il nostro stagista sta sognando ad occhi aperti.

Dissolvenza.

Fast forward, ottobre 2012. Il nostro stagista s’e’ laureato un’altra volta, anzi due, ha incredibilmente trovato lavoro ed e’appena entrato, per almeno un anno, in un progetto all’interno del dipartimento di Ingegneria di una compagnia aerea. Il posto, al nono piano di un edificio di rara bruttezza, e’ deliziosamente nerd: poster di aerei, stampate di plotter riguardanti componenti di aerei, gente che si ferma a guardare gli aerei che atterrano.

Il nostro ex stagista, rassicurato dall’ambiente a lui congeniale, e’ pronto a lanciarsi in una nuova avventura che, gli dicono, comporta un bel po’ di voli o di “duty travel” per dirla alla maniera degli indigeni.

Nemmeno lui, pero’, ha idea di cosa stia per succedere.
 
Conscio di aver creato un po’ di suspense, mi scuso. Non sono mai andato sul BA001, non ho sorbito champagne in First sulla via per Los Angeles, non mi hanno nemmeno sbattuto a Lagos per un meeting in giornata. In effetti, non ho fatto nulla di tutto cio’. Se siete delusi chiudete pure e non mi offendero’.

La realta’ e’ che e’ il 10/2/13 e, con quella di ieri, fanno otto trasferte a Madrid da inizio dicembre, alla rispettosa media di quasi una a settimana escludendo le ferie. E, nel frattempo, sono anche riuscito ad andare a Mosca e Barcellona, ma si e’ trattato di “incidenti” di percorso.

Ho deciso di creare un trip report cumulativo, una specie di resoconto unico di tutti questi viaggi, in modo da raccontare un po’ quella che e’ diventata, a tutti gli effetti, una routine. Non pretendo di essere speciale, o di essere chissa’ che “figo”, tutt’altro! Quello che mi preme, invece, e’ descrivere una realta’ che nemmeno pensavo potesse esistere e, invece, sembra piu’ comune di quanto immaginassi: quella dei “pendolari” dell’aria.

Andata: 6.20 AM o 2.15PM, LHR-MAD

La variabilita’ e’ data dalla durata della trasferta: hotel o non hotel? Nel primo caso, allora, il volo sara’ il comodissimo BA460, che permette di evitare una levataccia, consente di stare in ufficio quanto basta per sbrigare qualche faccenduola, non sembrare un fancazzista e, pero’, e’ presto a sufficienza da fornire una buona scusa a chiunque sia intenzionato ad infilare una riunione alle 10 di mattina.
Il terminal 5, a quell’ora, ricorda vagamente una via qualsiasi di una citta’ qualsiasi, in Italia, alle 13 di domenica: deserto e distante rumore di posate e televisioni. E’ abbastanza tardi da consentire ai nostri una birra estemporanea senza farsi guardar male da qualche fondamentalista evangelico che, ovviamente, passera’ a tiro.

L’altro motivo della nostra preferenza per il 460 e’ che e’ operato da un A321 e non ha quasi mai LF astronomici, il che significa che la minaccia di un sedile in Economy o, ancor peggio, di un jumpseat e’ quantomai remota. In piu’ si spera sempre che sia uno dei nuovi ex-bmi, con gli interni long range. Fin’ora non e’ mai accaduto, ma chissa’.

L’alternativa, invece, e’ il temutissimo BA456 delle 6.30. Temutissimo perche’ costringe ad alzate improponibili, spesso dopo giornate spaccaossa conclusesi con un guasto alla metropolitana che ti ha costretto a camminare da Boston Manor a casa, sei km circa. In questi casi disperati i piu’ si affidano ai taxi, gli altri – piu’ poveri, o meno inclini ad aspettare tre settimane per un rimborso - prendono il bus notturno N9. Indovinate un po’ a quale categoria appartengo.

L’N9 e’ un bus che mi ricorda le serate universitarie passate al pub di Torino che serve Tamango: gente accartocciata sui sedili, puzza di alcol e pozze di vomito q.b. Il resto della clientela e’ costituito da rudi lavoratori lettoni diretti, nelle loro giacche giallo fosforescente e stivali antinfortunistici De Walt, al costruendo Terminal 2, per cui di solito sono l’unico in giacca e cravatta.

Il terminal 5, a quell’ora, e’ ugualmente deserto, con i primi negozi in apertura. Il volo e’ solitamente operato dal 763, il che vuol dire una possibilita’ remota di avere le poltrone Dusk lie-flat (mai successo) e la ben piu’ alta probabilita’ di avere un vicino di posto. Il LF di questo volo, di solito, e’ 80/90%, con 28 sedili di Club occupati su 28.



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Volare col capo e’ sempre qualcosa di piacevole, e non lo dico per spregevole leccaculismo. Innanzitutto, perche’ e’ americano e, da buon yankee, eleva il turpiloquio a forma d’arte, per quanto consentito dalla educatissima lingua inglese. Secondo, perche’ ha una tessera FF Silver e, quindi, puo’ entrare in lounge (e portarmici). Terzo, perche’ ogni volo con lui corrisponde a una nuova puntata del Miracolo del Decollo, come l’abbiamo ribattezzato.

Ecco quello che, in sostanza, accade: al primo scossone del push back lui andra’ in standby. Non si addormenta, perche’ addormentarsi presuppone un passaggio graduale dalla veglia al sonno; lui, invece, si spegne. Manca la musichina di Windows, ma il succo e’ quello. Lo stato di morte apparente peggiorera’ al termine del taxing, con un passaggio ad un ronzio in bassa frequenza che ancora non siamo riusciti a paragonare bene, in ufficio. C’e’ chi parla di gatti asmatici, o di motori a strappo che non riescono a partire. Io, personalmente, trovo che sia una specie di statica, un po’ come le frequenze radio trasmesse da qualche stella lontana.

Il rumore accompagna e, in un certo senso, migliora il ronzio dei CFM o dei Rolls Royce del nostro aereo, a seconda dei casi, mentre ci alziamo in volo sopra Windsor, sballottati qua e la’ dai venti che, come al solito, spirano su Londra.



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Poi, non appena raggiungiamo una certa quota e il segnale delle cinture fa “Ping!” e sparisce, ecco che il capo si rianima. L’ho visto compiere questa operazione ad ogni decollo, e sono pronto a garantire che non fa finta, test altamente scientifici hanno dimostrato la genuinita’ del suo stato di ibernazione. L’ho persino sentito ricominciare un discorso che aveva interrotto a meta’ all’inizio del pushback.

La rotta per Madrid e’ arcinota. Sopra Southampton, Isle of Wight, isole del Canale, Bretagna, costa basca tra Santander e Bilbao, Burgos, Segovia, un po’ di giretti intorno a Madrid e, infine, atterraggio a Barajas. Teoricamente e’ una rotta da seguire incollati al finestrino, tolta magari la parte sul Golfo di Biscaglia, sorseggiando champagne. In realta’, potro’ dirmi fortunato se, in media, riesco a vedere il 20% del ben di Dio che passa di sotto. Vuoi perche’ sia buio, o perche’ il tempo non lo consente, ma la realta’ e’ che di solito c’e’ poco da fare se non lavorare o dedicarsi al catering.



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Non che sia qualcosa di brutto, intendiamoci. Saro’ prevenuto, saro’ di parte, saro’ tutto quello che volete, ma il catering J di BA sul corto raggio da le paste a Lufthansa e Air France, a patto di non farsi scoraggiare dai formaggi inglesi. L’unico pasto non all’altezza, forse, e’ la colazione. Altrimenti, pranzo e cena sono sempre di buona qualita’ e l’afternoon tea piu’ che soddisfacente. Aggiungiamoci un buon servizio e la nota liberalita’ degli equipaggi BA nello smerciare alcolici e il gioco e’ fatto.



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L’arrivo a Madrid prevede un po’ di virate, controvirate e, in generale, un bel po’ di giri turistici. Quando visibile, il panorama della meseta compensa per eventuali ritardi, ed e’ sempre un bel vedere anche nella stagione invernale.



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santuario del Crocefisson?

Dall’alto non si direbbe che la Spagna versi nelle condizioni economiche che tutti sappiamo: le autostrade sono gonfie di pendolari, treni vanno e vengono e gli uliveti abbondano.



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Pero’, guardando le citta’, ci sono segnali abbastanza evidenti dello scoppio della bolla immobiliare, e di tutto il casino che ha lasciato in eredita’. Le citta’-satellite di Madrid sono occupate da enormi quartieri di case tutte uguali con piscine vuote e strade senza auto parcheggiate; poco oltre, poi, ci sono reticolati enormi di vie che portano in nessun posto, con rotonde e marciapiedi a delimitare rettangoli di nulla, diventati discariche abusive. Sono, correggetemi se sbaglio, quartieri-fantastma, che dovevano diventare nuove citta’ e sono spariti, inghiottiti dalla stessa crisi che ne ha travolto i developer. Indipendentemente dal lato in cui mi trovo, ce ne sono decine, tutti uguali.



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L’arrivo al T4S e’ sempre uguale, cosi’ come semideserto e’ il terminal.



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Amici, in confronto il Sat. A di Malpensa da’ l’agorafobia. Poco piu’ tardi, usciti dal terminal principale, le strade si dividono a seconda del momento della giornata. Se e’ mattina conteremo sull’aiuto di un amico di Iberia per portarci, sbadiglianti e stiracchianti, in ufficio. Se e’ sera, invece, saremo diretti al bus navetta per l’hotel, che ovviamente e’ appena partito.
 
Sia come sia, i colleghi di Iberia sono sempre un piacere. Nonostante la situazione attuale non ci sono screzi e, anzi, siamo diventati amici. Il clima e’ in genere decente, gli uffici piu’ grossi dei nostri, la sicurezza meno paranoica che a LHR (che senso hanno scarponi e occhiali se si sta a sessanta metri dall’aereo piu’ vicino?), le macchine del caffe’ mi causano un acuto senso di nostalgia e i ristoranti in cui ci portano a mangiare fanno impallidire qualunque posto a Heathrow, compresa la famosa mensa di Waterside.



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Ogni volta che sento parlar male di Iberia penso agli ingegneri con cui lavoriamo e che diventeranno, a breve, nostri colleghi a tutti gli effetti: gente giovane, ottimi lavoratori, con un inglese fluente e – miracolo – persino delle gran belle figliole. A prescindere da quanto dicano i giornali, a prescindere da quanto siano fuori di testa i sindacalisti della SEPLA, questa compagnia ha un futuro, grazie anche a gente come loro.

Ritorno: BA461/465 o BA8754

Iniziata in hotel o meno, la nostra giornata si conclude all’incirca alle quattro se va bene, alle sei se va male. I voli preferiti sono il BA465 alle 16.45 o il 461 un’oretta piu’ tardi. Arrivarci e’ una specie di riedizione delle Wacky races, con qualche buon’anima di IB a darci un passaggio o, qualora non potessero, con noialtri che corriamo negli uffici BA a implorare Juan Carlos, il nostro area manager, di darci un passaggio. JC ascolta le nostre patetiche preghiere e, con un mezzo sorriso, ci accompagna sempre.


I casini spuntano, ovviamente, sempre al ritorno. Puo’ essere la nebbia, puo’ essere un guasto, puo’ essere un A320 pieno in Club e Economy che ci lascia nella disperazione, chiamata waitlist. Se e’ presto l’alternativa e’ il volo 8754, operato da CityFlyer, che ovviamente atterra a LCY. E’ a una citta’ di distanza da dove abito, un orrido pellegrinaggio sulla DLR e su quel relitto chiamato District Line, ai prezzi da ladrocinio di Transport for London, ma e’ sempre meglio che dover mettere in nota spese un’altra notte all’Hilton.



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Altri giorni, invece, i voli possono essere sgombri e il tempo clemente, per cui si arriva al buon vecchio T5. Saperlo mi rende immediatamente felice, sia perche’ significa che il ritorno durera’ mezz’ora sulla Piccadilly Line, sia perche’ a me il T5 piace immensamente. Ci ho lavorato, ci ho passato mesi su mesi, e mi e’ rimasto un po’ nel cuore.



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Il nostro volo e’ solitamente operato da un A320, con i soliti enormi sedili Club che fan tanto poltrona della nonna. La loro “carbon footprint” e’ simile a quella della Exxon Valdez, ma li adoro. Quando, e se, li toglieranno me ne prendero’ uno da tenere come trono personale a casa. E le solite madame BA sono pronte ad accoglierti a bordo e a rifornirti di champagne.

Il servizio, su BA CF, e’ leggermente diverso. Non c’e’ un CSD, quindi niente cravatte argento. L’equipaggio in cabina e’ composto da una purser e da un cabin crew, e li’ finisce. Non c’e’ nemmeno il trolley del duty free, e il bagno anteriore permetterebbe una pisciata in piedi soltanto a Giancarlo Magalli.



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Pero’ l’E190 va che e’ un piacere, gli oblo’ sono di dimensioni ragguardevoli, il pitch e’ ottimo, i sedili morbidi quanto basta e il LF in J sempre bassino, il che consente di lavorare su un tavolino e usare il sedile a fianco per il vassoio del cibo.



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Oggi, merito anche della rotazione terrestre, non e’ ancora buio e possiamo finalmente goderci un decollo col sole, dopo aver ammirato i lunghi A340 di Iberia.



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Il decollo dell’E90 e’ ben diverso da quelli degli Airbus cui sono purtroppo abituato: la corsa prende una frazione della pista e il naso punta su con un angolo che, se non e’ a 35 gradi, lo manca di poco. Il segnale per le cinture sparisce in un attimo e, subito dopo, ci vengono dati i menu.



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Non capita spesso su un volo di due ore... Tra l'altro io ho scelto il pollo.

L’A320 che prendiamo di solito e’, invece, piu’ posato e ci mette di piu’ ad arrivare alla quota in cui e’ possibile gironzolare per la fusoliera liberamente. Cio’ vuol dire che il servizio ci mette di piu’ a raggiungerci, ma l’attesa e’ ben riposta: i caterer di BA sembrano aver abbandonato la nefasta birra Groslch per la Tiger, che mi piace di sicuro di piu’ e, sinceramente, si adatta meglio al curry che ho deciso di scegliere stasera.



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Bear Grylls sembra incazzato...



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...tutto si spiega. E' stampato sullo stesso cartoncino di 'sta fetenzia.



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Come resistere?! Foto al Cesso pure per me! E gia' che ci sono mi scuso per le foto... la "colpevole" e' lei, oltre a un telefono Samsung e alla mano del sottoscritto...

Diretto a LCY o a LHR Il volo passa in fretta, mentre la fatica inizia a sentirsi. Sono le 17 e qualcosa oramai, sono in piedi dalle 3 di stamattina e questa giornata si concludera’ con la cena yemenita di AC...



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Fuori, intanto, tramonta e, quando arriviamo su Londra, e’ gia’ buio e – ovviamente – piove.
Non ci capita neppure l’approccio sulla citta’, porca p@~##@}!



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Ed eccoci qui, oramai arrivati. Il primo messaggio e’ di Dancrane, che mi annuncia il suo pacco... Mi trascino, tristemente solo, fino a Paddington dove, invece, sono raggiunto da maclover. Il resto, e’ storia. Grazie a tutti della compagnia e a presto!

13900

(PS: alcune foto sono venute "sdraiate". In tutta onesta', non me lo so spiegare. Ho provato a rigirarle tre volte con due programmi diversi, e a fare l'upload su due diversi siti di photo sharing...Non c'e' verso.)
 
Grazie per il simpatico TR, complimenti anche per la scrittura.

Confermo anch'io che la zona circostante MAD presenta decine di "quartieri-fantasma" rimasti purtroppo incompiuti.
 
Complimenti... deve essere bellissimo essere un pendolare del cielo... ovviamente per chi ha la passione.
 
Complimenti. Bellissimo TR, ironico, ben scritto e molto interessante.
Per 3 anni ho fatto LIN-FCO anche 4 volte a settimana, e capisco bene quel che si prova a partire nella speranza di poter tornare. Alla fine non ne puoi più! Ovviamente però è stata un'esperienza magnifica, e vedo anche dalle tue parole che dopotutto ne vale la pena!
 
Difficilmente commento i trip report

Bellissimo, ottima la scrittura, ottime le descrizioni, forse qualche dettaglio in più non sarebbe male.
...lo confesso: sei uno dei pochi manager che mi sta simpatico ;) Continua così!
 
Fabrizio (se non ricordo male il nome..) la lettura e' stata molto piacevole.
Grazie per aver condiviso con noi questi aspetti della tua vita!Un po' (tanto) ti invidio :)
 
TR molto simpatico e piacevolmente scritto.
...Ora un ruttino alla Dottoressa ci starebbe tutto.....
 
Gran bel trip 13900 !!! Sono venuto a Londra per conoscere anche te ma niente.... purtroppo !!! Hai paccato il sabato sera ! No bene... :D !!!! Io ritorno a London l' 11/03 fino al 14/03.. se sei in città un drink è obbligatorio !
 
Corona! Gira le foto porca

Le parole non le ho lette perche son analfabeta e gero impegna con un altro Tierista. Forse leggo doman
 
I più sentiti complimenti per la scrittura interessante, piacevole e scorrevole.

Grazie mille Lor!

Interessante... anche la seconda parte. Grazie!

Di nulla, grazie per aver letto.

Grazie per il simpatico TR, complimenti anche per la scrittura.

Confermo anch'io che la zona circostante MAD presenta decine di "quartieri-fantasma" rimasti purtroppo incompiuti.

Grazie. Piu' che dei quartieri abbandonati mi sbalordisce l'estensione delle nuove appendici delle citta'. Ci sono un paio di villaggetti, dieci case e una chiesetta, con annessi dei nuovi quartieroni enormi, righe su righe di case a schiera identiche. Mostruoso, e si' che ero abituato a vedere Nichelino.

Complimenti... deve essere bellissimo essere un pendolare del cielo... ovviamente per chi ha la passione.

Volare e' bello, farsi una giornata di 17 ore anziche' di 10 un po' meno! Pero' ne vale la pena.

stile narrativo superlativo! E bella impostazione del TR condensato!

Grazie mille Ivan.

Complimenti. Bellissimo TR, ironico, ben scritto e molto interessante.
Per 3 anni ho fatto LIN-FCO anche 4 volte a settimana, e capisco bene quel che si prova a partire nella speranza di poter tornare. Alla fine non ne puoi più! Ovviamente però è stata un'esperienza magnifica, e vedo anche dalle tue parole che dopotutto ne vale la pena!

4 volte alla settimana nel senso di 4 a/r? Onestamente avrei chiesto il trasferimento a FCO, se fossi stato in te.

Difficilmente commento i trip report

Bellissimo, ottima la scrittura, ottime le descrizioni, forse qualche dettaglio in più non sarebbe male.
...lo confesso: sei uno dei pochi manager che mi sta simpatico ;) Continua così!

Mi spiace per i dettagli, ma alle volte - tra cose da fare, lavori in ritardo da finire, stronzate da dire - si perdono di vista un po' di cose. In piu' ho lavorato per sei mesi in Operations e per tre in Heathrow Customer Services, per cui so come funzionano le operazioni di terra in maniera abbastanza approfondita, e cerco di evitare di dilungarmici: fin troppa gente m'ha detto che non interessa a nessuno!

PS, riguardo ai menaggger: ce ne sono di ottimi, ce ne sono di pessimi, ci sono dei palloni gonfiati e degli eminenti coglioni. Io ho la fortuna di lavorare con gente buona, mi spiace che la tua esperienza non sia cosi'.

Bellissima storia...ehmmm TR :D

molto ironico

grazie!

Fabrizio (se non ricordo male il nome..) la lettura e' stata molto piacevole.
Grazie per aver condiviso con noi questi aspetti della tua vita!Un po' (tanto) ti invidio :)

Giusto, mi chiamo cosi'! Ma se non ricordo male anche tu ti spippi un bel po' di voli, no? e allora, che invidie!?

TR molto simpatico e piacevolmente scritto.
...Ora un ruttino alla Dottoressa ci starebbe tutto.....

La dottoressa s'e' beccata un qualcosa molto peggiore di un ruttino, anche alla Fantozzi. Erano in tre, divisa grigia e rispondono al 117.

Gran bel trip 13900 !!! Sono venuto a Londra per conoscere anche te ma niente.... purtroppo !!! Hai paccato il sabato sera ! No bene... :D !!!! Io ritorno a London l' 11/03 fino al 14/03.. se sei in città un drink è obbligatorio !

Eh, non ho cagato quella santa donna che mi sopporta da tempo per una settimana...dovevo rimediare :). grazie mille x i complimenti!

TR scritto in modo sublime.
Non avevo dubbi.

Troppo gentile!

Grande Fabrizio!!
alla prossima!!

Un piacere averti conosciuto! a presto!
 
Complimenti soprattutto per essere sopravvissuto al tamango, visto che lavori per BA sarà il caso di farlo conoscere ed inserire nel menù... (per coloro che non sono gianduiotti nati o acquisiti, basta andare in una qualsiasi sede universitaria torinese e chiedere: vi sapranno dire dove trovare il "nettare" degli dei...) ;)