[TR] Cimiteri e sale parto


Bon, il caldo è sempre più insopportabile, anche se la vista di tutta questa mercanzia non te lo fa sentire più di tanto. Ma poiché la pelle brucia, e fuori abbiamo sostanzialmente visto tutto quello che c’era da vedere, rientriamo negli ultimi due hangar che rimangono da visitare (sarebbero tre, ma quello dello spazio non lo visiterò), ed andiamoci a vedere i mezzi della WWII.

Cominciamo con una considerazione: non so a voi, ma a me i cari vecchi aerei ad elica hanno sempre dato l’impressione di essere “piccoli”, se rapportati ai mezzi più moderni. Nulla di più sbagliato, o, meglio, parzialmente falso. Ci sono macchine di dimensioni notevoli: il Martin che ha inaugurato l’ingresso al PIMA, per esempio, è qualcosa di immenso: spesso, per riuscire a “farci stare” l’intero aereo nella fotografia, ho dovuto fare vere e proprie acrobazie per cercare il punto che permettesse di avere la visuale complessiva.
Ma riprendiamo il cammino, che la strada è (ahimè) ancora lunga. Partiamo da questo esemplare di Wildcat (FM-2 o F4F, della General Motors): pensare che volasse a FL340 fa venire i brividi



B-29 “Sentimental Journey”









Motore R-3350 (che ha equipaggiato parecchi aerei, tra i quali il Constellation)





P51-D Mustang



Curtiss C-46D “Commando”



Vought F4U-4 Corsair





MIG 15-bis “Fagot”




N3N-3 Yellow Peril, della Naval Aircraft Factory: inserisco anche la scheda perchè è interessante la storia di questo trainer





TBM-3E Avenger



Baeing Stearmen PT-17 “Kaydet”


B-25J-1





Martin B-26 Marauder



B-24





Hurricane





Questo lo conoscete bene, è il C-47, versione militare del DC-3



Qualche pezzo di “minutaglia” per finire...















Qua si chiude la visita al PIMA. 6 ore immersi nell’aeronautica, sopportando il caldo e senza sentire la fame, affascinati dalla bellezza e dalla particolarità di ogni singolo pezzo esposto.
Ma dal momento che non ne avevo avuto abbastanza, e dato che dopotutto è a poche decine di miglia da Tucson, invece di tornare in città decido di fare una digressione, e di andare a vedere un altro posto a me noto: Marana. Sino a non molto tempo fa, era un altro centro di smantellamento, “gemello” di Mojave, se volete. La strada non è lunga, il perimetro “abbordabile”, e quindi mi ci fiondo per andare a vedere cosa c’è di interessante. La delusione sarà cocente: di fatto, tutto quello che si poteva fotografare dopo essere entrati abusivamente in una proprietà privata (“oh, se trovo un cancello aperto, nessun cartello, ed una strada carrabile, che ne posso sapere che sto entrando in casa tua? Dopo avere visto il tuo furgone parcheggiato e la tua baracca, ho capito e me ne sono andato!”), era questo



Per l’amante del mezzo, che so già che lo ha adocchiato, confermo che c’era il quarto Constellation della giornata!



Desolato, vado per chiudere il giro dell’aeroporto. In cielo, qualche nuvoletta, a terra, un po’ di aria...





“Occa@@o, stai a vedere che viene a piovere... Ma no, dai, saranno due gocce, risali in macchina, che la giornata è stata pesante e... aspetta, squilla il cellulare, vedi un po’ cos’è...”



“Girati dall’altra parte, pirla!”



“T’ho detto quell’altra, coglione!”



“Opporcat@@@!!!”
Me ne torno a Tucson, fortunatamente senza danni. Domani giro in città, poi si vola ancora...
 
si, si, bel TR, tutto quello che vuoi però...IL PROSSIMO ANNO TE LO BECCHI TU FALKUX EH!!!!!!!
 
Il miglior TR Della storia di tutti I forum d'aviazione. Quando penso Che siamo solo a meta giro mi emoziono ancora di piu. Mi sento un uomo fortunato di averle viste queste foto prima del TR e di essere ancora vivo. Erano migliaia. Ho visto Southern Air in versioni Che voi umani non potete imaginare. Grazie, grazie di essistere mitico Gian. Sei tutti noi e anca un po Nicolap
 
Il miglior TR Della storia di tutti I forum d'aviazione. Quando penso Che siamo solo a meta giro mi emoziono ancora di piu. Mi sento un uomo fortunato di averle viste queste foto prima del TR e di essere ancora vivo. Erano migliaia. Ho visto Southern Air in versioni Che voi umani non potete imaginare. Grazie, grazie di essistere mitico Gian. Sei tutti noi e anca un po Nicolap

speriamo che continui così questo TR, e non appaiano dopo personaggi strani.
 
Mezza giornata libera, mi faccio un giro in città. Ho trovato il centro di Tucson abbastanza gradevole, anche se il movimento che ho visto non è stato moltissimo. Il confine col Messico è poco distante (una cinquantina di miglia), e la presenza latina è discreta. Siamo in piena campagna elettorale



Questo se lo tiene in giardino...



La città ha anche un’università, spaventosamente bella da vedere









Essendoci l’università, c’è anche il quartiere universitario, altrettanto bello e ricco di locali







Per andare in Università, poi, potete scegliere diversi mezzi: il tram...



...oppure la bicicletta...



... oppure potete andarci a piedi.



Se siete in bicicletta, fate attenzione al tram, però



Questo pubblicizza casa sua






Basta OT, che poi mi dite che non ci sono abbastanza aerei. Vado a restituire la macchina (una squallida Kia Rio, talmente squallida che la Canon si è rifiutata di riprenderla). Il parcheggio è fuori dall’aeroporto, quindi mi incammino



Consegnata la vettura, chiedo all’autista di andare alle partenze con lo shuttle bus. Mi raccomando di andare piano e di non correre: mi dice di stare tranquillo e di avere fede in lui, ed io mi fido



Torniamo in topic, che è meglio. Fino a circa il 2010 anche TUS oltre che essere aeroporto internazionale aveva anche una parte cimiteriale. Ora i mezzi rimasti sono molto pochi, e qualcosa si riesce a intravedere dalle vetrate









Ma TUS condivide la pista anche con la Davis Monthan AFB, motivo per il quale si vedono partire e decollare mezzi militari in alternanza al traffico civile



Sta di nuovo venendo a piovere



D’improvviso, vedo partire in tromba i mezzi di soccorso: non faccio in tempo a prendere la macchina fotografica, che subito un caccia atterra, mentre il gemello fa un low pass scortandolo e col post bruciatore acceso! Partono i pompieri





La pista viene immediatamente chiusa



Dopo nemmeno cinque minuti, però, rientrano i mezzi di soccorso, ed i bambini tornano alla base: probabilmente, si è trattato di semplice esercitazione







Rientra anche quello che (credo) dovesse essere il bersaglio per gli altri (in volo si erano alzate due squadre di 4 aerei l’una, lui era l’unico arancione)



Arriva l’ora dell’imbarco: salgo a bordo del CRJ200 di DL Connection: si va a SEA, via SLC. Accanto a noi, uno special livery



Ci andiamo ad allineare per il decollo: un ultimo saluto ai defunti



Si decolla per 29R



Altra chicca: il 742 test bed per Rolls Royce!



Goodbye Tucson!



Il volo sarà abbastanza turbolento nella seconda parte: prima, faccio in tempo a fotografare una pista solitaria



ed i cerchi fatti dagli alieni





A SLC c’è un tempo emmerda (cit.). Perdonate la qualità della foto, ma provate voi ad atterrare su un CRJ200, in strong cross wind, e con un ciccione accanto che non vi permette di muovere un muscolo!



Il “terminal” al quale arriviamo fa rimpiangere i tanti capannoni FR style in giro per l’Europa (fatta con telefonino)





Se il terminal dei suppostini è una ciofeca, l’unico pregio di quello principale è che, tra quelli girati negli States, è l’unico con abbondante e comoda zona fumatori! Per il resto, una fetenzia anche SLC.
Fortuna vuole che non mi ci debba fermare un’eternità e, anche se il volo è in ritardo, riuscirò comunque, arrivando a SEA quasi a mezzanotte, a riuscire a ritirare la terza macchina.
Si vola a bordo di 739ER di DL: aereo nuovo, riesco a prenotare “aggratiss” l’economy confort, beccando la prima fila dietro la J, su un mezzo abbastanza nuovo. Il pitch è di quelli spaziali





IFE molto bello, con touch screen rapido e funzionale. Ovviamente va prima estratto





La dimostrazione di sicurezza segue le orme (senza raggiungere quei livelli, però) di NZ: qui spiegavano che in caso di turbolenza si devono rimettere a posto i tavolini



Si parte: volo notturno, faccio in tempo solo a salutare anche SLC



ed a mostrarvi gli interni Sky Interior: non smetterò mai di ricordare nelle mie preghiere il progettista delle nuove cappelliere, comode, spaziose, e che lasciano un maggiore spazio libero tra la mia testa ed il soffitto!



Dopo cimiteri e case di riposo per anziani cavalieri dell’aere, è finalmente giunto il momento di andare a visitare la nursery.
A SEA ci sono giusto un posto, anzi, due, anzi, tre da andare rigorosamente a vedere: due possono essere documentati iconograficamente, nel terzo strumenti fotografici, elettronici e quant’altro sono rigorosamente interdetti, pertanto dovrete solo fare affidamento alle mie (peraltro, scarse) doti narrative ed alla mia (peraltro, scarsissima) memoria nel farvi immaginare quanto ho visto.
Dunque, si va ad Everett, Paine Field Blvd (che il sapiente Garmin in dotazione chiama come lo leggete: Paine Field biellevudi), a fare visita al Future of Flight. Avendolo visto e documentato non più tardi di un paio di anni fa, ed avendovelo anche fatto vedere, più recentemente, BM1 (aka edoardo) in un suo TR, metto giusto due foto in croce per non annoiarvi oltremodo





La parte migliore, però, la si osserva all’esterno. Nella prima parte della visita, ho potuto avere un cicerone d’eccezione, grazie alle conoscenze del mona di Valona (aka dreamliner, aka Sokol). che in una delle visite precedenti me lo aveva presentato: si tratta di Scott, ingegnere Boeing, che mi illustra a grandi linee quel che accade nei capannoni che andrò a visitare nel pomeriggio, e mi racconterà un po’ di cosucce (sua, per intenderci, l’informazione della paint line a Victorville).
Dunque, qui ad Everett ci sono le linee di assemblaggio dei WB di casa Boeing, ovvero 747, 767, 777 e 787.
Infatti, sui piazzali non vedete altro...























La cosa migliore che vi capita, però, è vedere, per esempio, rientrare un cucciolo che è andato a fare uno dei voli pre-delivery




Oppure, per esempio, vedere arrivare a partorire la donna gravida





Le levatrici sono pronte ad accogliere il nascituro



E mentre a destra si partorisce, a sinistra un altro cucciolo si prepara a muovere i primi passi



Dopo avere provato le scarpine, ed avere verificato che calzano proprio bene, si rimette in posizione per spiccare anche il suo primo voletto in solitudine






Vai piccolino, safe flight!



La mamma, nel frattempo, ha partorito



Trattasi di parto cesareo, si vedono ancora le cicatrici





Pronta a ripartire per un altro figliolo.



Si prende tutta la pista prima di staccare



Dicevo della visita in fabbrica: il tour è guidato, con un bus ti portano dalla parte delle piazzole. Qui ci sono due corpi di fabbrica: uno è quello sulla sinistra, che non sembra ma è parecchio lungo, oltre che essere largo. Qui c’è la linea di produzione (dal basso a salire) dei 747, 777 e 787. Alle spalle (non si vede) è stata spostata la linea dei 767, che attualmente è in funzione esclusivamente per i tanker militari. Fare visita all’interno è un’esperienza che va provata: nonostante si possano vedere centinaia di fotografie in rete, vedere dal vivo come viene assemblato ogni singolo aereo è qualcosa di meraviglioso. In sostanza, a grandi linee i passaggi sono gli stessi, 8 zone di montaggio progressivo, prima del roll out, che cominciano con l’aereo che arriva a sezioni e poi, gradatamente, diventa un corpo unico. Meraviglioso. All’interno, ricordo di avere quasi pronto al roll out il 141° 773 di EK, un 748F di una cinese, il 15° 788 di NZ... Ogni aereo, sulla fusoliera, ha una sorta di striscione che indica alle maestranze (qui ci lavorano 40.000 persone, mica due gatti!) che si sta “Proudly building the X 7XX for...”.
Di fronte a questi hangar, vi sono invece le paint lines: mi diceva Scott che la colorazione di ogni macchina richiede circa 7/8 giorni di tempo, motivo per il quale Boeing ha diversi hangar sparsi per il paese dove spedisce gli aerei a farsi belli.
Le macchine parcheggiate nella zona intermedia (che appare intermedia, ma non lo è: è più avanzata rispetto agli hangar) è quella del “refueling”, laddove il carburante viene caricato e scaricato per le verifiche dei pesi, delle eventuali perdite, e quant’altro necessario prima di dare il via libera per prove motori e flight line.
Finita la giornata ad Everett, verifico e pianifico quella successiva, per andare a visitare l’ultimo (in programma: diventerà il penultimo...) museo



Sempre a Seattle, ma a 4/5 miglia da SEA-TAC, ecco cosa vi si para davanti quando andate a cercare parcheggio



Ora, uno vede questo spettacolo e già è di buon umore. Poi parcheggia la macchina, e si dirige verso l’ingresso, e vede il monumento alla winglet



ed ancora oggi si chiede il significato intrinseco e recondito che l’artista ha voluto celare dietro l’appendice alare. Mah, andiamo avanti...

Se volete, ve li elenco tutti...

 
Dancrane, ottimo fino a questo momento, ma il Meglio deve ancora venire. Sotto con questo TR - rapido!
 
Sono in questa community da pochi giorni... e mi becco il TR più figo del pianeta :D

Comunque la "sala parto" l'avevo indovinata ^__^
Sono stato a SEA a giugno ma non ho avuto modo di visitarla (quindi grazie due volte Dancrane!)
 
Io aka SoKool Che faccio diventare dei morti Che caminano famoso, Che presto I miei amici eccelenti e di un certo sparkling ricievo questo messaggio minatirio poco fa. Bella gente in questo forum

Vai ad insultare ancora, che ho caricato la 140a parte
 
Bravo GP, posti le foto preview del cazzo su FB, che fanno piangere sangue dagli occhi tanto sono brutte e sgranate, e poi qui spari il TR dell'anno. Il top sono i due SR-71/A-12 e soprattutto il meraviglioso B-58 Hustler, se anzi hai un altro paio di foto che ti avanzano io apprezzo moltissimo.

Fino ad ora siamo sul sontuoso andante. Vedi di non farlo peggiorare dalle parti di Victoria, BC :D

DaV