[TR] Cimiteri e sale parto
Tassista: “Taxi Teodosio buongiorno”
Dancrane: “Buongiorno, sono Dancrane, avrei bisogno di una macchina in via di casa mia”
T “Arrivo subito, Firenze 25”
3 agosto, comincia il nuovo viaggio, pianificato a maggio dopo avere acquistato l’ennesima error fare (la terza, quest’anno), 412 euro per andare negli States ad agosto, via Lussemburgo.
D “Devo andare a Cadorna”.
Il dialogo col giovane tassiste finisce qui. Sino all’arrivo a Cadorna: scendo e pago, recupero la valigia, saluto il tassista e mi volto per andare a prendere il Malpensa Express, quando...
T “Mi scusi, ma lei non è di Aviazione Civile?”
D “(Pensando: ma a quale raduno, cena, evento avrò visto ‘sto tizio, che non me lo ricordo proprio?) Sì, perché?”
T: “Sta andando da Sokol a fare un altro viaggio? Vi leggo sempre, siete mitici!”
30 secondi di imbarazzo per la celebrità non cercata e non voluta ti fanno partire col piede giusto. Scoprirò che Firenze 25 è iscritto anche se non posta mai (e non ricordo il suo nick), ma ora se siete a Milano, vi occorre un taxi e volete fare due chiacchiere sugli aerei, sapete chi chiamare!
Dunque, si parte. Volo per Lussemburgo con Luxair, non mi perdo in troppi dettagli perché I-DAVE ci ha fatto di recente un ottimo TR. Imbarchiamo sull’E145

Il volo è bello pienotto: panoramica della cabina

Pitch (sono nella fila a posto singolo, molto comoda), motore, servizio, foto di rito e cesso della supposta




Dopo il pasto, è giusto chiudere con il dolce: piccolo l’aereo, piccola la compagnia, mentre il dolce

Da qualche tempo ho sostituito la compattina con una Canon, perché un noto piazzista del forum mi ha costretto ad acquistarla. Già che c’ero, dopo il viaggio in Corea ho pensato che fosse utile avere anche un secondo obiettivo, così ho recuperato un bel 70-300, che schifo non fa. Quello che fa schifo è il fotografo, ma quello non si può aggiustare. Ma torniamo al volo: breve (un’oretta circa) ed in avvicinamento vedo il simpatico meteo che aleggia laddove la supposta dovrebbe dolcemente poggiare le ruotine...

Danze e balli a profusione, ma atterriamo in orario e senza troppi problemi. Prima chicca beccata durante il taxiing

Ora, armatevi di santa pazienza, perché di aerei, in questo TR, ne vedrete a profusione. Il giro pianificato è per buona parte dedicato in toto all’aeronautica ed alla sua storia e la parte OT non sarà tantissima. E, per tranquillizzare Firenze 25, sì, ci sarà anche Sokol da qualche parte.
Dunque, dicevo, a LUX s’è appena placata la prima bufera

Tutti gli aerei vengono guidati al parcheggio dalla Follow Me (non capisco il motivo, tutto sommato non è un aeroporto nel quale ci si perda, ed a parte LG, le altre compagnie da quanto ho visto vanno sempre agli stessi stand. I fingers sono solo 5). Questa la vetturetta

L’albergo è a 100 metri dall’aeroporto, ma scroscia che è una bellezza, quindi c’è da aspettare. Finito l’acquazzone, dalla vetrata becco un doppio arcobaleno che è uno spettacolo

L’indomani, comincia l’avvicinamento agli States: si vola BA e il piano di volo è LUX/LHR/JFK, con quest’ultima tratta a bordo del triplo di AA. Arrivati a NYC, l’indomani si andrà a LAX via DFW, sempre con AA. Torno in aeroporto, il bussino sta per arrivare, e la rampa si divide i compiti: “Allora, tu ai tacchi, quelli ai bagagli, tu a coordinare...”



Preceduto dall’immancabile vetturetta, arriva il 319 di BA

Salgo a bordo, ho scelto la fila di sinistra perché, pur viaggiando in Y, ha le poltrone più comode. M’ha detto bene, hanno lasciato la mia fila configurata J, quindi sedile più largo e posto centrale vuoto!


Il volo partirà in ritardo. Il motivo? Manco a dirlo, nuovo scroscio violento. All’inizio non sembrava arrivasse il finimondo (prego notare il disegno di ala e motore a terra!)...

... ma poi l’ira funesta si scatena in tutta la sua potenza

Partiamo immediatamente dopo Noè. Questa una delle due postazioni di Cargolux (per la cronaca, i movimenti dei 747 e dei WB cargo in generale sono notevoli!)

Volo tranquillo, uneventful, ed arriviamo a LHR. Essendo LHR un aeroporto smoking free, mi vedo costretto ad uscire, fumarmi quelle 3/400 ciuspe per ingannare l’attesa, per poi dirigermi all’imbarco del volo per il JFK. Non so per quale motivo, ma mi cambiano la carta di imbarco, affibbiandomi il posto 15D. Che poi sarebbe questo

Protesto perché avevo chiesto il posto finestrino, ma non c’è nulla da fare, mi dovrò tenere quello corridoio. Il sobrio commento di BM1, giuovine forumista adottato dalla brigata milanese di AC perché a Roma “un lo vonno”...

Parliamo dunque della nuova J di AA: poltrone Cirrus, comode e ricche di spazio



Trusse: il contenuto è quello solito, maschera, calzini, kit dentario, fazzolettini di carta, cremine ed una penna

Monitor di dimensioni generosissime

Tavolino estraibile


Armadietto con bottiglia d’acqua di cortesia e cuffie Bose (che non funzioneranno)


Vista panoramica

Segnalazioni di servizio

Veniamo ai pasti: antipasto ghiacciato! Il tonno non era disastroso, l’insalata immangiabile. Ora, io capisco tutto, ma trovare un sistema per portare a temperatura ambiente i cibi è così impossibile? Misteri del catering. Non si vede in foto, ma il tutto è servito direttamente su un vassoio coperto dalla tovaglia. Da questo punto di vista, il servizio della J di AZ è nettamente superiore.




Per la portata principale, opto per la carne: non male come sapore, ma cotta troppo e quindi dura. Peccato.

Per finire: gelato. Definirlo spaziale è riduttivo, servito perfettamente e squisito.

Carta dei vini: il rosso che ho preso (il Marques Reserva)non era malvagio

Cabina in modalità notte

A circa un’oretta dall’arrivo, lo spuntino: due paninetti con un improponibile tacchino, un’insalata che è rimasta intonsa, ed una bustina di biscotti. Immangiabili i panini (questione di gusti, ma sempre troppo freddi), buoni i biscotti, ma avrei servito questi ultimi non nella busta per una mera questione di stile.

La poltrona al termine della traversata. Devo dire che il prodotto in generale è di alta qualità, ma i margini di miglioramento per quanto riguarda il catering sono discreti. Nel complesso, comunque, piacevole esperienza. Rapporto qualità/prezzo (pagato) fenomenale! :-D
Arrivato a NYC verso le 20 locali, vado in albergo, perché di visitare la città per la terza volta in 10 mesi non ne ho una gran voglia, e l’indomani mi aspettano altri due voli per la prima tappa del tour. Il routing sarà LGA/DFW/LAX, si va in California, ma non in spiaggia: abbiate pazienza, poi vedrete.
Dunque dicevo, si parte da LGA: si imbarcano i bagagli

Poi tutti in posa per una bella foto!

Scusa, fammene una da solo, è per la moglie ed i figli

Bene, tutto a posto, possiamo partire. Dal finestrino, scorso il 757 di Donald con un altro biz

Grazie, ma io sto andando, altro che welcome!

In attesa che decolli lui, atterri qualcun altro, poi toccherà a noi

Si decolla per pista 13, che interseca l’altra pista, sulla quale si atterra. Sullo sfondo, chi ci ha preceduto.

Ci lanciamo anche noi: impressionante vedere che chi è atterrato ancora deve liberare la pista. Di fatto, l’accelerata comincia appena ti passa davanti chi sta atterrando

Vista di lower Manhattan


Non vi tedio più di tanto sui voli: l’unica cosa degna di nota era il wifi a bordo del LGA/DFW, a bordo di 738, cosa che mi permette di seguire FR24 e ciacolare col gruppo milanese

In avvicinamento a DFW, becco due piccoli Southwest: metto le foto solo per fare capire a I-DAVE che non è che le sa fare solo lui queste

In corto finale, holding per decollare sulla pista parallela: prima di arrivare al gate, ci passeranno tutti davanti

Eccoli qua...



A terra, si prenderà cura del velivolo “ ‘o sbragato”

Il volo per LAX non è nulla di che, 763 fatiscente di AA, panorama inguardabile causa nuvole o nulla totale, quello che mi aspetta è questo

In corto finale, pista della Tesla

Fauna a LAX


Il gemello dell’abusivo

Qualcosa di interessante

Il ciccione coreano

Mai vista tutta sta coda in un tarmac...

Esco e ritiro il potente mezzo col quale l’indomani andrò alla prima meta del viaggio.

Raggiungo prima l’albergo che un noto forumista ristoratore milanese mi aveva sapientemente consigliato. Consiglio utile, sia per la vicinanza all’aeroporto, sia per la splendida visuale, che ti permette di riprendere queste cose




Con la chicca, l’indomani mattina, del 738 mandato dal profondo nord con le ali scimitarrate

Comincia l’avventura...
Tassista: “Taxi Teodosio buongiorno”
Dancrane: “Buongiorno, sono Dancrane, avrei bisogno di una macchina in via di casa mia”
T “Arrivo subito, Firenze 25”
3 agosto, comincia il nuovo viaggio, pianificato a maggio dopo avere acquistato l’ennesima error fare (la terza, quest’anno), 412 euro per andare negli States ad agosto, via Lussemburgo.
D “Devo andare a Cadorna”.
Il dialogo col giovane tassiste finisce qui. Sino all’arrivo a Cadorna: scendo e pago, recupero la valigia, saluto il tassista e mi volto per andare a prendere il Malpensa Express, quando...
T “Mi scusi, ma lei non è di Aviazione Civile?”
D “(Pensando: ma a quale raduno, cena, evento avrò visto ‘sto tizio, che non me lo ricordo proprio?) Sì, perché?”
T: “Sta andando da Sokol a fare un altro viaggio? Vi leggo sempre, siete mitici!”
30 secondi di imbarazzo per la celebrità non cercata e non voluta ti fanno partire col piede giusto. Scoprirò che Firenze 25 è iscritto anche se non posta mai (e non ricordo il suo nick), ma ora se siete a Milano, vi occorre un taxi e volete fare due chiacchiere sugli aerei, sapete chi chiamare!
Dunque, si parte. Volo per Lussemburgo con Luxair, non mi perdo in troppi dettagli perché I-DAVE ci ha fatto di recente un ottimo TR. Imbarchiamo sull’E145

Il volo è bello pienotto: panoramica della cabina

Pitch (sono nella fila a posto singolo, molto comoda), motore, servizio, foto di rito e cesso della supposta





Dopo il pasto, è giusto chiudere con il dolce: piccolo l’aereo, piccola la compagnia, mentre il dolce

Da qualche tempo ho sostituito la compattina con una Canon, perché un noto piazzista del forum mi ha costretto ad acquistarla. Già che c’ero, dopo il viaggio in Corea ho pensato che fosse utile avere anche un secondo obiettivo, così ho recuperato un bel 70-300, che schifo non fa. Quello che fa schifo è il fotografo, ma quello non si può aggiustare. Ma torniamo al volo: breve (un’oretta circa) ed in avvicinamento vedo il simpatico meteo che aleggia laddove la supposta dovrebbe dolcemente poggiare le ruotine...

Danze e balli a profusione, ma atterriamo in orario e senza troppi problemi. Prima chicca beccata durante il taxiing

Ora, armatevi di santa pazienza, perché di aerei, in questo TR, ne vedrete a profusione. Il giro pianificato è per buona parte dedicato in toto all’aeronautica ed alla sua storia e la parte OT non sarà tantissima. E, per tranquillizzare Firenze 25, sì, ci sarà anche Sokol da qualche parte.
Dunque, dicevo, a LUX s’è appena placata la prima bufera

Tutti gli aerei vengono guidati al parcheggio dalla Follow Me (non capisco il motivo, tutto sommato non è un aeroporto nel quale ci si perda, ed a parte LG, le altre compagnie da quanto ho visto vanno sempre agli stessi stand. I fingers sono solo 5). Questa la vetturetta

L’albergo è a 100 metri dall’aeroporto, ma scroscia che è una bellezza, quindi c’è da aspettare. Finito l’acquazzone, dalla vetrata becco un doppio arcobaleno che è uno spettacolo

L’indomani, comincia l’avvicinamento agli States: si vola BA e il piano di volo è LUX/LHR/JFK, con quest’ultima tratta a bordo del triplo di AA. Arrivati a NYC, l’indomani si andrà a LAX via DFW, sempre con AA. Torno in aeroporto, il bussino sta per arrivare, e la rampa si divide i compiti: “Allora, tu ai tacchi, quelli ai bagagli, tu a coordinare...”



Preceduto dall’immancabile vetturetta, arriva il 319 di BA

Salgo a bordo, ho scelto la fila di sinistra perché, pur viaggiando in Y, ha le poltrone più comode. M’ha detto bene, hanno lasciato la mia fila configurata J, quindi sedile più largo e posto centrale vuoto!


Il volo partirà in ritardo. Il motivo? Manco a dirlo, nuovo scroscio violento. All’inizio non sembrava arrivasse il finimondo (prego notare il disegno di ala e motore a terra!)...

... ma poi l’ira funesta si scatena in tutta la sua potenza

Partiamo immediatamente dopo Noè. Questa una delle due postazioni di Cargolux (per la cronaca, i movimenti dei 747 e dei WB cargo in generale sono notevoli!)

Volo tranquillo, uneventful, ed arriviamo a LHR. Essendo LHR un aeroporto smoking free, mi vedo costretto ad uscire, fumarmi quelle 3/400 ciuspe per ingannare l’attesa, per poi dirigermi all’imbarco del volo per il JFK. Non so per quale motivo, ma mi cambiano la carta di imbarco, affibbiandomi il posto 15D. Che poi sarebbe questo

Protesto perché avevo chiesto il posto finestrino, ma non c’è nulla da fare, mi dovrò tenere quello corridoio. Il sobrio commento di BM1, giuovine forumista adottato dalla brigata milanese di AC perché a Roma “un lo vonno”...

Parliamo dunque della nuova J di AA: poltrone Cirrus, comode e ricche di spazio



Trusse: il contenuto è quello solito, maschera, calzini, kit dentario, fazzolettini di carta, cremine ed una penna

Monitor di dimensioni generosissime

Tavolino estraibile


Armadietto con bottiglia d’acqua di cortesia e cuffie Bose (che non funzioneranno)


Vista panoramica

Segnalazioni di servizio

Veniamo ai pasti: antipasto ghiacciato! Il tonno non era disastroso, l’insalata immangiabile. Ora, io capisco tutto, ma trovare un sistema per portare a temperatura ambiente i cibi è così impossibile? Misteri del catering. Non si vede in foto, ma il tutto è servito direttamente su un vassoio coperto dalla tovaglia. Da questo punto di vista, il servizio della J di AZ è nettamente superiore.




Per la portata principale, opto per la carne: non male come sapore, ma cotta troppo e quindi dura. Peccato.

Per finire: gelato. Definirlo spaziale è riduttivo, servito perfettamente e squisito.

Carta dei vini: il rosso che ho preso (il Marques Reserva)non era malvagio

Cabina in modalità notte

A circa un’oretta dall’arrivo, lo spuntino: due paninetti con un improponibile tacchino, un’insalata che è rimasta intonsa, ed una bustina di biscotti. Immangiabili i panini (questione di gusti, ma sempre troppo freddi), buoni i biscotti, ma avrei servito questi ultimi non nella busta per una mera questione di stile.

La poltrona al termine della traversata. Devo dire che il prodotto in generale è di alta qualità, ma i margini di miglioramento per quanto riguarda il catering sono discreti. Nel complesso, comunque, piacevole esperienza. Rapporto qualità/prezzo (pagato) fenomenale! :-D
Arrivato a NYC verso le 20 locali, vado in albergo, perché di visitare la città per la terza volta in 10 mesi non ne ho una gran voglia, e l’indomani mi aspettano altri due voli per la prima tappa del tour. Il routing sarà LGA/DFW/LAX, si va in California, ma non in spiaggia: abbiate pazienza, poi vedrete.
Dunque dicevo, si parte da LGA: si imbarcano i bagagli

Poi tutti in posa per una bella foto!

Scusa, fammene una da solo, è per la moglie ed i figli

Bene, tutto a posto, possiamo partire. Dal finestrino, scorso il 757 di Donald con un altro biz

Grazie, ma io sto andando, altro che welcome!

In attesa che decolli lui, atterri qualcun altro, poi toccherà a noi

Si decolla per pista 13, che interseca l’altra pista, sulla quale si atterra. Sullo sfondo, chi ci ha preceduto.

Ci lanciamo anche noi: impressionante vedere che chi è atterrato ancora deve liberare la pista. Di fatto, l’accelerata comincia appena ti passa davanti chi sta atterrando

Vista di lower Manhattan


Non vi tedio più di tanto sui voli: l’unica cosa degna di nota era il wifi a bordo del LGA/DFW, a bordo di 738, cosa che mi permette di seguire FR24 e ciacolare col gruppo milanese

In avvicinamento a DFW, becco due piccoli Southwest: metto le foto solo per fare capire a I-DAVE che non è che le sa fare solo lui queste

In corto finale, holding per decollare sulla pista parallela: prima di arrivare al gate, ci passeranno tutti davanti

Eccoli qua...



A terra, si prenderà cura del velivolo “ ‘o sbragato”

Il volo per LAX non è nulla di che, 763 fatiscente di AA, panorama inguardabile causa nuvole o nulla totale, quello che mi aspetta è questo

In corto finale, pista della Tesla

Fauna a LAX


Il gemello dell’abusivo

Qualcosa di interessante

Il ciccione coreano

Mai vista tutta sta coda in un tarmac...

Esco e ritiro il potente mezzo col quale l’indomani andrò alla prima meta del viaggio.

Raggiungo prima l’albergo che un noto forumista ristoratore milanese mi aveva sapientemente consigliato. Consiglio utile, sia per la vicinanza all’aeroporto, sia per la splendida visuale, che ti permette di riprendere queste cose




Con la chicca, l’indomani mattina, del 738 mandato dal profondo nord con le ali scimitarrate

Comincia l’avventura...