Ormai sono alla fine del mio percorso universitario, ma le lingue sono sempre state un ostacolo per me se studiate esclusivamente sui libri (è un anno che studio lo spagnolo a casa). Siccome l'ultimo esame è Spagnolo II, decido di unire l'utile al dilettevole andando a Madrid per fare un corso intensivo, di una settimana, e farmi anche una breve vacanzina. È dal 2014 che non vado in vacanza e stacco completamente la spina.
Sicuramente avrei potuto fare un Erasmus, ma anni fa il viaggiare e l'allontanarmi da casa mi causavano paranoie e paure devastanti (pensieri catastrofici e attacchi di ansia, non me la passai molto bene a Londra per 3 settimane da solo). Non vi stresserò sul mio percorso per "gestire" queste paure (non riuscì nemmeno ad andare a studiare a Forlì dove ha sede l'università e io vivo neanche 100km di distanza), ma ridiamoci su e provate a indovinate cosa studio ... bhe, io studio relazioni internazionali, ironico no?
Ad ogni modo non volevo darmi per vinto, la voglia di viaggiare, esplorare e conoscere altre persone nel mondo era, ed è, troppo forte. Così, intrapresi un percorso con uno psicologo per imparare a gestire le mie paure. Per me il percorso psicologico non poteva dirsi compiuto fino a quando non avrei saputo gestire una situazione con queste caratteristiche: viaggio all'estero e da solo.
Ora basta, iniziamo il trip aeronautico con qualche foto (mi vergogno per la bruttezza). Un po' di suspence per l'esito del viaggio.
A metà Luglio prenoto per la settimana di ferragosto un volo e prenoto la scuola dove andrò a studiare per una settimana, 6 ore di studio al giorno e alloggio in famiglia.
Una giornata piuttosto nuvolosa, ma meglio così, dato che le settimane passate non erano proprio agevoli con 40° e il classico umido emiliano.
Peccato non aver beccato il 777 Emirates, ma direi fosse già partito dato che il mio volo era alle 19.
I viaggi passati gli ho sempre fatti con le classiche compagnie low cost: Vueling, Easyjet e Ryanair. Però, a questo giro mi faccio un volo su una compagnia a me nuova: Air Nostrum o Air Nossum (credo che quest'ultima sia la pronuncia valenciana). Io non lo sapevo, ma Air Nostrum non è di proprietà di Iberia, è in realtà una compagnia indipendente che lavora all'interno del panorama IAG con un certo successo.
Il volo è operato da un CRJ1000 ed è il mio primo volo su questo aereo regionale. Pieno a tappo.
Partenza con Static Take off, tuttavia il CRJ sembra quasi sotto-potenziato, e dà la sensazione di far fatica a raggiungere la quota. Tutte sensazioni sbagliate, dato che arriviamo alla quota di crociera in un battibaleno.
La configurazione è quella classica di un aereo regionale 2-2, ma ammetto che mi è un po' claustrofobico.
Ancora più claustrofobico è però il bagno. Questo assomiglia a una versione minuta di un bar da autogrill degli anni 90, so di non dover chiedere troppo a un aereo regionale, quindi ok. Tuttavia, la posizione che devo assumere per fare i miei bisogni liquidi è la stessa che assumevo durante l'infanzia quando si faceva a gara con gli amici tra chi aveva il getto di plin-plin più potente, e pur di arrivare più lontano possibile si spingeva in avanti il bacino, inarcando la schiena all'indietro. In questo caso, la posizione inarcata che devo assumere è dovuto dalla bassezza del soffitto e dalla curva della carlinga.
Tuttavia, il pitch l'ho trovato buono, il mio 1.88 non lo sento, sedile comodo e imbottito il giusto. Alla partenza il mio vicino di posto si fa il segno della croce, non proprio il top se penso che la sera prima sognai di schiantarmi in fase di partenza (sempre positivo
). Ritroverete nuovamente queste splendide gambe bianche e questi pantaloncini.
Rivista di bordo con un vasto articolo sulla Sardegna. Che voglia di mare!
All'interno della rivista, vengo folgorato da questo sorriso tutto latino! Valenciana, 24 anni e nel 2015 ha vinto la competizione mondiale di barman.
Letture da viaggio, si accettano consigli su eventuali tecno-thriller.
In avvicinamento a Barajas con qualche turbolenza, tanto che le assistenti di volo si siedono prima del solito.
Direi che questo sia il satellite del T4, il T4s.
So che non si vede quasi una cippa ma queste sono le Cuatro Torres, il centro economico finanziario di Madrid, costruite poco prima della crisi economica e nel boom dell'edilizia spagnola, la loro altezza varia tra i 220 e i 250.
Purtroppo, a causa dalla fretta, questa è l'unica foto del T4, è già tanto che non sia mossa. A mio parere il T4 è uno dei più bei terminal che abbia mai visto (non che abbia visto chi sa quanti aeroporti). E qua, la mia esperienza madrilena si apre con una figura di m*rda, e come leggerete se ne chiuderà con un'altra.
All'arrivo vedo che tante persone iniziano a prendere il loro bagaglio da soli dalla stiva. Così inizio a cercare anche la mia piccola e comunissima valigia, fino al punto che nel piazzale non ne rimane più una. Così, completamente spaesato (non è il primo volo che prendo, sia chiaro) chiedo alla tizia dei servizi a terra dove potesse essere la mia valigia, magari era andata persa. Alla fine scopro che è andata al comunissimo nastro trasportatore. Mi sono sentito come uno scolaretto al primo giorno di scuola, ma la minutezza del CRJ-1000 mi ha fregato. D'altronde sembra impossibile trovare spazio per infilare le valigie di 80 persone, ma poi riguardando le foto vedo che esiste un piccolo scompartimento in coda per le altre valigia. "AH..."
Il soggiorno in famiglia è una scelta assolutamente nuova per me. Pensavo che in famiglia ci stessero quasi esclusivamente gli adolescenti, ma una volta arrivato, scopro che gente di tutte le età soggiornano in famiglia, sopratutto i ventenni. All'arrivo mi aspetta un bicchierazzo di tinto di verano, anche se piuttosto commerciale, si beve facile e la famiglia si dimostra fin da subito molto gentile.
E ora un poco di OT
Il classico Parco del Retiro, divino per una piccola siesta dopo le lezioni!
E il palazzo di cristallo all'interno del parco.
Nella assolata Gran Via, il caldo si sente, ma i 36 gradi di Madrid sono completamente diversi dai 36 gradi di Modena, quest'ultima decisamente più umida. È curioso di come lo spagnolo sia una lingua che tende a tradurre qualsiasi inglesismo: se da noi Jon Snow di Games of Thrones rimane Jon Snow, questo in Spagna diventa Jon Nieve, piuttosto curiosa e simpatica come cosa.
Una classica colazione madrileña con Pan y tomate.
Il giorno di ferragosto la scuola è giustamente chiusa e io ne approfitto per un giro nella calda Toledo, il treno parte da Porta Atocha il luogo del più devastante attacco terroristico in terra spagnola, l'M-11 del 2004.
La parte divelta dall'esplosione del 2004 è stata ricostruita con un grazioso giardino.
Negli anni passati la Spagna ha costruito una reta ferroviaria incredibile, puntando molto sull'alta velocità. Per raggiungere Toledo le scelte sono 2: bus che è meno caro ma impegna più tempo, e treno che costa parecchio 12,50€ solo andata per 50Km.
Altre gambe bianche e secche. Enorme lo spazio per le gambe, e sedili sono decisamente comodi.
Treni moderni e puliti.
La stazione di toledo non è nel centro storico, 10 minuti di camminata e si arriva alla città vecchia. Dal Ponte di Alcantara il panorama è incredibile, ma ahimè non ho una foto, solo un video che non riesco a caricare.
Il paesaggio attorno alla città è decisamente arido, ma questo mi affascina.
Una caratteristica via di Toledo, che mi ricorda molto Avignone.
Ferragosto è la festa della Paloma e la grande cattedrale di Toledo è piena di gente, per lo più sudata.
Questo è un piccolo dettaglio del Alcazar, ex cisterna romana, ex fortezza, quasi completamente distrutto dalla guerra civile in quanto ultimo baluardo dei repubblicani contro i falangisti. Ora è sede del museo dell'esercito.
Il museo de El Greco, il più importante e famoso pittore della città. La sua casa è stata mantenuta, ed è un esempio perfetto di come erano le case tra il 1500 e il 1600.
Museo de Santa Cruz, è incredibile il fresco che c'è in questi chiostri nonostante fuori ci siano quasi 37-38 gradi.
Si torna a Madrid. Il Caixa Forum, vicino al triangolo dell'arte, costituito dal: Prado, il Museo Thyssen e il Reina Sofia (tutti assolutamente da visitare se si passa per Madrid), la forza del Guernica di Picasso al Reina Sofia è immensa, come il 3 de Mayo di Goya o Las Meninas di Velazquez, questi ultimi due al Prado.
Classico scorcio di Plaza Mayor, visto e rivisto.
Ovunque nella città si può mangiare lo Jamon, il classico prosciutto spagnoloa. La foto non è certo da food blogger.
Madrid è in realtà una città piuttosto nuova, capitale solo dal 1500, è stata in gran parte ricostruita tra gli anni delle 2 guerre, e questo è lo stile predominante della città.
Plaza de España. Dietro l'Edificio España simbolo della recessione edilizia spagnola, per anni è rimasto vuoto, poi comprato da un fondo cinese e ora tornato nelle mani di un gruppo di hotel di Mallorca, dovrebbero farne un grande centro commerciale e un hotel.
La vista dal parco dove c'è il tempio di Debod, quest'ultimo un riconoscimento dell'Egitto per l'aiuto della Spagna nello spostare alcuni monumenti dalla valle del Nilo in seguito alla costruzione della Diga di Assuan. Da qui si può mirare il palazzo reale.
Un esempio di scorcio del quartiere di Cheuca, uno dei più dinamici e con più movida. O forse è davanti alla fermata di Operà, ormai non ne sono più così sicuro
Qua un piccolo scorcio del Mercado de San Miguel, ormai ha poco del classico mercato cittadino, tutto quello che rimane sono bancarelle costose e mandrie di turisti. Ok, ammetto che la fame mi ha portato a spendere 6 euro per un piccolo panino con jamon (largo 2 dita e lungo 8cm)
E qui quello di San Anton, altrettanto turistico ma più vivibile, meno caotico e con cibo apparentemente di maggior qualità.
Panino con Jamon, più buono e più grande di quello mangiato a San Miguel e crocchette con formaggio e jamon.
Plaza Colon, purtroppo è l'unica foto dato, poco dopo mi si è completamente scaricato il telefono (il mio iPhone 5 inizia a essere vecchiotto)
Qualche foto notturna dell'ultima sera, spesa con gli studenti e i professori della scuola, tutti super gentili e giovani come me
Fanno pietà queste foto.
Purtroppo i giorni sono passati in un lampo e mi avvio verso la metro che mi porterà all'aeroporto. Qui chiudo la mia esperienza a Madrid con una mega figuraccia.
Premessa: In tutta la mia vita non sono mai caduto in metro, inoltre mi reputo una persona piuttosto atletica e con un buon equilibrio, per lo meno fino a questo momento. Entro e le porte si chiudono, dopo qualche secondo noto che poco distante da me c'è un posto libero, appena mi avvio al posto, il vagone da una piccola frustrata a causa di una curva. Nella mia testa si crea un Black out di due decimi di secondo e mi ritrovo completamente sdraiato sopra le gambe di una donna italiana e sua figlia. Accenno un generico "lo siento", ma la donna rimane visibilmente scocciata, mentre suo marito se la ghignava divertito. La scena si concluderebbe qui, solo non fosse, che poco prima di imbarcarmi, sui sedili del T1 mi ritrovo la famigliola della figuraccia affianco (e dire che il Barajas e uno degli aeroporti più estesi), con la donna ancora visibilmente scocciata dalla mia caduta. D'accordo che le ho preso contro con lo zaino, però una caduta in metro può capitare a tutti. Lungi dall'insegnare a vivere, ma la gente dovrebbe dimostrare un po' più di empatia, sopratutto quando si è in vacanza!
Dalla stazione ai banchi dei bagagli del T1 ci vogliono circa 10-15 minuti di camminata.
Così si presenta il T1 dell'Adolfo Suárez-Barajas.
T1 casa di Ryanair.
Direi proprio che si tratti di un 787 Air Europa, abbastanza riconoscibile dalla flessibilità delle sue ali, incredibili!
La rotta del ritorno.
Pitch Ryan visto e ritrito un po' come i miei pantaloncini, giuro che non gli ho utilizzati tutta la vacanza
Mi spiace, ma il marcione 600 mi piace moltissimo!
Davanti un Ryan che se ne va a Catania, mentre dietro abbiamo un ATR di Air Europa.
Il mio primo avvistamento di un cicciobus!
Adios Madrid, un rolling take off che mi emoziona sempre!
Liguria, e il paesaggio inizia a cambiare diventando via via più familiare.
Domenica pomeriggio poco affollato e ancora no Emirates con il suo 777.
A sto giro le foto schifose non sono colpa mia ma di qualcuno che ha sditazzato il finestrino con le dita decisamente unte.
Sempre caotica la rotonda del Marconi (ancora vetro super merdo).
Qua si conclude il mio viaggio a Madrid, questa è la terza volta che ci vado, ma la prima completamente da solo e la prima dopo il mio black-out interiore. Esperienza incredibile, tante le persone conosciute, ma sopratutto avevo proprio bisogno di staccare la spina. Ad ogni modo, tutte le volte che vado a Madrid mi rimane nel cuore, ma questa volta mi provoca una sensazione diversa.
L'ansia non mi ha fatto visita e direi così di aver portato a termine il mio percorso psicologico. Non solo, ora sono diventato addirittura possibilista per un'esperienza all'estero, e perché no a Madrid? e perché no nella scuola che mi ha ospitato durante questa settimana?
Sicuramente avrei potuto fare un Erasmus, ma anni fa il viaggiare e l'allontanarmi da casa mi causavano paranoie e paure devastanti (pensieri catastrofici e attacchi di ansia, non me la passai molto bene a Londra per 3 settimane da solo). Non vi stresserò sul mio percorso per "gestire" queste paure (non riuscì nemmeno ad andare a studiare a Forlì dove ha sede l'università e io vivo neanche 100km di distanza), ma ridiamoci su e provate a indovinate cosa studio ... bhe, io studio relazioni internazionali, ironico no?
Ad ogni modo non volevo darmi per vinto, la voglia di viaggiare, esplorare e conoscere altre persone nel mondo era, ed è, troppo forte. Così, intrapresi un percorso con uno psicologo per imparare a gestire le mie paure. Per me il percorso psicologico non poteva dirsi compiuto fino a quando non avrei saputo gestire una situazione con queste caratteristiche: viaggio all'estero e da solo.
Ora basta, iniziamo il trip aeronautico con qualche foto (mi vergogno per la bruttezza). Un po' di suspence per l'esito del viaggio.

A metà Luglio prenoto per la settimana di ferragosto un volo e prenoto la scuola dove andrò a studiare per una settimana, 6 ore di studio al giorno e alloggio in famiglia.

Una giornata piuttosto nuvolosa, ma meglio così, dato che le settimane passate non erano proprio agevoli con 40° e il classico umido emiliano.

Peccato non aver beccato il 777 Emirates, ma direi fosse già partito dato che il mio volo era alle 19.

I viaggi passati gli ho sempre fatti con le classiche compagnie low cost: Vueling, Easyjet e Ryanair. Però, a questo giro mi faccio un volo su una compagnia a me nuova: Air Nostrum o Air Nossum (credo che quest'ultima sia la pronuncia valenciana). Io non lo sapevo, ma Air Nostrum non è di proprietà di Iberia, è in realtà una compagnia indipendente che lavora all'interno del panorama IAG con un certo successo.
Il volo è operato da un CRJ1000 ed è il mio primo volo su questo aereo regionale. Pieno a tappo.


Partenza con Static Take off, tuttavia il CRJ sembra quasi sotto-potenziato, e dà la sensazione di far fatica a raggiungere la quota. Tutte sensazioni sbagliate, dato che arriviamo alla quota di crociera in un battibaleno.
La configurazione è quella classica di un aereo regionale 2-2, ma ammetto che mi è un po' claustrofobico.
Ancora più claustrofobico è però il bagno. Questo assomiglia a una versione minuta di un bar da autogrill degli anni 90, so di non dover chiedere troppo a un aereo regionale, quindi ok. Tuttavia, la posizione che devo assumere per fare i miei bisogni liquidi è la stessa che assumevo durante l'infanzia quando si faceva a gara con gli amici tra chi aveva il getto di plin-plin più potente, e pur di arrivare più lontano possibile si spingeva in avanti il bacino, inarcando la schiena all'indietro. In questo caso, la posizione inarcata che devo assumere è dovuto dalla bassezza del soffitto e dalla curva della carlinga.

Tuttavia, il pitch l'ho trovato buono, il mio 1.88 non lo sento, sedile comodo e imbottito il giusto. Alla partenza il mio vicino di posto si fa il segno della croce, non proprio il top se penso che la sera prima sognai di schiantarmi in fase di partenza (sempre positivo


Rivista di bordo con un vasto articolo sulla Sardegna. Che voglia di mare!

All'interno della rivista, vengo folgorato da questo sorriso tutto latino! Valenciana, 24 anni e nel 2015 ha vinto la competizione mondiale di barman.

Letture da viaggio, si accettano consigli su eventuali tecno-thriller.

In avvicinamento a Barajas con qualche turbolenza, tanto che le assistenti di volo si siedono prima del solito.

Direi che questo sia il satellite del T4, il T4s.

So che non si vede quasi una cippa ma queste sono le Cuatro Torres, il centro economico finanziario di Madrid, costruite poco prima della crisi economica e nel boom dell'edilizia spagnola, la loro altezza varia tra i 220 e i 250.

Purtroppo, a causa dalla fretta, questa è l'unica foto del T4, è già tanto che non sia mossa. A mio parere il T4 è uno dei più bei terminal che abbia mai visto (non che abbia visto chi sa quanti aeroporti). E qua, la mia esperienza madrilena si apre con una figura di m*rda, e come leggerete se ne chiuderà con un'altra.
All'arrivo vedo che tante persone iniziano a prendere il loro bagaglio da soli dalla stiva. Così inizio a cercare anche la mia piccola e comunissima valigia, fino al punto che nel piazzale non ne rimane più una. Così, completamente spaesato (non è il primo volo che prendo, sia chiaro) chiedo alla tizia dei servizi a terra dove potesse essere la mia valigia, magari era andata persa. Alla fine scopro che è andata al comunissimo nastro trasportatore. Mi sono sentito come uno scolaretto al primo giorno di scuola, ma la minutezza del CRJ-1000 mi ha fregato. D'altronde sembra impossibile trovare spazio per infilare le valigie di 80 persone, ma poi riguardando le foto vedo che esiste un piccolo scompartimento in coda per le altre valigia. "AH..."

Il soggiorno in famiglia è una scelta assolutamente nuova per me. Pensavo che in famiglia ci stessero quasi esclusivamente gli adolescenti, ma una volta arrivato, scopro che gente di tutte le età soggiornano in famiglia, sopratutto i ventenni. All'arrivo mi aspetta un bicchierazzo di tinto di verano, anche se piuttosto commerciale, si beve facile e la famiglia si dimostra fin da subito molto gentile.

E ora un poco di OT
Il classico Parco del Retiro, divino per una piccola siesta dopo le lezioni!


E il palazzo di cristallo all'interno del parco.


Nella assolata Gran Via, il caldo si sente, ma i 36 gradi di Madrid sono completamente diversi dai 36 gradi di Modena, quest'ultima decisamente più umida. È curioso di come lo spagnolo sia una lingua che tende a tradurre qualsiasi inglesismo: se da noi Jon Snow di Games of Thrones rimane Jon Snow, questo in Spagna diventa Jon Nieve, piuttosto curiosa e simpatica come cosa.

Una classica colazione madrileña con Pan y tomate.

Il giorno di ferragosto la scuola è giustamente chiusa e io ne approfitto per un giro nella calda Toledo, il treno parte da Porta Atocha il luogo del più devastante attacco terroristico in terra spagnola, l'M-11 del 2004.

La parte divelta dall'esplosione del 2004 è stata ricostruita con un grazioso giardino.


Negli anni passati la Spagna ha costruito una reta ferroviaria incredibile, puntando molto sull'alta velocità. Per raggiungere Toledo le scelte sono 2: bus che è meno caro ma impegna più tempo, e treno che costa parecchio 12,50€ solo andata per 50Km.

Altre gambe bianche e secche. Enorme lo spazio per le gambe, e sedili sono decisamente comodi.

Treni moderni e puliti.

La stazione di toledo non è nel centro storico, 10 minuti di camminata e si arriva alla città vecchia. Dal Ponte di Alcantara il panorama è incredibile, ma ahimè non ho una foto, solo un video che non riesco a caricare.
Il paesaggio attorno alla città è decisamente arido, ma questo mi affascina.



Una caratteristica via di Toledo, che mi ricorda molto Avignone.

Ferragosto è la festa della Paloma e la grande cattedrale di Toledo è piena di gente, per lo più sudata.


Questo è un piccolo dettaglio del Alcazar, ex cisterna romana, ex fortezza, quasi completamente distrutto dalla guerra civile in quanto ultimo baluardo dei repubblicani contro i falangisti. Ora è sede del museo dell'esercito.

Il museo de El Greco, il più importante e famoso pittore della città. La sua casa è stata mantenuta, ed è un esempio perfetto di come erano le case tra il 1500 e il 1600.

Museo de Santa Cruz, è incredibile il fresco che c'è in questi chiostri nonostante fuori ci siano quasi 37-38 gradi.

Si torna a Madrid. Il Caixa Forum, vicino al triangolo dell'arte, costituito dal: Prado, il Museo Thyssen e il Reina Sofia (tutti assolutamente da visitare se si passa per Madrid), la forza del Guernica di Picasso al Reina Sofia è immensa, come il 3 de Mayo di Goya o Las Meninas di Velazquez, questi ultimi due al Prado.

Classico scorcio di Plaza Mayor, visto e rivisto.

Ovunque nella città si può mangiare lo Jamon, il classico prosciutto spagnoloa. La foto non è certo da food blogger.

Madrid è in realtà una città piuttosto nuova, capitale solo dal 1500, è stata in gran parte ricostruita tra gli anni delle 2 guerre, e questo è lo stile predominante della città.

Plaza de España. Dietro l'Edificio España simbolo della recessione edilizia spagnola, per anni è rimasto vuoto, poi comprato da un fondo cinese e ora tornato nelle mani di un gruppo di hotel di Mallorca, dovrebbero farne un grande centro commerciale e un hotel.

La vista dal parco dove c'è il tempio di Debod, quest'ultimo un riconoscimento dell'Egitto per l'aiuto della Spagna nello spostare alcuni monumenti dalla valle del Nilo in seguito alla costruzione della Diga di Assuan. Da qui si può mirare il palazzo reale.

Un esempio di scorcio del quartiere di Cheuca, uno dei più dinamici e con più movida. O forse è davanti alla fermata di Operà, ormai non ne sono più così sicuro


Qua un piccolo scorcio del Mercado de San Miguel, ormai ha poco del classico mercato cittadino, tutto quello che rimane sono bancarelle costose e mandrie di turisti. Ok, ammetto che la fame mi ha portato a spendere 6 euro per un piccolo panino con jamon (largo 2 dita e lungo 8cm)


E qui quello di San Anton, altrettanto turistico ma più vivibile, meno caotico e con cibo apparentemente di maggior qualità.


Panino con Jamon, più buono e più grande di quello mangiato a San Miguel e crocchette con formaggio e jamon.

Plaza Colon, purtroppo è l'unica foto dato, poco dopo mi si è completamente scaricato il telefono (il mio iPhone 5 inizia a essere vecchiotto)

Qualche foto notturna dell'ultima sera, spesa con gli studenti e i professori della scuola, tutti super gentili e giovani come me


Fanno pietà queste foto.

Purtroppo i giorni sono passati in un lampo e mi avvio verso la metro che mi porterà all'aeroporto. Qui chiudo la mia esperienza a Madrid con una mega figuraccia.
Premessa: In tutta la mia vita non sono mai caduto in metro, inoltre mi reputo una persona piuttosto atletica e con un buon equilibrio, per lo meno fino a questo momento. Entro e le porte si chiudono, dopo qualche secondo noto che poco distante da me c'è un posto libero, appena mi avvio al posto, il vagone da una piccola frustrata a causa di una curva. Nella mia testa si crea un Black out di due decimi di secondo e mi ritrovo completamente sdraiato sopra le gambe di una donna italiana e sua figlia. Accenno un generico "lo siento", ma la donna rimane visibilmente scocciata, mentre suo marito se la ghignava divertito. La scena si concluderebbe qui, solo non fosse, che poco prima di imbarcarmi, sui sedili del T1 mi ritrovo la famigliola della figuraccia affianco (e dire che il Barajas e uno degli aeroporti più estesi), con la donna ancora visibilmente scocciata dalla mia caduta. D'accordo che le ho preso contro con lo zaino, però una caduta in metro può capitare a tutti. Lungi dall'insegnare a vivere, ma la gente dovrebbe dimostrare un po' più di empatia, sopratutto quando si è in vacanza!

Dalla stazione ai banchi dei bagagli del T1 ci vogliono circa 10-15 minuti di camminata.

Così si presenta il T1 dell'Adolfo Suárez-Barajas.

T1 casa di Ryanair.



Direi proprio che si tratti di un 787 Air Europa, abbastanza riconoscibile dalla flessibilità delle sue ali, incredibili!


La rotta del ritorno.

Pitch Ryan visto e ritrito un po' come i miei pantaloncini, giuro che non gli ho utilizzati tutta la vacanza



Mi spiace, ma il marcione 600 mi piace moltissimo!

Davanti un Ryan che se ne va a Catania, mentre dietro abbiamo un ATR di Air Europa.

Il mio primo avvistamento di un cicciobus!

Adios Madrid, un rolling take off che mi emoziona sempre!

Liguria, e il paesaggio inizia a cambiare diventando via via più familiare.

Domenica pomeriggio poco affollato e ancora no Emirates con il suo 777.

A sto giro le foto schifose non sono colpa mia ma di qualcuno che ha sditazzato il finestrino con le dita decisamente unte.



Sempre caotica la rotonda del Marconi (ancora vetro super merdo).


Qua si conclude il mio viaggio a Madrid, questa è la terza volta che ci vado, ma la prima completamente da solo e la prima dopo il mio black-out interiore. Esperienza incredibile, tante le persone conosciute, ma sopratutto avevo proprio bisogno di staccare la spina. Ad ogni modo, tutte le volte che vado a Madrid mi rimane nel cuore, ma questa volta mi provoca una sensazione diversa.
L'ansia non mi ha fatto visita e direi così di aver portato a termine il mio percorso psicologico. Non solo, ora sono diventato addirittura possibilista per un'esperienza all'estero, e perché no a Madrid? e perché no nella scuola che mi ha ospitato durante questa settimana?
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