Tanto per fare una cosa nuova, non svelo nel titolo quello che andrò a raccontare, e che spero vi piaccia. Sarà un TR un po' particolare, probabilmente non l'unico, e le sorprese non mancheranno.
Tutto chiaro? No? Non importa, andiamo a cominciare.
Si parte da LIN di prima mattina, quindi sveglia presto, l'amico tassista mi attende sotto casa alle 7.30, e raggiungo velocemente l'aeroporto. Ho già la carta di imbarco pronta, e mi dirigo al controllo passaporti, non senza notare un'accostamento quanto meno curioso...
Mi serve un caffè corroborante, quindi faccio un rapido salto in saletta, e subito dopo agli imbarchi. La mia destinazione, anche se non viaggio con biglietto "americano", sarà questa
Imbarco via bus ai remoti (discretamente remoti), voleremo con A321 EI-IXC
Uno sguardo in fondo al tunnel
Il buongiorno del capocabina è entusiasta: "Bellissima maglietta, dove l'ha presa?"
Ebbene sì, volevo sperimentare l'effetto "mauro", ed ho sfoderato anche io la maglia blu di AZ, e devo dire che funziona! Mi avvicino al mio posto, ed anche l'assistente di volo commenta alla stessa maniera, e parte una bella chiacchiera che andrà avanti poi per tutto il volo. L'aereo avrà 146 pax dietro, non so in J. Io sono immediatamente dietro l'uscita di emergenza, in fila 10: mi sposterò, durante il volo, in fila 9, completamente libera. Davanti a me, qualcuno evidentemente ha bisogno dell'extra spazio per le gambe
e forse non ha mai visto una donna in vita sua...
Eppure, io 'sto tizio lo conosco... dove l'avrò visto?... Mah, andiamo avanti: si sblocca e subito ammiro la panoramica dell'ATA
dietro di noi, un paio di biz, per chi chiedeva quanto movimento ci sia a LIN
Prendiamo la rincorsa, e si decolla come sempre per la 36 (con finestrino lurido e controsole, la qualità fotografica non è che sia delle migliori: sorry!)
Evidentemente, non sono l'unico appassionato fotografo (giuro che lo conosco, ma non ricordo chi sia... mah, mi verrà in mente...)
Il volo fila via non liscio, liscissimo! Non una vibrazione, non un accenno di turbolenza, nulla! Non mi era mai capitato in precedenza, molto bello.
Sorvoliamo le Alpi, ed i vari laghi e laghetti: Lugano ed il suo aeroporto
Pessima foto, ma questo dovrebbe essere il campo volo di Lucerna (dove, by the way, c'è una grossa attività di alianti)
Sembra una coppa di panna montata, e la foto non rende giustizia della bellezza
E' l'ora del servizio: la simpatica assistente di volo, con la quale il tizio di fronte a me ha ciacolato per tutto il volo, passa per offrire il solito giro di bibita e salatini/biscottino: opto per i soliti tarallucci
Uscita di emergenza e particolare della leva per armare/disarmare gli scivoli
Eccoci allo scatto di rito (sì, ho tagliato i capelli)
Cesso datato e trasandato: il volo arrivava da Roma, e faceva la rotazione FCO/LIN - LIN/AMS - AMS/LIN - LIN/LHR: l'equipaggio avrebbe chiuso la giornata ad Heathrow
Ci viene anche distribuito il questionario per tastare il livello di soddisfazione del cliente: una penna omaggio in cambio di 5 crocette
Cambio di posto, vado al 9A quando l'atterraggio si avvicina
Piantagione eolica al largo delle coste olandesi
Ultima foto prima di essere invitato a spegnere: niente panni stesi a questo giro, mi spiace
Sbarco dal finger, e giro in aeroporto: ho voglia di un caffè e di una ciuspa, l'albergo l'ho a 50 metri fuori, quindi tanto vale girare per Schipol
Finito il giretto, raggiungo l'albergo, che mi era stato caldamente raccomandato da un noto forumista (trattasi del Citizen M): camera doppia, anche se sarò da solo, con un particolare panorama...
Ora, per carità, l'albergo è molto bello e funzionale, senza reception, fai tutto da solo per il check in ed il check out, ha un fornitissimo bar con un'ottima scelta di prodotti per la colazione, ma il water piantato in mezzo alla stanza lo trovo quanto meno discutibile: passi per la doccia, ma il cesso proprio no! Comunque, in camera eravamo solo io e lui
Ormai è ora di pranzo: non sapendo dove andare (è la mia quarta visita ad Amsterdam), faccio un salto all'Hard Rock cafè a mangiare un panino, poi gita in battello. Non vi tedio più di tanto, giusto qualche foto qua e là
per farvi notare un particolare: quasi tutti gli edifici hanno installato in cima un gancio al quale attaccare, in caso di lavori e/o di traslochi, la carrucola per sollevare mobili ed attrezzature. Piccolo accorgimento per evitare di ingombrare sistematicamente con piattaforme varie la strada
Una delle tante boat house: ce ne sono oltre 2.500 tra i canali cittadini
compresa quella di dreamliner
Proseguo con una passeggiata a piedi
Ormai verso sera, raggiungo questa bella piazza
e ceno in questo ristorante, ospitato all'interno di un vecchio castello
Finita la cena, vado a sgranchire le gambe: essendo lì vicino, mi suggeriscono di andare a fotografare la chiesa vecchia

prima di rientrare in albergo. L'indomani mi ritrovo catapultato indietro di 50 anni e più: raggiungo l'aeroporto, ma qualcosa di particolare sta accadendo
Comprendo di non essere nel posto giusto: in realtà devo andare qui
Jet center? Ma nel dopoguerra ancora i jet non esistevano: devo prendere un aereo, non vorrei essermi sbagliato...
No, il posto è quello giusto, il mio volo è tra una mezz'oretta, e lei è in pista ad attendermi. Sono particolarmente emozionato, attendevo questo giorno da tempo
Prinses Amalia, PH-PBA, il magnifico DC3 Dakota, è proprio davanti a me: un sogno che si avvera
21 posti a bordo, tutti pieni: 18 olandesi e 3 italiani: uno sono io, non conosco gli altri due. Prima di salire a bordo, ci viene fatto fare un bel giro di ispezione del mezzo, ed io non mi tiro certo indietro!
Il suono di questo motore si rivelerà una musica indimenticabile
Ci imbarchiamo,
viaggerò all'1A (alternato con l'1C)
Questo, invece, sarà il posto dell'assistente di volo
Vista del cockpit, prima del quale c'è il vano cargo con lam postazione anteriore dell'assistente di volo
Pitch d'altri tempi
al pari della safety
Il velivolo ed il volo seguono gli standard di manutenzione e di volo "normali", quindi ispezioni e check classici, e dimostrazione sulla sicurezza prima di decollare.
Rivista di bordo
Vicino di posto: assomiglia molto al tizio a bordo di AZ, non trovate? Di certo, anche lui è del periodo di costruzione dell'aereo (1944!).
Questo il catering
Il tavolino è dentro il bracciolo
Comandi: qui vedete una sola mano sulle varie leve, più avanti saranno 3 le mani in contemporanea. Pilotare il mezzo non è facilissimo, perchè mentre uno regola le manette, l'altro deve pensare a regolare la miscela di aria e carburante. L'equipaggio è composto di pilota e copilota (rispettivamente, comandante di 737 e pilota di E190), veramente bravi e disponibili
Finalmente, dopo qualche minuto di riscaldamento motori, ci muoviamo verso la pista: non potete nemmeno lontanamente immaginare l'emozione del mix di suoni e vibrazioni che vi prende a bordo
Ormai ci siamo: una scaldata ai motori e si parte
Rincorsa lunga, o forse no: è difficile percepire lo stacco dalla pista. Prima si solleva il ruotino posteriore e poi, con molta dolcezza, l'aereo si alza da terra. Ormai siamo in volo, l'adrenalina è alle stelle!
I piloti, intanto, smanettano
A turno, ci si alza e si va in cockpit ed a zonzo sul mezzo. Come vi accennavo prima, 3 mani sulle manette
Fuori, l'elica gira e suona che è un piacere!
All'interno, altri venti appassionati seguono il volo e scattano foto a ripetizione
Portellone di emergenza posteriore: ovviamente, non c'è nulla da disarmare, e si sente qualche spiffero, daltronde l'aereo non è pressurizzato
Jump seat posteriore
L'autoscatto retrò, tuttavia, risulterà impossibile da eseguire, causa mancanza di specchio
Il real gabinetto: per un breve periodo, questo aereo è stato l'air force one reale
Torno al mio posto mentre sorvoliamo il mare
Non sono certo l'unico
Altro giro in cockpit: muoversi a bordo è difficile, perchè si viene sballottolati ovunque. Se soffrite il mal d'aria, dotatevi di appositi sacchetti!
Qui potete apprezzare l'uscita di emergenza dal cockpit: botola sulla testa!
La strumentazione di bordo è un mix tra vecchio e nuovo
La spilletta ci è stata data in omaggio, modellino e portachiavi "Remove before flight" hanno comportato l'esborso di 20 euro!
Volete prenotare l'esperienza anche voi? Con soli 125 euro (per il volo panoramico) potete farlo a questo indirizzo web
Il volo è terminato, e Prinses Amalia è di nuovo sul piazzale
Torniamo alla realtà, ringraziando così il nostro validissimo copilota. Che potremmo rivedere in un futuro più o meno prossimo...
Che dire: l'esperienza è stata bellissima, e l'organizzazione impeccabile. Considerata la presenza dei 3 italiani, tutto il breafing pre volo e le spiegazioni sono state fatte esclusivamente in inglese. All'arrivo, è stato offerto il drink di benvenuto, e ci è stata rappresentata la storia dei primi anni dell'aviazione commerciale, poi tutti sul piazzale per le verifiche pre volo, durante le quali abbiamo fatto amicizia con un meccanico che ha esattamente la stessa età dell'aereo del quale si occupa (68 anni). E mentre eravamo nel piazzale...
a cinquanta metri da noi, arriva lui, che va a farsi un giretto manutentivo nell'hangar Martinair
Vecchio e nuovo in un mix spettacolare, ma ora faccio una piccola pausa e vi chiedo: vado avanti con l'"Off Topic" moderno?
Tutto chiaro? No? Non importa, andiamo a cominciare.
Si parte da LIN di prima mattina, quindi sveglia presto, l'amico tassista mi attende sotto casa alle 7.30, e raggiungo velocemente l'aeroporto. Ho già la carta di imbarco pronta, e mi dirigo al controllo passaporti, non senza notare un'accostamento quanto meno curioso...

Mi serve un caffè corroborante, quindi faccio un rapido salto in saletta, e subito dopo agli imbarchi. La mia destinazione, anche se non viaggio con biglietto "americano", sarà questa

Imbarco via bus ai remoti (discretamente remoti), voleremo con A321 EI-IXC

Uno sguardo in fondo al tunnel


Il buongiorno del capocabina è entusiasta: "Bellissima maglietta, dove l'ha presa?"


e forse non ha mai visto una donna in vita sua...

Eppure, io 'sto tizio lo conosco... dove l'avrò visto?... Mah, andiamo avanti: si sblocca e subito ammiro la panoramica dell'ATA

dietro di noi, un paio di biz, per chi chiedeva quanto movimento ci sia a LIN

Prendiamo la rincorsa, e si decolla come sempre per la 36 (con finestrino lurido e controsole, la qualità fotografica non è che sia delle migliori: sorry!)

Evidentemente, non sono l'unico appassionato fotografo (giuro che lo conosco, ma non ricordo chi sia... mah, mi verrà in mente...)

Il volo fila via non liscio, liscissimo! Non una vibrazione, non un accenno di turbolenza, nulla! Non mi era mai capitato in precedenza, molto bello.
Sorvoliamo le Alpi, ed i vari laghi e laghetti: Lugano ed il suo aeroporto



Pessima foto, ma questo dovrebbe essere il campo volo di Lucerna (dove, by the way, c'è una grossa attività di alianti)

Sembra una coppa di panna montata, e la foto non rende giustizia della bellezza


E' l'ora del servizio: la simpatica assistente di volo, con la quale il tizio di fronte a me ha ciacolato per tutto il volo, passa per offrire il solito giro di bibita e salatini/biscottino: opto per i soliti tarallucci

Uscita di emergenza e particolare della leva per armare/disarmare gli scivoli


Eccoci allo scatto di rito (sì, ho tagliato i capelli)

Cesso datato e trasandato: il volo arrivava da Roma, e faceva la rotazione FCO/LIN - LIN/AMS - AMS/LIN - LIN/LHR: l'equipaggio avrebbe chiuso la giornata ad Heathrow


Ci viene anche distribuito il questionario per tastare il livello di soddisfazione del cliente: una penna omaggio in cambio di 5 crocette


Cambio di posto, vado al 9A quando l'atterraggio si avvicina

Piantagione eolica al largo delle coste olandesi

Ultima foto prima di essere invitato a spegnere: niente panni stesi a questo giro, mi spiace

Sbarco dal finger, e giro in aeroporto: ho voglia di un caffè e di una ciuspa, l'albergo l'ho a 50 metri fuori, quindi tanto vale girare per Schipol



Finito il giretto, raggiungo l'albergo, che mi era stato caldamente raccomandato da un noto forumista (trattasi del Citizen M): camera doppia, anche se sarò da solo, con un particolare panorama...


Ora, per carità, l'albergo è molto bello e funzionale, senza reception, fai tutto da solo per il check in ed il check out, ha un fornitissimo bar con un'ottima scelta di prodotti per la colazione, ma il water piantato in mezzo alla stanza lo trovo quanto meno discutibile: passi per la doccia, ma il cesso proprio no! Comunque, in camera eravamo solo io e lui

Ormai è ora di pranzo: non sapendo dove andare (è la mia quarta visita ad Amsterdam), faccio un salto all'Hard Rock cafè a mangiare un panino, poi gita in battello. Non vi tedio più di tanto, giusto qualche foto qua e là


per farvi notare un particolare: quasi tutti gli edifici hanno installato in cima un gancio al quale attaccare, in caso di lavori e/o di traslochi, la carrucola per sollevare mobili ed attrezzature. Piccolo accorgimento per evitare di ingombrare sistematicamente con piattaforme varie la strada

Una delle tante boat house: ce ne sono oltre 2.500 tra i canali cittadini

compresa quella di dreamliner


Proseguo con una passeggiata a piedi

Ormai verso sera, raggiungo questa bella piazza

e ceno in questo ristorante, ospitato all'interno di un vecchio castello

Finita la cena, vado a sgranchire le gambe: essendo lì vicino, mi suggeriscono di andare a fotografare la chiesa vecchia




prima di rientrare in albergo. L'indomani mi ritrovo catapultato indietro di 50 anni e più: raggiungo l'aeroporto, ma qualcosa di particolare sta accadendo

Comprendo di non essere nel posto giusto: in realtà devo andare qui


Jet center? Ma nel dopoguerra ancora i jet non esistevano: devo prendere un aereo, non vorrei essermi sbagliato...
No, il posto è quello giusto, il mio volo è tra una mezz'oretta, e lei è in pista ad attendermi. Sono particolarmente emozionato, attendevo questo giorno da tempo

Prinses Amalia, PH-PBA, il magnifico DC3 Dakota, è proprio davanti a me: un sogno che si avvera






21 posti a bordo, tutti pieni: 18 olandesi e 3 italiani: uno sono io, non conosco gli altri due. Prima di salire a bordo, ci viene fatto fare un bel giro di ispezione del mezzo, ed io non mi tiro certo indietro!


Il suono di questo motore si rivelerà una musica indimenticabile

Ci imbarchiamo,

viaggerò all'1A (alternato con l'1C)

Questo, invece, sarà il posto dell'assistente di volo

Vista del cockpit, prima del quale c'è il vano cargo con lam postazione anteriore dell'assistente di volo

Pitch d'altri tempi

al pari della safety



Il velivolo ed il volo seguono gli standard di manutenzione e di volo "normali", quindi ispezioni e check classici, e dimostrazione sulla sicurezza prima di decollare.
Rivista di bordo

Vicino di posto: assomiglia molto al tizio a bordo di AZ, non trovate? Di certo, anche lui è del periodo di costruzione dell'aereo (1944!).

Questo il catering

Il tavolino è dentro il bracciolo


Comandi: qui vedete una sola mano sulle varie leve, più avanti saranno 3 le mani in contemporanea. Pilotare il mezzo non è facilissimo, perchè mentre uno regola le manette, l'altro deve pensare a regolare la miscela di aria e carburante. L'equipaggio è composto di pilota e copilota (rispettivamente, comandante di 737 e pilota di E190), veramente bravi e disponibili



Finalmente, dopo qualche minuto di riscaldamento motori, ci muoviamo verso la pista: non potete nemmeno lontanamente immaginare l'emozione del mix di suoni e vibrazioni che vi prende a bordo

Ormai ci siamo: una scaldata ai motori e si parte


Rincorsa lunga, o forse no: è difficile percepire lo stacco dalla pista. Prima si solleva il ruotino posteriore e poi, con molta dolcezza, l'aereo si alza da terra. Ormai siamo in volo, l'adrenalina è alle stelle!

I piloti, intanto, smanettano

A turno, ci si alza e si va in cockpit ed a zonzo sul mezzo. Come vi accennavo prima, 3 mani sulle manette


Fuori, l'elica gira e suona che è un piacere!



All'interno, altri venti appassionati seguono il volo e scattano foto a ripetizione


Portellone di emergenza posteriore: ovviamente, non c'è nulla da disarmare, e si sente qualche spiffero, daltronde l'aereo non è pressurizzato

Jump seat posteriore


L'autoscatto retrò, tuttavia, risulterà impossibile da eseguire, causa mancanza di specchio

Il real gabinetto: per un breve periodo, questo aereo è stato l'air force one reale


Torno al mio posto mentre sorvoliamo il mare

Non sono certo l'unico


Altro giro in cockpit: muoversi a bordo è difficile, perchè si viene sballottolati ovunque. Se soffrite il mal d'aria, dotatevi di appositi sacchetti!

Qui potete apprezzare l'uscita di emergenza dal cockpit: botola sulla testa!

La strumentazione di bordo è un mix tra vecchio e nuovo



La spilletta ci è stata data in omaggio, modellino e portachiavi "Remove before flight" hanno comportato l'esborso di 20 euro!

Volete prenotare l'esperienza anche voi? Con soli 125 euro (per il volo panoramico) potete farlo a questo indirizzo web

Il volo è terminato, e Prinses Amalia è di nuovo sul piazzale



Torniamo alla realtà, ringraziando così il nostro validissimo copilota. Che potremmo rivedere in un futuro più o meno prossimo...

Che dire: l'esperienza è stata bellissima, e l'organizzazione impeccabile. Considerata la presenza dei 3 italiani, tutto il breafing pre volo e le spiegazioni sono state fatte esclusivamente in inglese. All'arrivo, è stato offerto il drink di benvenuto, e ci è stata rappresentata la storia dei primi anni dell'aviazione commerciale, poi tutti sul piazzale per le verifiche pre volo, durante le quali abbiamo fatto amicizia con un meccanico che ha esattamente la stessa età dell'aereo del quale si occupa (68 anni). E mentre eravamo nel piazzale...

a cinquanta metri da noi, arriva lui, che va a farsi un giretto manutentivo nell'hangar Martinair


Vecchio e nuovo in un mix spettacolare, ma ora faccio una piccola pausa e vi chiedo: vado avanti con l'"Off Topic" moderno?

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