[TR - Amarcord] Un bambino vola tra il Kenya e l'Italia


Sempre belli i tuoi racconti d'infanzia, ti immagino con le mani incollate al finestrino e la bocca spalancata!
 
Sempre belli i tuoi racconti d'infanzia, ti immagino con le mani incollate al finestrino e la bocca spalancata!

Hai ragione, almeno fino a quando non c'era da mangiare, dovevo dormire, o... cominciavo a rompere le scatole (mai resistito piu' di trenta secondi, mia madre aveva standard ben precisi che imponeva con precisione austro-ungarica!:))
 
Grazie LH400

Questo era la prima classe di un DC 6B

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Vorrei anche far notare che "all'epoca" ti vestivi bene per salire in aereo. Era un'occasione in cui fra praticita' e eleganza molti sceglievano l'eleganza.
 
Stupendo TR. Veramente. Anche senza foto mi hai fatto sentire partecipe dei tuoi ricordi. Grazie. E poi è sicuramente un'esperienza sui generis che probabilmente mi sarebbe piaciuto provare, ma che alla lunga poi mi avrebbe fatto sentire, come dici tu, un pacco. Però sei stato un bambino fortunato in fin dei conti, soprattutto quando non ti capitava la tata dell'impero austro-ungarico :D ;)
 
Stupendo TR. Veramente. Anche senza foto mi hai fatto sentire partecipe dei tuoi ricordi. Grazie. E poi è sicuramente un'esperienza sui generis che probabilmente mi sarebbe piaciuto provare, ma che alla lunga poi mi avrebbe fatto sentire, come dici tu, un pacco. Però sei stato un bambino fortunato in fin dei conti, soprattutto quando non ti capitava la tata dell'impero austro-ungarico :D ;)

Adesso i bambini che viaggiano UM non sono accompagnati in volo come eravamo noi. Hanno semplicemente l'accompagnatore a terra e in volo sono "affidati" all'equipaggio. Secondo i miei centri di costo "l'effetto pacco" e' ancora piu' forte di quando ero bambino io.
 
Hai ricordi molto precisi, complimenti.

In realta' ricordo soprattutto senzazioni. Tieni presente che, da bambino, volavo fra il Kenya e l'Italia almeno quattro volte l'anno; con o senza i miei genitori. Molti ricordi sono foto mentali o sensazioni che metto insieme da adulto per poterli descrivere. E poi gli aerei mi hanno sempre affascinato e volare mi piaceva, forse per questo mi sono rimasti nella mente anche se a volte un po' distorti. Per esempio, io avrei giurato si saliva davanti, invece tutte le foto indicano il contrario, ho trovato vecchi orari su internet quindi so che l'aereo era un DC 6B e quindi sono io che mi sbaglio. Sono abbastanza sicuro invece che la prima fosse dietro. Ricordo anche che sui DC 6B non era chiamata prima classe ma il nome non me lo ricordo. Se vai a vedere un vecchio orario AZ trovi la descrizione del servizio.

Nel racconto da UM ho controllato su un vecchio orario che lo scalo fosse Kharthoum, io ricordo l'aeroporto di notte e ho la fotografia mentale del punto d'incontro dei due rami del Nilo visto dall'alto la mattina presto.Il resto e' una ricostruzione. In altre parole, metto insieme ricordi precisi ma brevi e fonti per ottenere una narrazione consistente, per esempio io ricordo un quadrimotore che faceva un rumore diverso dall'aereo dell'Alitalia. L'orario BOAC trovato su timetableimages mi dice che era un Bristol Britannia.
 
Mi dicono sia un po' decaduto. Io non vengo in Kenya dal 2008.

Ha quel fascino un po' sbiadito. La Lord Delamere Terrace e' stata rifatta e con il rifacimento puntuale il commento "non e' piu' quella di una volta"...
Inoltre, nei primi anni '80 si e' beccato una bomba e 20 morti (e' di proprieta' di una famiglia israeliana).
 
Silvano, vorrei farti due domande in merito, da chi hai preso la passione del volo? La mamma, i nonni oppure ti è venuta volo dopo volo perché rimanevi affascinato da questi "uccelli meccanici"? Tu hai detto che a quei tempi per volare ci si vestiva bene (c'è chi lo fa tutt'ora e lo ammiro) tu credi che al giorno d'oggi sarebbe buona cosa quando si vola vestirsi bene? Infine, se ti ricordi mi sapresti dire quanto venivano i biglietti aerei a quell'epoca?
 
Silvano complimenti, sono davvero spettacolari i tuoi racconti. Spero che vorrai postare altri ricordi o altri TR dei tuoi viaggi perché è un piacere leggerti.
Ancora grazie per aver condiviso questi ricordi.
 
Silvano, vorrei farti due domande in merito, da chi hai preso la passione del volo? La mamma, i nonni oppure ti è venuta volo dopo volo perché rimanevi affascinato da questi "uccelli meccanici"? Tu hai detto che a quei tempi per volare ci si vestiva bene (c'è chi lo fa tutt'ora e lo ammiro) tu credi che al giorno d'oggi sarebbe buona cosa quando si vola vestirsi bene? Infine, se ti ricordi mi sapresti dire quanto venivano i biglietti aerei a quell'epoca?

Cominciamo dalla fine...

Non ho idea quanto costassero i biglietti aerei. Credo che, almeno una parte, fossero nel contratto di mio padre e comunque se pensi che io avevo quasi tredici anni quando siamo rientrati in Italia definitivamente puoi capire che all'epoca nessuno parlava con me di costi di biglietto. Andavamo dai nonni e il volo interno in Italia era dettato da tante cose ma non ho mai sentito parlare di costo.

La passione del volo... non saprei, mi e' sempre piaciuto volare. Mia madre trovava viaggiare per mare molto noioso, io mi ricordo un solo viaggio per mare fra il Kenya e l'Italia (con passaggio del canale di Suez) su una nave che veniva dall'Australia.

Quando ero bambino pochi volavano. Era una cosa per pochi privilegiati, o per chi lo faceva per lavoro. Molte persone che se lo sarebbero potuto permettere andavano via terra o via mare. Il treno e la nave erano ancora la "scelta normale". Credo ci fosse quel "senso di occasione" che portava a vestirsi bene. Mi sembra che la differenza piu' forte con la situazione attuale e' che volare non e' piu' "un'occasione" e' quasi il modo normale di viaggiare per cui non c'e' il senso di evento e non ci si veste in modo speciale, ma semplicemente come facciamo di solito o come riteniamo pratico.
 
Ha quel fascino un po' sbiadito. La Lord Delamere Terrace e' stata rifatta e con il rifacimento puntuale il commento "non e' piu' quella di una volta"...
Inoltre, nei primi anni '80 si e' beccato una bomba e 20 morti (e' di proprieta' di una famiglia israeliana).

Mi sembra che il Norfolk fosse una delle proprieta' della famiglia Bloch. Una famiglia israelita, non israeliana (con buona pace di Nicolap c'e' differenza).
 
Boss.... che dire.... hai vissuto una vita decisamente fuori dal comune. Ogni cosa che racconti è spettacolare!