[TR Amarcord] - In viaggio con ITAVIA (e non solo ITAVIA)


londonfog

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8 Luglio 2012
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Londra
authorsilvano.substack.com
Prologo e introduzione

Il 31 Marzo mi sono trovato ad atterrare a Lamezia Terma per un fine settimana gastronomica (vale dire grande abbuffata, quasi continua. A proposito qualcuno lo fa quel TR?) E mi e' venuta in mente l'ITAVIA. Due fra quelli che sono ora i primi dieci aeroporti italiani (BGY e BLQ) sono stati praticamente aperti dall'ITAVIA. SUF e' stato aperto dall'ITAVIA e adesso e' il principale aeroporto della Calabria.

E' nata l'idea di scrivere qualcosa dei miei ricordi ITAVIA, meno 'glamorous' di quelli della Pan Am ma, per me, non meno importanti. Durante i miei anni di liceo (a Bologna) l'ITAVIA era, per forza di cose, una protagonista della mia 'voglia di volare'. Mi procuravo l'orario e studiavo il numero di voli e le destinazioni da Bologna (il perche' apparira' chiaro in seguito). Non vorrei che questa diventasse una discussione su Ustica. Non e' nelle mie intenzioni.

Cominciamo dall'inizio. Il 'bambino' che si faceva quattro voli intercontinentali all'anno e' cresciuto. Non ancora tredicenne (Settembre 1966) rientra in Italia, suo padre ha deciso che ne aveva abbastanza della societa' petrolifera dove lavorava e sua madre ne aveva abbastanza dell'Africa! Primo anno (scolastico) a Venezia con i nonni. Durante quell'anno il padre decide di entrare in societa' con un'amico di scuola e aprire un'azienda a Bologna. La famiglia si trasferisce a Bologna e il ragazzino lascia Venezia nel Settembre del 1967. Dai quattro voli intercontinentali l'anno si passa a un mese a Londra da 'nonni onorari' (ex-vicini di casa di Nyaly Beach). Decisamente un crollo di qualita' della vita per un 'maniaco' del volo. Passare da VCE a BLQ come aeroporto di casa (nel 1967) era un vero crollo di qualita'. Visto che all'epoca l'aerostazione (se cosi' la si poteva chiamare) era l'atrio di ingresso del Ristorante Nonno Rossi.

I miei ricordi ITAVIA finiscono ben prima di Ustica. Nell'ottobre del 1972 inizio la scuola di volo LH. Mio padre firma il contratto (all'epoca gli Italiani diventavano maggiorenni a 21 e quindi avevo bisogno del consenso) a condizione che non mi trasferisca permanentemente in Germania, il compromesso e' fare base a VCE da mia nonna e fare il pendolare VCE-FRA con LH. VCE torna a essere il mio 'aeroporto di casa' e ITAVIA non e' piu' la scelta obbligata se volevo partire in aereo.

Questi sono ricordi in ruota libera senza consultare fonti internet.

- Primo Incontro con l'ITAVIA BLQ-LIN con Handley Page Herald
- A Londra "Direttamente da Bologna" - BLQ-GOA-LGW (con BUA) e BLQ-TRN-LHR (con BEA)
- BLQ-CIA + autobus per l'Air Terminal (praticamente Stazione Termini) o autobus per FCO
- Voli corti per soddisfare "l'astinenza" - BLQ-VCE e BLQ-RMI
- Mio padre comincia a pensare che suo figlio non sia 'tutto a casa' BLQ-RMI-FCO (RMI-FCO con SAM)

Prima Parte

BLQ-LIN con Handley Page Herald - Foto presa da Airliners.Net - Copyright Alberto Storti

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Non ricordo come sia nata l'idea ma mi trovo ad andare a Madrid, un cugino quasi trentenne si e' offerto di prendermi con loro per il ponte del 25 Aprile, io andro' a LIN da solo partendo da BLQ. La famiglia mi ritiene abbastanza scafato da viaggiare in aereo da solo anche se non ho ancora 14 anni, non si fidavano di mandarmi a Milano in treno. I miei mi accompagnano a Borgo Panigale (non si chiamava ancora Aeroporto Guglielmo Marconi). Check in nell'atrio del Ristorante Nonno Rossi con una bilancia che non ho mai visto in nessun'altro aeroporto. Ricordo di aver pensato qualcosa sul genere di 'manco in Africa'. Carta d'imbarco di plastica senza destinazione (tanto ce un volo alla volta quindi non si puo' sbagliare :) )

Si sente il rumore dell'aereo che arriva da PSR e AOI. Alla fine atterra e arriva sul piazzale solo con un'elica. Uno dei due motori e' spento. Mettono vicino l'unica scaletta disponibile, vengono a raccogliere i passeggeri in partenza da BLQ. Venire a raccogliere e' un termine corretto, non ricordo la possibilita' di sedersi dove si faceva il check-in. Io ricordo un personaggio che girava con una lista dei passeggeri e li chiamava ad alta voce. Io ero con mio padre e un suo amico al bar del ristorante Nonno Rossi. Sentiamo il mio nome e ci muoviamo (tutti e tre) verso l'aereo. Mio padre rassicura l'addetto agli imbarchi che sarei partito solo io. Mi accompagnano fino alla scaletta. Saluti, baci e abbracci e salgo.

Le mie esperienze precedenti di aerei 'piccoli' erano con Convair 340 e DC 3, quindi non mi e' poi sembrato cosi' male. Chiaramente riesco a prendere uno dei posti finestrino, mio padre e il suo amico si mantengono a distanza ma riescono a individuare dove sono e ci salutiamo (Prego notare che loro erano a distanza di sicurezza per le eliche e l'ala ma relativamente vicino all'aereo e non erano i soli!). La porta si chiude e inizia il rullaggio verso la pista. Arrivati in testata pista si accende anche il secondo motore. Il pilota da tutta manetta, l'aereo vibra e si parte quasi come se fosse stato lanciato da una fionda. Rumore assordante, ricordo un bambino piccolo in lacrime.

Appena ci dicono di slacciare le cinture passa la hostess (mi sembra di ricordare una divisa azzurra con camicia bianca) con delle caramelle. Le stesse caramelle verranno fornite prima che inizi la discesa verso LIN. Volo corto ma erano mesi che non salivo in aereo e me lo godo tutto. Con il senno di poi dovevo essere seduto a destra (abitudine veneziana) perche' ricordo paesaggi di pianura, non di colline. La giornata era relativamente limpida e si vedevano le alpi. A parte le caramelle non ricordo altro servizio di volo.

A LIN trovo mio cugino agli arrivi e andiamo a fare il check-in per MAD.
 
Ultima modifica:
Fantastico!!! I tuoi Tr Amarcord sono mitici. Grazie per queste pillole dei tuoi ricordi.

Inviato dal King Kamehameha Club
 
Parte seconda - A Londra 'direttamente' da Bologna

Era una pubblicita' che girava per Bologna circa nel 1968. In realta' andavi prima a GOA con un Handley Page Herald (o come li chiamava l'ITAVIA 'Dart Herald') dell'ITAVIA e a GOA trovavi una coincidenza garantita per Gatwick con BUA (British United Airways), che divento' poi British Caledonian e che poi fu acquistata dalla British Airways a prezzi di liquidazione. Da GOA a LGW volavi con un BAC 1-11

BUA 1-11 - Foto preda da Airliners.net - Copyright Malcolm Taylor

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Non ricordo che anno fosse so solo che il check-in non era piu' nell'atrio ma in una stanza a destra. L'etichetta della Valigia ha GOA prestampato seguito da LGW. Non era la partenza del mio mese a Londra d'estate, mi sembra di ricordare che avevano invitato mio padre a Londra per una presentazione ufficiale del lancio di un progetto che aveva seguito in fase sperimentale quando lavorava per la societa' petrolifera. Questa doveva essere l'unica volta che mio padre sali' in aereo prima che il centro di costo num.1 si trasferisse negli USA (come ho gia' detto altrove, i genitori non avevano la stessa importanza). Le partenze in aereo sono le solite dei viaggi con i miei genitori. Madre iperorganizzata, padre taciturno e il sottoscritto.

Nel frattempo BLQ ha fatto un salto di qualita'. Esistono due cancelli d'imbarco. Veri 'cancelli' nel senso che c'era una barriera su ruote che veniva messa quando arrivava un'aereo. Questa barriera, peraltro superabilissima, aveva due cancelli. Novita' la destinazione del volo e' in una specie di pannello posto su un palo alla base della scaletta. Mi sembra di ricordare che ci fossero due aerei parcheggiati. La carta d'imbarco e' sempre di plastica ma ha la destinazione del volo. Mia madre ha la faccia da "Potevamo partire da Venezia", mio padre parla sempre di meno... chiamano il volo (Vi prego di notare il salto di qualita', chiamano il volo non 'racimolano i passeggeri' :) )

Io prendo il posto vicino al finestrino e mia madre si siede dietro di me con mio padre a fianco. Ho gia' descritto la 'partenza a fionda' del Dart Herald. Ci alziamo, questa volta sono seduto a sinistra perche' mi sembra di ricordare le colline. Passaggio con le caramelle e, questa volta, finito il giro della caramelle la hostess (solo una) passa con acqua o coca cola. Io prendo la coca cola, sento che i miei genitori chiedono due bicchieri d'acqua. Nel frattempo abbiamo passato gli appennini e si vede il mare. Mia madre dal sedile di dietro mi chiede dove potremmo essere, lei sostiene che siamo passati a Nord del golfo di La Spezia perche' lei guardava fuori prima della virata. Io non ricordo cosa stessi facendo ma credo di averle dato una risposta da adolescente (monosillabo o grugnito fate voi :diavoletto:). Altro passaggio con caramelle, atterriamo a Genova. Mio padre riacquista l'uso della parola.

Non ricordo molto della parte BUA, semplicemente ricordo che il colore della divisa delle hostess era simile a quello dell'ITAVIA. Mi sembra di ricordare un ritorno su Venezia.

Arrivano i jet a BLQ - Volo BLQ-TRN-LHR

Questa volta e' il mio mese d'Agosto a Londra. Insisto per partire da BLQ perche' volevo salire sul "jet dell'ITAVIA" (F.28)


Foto presa da Airliners.net Copyright R.A. Scholefield

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La presenza di un jet a Bologna... ricordo la pubblicita' che parlava di un volo per Ginevra e uno per Basilea. In realta' GVA era via TRN e BSL era via LIN. Voli diretti come lo era il mio BLQ-TRN-LHR :)

Arriva l'aereo. Lo sportello diventa la scaletta. Ma non come il DC.9 dove la scaletta anteriore usciva quando aprivano lo sportello. No lo sportello si apre verso il basso (tanto per intenderci, cardini nel lato corto inferiore) e diventa la scaletta. Anche questa volta chi mi accompagna (ho in mente il cugino che mi porto' a Madrid) riesce ad arrivare fino sotto la scala. Tanto per chiarire, nessun passaggio al metal detector, tutto aperto. Altri tempi!

Il volo proveniva da Roma. Erano i primi passi di BLQ come mini-hub ITAVIA. Mi sembra di ricordare che il Dart Herald venisse da Ancona e Pescara e ci fossero passeggeri che facevano PSR(o AOI)-BLQ-TRN e CIA-BLQ-LIN. Mi sembra di ricordare ci fossero gia' passeggeri a bordo quando salii (io a quell'eta' ero sempre fra i primi a salire!). All'epoca le 'cappelliere' servivano per cappotti e cappelli, il bagaglio a mano andava 'sotto il sedile di fronte a voi'. Non c'erano gli 'overhead locker' (mi sembra che in Italia siano arrivati con l'arrivo del primo 747 AZ) ma c'era uno scaffale che andava su tutta la lunghezza dell'aereo. Come ai tempi dei DC.6.

L'F.28 ITAVIA era organizzato come i DC.9 due file a sinistra del corridoio e tre file a destra. Il servizio era il solito. Decollo, giro con le caramelle, bibita, giro di caramelle, atterraggio.

Il bagaglio non era stato spedito fino a Londra (gia' allora ero paranoico che me lo perdessero). Avevo molto tempo, ritiro il bagaglio e vado a fare il check-in per LHR. L'assegnazione del posto me la ricordo come una serie di etichette adesive con il numero del posto che ti era assegnato, le staccavano dalla 'seat map' dell'aereo e le attaccavano alla parte della carta d'imbarco che rimaneva a te.

TRN-LHR con un HS Trident della BEA (British European Airlines) una dei due 'precursori' di British Airways.

Foto da Airliners.net - Copyright Peter Scharkowski

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Io ricordo di aver aspettato l'imbarco per Londra all'aperto. Non in una terrazza, era come se ogni 'Gate' avesse una specie di giardinetto dove i passeggeri potevano sostare in attesa dell'imbarco (forse perche' era fine Luglio e faceva molto caldo). Stiamo parlando del 1969 o (1970 al massimo, ma non credo) c'e' qualcuno che puo' confermare?
 
Bei ricordi nonno! Di Itavia non ne ho (unico volo datato 1971, all'incirca treenne), ricordo peró il servizio su AZ pochi anni dopo, con le caramelle dure colorate a forma di parallelepipedo... roba d'altri tempi.
 
Prologo e introduzione

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- Mio padre comincia a pensare che suo figlio non sia 'tutto a casa' BLQ-RMI-FCO (RMI-FCO con SAM)
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Ciao,
bellissimi ricordi i tuoi !
Hai qualche ricordo / foto del RMI- FCO con SAM ? Anche io in quel periodo facevo spesso in estate la FCO-RMI-FCO con la SAM. Grazie.
 
Ottima estrapolazione dal tuo diario amico mio, un diario che scorre tra immagini nella mente e fot od'archivio che fanno venire i brividi pensando a cosa significava ancora all'epoca "VOLARE", rispetto al triste svolazzare di oggi, tra gente con gli occhi chiusi o sui giornali o smartphone durante le fasi piu' belle del volo.
Aprire un orario, vedere vicino al volo AZ610 FCO-JFK i simboli della macchina da presa o la forchetta e coltello incrociati...li ricordo bene!
E ricordo ancora i miei voli su ATI...
Grazie S.!
 
Bei ricordi nonno! Di Itavia non ne ho (unico volo datato 1971, all'incirca treenne), ricordo peró il servizio su AZ pochi anni dopo, con le caramelle dure colorate a forma di parallelepipedo... roba d'altri tempi.

Le caramelle ITAVIA erano rotonde, alla menta o alla frutta.

Tuffo nel passato !!
Grazie di averlo condiviso

E' un piacere

Ottima estrapolazione dal tuo diario amico mio, un diario che scorre tra immagini nella mente e fot od'archivio che fanno venire i brividi pensando a cosa significava ancora all'epoca "VOLARE", rispetto al triste svolazzare di oggi, tra gente con gli occhi chiusi o sui giornali o smartphone durante le fasi piu' belle del volo.
Aprire un orario, vedere vicino al volo AZ610 FCO-JFK i simboli della macchina da presa o la forchetta e coltello incrociati...li ricordo bene!
E ricordo ancora i miei voli su ATI...
Grazie S.!

Mi sembra di ricordare che prima del B747 AZ non avesse alcuna forma di IFE. Ricordo che volevo volare TWA fra FCO e TLV perche' c'era la musica (volo troppo corto per un film).
 
Pensando al mondo d'oggi monopolio di Ryanair e di easyjet ti viene una tristezza...Tutto allora aveva un aspetto da grande viaggio. Ci si sentiva perte del " jet set" anche su un Milano Roma.
Sempre molto belli i tuoi ricordi.
 
Bellissimo ricordo, Silvano. Se SUF ti fa quest'effetto, ti tocca scendere più spesso!
 
Eccolo, mi mancavano i tuoi TR-amarcord, sempre deliziosi.

Ma... cavolo pure il Trident!!!!
C' è un aereo, dico UNO, con cui tu non abbia volato?
 
Terza parte - BLQ-CIA.

Io credo di aver fatto non piu' di un paio di Bologna-Roma in aereo solo per andare a Roma (come si dice Point to Point). Ne feci parecchi in coincidenza, o perche' partivo da FCO o perche' arrivavo a FCO (il tutto per provare un aereo o una compagnia aerea nuova, soprattutto nei ritorni da Londra. A memoria provai il B747 Air India e Qantas, un VC.10 East African Airways Corporation e un B.707 BOAC. In ogni caso si arrivava a CIA. Non so come sia adesso Ciampino ma alla fine anni sessanta inizio anni settanta era come me lo ricordavo da bambino, nel senso che era tutto esattamente uguale. Non avevano cambiato niente.

Io ricordo un volo fatto con un F.28, proveniente da Forli' (Il primo volo della mattina 'dormiva' a Forli', tranne il lunedi' mattina d'estate quando arrivava da Rimini). A BLQ si riempiva. Solite caramelle, mi sembra acqua, ecc. Arrivo a CIA e coincidenza con due autobus. Uno per l'Air Terminal (al lato della Stazione Termini) stesso posto dove partivano gli autobus per FCO. e l'altro per FCO stesso. A me sembra di ricordare che l'orario degli autobus CIA-FCO era pubblicato sull'orario ITAVIA. L'autobus era gratis per chi aveva un biglietto da FCO. Bastava far vedere il biglietto, pero' ti controllavano la data.

Arriva il DC.9-15. Tenete presente che quando l'ITAVIA comincio' a usare i DC.9-15 su BLQ era l'aereo piu' grande che vedevi a Borgo Panigale. Alisarda inizio' con un F.28 a noleggio per poi passare agli F.27, l'ATI aveva voli con l'F.27. Per un appassionato bolognese l'arrivo del DC.9-15 fu un evento. Ricordo che vedevi le scie nere prima di vedere l'aereo (era un modello gia' d'annata quando arrivo' all'ITAVIA). L'ITAVIA cominciava ad avere una specie di hub a BLQ, arrivavano voli da CIA, CTA. CAG e PMO (in seguito) e partivano voli per TRN, LIN, VCE e GOA. Sempre i soliti 'cancelli' su ruote. Le coincidenze venivano gestite in questo modo (per esempio). Se arrivavi da PMO diretto a TRN quando il tuo volo proseguiva per LIN, se c'era gia' l'aereo che andava a TRN ti facevano aspettare ai piedi della scaletta dell'aereo, se invece l'aereo non c'era ancora ti davano la carta d'imbarco (ovviamente di plastica con la destinazione stampata sopra). All'epoca nessuna compagnia aerea italiana assegnava posti.

Ritorniamo a noi. BLQ-CIA con coincidenza a FCO. Precisamente BLQ-CIA/FCO-TLV, con FCO-TLV con TWA

DC.9-15 Itavia - Foto da Airliners.net - Copyright Stefan Roehrich

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Ripensando a com'erano le cose con quello che so adesso mi sembra strano ci fosse una sola hostess, io ricordo pero' che in un charter LGW-VCE che presi anni dopo ce n'erano di piu' poteva essere un DC.9-30 o forse ne mettevano di piu' sui charter perche' il servizio era piu' di una caramella e un bicchier d'acqua (a richiesta). Mi sembra di ricordare una divisa diversa. Blu scura e portavano i pantaloni anziche' la gonna. Arrivo a CIA, recupero il bagaglio e vado a cercare l'autobus per FCO. Faccio vedere il biglietto TWA. In realta' Biglietto IATA con il timbro metallico TWA. Le agenzie avevano delle targhette metalliche e usavano macchinette simili a quelle che prendevano l'impronta della carta di credito(Se capite di cosa sto parlando avete piu' di trent'anni :) ).

Io ricordo che l'autobus ti scaricava al terminal voli nazionali. Da li ti dovevi fare la scarpinata verso i voli internazionali. FCO aveva il metal detector, BLQ ancora no (tenete presente che a BLQ si poteva arrivare tranquillamente fino alla scaletta), ti imbarcavano a piedi e controllavano la carta d'imbarco prima che tu salissi). Il metal detector di allora non aveva niente a che vedere con i controlli attuali, ti tenevi la cintura, le scarpe, ecc. Solo oggetti metallici.

Boeing 707 della TWA - Foto da Airliners.net - Copyright Gerhad Plomitzer

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TWA e non AZ o LY perche' (a) avevi gratis il BLQ-CIA e (b) aveva la musica (a pagamento). E poi perche' non avevo mai volato TWA.
 
Complimenti! E' bellissimo leggerti!
Per me la livrea ATI sullo sfondo della prima foto ha un significato particolare. Quanti ricordi!!!!!
 
Grazie mille per questi ricordi condivisi londonfog! Bellissime immagine di un tempo piú semplice e leggero..per lo meno per quanto riguarda il mondo dell´aviazione.