Prologo e introduzione
Il 31 Marzo mi sono trovato ad atterrare a Lamezia Terma per un fine settimana gastronomica (vale dire grande abbuffata, quasi continua. A proposito qualcuno lo fa quel TR?) E mi e' venuta in mente l'ITAVIA. Due fra quelli che sono ora i primi dieci aeroporti italiani (BGY e BLQ) sono stati praticamente aperti dall'ITAVIA. SUF e' stato aperto dall'ITAVIA e adesso e' il principale aeroporto della Calabria.
E' nata l'idea di scrivere qualcosa dei miei ricordi ITAVIA, meno 'glamorous' di quelli della Pan Am ma, per me, non meno importanti. Durante i miei anni di liceo (a Bologna) l'ITAVIA era, per forza di cose, una protagonista della mia 'voglia di volare'. Mi procuravo l'orario e studiavo il numero di voli e le destinazioni da Bologna (il perche' apparira' chiaro in seguito). Non vorrei che questa diventasse una discussione su Ustica. Non e' nelle mie intenzioni.
Cominciamo dall'inizio. Il 'bambino' che si faceva quattro voli intercontinentali all'anno e' cresciuto. Non ancora tredicenne (Settembre 1966) rientra in Italia, suo padre ha deciso che ne aveva abbastanza della societa' petrolifera dove lavorava e sua madre ne aveva abbastanza dell'Africa! Primo anno (scolastico) a Venezia con i nonni. Durante quell'anno il padre decide di entrare in societa' con un'amico di scuola e aprire un'azienda a Bologna. La famiglia si trasferisce a Bologna e il ragazzino lascia Venezia nel Settembre del 1967. Dai quattro voli intercontinentali l'anno si passa a un mese a Londra da 'nonni onorari' (ex-vicini di casa di Nyaly Beach). Decisamente un crollo di qualita' della vita per un 'maniaco' del volo. Passare da VCE a BLQ come aeroporto di casa (nel 1967) era un vero crollo di qualita'. Visto che all'epoca l'aerostazione (se cosi' la si poteva chiamare) era l'atrio di ingresso del Ristorante Nonno Rossi.
I miei ricordi ITAVIA finiscono ben prima di Ustica. Nell'ottobre del 1972 inizio la scuola di volo LH. Mio padre firma il contratto (all'epoca gli Italiani diventavano maggiorenni a 21 e quindi avevo bisogno del consenso) a condizione che non mi trasferisca permanentemente in Germania, il compromesso e' fare base a VCE da mia nonna e fare il pendolare VCE-FRA con LH. VCE torna a essere il mio 'aeroporto di casa' e ITAVIA non e' piu' la scelta obbligata se volevo partire in aereo.
Questi sono ricordi in ruota libera senza consultare fonti internet.
- Primo Incontro con l'ITAVIA BLQ-LIN con Handley Page Herald
- A Londra "Direttamente da Bologna" - BLQ-GOA-LGW (con BUA) e BLQ-TRN-LHR (con BEA)
- BLQ-CIA + autobus per l'Air Terminal (praticamente Stazione Termini) o autobus per FCO
- Voli corti per soddisfare "l'astinenza" - BLQ-VCE e BLQ-RMI
- Mio padre comincia a pensare che suo figlio non sia 'tutto a casa' BLQ-RMI-FCO (RMI-FCO con SAM)
Prima Parte
BLQ-LIN con Handley Page Herald - Foto presa da Airliners.Net - Copyright Alberto Storti
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Non ricordo come sia nata l'idea ma mi trovo ad andare a Madrid, un cugino quasi trentenne si e' offerto di prendermi con loro per il ponte del 25 Aprile, io andro' a LIN da solo partendo da BLQ. La famiglia mi ritiene abbastanza scafato da viaggiare in aereo da solo anche se non ho ancora 14 anni, non si fidavano di mandarmi a Milano in treno. I miei mi accompagnano a Borgo Panigale (non si chiamava ancora Aeroporto Guglielmo Marconi). Check in nell'atrio del Ristorante Nonno Rossi con una bilancia che non ho mai visto in nessun'altro aeroporto. Ricordo di aver pensato qualcosa sul genere di 'manco in Africa'. Carta d'imbarco di plastica senza destinazione (tanto ce un volo alla volta quindi non si puo' sbagliare
)
Si sente il rumore dell'aereo che arriva da PSR e AOI. Alla fine atterra e arriva sul piazzale solo con un'elica. Uno dei due motori e' spento. Mettono vicino l'unica scaletta disponibile, vengono a raccogliere i passeggeri in partenza da BLQ. Venire a raccogliere e' un termine corretto, non ricordo la possibilita' di sedersi dove si faceva il check-in. Io ricordo un personaggio che girava con una lista dei passeggeri e li chiamava ad alta voce. Io ero con mio padre e un suo amico al bar del ristorante Nonno Rossi. Sentiamo il mio nome e ci muoviamo (tutti e tre) verso l'aereo. Mio padre rassicura l'addetto agli imbarchi che sarei partito solo io. Mi accompagnano fino alla scaletta. Saluti, baci e abbracci e salgo.
Le mie esperienze precedenti di aerei 'piccoli' erano con Convair 340 e DC 3, quindi non mi e' poi sembrato cosi' male. Chiaramente riesco a prendere uno dei posti finestrino, mio padre e il suo amico si mantengono a distanza ma riescono a individuare dove sono e ci salutiamo (Prego notare che loro erano a distanza di sicurezza per le eliche e l'ala ma relativamente vicino all'aereo e non erano i soli!). La porta si chiude e inizia il rullaggio verso la pista. Arrivati in testata pista si accende anche il secondo motore. Il pilota da tutta manetta, l'aereo vibra e si parte quasi come se fosse stato lanciato da una fionda. Rumore assordante, ricordo un bambino piccolo in lacrime.
Appena ci dicono di slacciare le cinture passa la hostess (mi sembra di ricordare una divisa azzurra con camicia bianca) con delle caramelle. Le stesse caramelle verranno fornite prima che inizi la discesa verso LIN. Volo corto ma erano mesi che non salivo in aereo e me lo godo tutto. Con il senno di poi dovevo essere seduto a destra (abitudine veneziana) perche' ricordo paesaggi di pianura, non di colline. La giornata era relativamente limpida e si vedevano le alpi. A parte le caramelle non ricordo altro servizio di volo.
A LIN trovo mio cugino agli arrivi e andiamo a fare il check-in per MAD.
Il 31 Marzo mi sono trovato ad atterrare a Lamezia Terma per un fine settimana gastronomica (vale dire grande abbuffata, quasi continua. A proposito qualcuno lo fa quel TR?) E mi e' venuta in mente l'ITAVIA. Due fra quelli che sono ora i primi dieci aeroporti italiani (BGY e BLQ) sono stati praticamente aperti dall'ITAVIA. SUF e' stato aperto dall'ITAVIA e adesso e' il principale aeroporto della Calabria.
E' nata l'idea di scrivere qualcosa dei miei ricordi ITAVIA, meno 'glamorous' di quelli della Pan Am ma, per me, non meno importanti. Durante i miei anni di liceo (a Bologna) l'ITAVIA era, per forza di cose, una protagonista della mia 'voglia di volare'. Mi procuravo l'orario e studiavo il numero di voli e le destinazioni da Bologna (il perche' apparira' chiaro in seguito). Non vorrei che questa diventasse una discussione su Ustica. Non e' nelle mie intenzioni.
Cominciamo dall'inizio. Il 'bambino' che si faceva quattro voli intercontinentali all'anno e' cresciuto. Non ancora tredicenne (Settembre 1966) rientra in Italia, suo padre ha deciso che ne aveva abbastanza della societa' petrolifera dove lavorava e sua madre ne aveva abbastanza dell'Africa! Primo anno (scolastico) a Venezia con i nonni. Durante quell'anno il padre decide di entrare in societa' con un'amico di scuola e aprire un'azienda a Bologna. La famiglia si trasferisce a Bologna e il ragazzino lascia Venezia nel Settembre del 1967. Dai quattro voli intercontinentali l'anno si passa a un mese a Londra da 'nonni onorari' (ex-vicini di casa di Nyaly Beach). Decisamente un crollo di qualita' della vita per un 'maniaco' del volo. Passare da VCE a BLQ come aeroporto di casa (nel 1967) era un vero crollo di qualita'. Visto che all'epoca l'aerostazione (se cosi' la si poteva chiamare) era l'atrio di ingresso del Ristorante Nonno Rossi.
I miei ricordi ITAVIA finiscono ben prima di Ustica. Nell'ottobre del 1972 inizio la scuola di volo LH. Mio padre firma il contratto (all'epoca gli Italiani diventavano maggiorenni a 21 e quindi avevo bisogno del consenso) a condizione che non mi trasferisca permanentemente in Germania, il compromesso e' fare base a VCE da mia nonna e fare il pendolare VCE-FRA con LH. VCE torna a essere il mio 'aeroporto di casa' e ITAVIA non e' piu' la scelta obbligata se volevo partire in aereo.
Questi sono ricordi in ruota libera senza consultare fonti internet.
- Primo Incontro con l'ITAVIA BLQ-LIN con Handley Page Herald
- A Londra "Direttamente da Bologna" - BLQ-GOA-LGW (con BUA) e BLQ-TRN-LHR (con BEA)
- BLQ-CIA + autobus per l'Air Terminal (praticamente Stazione Termini) o autobus per FCO
- Voli corti per soddisfare "l'astinenza" - BLQ-VCE e BLQ-RMI
- Mio padre comincia a pensare che suo figlio non sia 'tutto a casa' BLQ-RMI-FCO (RMI-FCO con SAM)
Prima Parte
BLQ-LIN con Handley Page Herald - Foto presa da Airliners.Net - Copyright Alberto Storti

Non ricordo come sia nata l'idea ma mi trovo ad andare a Madrid, un cugino quasi trentenne si e' offerto di prendermi con loro per il ponte del 25 Aprile, io andro' a LIN da solo partendo da BLQ. La famiglia mi ritiene abbastanza scafato da viaggiare in aereo da solo anche se non ho ancora 14 anni, non si fidavano di mandarmi a Milano in treno. I miei mi accompagnano a Borgo Panigale (non si chiamava ancora Aeroporto Guglielmo Marconi). Check in nell'atrio del Ristorante Nonno Rossi con una bilancia che non ho mai visto in nessun'altro aeroporto. Ricordo di aver pensato qualcosa sul genere di 'manco in Africa'. Carta d'imbarco di plastica senza destinazione (tanto ce un volo alla volta quindi non si puo' sbagliare

Si sente il rumore dell'aereo che arriva da PSR e AOI. Alla fine atterra e arriva sul piazzale solo con un'elica. Uno dei due motori e' spento. Mettono vicino l'unica scaletta disponibile, vengono a raccogliere i passeggeri in partenza da BLQ. Venire a raccogliere e' un termine corretto, non ricordo la possibilita' di sedersi dove si faceva il check-in. Io ricordo un personaggio che girava con una lista dei passeggeri e li chiamava ad alta voce. Io ero con mio padre e un suo amico al bar del ristorante Nonno Rossi. Sentiamo il mio nome e ci muoviamo (tutti e tre) verso l'aereo. Mio padre rassicura l'addetto agli imbarchi che sarei partito solo io. Mi accompagnano fino alla scaletta. Saluti, baci e abbracci e salgo.
Le mie esperienze precedenti di aerei 'piccoli' erano con Convair 340 e DC 3, quindi non mi e' poi sembrato cosi' male. Chiaramente riesco a prendere uno dei posti finestrino, mio padre e il suo amico si mantengono a distanza ma riescono a individuare dove sono e ci salutiamo (Prego notare che loro erano a distanza di sicurezza per le eliche e l'ala ma relativamente vicino all'aereo e non erano i soli!). La porta si chiude e inizia il rullaggio verso la pista. Arrivati in testata pista si accende anche il secondo motore. Il pilota da tutta manetta, l'aereo vibra e si parte quasi come se fosse stato lanciato da una fionda. Rumore assordante, ricordo un bambino piccolo in lacrime.
Appena ci dicono di slacciare le cinture passa la hostess (mi sembra di ricordare una divisa azzurra con camicia bianca) con delle caramelle. Le stesse caramelle verranno fornite prima che inizi la discesa verso LIN. Volo corto ma erano mesi che non salivo in aereo e me lo godo tutto. Con il senno di poi dovevo essere seduto a destra (abitudine veneziana) perche' ricordo paesaggi di pianura, non di colline. La giornata era relativamente limpida e si vedevano le alpi. A parte le caramelle non ricordo altro servizio di volo.
A LIN trovo mio cugino agli arrivi e andiamo a fare il check-in per MAD.
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