Seconda parte: OT + GRX-BGY
Dove eravamo rimasti??
La visita all’Alhambra, nella mia prima giornata granadina (granadese, granadiana??? boh???) si conclude nel tardo pomeriggio attorno alle 19 (sono all’Alhambra dalle 14 e 30). Mi accorgo che il sole tramonta molto più tardi che a Milano. Inutile invece confrontare la qualità della luce: anche se ci sono le montagne innevate siamo sempre nel sud della Spagna.
Prendiamo il fedele minibus 32 che porta in Gran Via.
Lo stomaco reclama attenzione, i locali per tapear abbondano e c’è solo l’imbarazzo della scelta!
Ci infiliamo nella Bodega Castaneda (enne con la tilde, ma non so tirarla fuori dalla tastiera), segnalata da mamma TimeOut.
Ci scoliamo un (bel) po’ di cava. A Granada c’è ancora la bella abitudine di servire il primo giro di tapas gratuitamente (sentirete i camerieri dire: “Una/dos/tres primeras” insieme a quello che avete ordinato da bere, in base a quanti siete).
Arrivano gamberi, integrati da tortilla e lomo caliente con queso.
Capitiamo in orario da turisti, infatti il locale è mezzo vuoto. La sera invece era impossibile entrarci.
Avevo fatto altre foto ma c’erano dentro un po’ di vecchi beoni e le ho scartate.
Doccia e cena in un ristorante né bello né brutto vicino alla Plaza "Brambilla", a base di Habas con jamon, Ensalada de pimientos e Solomillo al ajillo. Discreto ma senza acuti. Eravamo troppo cotti per cercare il locale giusto. Inoltre tutti i ristoranti /bar/bodegas traboccavano letteralmente di gente in vacanza per la Semana Santa.
Sono distrutto e sogno la mia bella camera silenziosa.
Sabato 27 marzo
La giornata non può cominciare senza un bel desayuno in quello che è stato il centro di gravità del weekend: il Cafè Lisboa in Plaza Nueva.
Si comincia la giornata con due café con leche e tostadas con jamos serrano e tomate.
Alla vista di queste, altri avventori si sono seduti al volo!!
Oggi la visita della città ci porterà fuori dagli itinerari più classici. Devo fare rifornimento di lomo e per farla facile andiamo a El corte Inglés. Ci sarà sicuramente di meglio ma il tempo stringe.
Le distanze sono minime, attraversiamo parte dei quartieri di Realejo e San Matias e giungiamo nella zona di Carrera del Genil che porta al lungofiume.
Qui Granada è meno caratteristica, anzi non lo è per niente ma rimane più che gradevole.
La mattina passa veloce e riserviamo il pomeriggio alla visita dell’Albaycin, il quartiere più caratteristico, posto sulla collina di fronte a quella dell’Alhambra.
Prendiamo un altro agile minibus e scendiamo nel punto più alto, nei pressi del Mirador de San Nicolas, da dove si gode di una bellissima vista sull’Alhambra con la Sierra Nevada sullo sfondo.
Il panorama dal Mirador.
L'Alhambra
L'Alcazaba
La Torre de la Vela
Il Mirador di San Nicolas, affollato di turisti, locali, persone qualunque, sballoni e marcioni (non gli aerei) vari, ma tutto in maniera molto naturale e rilassata.
La chiesa “ verde” di San Nicolas
La moschea nuova.
Le case sono tutte bianchissime: alcune restaurate (bene), altre più fatiscenti. l’amalgama è comunque perfetto.
Le piazze sono tutte gremite di gente che si gode il sole ai tavoli dei bar e in ognuna c'è qualcuno che fa musica. In effetti si sta da Dio.
Globalizzazione si, ma moresca!
Spunti di discussione.
Sovrapposizioni verso la Sierra Nevada.
Fioritura esplosiva.
Altri due Eurocypria??
Si passeggia, si vaga, si beve qualcosa. E' un luogo meraviglioso per perdersi senza meta.
E' tardo pomeriggio, ma non è ancora l'ora giusta per vedere l'Alhambra illuminata.
Torniamo “giù da basso” in Plaza Nueva: piccola sosta in hotel e poi torno su col pratico pulmino al Mirador de San Nicolas.
Ecco lo spettacolo:
Scendo in centro a piedi questa volta e le viuzze dell'Albaycin di sera sono ancora più fascinose.
Belli i lampioni delle vie commerciali intorno all'Alcaiceria. Tutti i negozi vendono paccottiglia simil-marocchina: davvero deludente.
Alla sera rinunciamo a cercare un locale carino per cenare: c'è davvero troppa gente in città, ancora più del giorno prima.
Non vi dirò dove abbiamo mangiato...
Domenica 28 Marzo
Ci son un paio d'ore da impegnare prima di andare in aeroporto.
Visitiamo la Carrera del Darro, la via che corre lungo il fiumiciattolo che scorre nella gola tra le colline dell'Albaycin e dell'Alhambra.
E' ora di andare.
Prendiamo il bus che ogni ora parte per l'aeroporto in Gran Via.
In 35 minuti siamo a GRX.
Siamo in anticipo e gli addetti Ryanair però tardano e non sono presenti le due ore precedenti al volo. Intanto al check-in si è formata una lunga coda di persone che devono registrare il bagaglio (molti). Una coppia di spagnoli ha lasciato giù 160 euro di eccedenza.
L'aerostazione è brutta e squallida.
Vetrata panoramica.
Zona ristoro piacevole.
Volo FR 4648 GRX-BGY
B737-800 EI-DCH
Scheduled 13.45 - 16.15.
Block to block: 13.52-16.09.
In air: 13.55 – 16.04
Seat 28F
L'imbarco inizia alle 13.10 con i priority, che attenderanno sotto una tettoia fuori dal gate che a tutti vengano ritirate le carte d'imbarco. Quindi viene aperta una catena e lì devi correre se vuoi che la tua priority abbia ancora un senso.
Tutto ciò l'ho trovato veramente pessimo. Una vera presa per i fondelli a danno del consumatore, un pretesto per furtare i 3/4/5 euro al passeggero. E questo vale si è verificato anche a BGY.
Scatto avanti ma ho un'indecisione...salgo da davanti o da dietro???
Una hostess simpatica di nome Luisella capisce il dilemma e ci fa cenno di salire da dietro arricciando gli indici tentatori verso di lei.
Alle 13.20 siamo a bordo. Alle 13.40 l'imbarco è completato.
L'aereo è bello pieno, molto pieno e l'equipaggio è in parte cordiale, soprattutto Pedro che parla benissimo l'italiano, in parte (quella italica) molto ma molto meno.
Si decolla per 27 e poi si vira verso nord e poi verso est poco dopo il decollo. Si procederà via Valencia-Barcelona-Genova.
GRX
Granada City
Boh?? Non lo trovo....
La Sierra Nevada
L'embalse negratin
Incredibili le pendici degli sterminati altipiani.
Voliamo sopra le nuvole per un bel po'.
Cielo sereno solo a Valencia, pesantemente editata perché si vedesse qualcosa.
Ancora nuvole fino a GOA.
Genova
Dall'alto le montagne dell'entroterra ligure mi affascinano moltissimo.
Il lago di Brugneto.
Rosano in Val Borbera
Il Monte Penice.
San Damiano (PC)
Piacenza. Il fiume blu è il Trebbia, quello marrone è il Po.
Ancora il Po.
Cremona.
Ghedi e Montichiari.
Brescia.
Il Lago d'Iseo.
Il Monte Isola. Com'è bello l'avvicinamento a BGY, non mi ricordavo!
Lovere.
In finale.
Eccoci a Berghém!
Winglet to winglet.
Neanche un cargo...uff!!
Ritiro la valigia alle 16.18. C'è un taglio sulla fodera, ma me ne accorgo solo quando arrivo a Milano. Amen.
La giornata è variabile ma con una luce davvero bella. Tutto sommato è un ritorno piacevole.
Granada mi è piaciuta moltissimo. E' una città dai molti volti: monumentale, popolare, elegante e gitana allo stesso tempo. E' anche una di quelle città dove è bello passeggiare senza dover per forza visitare qualcosa, e ciò lo apprezzo molto.
Mi è piaciuta di più Siviglia, l'unica altra città andalusa che conosco, ma merita senza dubbio il viaggio.
Non volavo con Ryanair dal 2002, quando non erano così micragnosi.
Bagaglio danneggiato, cibo a bordo scaduto, priority-presa per i fondelli e fee per pagamento cc troppo alto.
Ci volerò senz'altro ancora, ma se non avrò alternativa come in questo caso.
Voglio ringraziare anticipatamente chi avrà avuto la pazienza di seguire questo TR, chi ha voluto lasciare un commento ma anche chi lo ha ignorato.
Naturalmente consigli, critiche e commenti più che ben accetti.
Prossima puntata MXP-DBV con U2.
Ciao
Paolo