E fine febbraio quando alcuni amici mi dicono, “andiamo una notte in Romania sul Mar Nero” ?
Proposta accettata! Una notte a Constanta approfittando di un’offerta Ryanair a pochi euro.
Il volo per Constanta parte alle 06.45. Per le 05.50 sono in aeroporto ma la coda di 25min ai varchi sicurezza e ai controlli di polizia mi fa arrivare al gate quasi alle 06.25 ed il volo è già parzialmente imbarcato. Esibendo il web check-in vengo comunque fatto avanzare e mi viene data la precedenza.
Imbarchiamo a piedi dal gate 22 (primo piano). E’ il gate che richiede un lungo percorso tra cunicoli e rampe prima di arrivare all’uscita. Si esce in una zona “cantiere” (Finalmente ampliano la sala arrivi, sarà l’ennesima toppa?). Un a/v Ryanair controlla mentre i passeggeri attraversano la strada aeroportuale e il nostro B737 EI-DHV è pronto ad accoglierci.
Entro dalla porta posteriore e prendo posto in una delle file immediatamente dietro l’ala. L’aereo non è pieno ed è riempito con un 30% di italiani e un 70% di rumeni. In tutto saremo 100-110 pax, non di più.
Mentre si completa l’imbarco viene fornito un questionario sui voli Italia-Romania. Il questionario tende ad identificare il passeggero medio, i mezzi di trasporto usati maggiormente per i viaggi Italia-Romania, gli aeroporti italiani (del nord) che usa maggiormente e le compagnie più apprezzate
Nella seconda pagina ci sono domande sulle modalità di acquisto dei biglietti (internet, o agenzia).
Ryanair sonda il mercato con un questionario
Classica dimostrazione di sicurezza e chiusura delle porte in perfetto orario. Si utilizza tutta la pista sussidiaria per il rullaggio (costeggiando l’aeroporto militare, dove è parcheggiato il DC-8 del Togo). Decollo verso nord su Pisa.
DC-8 della Repubblica del Togo
La rotta che seguiremo, come ci dice il comandante, sarà Pisa-Ancona-Spalato-Sarajevo-Bucarest-Constanta. Sorvoliamo Lucca e poi ci dirigiamo verso est.
Inizia il servizio di bordo che ha un discreto successo (tra i rumeni di sesso maschile, nonostante l’ora, la birra è gettonata). In poco tempo arriviamo ad Ancona. C’è molta foschia ma riesco ad intravedere la pista del “Raffaello Sanzio”, poi la città e la riviera del Conero.
Ancona e la riviera del Conero
In 15-20min attraversiamo l’Adriatico e ci ritroviamo sulla riviera di Spalato. Riconosco l’aeroporto di Trogir che tante volte da piccolo mi ha visto alle reti a sbirciare gli aerei.
Riconosco i luoghi delle mie vacanze d’infanzia Sibenico, Primosten e l’isola di Hvar. Attraversiamo l’ennesimo confine per entrare nel territorio della Bosnia, alcune vette sono ancora imbiancate ma il verde della natura domina.
Classica vista della cabina
Costa croata
Rilievi vicino Sarajevo
L’estremità dell’ala
Sotto di noi iniziano a scorrere nuvole man mano sempre più spesse e compatte. La discesa inizia dolcemente e superato lo strato di nubi la campagna della Romania orientale ci aspetta. Le distese coltivate sono senza confini e i piccoli villaggi di campagna hanno forme molto regolari. Dall’alto si notano anche le molte strade non asfaltate.
Campagna rumena
Ma quanta agricoltura…..e che precisione
Villaggio rumeno
Atterraggio perfetto. La pista non è asfaltata ma è costituita da blocchi di cemento quadrati accostati l’uno all’altro. E’ una caratteristica di tutte (o quasi) le piste dell’exURSS e dei rispettivi “satelliti”. Nelle giunture le malerbe non mancano.
VIDEO DELL’ATTERRAGGIO: www.youtube.com/watch?v=G7FLE--ogoE
Arriviamo davanti all’aerea arrivi (l’aereo viene parcheggiato parallelamente all’aerostazione) e sulla nostra destra ci sono 3 aerei caccia con molti militari nei dintorni. La loro attività si ferma e quasi allineati osservano le operazioni di sbarco.
“Siamo interessanti” i militari ci osservano
Arriva la scaletta (raro esempio di instabilità, obsoleta e rugginosa) e poi due bus anche loro protagonisti di un tempo passato. Non ho mai visto un così gran numero di addetti aeroportuali intorno ad un aereo Ryanair (è sicuramente superiore anche al numero degli addetti che schiera Alghero, comunque spropositato).
La scaletta rugginosa….
Estraggo la macchina fotografica per fare due foto all’aeroporto che lato airside è circondata da giardini con alberi, cespugli e arbusti ma dato che siamo seguiti da un esercito di addetti vengo immediatamente bloccato con un duro “NO FOTO”.
L’immigrazione viene fatta con una lentezza e meticolosità spaventosa (nostalgia dei timbri?). Siamo su 2 file, ci vogliono 15min e lascio ancora persone dietro.
Usciti dalla sala arrivi un unico nastro bagaglio consegna i pochi colli imbarcati, Arriviamo in una saletta stile anni ’60 gremita di tassisti abusivi che gridano “Bucarest”, “Galati”, “Tulcea”…. .
Non abbiamo noleggiato un’auto dato l’esiguo tempo di permanenza, ma mi ero cercato di informare sulle modalità di trasporto all’ufficio di promozione turistica che mi scriveva: “L’aeroporto è periferico e remoto, raramente ci sono taxi ufficiali. Se vi portate sulla provinciale passano minibus per Constanta che per 4 lei ( 1€ ) arrivano in centro (ca. 28 Km di strada)” .
La Hertz e la Europcar non hanno dei box dedicati. Ci sono tavoli in mezzo alla stanza con fogli A4 adesivi e il nome della compagnia che rappresentano. Mi avvicino per curiosità, sempre tra il vociare di offerte per Bucharest e Tulcea, e oso chiedere alla Europcar quando costa un auto per 2gg. Il signore in italiano perfetto mi risponde costa 96€, ma per te posso fare 75€. Gli rispondo che valuterò.
Pubblicizzano PSA come HUB….
Usciamo dall’edificio, e fuori ci sono dei bus GT con i manifesti della Ryanair. Mi viene da pensare che hanno organizzato un bus ma dopo alcuni minuti non hanno le idee chiare su una possibile partenza le voci dicono: “forse”, “8€ a testa”, “ma tanto si parte”… ma noi spazientiti alle 10.30 prendiamo un abusivo che per 15€ ci porta all’hotel di Mamaia su una fantastica (dice lui) Dacia Logan.
L’aeroporto
La via che va all’aeroporto
Durante il viaggio l’autista parla continuamente della Bella Italia, grida al cellulare, esalta le prestazioni della Dacia Logan dicendomi che in Italia è by Renault ed è certo che avrà successo. Io annuisco per non contraddirlo….in 25min arriva a Mamaia e subito ci chiede se vogliamo il numero di cellulare per un eventuale viaggio di ritorno. Gli rispondo direttamente di passare l’indomani alle 11.30…..riflette e dopo pochi attimi risponde “Lavoro domani, ma per voi posso prendere malattia in lavoro e portare aeroporto”. Accordati.
Hotel veramente carino un buon 4****, essendo in quadrupla per stare tutti insieme abbiamo preso una suite che hanno adattato in quattro posti letto. Arredamento nuovo, pulizia impeccabile, accappatoi, ciabattine, una serie infinita di saponcini e asciugamani. Prezzo Modico, il bello di andare dove il costo della vita è più basso. La camera è già pronta alle 11.00 di mattina.
Chiamiamo un taxi (questa volta ufficiale) e ci facciamo portare a Constanta centro. Mamaia-Constanta costo totale della corsa 11 lei (ca. 3€) per 5 Km.
La città è in “triste decadenza” . Lo si capisce subito facendo pochi metri a piedi. Si percepisce che in un periodo storico non troppo lontano era una stella luccicante, adesso del luccichio è rimasto poco e la stella si è spenta.
Iniziamo col dire che in centro non si entra con veicoli a trazione animale
Bus variopinti
Siamo in UE, la rete di distribuzione elettrica alle spalle è da brivido (da poco è by Enel)
Si guarda verso “la mecca”….
Dall’alto del minareto…..il porto sul Mar Nero
Giardini non curati, marciapiedi dai coperchi dei tombini asportati (ci spiegano che vengono rubati di notte e che esiste un mercato nero dei metalli da fonderia), strade piene di buche, e linee di trasmissione elettrica da brivido ci fanno compagnia nella visita.
Ci sono una serie infinita di bandiere dell’unione europea e molti prezzi (delle auto, delle case e dei beni costosi) sono espressi in Euro.
Visitiamo le due chiese ortodosse, il vecchio casinò (abbandono totale), la parte amministrativa e il porto. Saliamo anche sul minareto della moschea e visitiamo l’interno (prezzo 1 lei, ca. 0,26€).
Ortodossi
Il casinò…..decadenza allo stato puro
bye bye regime….sono quasi 19 anni.
A proposito di prezzi, a chi interessa, per farsi un’idea: 1 pacchetto di Malboro ca. 1,50€, un cono gelato ca. 0,30€, un pezzo dolce al bar ca. 0,30€.
Mamaia ha una fantastica cabinovia che passa sopra gli hotel. Un prezzo modico garantisce una bella vista d’insieme dall’alto di una fascia di litorale che probabilmente nel famoso “tempo che fu” ha visto migliaia di turisti operai e tante Dacia.
Complesso ortodosso
Linea 310 per Mamaia, meglio andare in taxi.
Ingresso in Mamaia
Nel contesto decadente….mi ha fatto tornare in mente la scena di “Goodbye Lenin” con il manifesto della CocaCola
Telegondola di Mamaia
Telegondola
Una serie di hotel tutti uguali, cambia il colore e il nome
Si facevano una volta i tuffi
Marchio TUI
Fenomeno del randagismo diffusissimo….
Dopo aver effettuato colazione e esser ritornati a Constanta per visitare il complesso ortodosso in legno alle 11.15 il nostro amico “tassista abusivo” è posizionato con gli indicatori di direzione lampeggianti a margine della strada a pochi metri dall’albergo.
Ci scambiamo il saluto e chiedo dal momento che 15€ per il tragitto ho scoperto che sono una spesa folle di farmi fare un giro nel paese dell’aeroporto (Mihail Kogalniceanu) per rendermi conto della realtà rurale rumena. Da principio non capisce il motivo della deviazione o fa finta di non capire, poi mi dice che il paese è brutto e non merita la sosta….alla fine si convince che vedrà i 15€ solo dopo che avrà sostato nel paese.
Segnale stradale, è il paese dove si trova l’aeroporto
Abitazioni sulla strada principale
Abitazioni sulla strada principale 2
Soluzione ideale per tagliare l’erba lungo le strade
Ho gli ultimi Lei da spendere, l’autista vuole Euro cash, e allora all’interno del paese compro un salame tipico (che si rivelerà immangiabile da quanto è affumicato) e qualche pacchetto di sigarette da regalare. Arriviamo in aeroporto, saluto il tassinaro e m’incammino verso la sala check-in.
I padroni di casa….fanno un volo al mattino Constanta-Timisoara (via Craiova)
Area partenze, all’interno non si può fotografare
Prospetto principale
Il bar dell’aeroporto….notare il mangianastri. Prezzi onesti, negli aeroporti in genere si spende tanto (qui una lattina di coca-cola costa 2lei, 0,50 €)
All’atto della prenotazione non era possibile fare il web check-in a CND e quindi fui costretto a selezionare quello tradizionale. Check-in rigorosamente a mano con carte d’imbarco scritte con la biro. Sono aperti due banchi e per ogni banco ci sono tre persone (1 che mette la valigia sul nastro, 1 che etichetta la valigia, 1 che compila la carta d’imbarco e spunta sempre a mano la lista dei passeggeri).
Non ci sono monitor per capire se il volo è in ritardo o meno, chiedo gentilmente se è in orario ma nessuno sa nulla. Un addetto che da lontano ascolta mi risponde “Appena atterra dopo mezza ora riparte” Gli rispondo con un bel grazie, senza aggiungere un “me lo immaginavo” perché pensavo di essere scortese.
Inizia il calvario. Pisa è l’unico volo in partenza ( prenotati 182 ) ci sono 2 postazioni per il varco sicurezza che procedono di una lentezza mai vista. Passano e ripassano i trolley uno ad uno, aprono i trolley, attestano quasi ogni pax, esultano se trovano dei liquidi. Un esercito di addetti….ci vogliono quasi 50min per passare i controlli, più altri 10 in fila dalla polizia.
Giunto in sala gates scorgo l’aereo. Ci sono due gates per PISA un gates per i prioritari e uno per il popolo semplice. Si imbarca a piedi dopo che altri 2.000 addetti riguardano i misteriosi bagagli a mano e staccano i tagliandi dalla carte d’imbarco.
Ultimi ritardatari….per colpa dei controlli sicurezza
Classica immagine interna
L’aereo è lo stesso dell’andata: EI-DHV. Saliti a bordo un simpatico a/v (ci avevo già volato verso AHO in aprile) ripete “Benvenuti a bordo di Ryanair, la compagnia per qualche strano motivo non assegna posti a sedere vi invitiamo a sedervi dove capita che tanto siamo pieni”, “Questa volta non ci sono file interdette, potete scegliere anche le fantastiche file 3-4 che in genere teniamo chiuse”. Siedono vicini a me dei ragazzi romani (un numeroso gruppo) che hanno fatto Roma-Bucharest con Wizz e tornano sulla CND-PSA. La nuova musichetta risuona fino alla noia durante tutto l’imbarco che si dilunga per il problema dei TROPPI bagagli a mano che non entrano….molti finiranno nell’area degli a/v in testa e in coda al 737.
Viene fatta la dimostrazione e si decolla verso nord, con immediata virata a ovest.
Sorvoliamo vicino a Otopeni. Il servizio bar si ferma da quasi tutti. Ordino una pizza al salamino e un ACE ma mi arriva una margherita. Da notare che una bottiglietta d’acqua adesso costa 3€ .
OTP e Bucarest in secondo piano
Movimento a bordo
Anche in questo volo c’è il fuso orario e gli a/v spiegano come ci si deve comportare con gli orologi, poi inizia la vendita dei biglietti del Terravision e del gratta e vinci.
L’a/v simpatico ogni tanto fa qualche annuncio “Vendiamo profumi e non sigarette….meglio profumarsi che avere l’alito fumoso” … sarà una nuova tecnica di marketing nella parte di aereo dove operava ha venduto sicuramente più profumi perché il suo carrellino era quasi sempre fermo.
Tempaccio
La rotta è la stessa dell’andata. Rivedo Spalato e le coste croate…..poi l’Adriatico e sotto di noi iniziano le nubi. Inizia la discesa verso Pisa e all’altezza di “località Crocino, zona Collesalvetti (LI)” si rivede la terra toscana. Viriamo poco prima di Rosignano e l’aereo si porta davanti a Livorno per iniziare l’atterraggio. Vedo la secca della Meloria, le spiagge di Calabrone, Camp Darby e pista. Piove!! Atterraggio duro.
Suono di trombe….abbiamo 20minuti di anticipo!! Parcheggiamo vicino ad A319 IG che probabilmente per il brutto tempo in Toscana ha dirottato da Firenze a Pisa.
Intruso a PSA….ma viene spesso
Una scaletta migliore
PSA
PSA
Arriva un pullman tradizionale e uno in livrea “Carpisa” che a Pisa ci sta pure bene…ci scendono in area cantieristica (ampliano la sala arrivi), rapidi controlli di frontiera e fine del viaggio.
Esperienza positiva…..la consiglio chi vuol vedere un po’ di est a prezzo low cost!
Proposta accettata! Una notte a Constanta approfittando di un’offerta Ryanair a pochi euro.
Il volo per Constanta parte alle 06.45. Per le 05.50 sono in aeroporto ma la coda di 25min ai varchi sicurezza e ai controlli di polizia mi fa arrivare al gate quasi alle 06.25 ed il volo è già parzialmente imbarcato. Esibendo il web check-in vengo comunque fatto avanzare e mi viene data la precedenza.
Imbarchiamo a piedi dal gate 22 (primo piano). E’ il gate che richiede un lungo percorso tra cunicoli e rampe prima di arrivare all’uscita. Si esce in una zona “cantiere” (Finalmente ampliano la sala arrivi, sarà l’ennesima toppa?). Un a/v Ryanair controlla mentre i passeggeri attraversano la strada aeroportuale e il nostro B737 EI-DHV è pronto ad accoglierci.
Entro dalla porta posteriore e prendo posto in una delle file immediatamente dietro l’ala. L’aereo non è pieno ed è riempito con un 30% di italiani e un 70% di rumeni. In tutto saremo 100-110 pax, non di più.
Mentre si completa l’imbarco viene fornito un questionario sui voli Italia-Romania. Il questionario tende ad identificare il passeggero medio, i mezzi di trasporto usati maggiormente per i viaggi Italia-Romania, gli aeroporti italiani (del nord) che usa maggiormente e le compagnie più apprezzate
Nella seconda pagina ci sono domande sulle modalità di acquisto dei biglietti (internet, o agenzia).

Ryanair sonda il mercato con un questionario
Classica dimostrazione di sicurezza e chiusura delle porte in perfetto orario. Si utilizza tutta la pista sussidiaria per il rullaggio (costeggiando l’aeroporto militare, dove è parcheggiato il DC-8 del Togo). Decollo verso nord su Pisa.

DC-8 della Repubblica del Togo
La rotta che seguiremo, come ci dice il comandante, sarà Pisa-Ancona-Spalato-Sarajevo-Bucarest-Constanta. Sorvoliamo Lucca e poi ci dirigiamo verso est.
Inizia il servizio di bordo che ha un discreto successo (tra i rumeni di sesso maschile, nonostante l’ora, la birra è gettonata). In poco tempo arriviamo ad Ancona. C’è molta foschia ma riesco ad intravedere la pista del “Raffaello Sanzio”, poi la città e la riviera del Conero.

Ancona e la riviera del Conero
In 15-20min attraversiamo l’Adriatico e ci ritroviamo sulla riviera di Spalato. Riconosco l’aeroporto di Trogir che tante volte da piccolo mi ha visto alle reti a sbirciare gli aerei.
Riconosco i luoghi delle mie vacanze d’infanzia Sibenico, Primosten e l’isola di Hvar. Attraversiamo l’ennesimo confine per entrare nel territorio della Bosnia, alcune vette sono ancora imbiancate ma il verde della natura domina.

Classica vista della cabina

Costa croata

Rilievi vicino Sarajevo

L’estremità dell’ala
Sotto di noi iniziano a scorrere nuvole man mano sempre più spesse e compatte. La discesa inizia dolcemente e superato lo strato di nubi la campagna della Romania orientale ci aspetta. Le distese coltivate sono senza confini e i piccoli villaggi di campagna hanno forme molto regolari. Dall’alto si notano anche le molte strade non asfaltate.

Campagna rumena

Ma quanta agricoltura…..e che precisione

Villaggio rumeno
Atterraggio perfetto. La pista non è asfaltata ma è costituita da blocchi di cemento quadrati accostati l’uno all’altro. E’ una caratteristica di tutte (o quasi) le piste dell’exURSS e dei rispettivi “satelliti”. Nelle giunture le malerbe non mancano.
VIDEO DELL’ATTERRAGGIO: www.youtube.com/watch?v=G7FLE--ogoE
Arriviamo davanti all’aerea arrivi (l’aereo viene parcheggiato parallelamente all’aerostazione) e sulla nostra destra ci sono 3 aerei caccia con molti militari nei dintorni. La loro attività si ferma e quasi allineati osservano le operazioni di sbarco.

“Siamo interessanti” i militari ci osservano
Arriva la scaletta (raro esempio di instabilità, obsoleta e rugginosa) e poi due bus anche loro protagonisti di un tempo passato. Non ho mai visto un così gran numero di addetti aeroportuali intorno ad un aereo Ryanair (è sicuramente superiore anche al numero degli addetti che schiera Alghero, comunque spropositato).

La scaletta rugginosa….
Estraggo la macchina fotografica per fare due foto all’aeroporto che lato airside è circondata da giardini con alberi, cespugli e arbusti ma dato che siamo seguiti da un esercito di addetti vengo immediatamente bloccato con un duro “NO FOTO”.
L’immigrazione viene fatta con una lentezza e meticolosità spaventosa (nostalgia dei timbri?). Siamo su 2 file, ci vogliono 15min e lascio ancora persone dietro.
Usciti dalla sala arrivi un unico nastro bagaglio consegna i pochi colli imbarcati, Arriviamo in una saletta stile anni ’60 gremita di tassisti abusivi che gridano “Bucarest”, “Galati”, “Tulcea”…. .
Non abbiamo noleggiato un’auto dato l’esiguo tempo di permanenza, ma mi ero cercato di informare sulle modalità di trasporto all’ufficio di promozione turistica che mi scriveva: “L’aeroporto è periferico e remoto, raramente ci sono taxi ufficiali. Se vi portate sulla provinciale passano minibus per Constanta che per 4 lei ( 1€ ) arrivano in centro (ca. 28 Km di strada)” .
La Hertz e la Europcar non hanno dei box dedicati. Ci sono tavoli in mezzo alla stanza con fogli A4 adesivi e il nome della compagnia che rappresentano. Mi avvicino per curiosità, sempre tra il vociare di offerte per Bucharest e Tulcea, e oso chiedere alla Europcar quando costa un auto per 2gg. Il signore in italiano perfetto mi risponde costa 96€, ma per te posso fare 75€. Gli rispondo che valuterò.

Pubblicizzano PSA come HUB….
Usciamo dall’edificio, e fuori ci sono dei bus GT con i manifesti della Ryanair. Mi viene da pensare che hanno organizzato un bus ma dopo alcuni minuti non hanno le idee chiare su una possibile partenza le voci dicono: “forse”, “8€ a testa”, “ma tanto si parte”… ma noi spazientiti alle 10.30 prendiamo un abusivo che per 15€ ci porta all’hotel di Mamaia su una fantastica (dice lui) Dacia Logan.

L’aeroporto

La via che va all’aeroporto
Durante il viaggio l’autista parla continuamente della Bella Italia, grida al cellulare, esalta le prestazioni della Dacia Logan dicendomi che in Italia è by Renault ed è certo che avrà successo. Io annuisco per non contraddirlo….in 25min arriva a Mamaia e subito ci chiede se vogliamo il numero di cellulare per un eventuale viaggio di ritorno. Gli rispondo direttamente di passare l’indomani alle 11.30…..riflette e dopo pochi attimi risponde “Lavoro domani, ma per voi posso prendere malattia in lavoro e portare aeroporto”. Accordati.
Hotel veramente carino un buon 4****, essendo in quadrupla per stare tutti insieme abbiamo preso una suite che hanno adattato in quattro posti letto. Arredamento nuovo, pulizia impeccabile, accappatoi, ciabattine, una serie infinita di saponcini e asciugamani. Prezzo Modico, il bello di andare dove il costo della vita è più basso. La camera è già pronta alle 11.00 di mattina.
Chiamiamo un taxi (questa volta ufficiale) e ci facciamo portare a Constanta centro. Mamaia-Constanta costo totale della corsa 11 lei (ca. 3€) per 5 Km.
La città è in “triste decadenza” . Lo si capisce subito facendo pochi metri a piedi. Si percepisce che in un periodo storico non troppo lontano era una stella luccicante, adesso del luccichio è rimasto poco e la stella si è spenta.

Iniziamo col dire che in centro non si entra con veicoli a trazione animale

Bus variopinti

Siamo in UE, la rete di distribuzione elettrica alle spalle è da brivido (da poco è by Enel)

Si guarda verso “la mecca”….

Dall’alto del minareto…..il porto sul Mar Nero
Giardini non curati, marciapiedi dai coperchi dei tombini asportati (ci spiegano che vengono rubati di notte e che esiste un mercato nero dei metalli da fonderia), strade piene di buche, e linee di trasmissione elettrica da brivido ci fanno compagnia nella visita.
Ci sono una serie infinita di bandiere dell’unione europea e molti prezzi (delle auto, delle case e dei beni costosi) sono espressi in Euro.
Visitiamo le due chiese ortodosse, il vecchio casinò (abbandono totale), la parte amministrativa e il porto. Saliamo anche sul minareto della moschea e visitiamo l’interno (prezzo 1 lei, ca. 0,26€).

Ortodossi

Il casinò…..decadenza allo stato puro

bye bye regime….sono quasi 19 anni.
A proposito di prezzi, a chi interessa, per farsi un’idea: 1 pacchetto di Malboro ca. 1,50€, un cono gelato ca. 0,30€, un pezzo dolce al bar ca. 0,30€.
Mamaia ha una fantastica cabinovia che passa sopra gli hotel. Un prezzo modico garantisce una bella vista d’insieme dall’alto di una fascia di litorale che probabilmente nel famoso “tempo che fu” ha visto migliaia di turisti operai e tante Dacia.

Complesso ortodosso

Linea 310 per Mamaia, meglio andare in taxi.

Ingresso in Mamaia

Nel contesto decadente….mi ha fatto tornare in mente la scena di “Goodbye Lenin” con il manifesto della CocaCola

Telegondola di Mamaia

Telegondola

Una serie di hotel tutti uguali, cambia il colore e il nome

Si facevano una volta i tuffi

Marchio TUI

Fenomeno del randagismo diffusissimo….
Dopo aver effettuato colazione e esser ritornati a Constanta per visitare il complesso ortodosso in legno alle 11.15 il nostro amico “tassista abusivo” è posizionato con gli indicatori di direzione lampeggianti a margine della strada a pochi metri dall’albergo.
Ci scambiamo il saluto e chiedo dal momento che 15€ per il tragitto ho scoperto che sono una spesa folle di farmi fare un giro nel paese dell’aeroporto (Mihail Kogalniceanu) per rendermi conto della realtà rurale rumena. Da principio non capisce il motivo della deviazione o fa finta di non capire, poi mi dice che il paese è brutto e non merita la sosta….alla fine si convince che vedrà i 15€ solo dopo che avrà sostato nel paese.

Segnale stradale, è il paese dove si trova l’aeroporto

Abitazioni sulla strada principale

Abitazioni sulla strada principale 2

Soluzione ideale per tagliare l’erba lungo le strade
Ho gli ultimi Lei da spendere, l’autista vuole Euro cash, e allora all’interno del paese compro un salame tipico (che si rivelerà immangiabile da quanto è affumicato) e qualche pacchetto di sigarette da regalare. Arriviamo in aeroporto, saluto il tassinaro e m’incammino verso la sala check-in.

I padroni di casa….fanno un volo al mattino Constanta-Timisoara (via Craiova)

Area partenze, all’interno non si può fotografare

Prospetto principale

Il bar dell’aeroporto….notare il mangianastri. Prezzi onesti, negli aeroporti in genere si spende tanto (qui una lattina di coca-cola costa 2lei, 0,50 €)
All’atto della prenotazione non era possibile fare il web check-in a CND e quindi fui costretto a selezionare quello tradizionale. Check-in rigorosamente a mano con carte d’imbarco scritte con la biro. Sono aperti due banchi e per ogni banco ci sono tre persone (1 che mette la valigia sul nastro, 1 che etichetta la valigia, 1 che compila la carta d’imbarco e spunta sempre a mano la lista dei passeggeri).
Non ci sono monitor per capire se il volo è in ritardo o meno, chiedo gentilmente se è in orario ma nessuno sa nulla. Un addetto che da lontano ascolta mi risponde “Appena atterra dopo mezza ora riparte” Gli rispondo con un bel grazie, senza aggiungere un “me lo immaginavo” perché pensavo di essere scortese.
Inizia il calvario. Pisa è l’unico volo in partenza ( prenotati 182 ) ci sono 2 postazioni per il varco sicurezza che procedono di una lentezza mai vista. Passano e ripassano i trolley uno ad uno, aprono i trolley, attestano quasi ogni pax, esultano se trovano dei liquidi. Un esercito di addetti….ci vogliono quasi 50min per passare i controlli, più altri 10 in fila dalla polizia.
Giunto in sala gates scorgo l’aereo. Ci sono due gates per PISA un gates per i prioritari e uno per il popolo semplice. Si imbarca a piedi dopo che altri 2.000 addetti riguardano i misteriosi bagagli a mano e staccano i tagliandi dalla carte d’imbarco.

Ultimi ritardatari….per colpa dei controlli sicurezza

Classica immagine interna
L’aereo è lo stesso dell’andata: EI-DHV. Saliti a bordo un simpatico a/v (ci avevo già volato verso AHO in aprile) ripete “Benvenuti a bordo di Ryanair, la compagnia per qualche strano motivo non assegna posti a sedere vi invitiamo a sedervi dove capita che tanto siamo pieni”, “Questa volta non ci sono file interdette, potete scegliere anche le fantastiche file 3-4 che in genere teniamo chiuse”. Siedono vicini a me dei ragazzi romani (un numeroso gruppo) che hanno fatto Roma-Bucharest con Wizz e tornano sulla CND-PSA. La nuova musichetta risuona fino alla noia durante tutto l’imbarco che si dilunga per il problema dei TROPPI bagagli a mano che non entrano….molti finiranno nell’area degli a/v in testa e in coda al 737.
Viene fatta la dimostrazione e si decolla verso nord, con immediata virata a ovest.
Sorvoliamo vicino a Otopeni. Il servizio bar si ferma da quasi tutti. Ordino una pizza al salamino e un ACE ma mi arriva una margherita. Da notare che una bottiglietta d’acqua adesso costa 3€ .

OTP e Bucarest in secondo piano

Movimento a bordo
Anche in questo volo c’è il fuso orario e gli a/v spiegano come ci si deve comportare con gli orologi, poi inizia la vendita dei biglietti del Terravision e del gratta e vinci.
L’a/v simpatico ogni tanto fa qualche annuncio “Vendiamo profumi e non sigarette….meglio profumarsi che avere l’alito fumoso” … sarà una nuova tecnica di marketing nella parte di aereo dove operava ha venduto sicuramente più profumi perché il suo carrellino era quasi sempre fermo.

Tempaccio
La rotta è la stessa dell’andata. Rivedo Spalato e le coste croate…..poi l’Adriatico e sotto di noi iniziano le nubi. Inizia la discesa verso Pisa e all’altezza di “località Crocino, zona Collesalvetti (LI)” si rivede la terra toscana. Viriamo poco prima di Rosignano e l’aereo si porta davanti a Livorno per iniziare l’atterraggio. Vedo la secca della Meloria, le spiagge di Calabrone, Camp Darby e pista. Piove!! Atterraggio duro.
Suono di trombe….abbiamo 20minuti di anticipo!! Parcheggiamo vicino ad A319 IG che probabilmente per il brutto tempo in Toscana ha dirottato da Firenze a Pisa.

Intruso a PSA….ma viene spesso

Una scaletta migliore

PSA

PSA
Arriva un pullman tradizionale e uno in livrea “Carpisa” che a Pisa ci sta pure bene…ci scendono in area cantieristica (ampliano la sala arrivi), rapidi controlli di frontiera e fine del viaggio.
Esperienza positiva…..la consiglio chi vuol vedere un po’ di est a prezzo low cost!