Toto: un miliardo per la nuova Alitalia


malpensante

Bannato
6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
Toto: un miliardo per la nuova Alitalia
«Faremo un aumento di capitale. Resteremo nella Sky Team. Per la flotta 2 nuovi aerei al mese»

MILANO — «La nostra nuova Alitalia nascerà dall'integrazione con Air One». «Sul fronte delle alleanze internazionali non vogliamo fare guerre inutili con nessuno». «Useremo ammortizzatori sociali per circa 2 mila persone ». «Rinnoveremo la flotta, con circa 26 nuovi aerei all'anno per tutta la durata del piano di rilancio ». «Sarà salvaguardata la concorrenza con il rilascio di alcuni slot». Carlo Toto, presidente di Air One, ha passato ieri l'intera giornata insieme agli advisor e ai consulenti delle banche che lo supportano nel progetto (Goldman Sachs, Intesa Sanpaolo, Morgan Stanley, Nomura e Boston Consulting) a definire gli ultimi dettagli del piano che domani consegnerà per conquistare Alitalia. Il tempo stringe. Ma Toto svela, in anticipo, le linee del suo progetto che sarà presentato da Ap Holding, cui fa capo Air One. Un progetto che prevede, con il risanamento e il rilancio di Alitalia, l'integrazione tra le prime due compagnie aeree italiane. E che prevede da subito un aumento di capitale per 1 miliardo e investimenti complessivi per 4,3 miliardi, in gran parte destinati al rinnovo della flotta a medio raggio, a cui si aggiungeranno quelli per il lungo raggio. Obiettivo: far diventare la nuova Alitalia la quarta compagnia europea, riuscire a chiudere i conti in pareggio già nel 2009 e portarla nel 2010 addirittura in utile.

«È una grande partita quella che stiamo giocando. E non è solo una sfida tra due pretendenti, ma riguarda il futuro del trasporto aereo italiano», dice Toto. Che aggiunge: «Il punto forte della nostra proposta sono gli aeroplani. Noi abbiamo lavorato partendo da cinque fattori fondamentali e dai quali è imprescindibile ogni ragionamento: il mercato, il personale, la finanza, gli aerei, il management». Quanto al personale («oggi forse un po' demotivato») il piano Air One prevede oltre ai 2 mila dipendenti per i quali si farà ricorso agli ammortizzatori sociali, leve socialmente compatibili. A fine piano vi sarà il mantenimento di 9.300 posti di lavoro in Alitalia Fly (la società impegnata nel trasporto aereo vero e proprio) rispetto ai circa 10.100 attuali, e la riduzione di circa mille posti in Az Service (società che opera nei servizi a supporto).

A questo proposito il presidente Air One intende rilanciare i servizi a terra, e, in particolare, costituire «un polo di eccellenza nella manutenzione, in grado di rispondere alle esigenze innanzitutto della nuova Alitalia e poi a quelle di clienti esterni». Il rinnovo della flotta è l'asso nella manica che intende calare Toto: «Ho motivo di pensare che questo discorso sia chiaro a pochi. Oggi Alitalia opera con aerei vecchi, che hanno costi di carburante e di manutenzione decisamente alti, oltre a offrire una qualità di servizio scadente. Noi intendiamo rinnovare la flotta con 130 nuovi aerei, al ritmo di 26 nuovi velivoli l'anno: saranno 90 Airbus A320, 20 A330 e 20 regionali (questi ultimi con contratti in corso di finalizzazione). Una forza che solo noi possiamo mettere in campo, visto che siamo il terzo maggior cliente al mondo di Airbus per ordini fermi di acquisto».

Pronto anche il nome del nuovo amministratore delegato: «Una sana gestione aziendale richiede le persone giuste al posto giusto. Abbiamo già stilato una lista e selezionato i nominativi per i posti di comando, tra cui c'è anche il nuovo amministratore delegato. Adesso, però, non posso proprio dire nulla di più». Dall'Antitrust non temete interventi? «Il problema esiste, ed è di competenza dell'Autorità italiana. Comunque ce ne siamo preoccupati: solo per citare un esempio, abbiamo anche messo nel conto una riduzione dei voli, circa il 20%, sui collegamenti oggi effettuati da Alitalia e Air One sulla tratta Milano-Roma». Resta la questione delle alleanze internazionali: oggi Alitalia fa parte di Sky Team, così come Air France, mentre Air One, dopo l'accordo commerciale con Lufthansa, è entrata nel network di Star Alliance. «Sappiamo che c'è un contratto in corso, che arriverà alla sua scadenza, nel 2010. Vedremo. Di certo non voglio fare guerre inutili su questo fronte». Un piano troppo ambizioso? «No, tutt'altro. È assolutamente di minima. Non potremo che far meglio».

Gabriele Dossena
Corriere della Sera

17 dicembre 2007
 
Quindi le voci che davano Lufthansa dietro Air One sono infondate. A questo punto non sarebbe impossibile vedere un accordo fra Air France-KLM ed Air One in quanto tutti concordano per fare restare la nuova AZ nello Sky Team...
 
Se AZ+AP rimane in Skyteam vorrà dire che cesseranno le storiche collaborazioni tra la stessa AP e i numerosi membri della famiglia Star Alliance, a partire da LH. E non mi sembra poco.
Allo stesso tempo AF-KL potrebbero snobbare la 'nuova' AZ nata dal matrimonio con AP, sebbene rimanga membro Skyteam. AF-KL probabilmente cercheranno di renderle la vita molto difficile, non è detto che manterranno lo stesso rapporto collaborativo che sussiste attualmente tra AZ e i franco-olandesi.
Magari a questo punto oneworld potrebbe essere una via di fuga per Alitalia, per non rimanere isolati in Europa. Ma interesserebbe a British e Iberia la nuova AZ+AP?
 
Ma le sta sparando un pò troppo in alto??
No sta esagerando in presa forse alla paura che abbiano già deciso x AF-KLM?
In caso positivo riuscirà a mantenere tutte queste incredibili promesse??[:305][:305]
 
prima comincia a ragionare da concorrente e meglio è per lui.
chiedesse il ridimensionamento di Linate, cercando di occupare il vuoto su MXP, invece di abbaiare alla luna.
vada poi a bussare da Oneworld.
 
Uscire dallo Sky Team nei prossimi 5 anni non é una cosa fattibile per AZ a causa di tutti i debiti che ha. Uscire dallo Sky Team = 200 Milioni di Euro di penale in tasca ad AF-KL. Per AP invece significherebbe solo interrompere accordi di codici congiunti con le compagnie della Star Alliance dal nuovo orario, cosa che non penso comporti penali.
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Toto: un miliardo per la nuova Alitalia
Obiettivo: far diventare la nuova Alitalia la quarta compagnia europea, riuscire a chiudere i conti in pareggio già nel 2009 e portarla nel 2010 addirittura in utile.

Ma è veramente possibile portare AZ al quarto posto in europa? Si dovrebbe superare BA che ha 33 milioni di pax ed Easy Jet che ne ha 38 milioni (in costante aumento) posizionandosi dietro AF/KL, LH ed FR. Non è troppo ambizioso partendo da un totale AZ + AP di circa 30 milioni?
 
Per Toto sarà difficile non tanto per l'obiettiva difficoltà nel risanare AZ, quanto per l'ostracismo dell'ENAC che continua a favorire le compagnie straniere mettendo i bastoni tra le ruote a quelle italiane invece con atteggiamenti ottusi e assolutamente discutibili.
 
Citazione:Messaggio inserito da billypaul

l'ostracismo dell'ENAC che continua a favorire le compagnie straniere mettendo i bastoni tra le ruote a quelle italiane invece con atteggiamenti ottusi e assolutamente discutibili.
Che Enac sia una delle rovine dell'aviazione italiana è fuor di dubbio, ma le compagnie straniere hanno più agio a competere in Italia anche perché le Enac estere sono più snelle della nostra e non perché quest'ultima le favorisca. Se proprio a Castro Pretorio devono avvantaggiare qualcuno pescano sempre in Italia (si vedano Alitalia, Meridiana o AlpiEagles).
 
L'ENAC nel 2004 aveva tentato di limitare l'attacco delle compagnie straniere chiedendogli di allineare i prezzi dei voli intercontinentali con quelli delle compagnie Italiane. La cosa ha creato scalpore (benché ai tempi, non so adesso, nel Regno Unito e Germania veniva fatta):

http://news.bbc.co.uk/2/hi/business/3548580.stm

Purtroppo in Italia non siamo abbastanza decisi nell'agire verso le ingiustizie...
 
Non farebbe senso comperare un'azienda ed aspettare fino al 2010 per l'integrazione. AP punta ad un'integrazione operativa (non di marchi dove pare che Air One continuerebbe ad esistere) con AZ e questa non é fattibile tenendo AZ nello Sky Team ed AP partner di LH.
 
Lunedì 17 Dicembre 2007, 15:21

Alitalia: Air One, Aperti a Partner Industriali Internazionali

(ASCA) - Roma, 17 dic - Il piano di Air One per l'Alitalia e' aperto a operatori internazionali del settore. Lo si legge nelle slides presentate durante la conferenza stampa in corso di Carlo Toto insieme all'amministratore delegato di Banca Intesa, Corrado Passera. Riguardo a una partnership industriale, si legge nel testo, vi e' la disponibilita' degli azionisti di Ap Holding, societa' che controlla Air One, di aprire il capitale a uno o piu' operatori internazionali del settore. ''Abbiamo ricevuto interesse - ha detto Toto in conferenza stampa - dall'Europa e fuori, da partner industriali''.
 
Lunedì 17 Dicembre 2007, 15:23

Alitalia: Piano Air One Prevede Investimenti Per 5,3 Mld Al 2012

(ASCA) - Roma, 17 dic - Il piano di Ap Holding, la societa' di Carlo Toto che controlla Air One, per Alitalia, prevede investimenti complessivi per 5,3 miliardi di euro entro il 2012, inclusi quelli per la flotta a lungo raggio. Carlo Toto sta presentando in conferenza stampa, i numeri che compongono l'offerta per l'Alitalia, con la previsione di una riduzione strutturale dei costi pari a 900 milioni di euro (-16% a parita' degli attuali volumi) e una crescita prudenziale media del fatturato di circa il 3,5% fino a 6,2 miliardi nel 2012.
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Lunedì 17 Dicembre 2007, 15:21

Alitalia: Air One, Aperti a Partner Industriali Internazionali

(ASCA) - Roma, 17 dic - Il piano di Air One per l'Alitalia e' aperto a operatori internazionali del settore. Lo si legge nelle slides presentate durante la conferenza stampa in corso di Carlo Toto insieme all'amministratore delegato di Banca Intesa, Corrado Passera. Riguardo a una partnership industriale, si legge nel testo, vi e' la disponibilita' degli azionisti di Ap Holding, societa' che controlla Air One, di aprire il capitale a uno o piu' operatori internazionali del settore. ''Abbiamo ricevuto interesse - ha detto Toto in conferenza stampa - dall'Europa e fuori, da partner industriali''.
L'occhio del padrone ingrassa il vitello.

Sia AF che AP in questo momento stanno dando fiato alle trombe per promuovere la loro offerta; orami credo che queste manovre possano fare poco o nulla per spostare opinioni in una direzione piuttosto che in un'altra.