Toto-Lotteria: cosa ne sarà di VBS?


Sono lavori importanti o le solite manutenzioni che portano a piccoli miglioramenti in un sistema ormai tutto da rifare?
 
Lavori in corso a Villafranca , limitazioni all'apron in corrispondenza delle piazzole WB

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Ok grazie mille per la puntuale spiegazione.
Beh dai, è stato bello sognare per un pochino....ed è stato altrettanto bello vedermelo poco fa (più che altro ascoltarmelo col buio) decollare sopra la testa a casa mia...
 
....preferivo quando si alzava il 350 Lh o quando girava il 346...


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I voli pindarici di Montichiari

Quando la formica vuole morire si mette le ali. È un antico proverbio toscano per dire che le grandi ambizioni spesso uccidono, in senso metaforico. E se, come nel caso di Montichiari, si parla di un aeroporto, il detto assume un significato quasi beffardo. La raffica di osservazioni dei sindaci contro l’ampliamento dello scalo è un segnale di resa: nessuno crede più nel rilancio del «D’Annunzio», una mega opera che tutti in verità ritenevano un lusso superfluo anche nella provincia più industrializzata d’Europa, leader per export e comparto manifatturiero.

L’aeroporto ha continuato a «cullarsi» nell’illusione di diventare alternativo ai grandi snodi passeggeri, restando stritolato nella morsa di Milano e Orio al Serio e cannibalizzato da Verona. Il traffico cargo ha fornito il minimo vitale all’aeroporto di Montichiari, ma l’agonia non sarà infinita.

I numeri squadernati nell’ultimo piano industriale dello scalo - oltre 100 milioni di investimenti e il traguardo di raggiungere i 900 mila passeggeri l’anno nel 2030 -, sono stati accolti con freddo scetticismo dagli amministratori locali.

Oltre al danno di un’infrastruttura ingombrante che non ha portato nulla o quasi al territorio, i Comuni della Fascia d’Oro stanno pagando la beffa di uno sviluppo congelato dal piano d’area aeroportuale e ora - lo dimostra l’insurrezione dei sindaci - non sono disposti a sopportare come sovrapprezzo un dazio ambientale. Le colpe non sono soltanto di chi, senza un’analisi seria della domanda di trasporti via cielo e delle difficoltà di un comprensorio già gravato da cave e discariche, si è intestardito a realizzare il «D’Annunzio».

Il vero fallimento è stato quello della rete di infrastrutture che avrebbe dovuto autoalimentarsi con lo scalo. La provinciale 668 «Lenese» Orzinuovi-Lonato - ribattezzata l’autostrada di gronda negli anni Novanta - è diventata per legittimi motivi di sicurezza un circuito di rotonde con tempi di percorrenza «lumaca». La Corda Molle è monca, la BreBeMi non è ancora diventata il moderno volàno dei trasporti su gomma,

Montichiari nel frattempo ha perso il treno... di una stazione sul tracciato dell’Alta velocità ferroviaria. È mancata insomma una regia di fondo che potesse creare un network intermodale degno della provincia di Brescia. Il «D’Annunzio» è diventato così progressivamente la classica cattedrale nel deserto. La conferma che spesso le grandi ambizioni senza una visione di prospettiva possono uccidere un territorio e dilapidare risorse.

https://www.bresciaoggi.it/home/spa...ale/i-voli-pindarici-di-montichiari-1.7763288
 
Dal mio punto di vista, questo aeroporto non funzionerà mai; basta una semplice ricerca in internet per scoprire che, nella vicinissima base NATO di Ghedi, "parrebbe" ci siano 40/50 bombe atomiche (le uniche in Italia assieme ad Aviano mi pare d'aver letto).
Gli americani (si vocifera in ogni bar del posto), non sono disposti ad avere a soli 5 km in linea d'aria dalla loro base un aeroporto che genera traffico passeggeri e merci.
La Catullo non c'entra nulla; la Save nemmeno...così come la Provincia o la Regione.
La sicurezza prima di tutto...
 
A questo punto, visto che c' è pure un relitto di raccordo - facilmente ripristinabile - tra i due apt, non varrebbe la pena rimilitarizzare Montichiari per usarlo come seconda pista di Ghedi?
 
Dal mio punto di vista, questo aeroporto non funzionerà mai; basta una semplice ricerca in internet per scoprire che, nella vicinissima base NATO di Ghedi, "parrebbe" ci siano 40/50 bombe atomiche (le uniche in Italia assieme ad Aviano mi pare d'aver letto).
Gli americani (si vocifera in ogni bar del posto), non sono disposti ad avere a soli 5 km in linea d'aria dalla loro base un aeroporto che genera traffico passeggeri e merci.
La Catullo non c'entra nulla; la Save nemmeno...così come la Provincia o la Regione.
La sicurezza prima di tutto...

Salvini Savoini e Putin restano quindi a guardare impotenti?
 
A questo punto, visto che c' è pure un relitto di raccordo - facilmente ripristinabile - tra i due apt, non varrebbe la pena rimilitarizzare Montichiari per usarlo come seconda pista di Ghedi?

A Ghedi manco con tre gruppi di Tornado hanno mai avuto bisogno della pista di Montichiari, e in futuro difficilmente torneranno ad avere tre gruppi di volo. Per Montichiari l'unica cosa sensata da fare e' quella di tornare agli albori, quando li si organizzava il primo Gran premio d'Italia. Si potrebbe cominciare con i Go-Kart...