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Panero, i consiglieri provinciali di minoranza: “Una polemica assurda”

Provincia. Proseguono le prese di posizione in merito alla questione dei contributi erogati a favore dell’aeroporto Panero. I gruppi di minoranza del consiglio Provinciale, rappresentati da Livio Bracco, presidente del Gruppo Forza Italia, Rosavio Bellasio, presidente del Gruppo Bellasio e Roberto Nicolick, presidente del Gruppo Misto, ritengono assurde le polemiche scaturite.

“E’ un fatto acquisito che l’aeroporto Clemente Panero rappresenti un valore assoluto per il territorio della Provincia di Savona e non solo.” dichiarano i consiglieri di opposizione. “Con i suoi collegamenti è di indubbia importanza territoriale, rappresenta un ponte gettato tra la costa e l’interno. Il collegamento con Roma, inoltre, è una rotta nazionale ed essenziale, è un elemento di prestigio da esibire in un contesto aeroportuale di primaria importanza, infatti non è concepibile che non esista un collegamento con la capitale”.

“Se andiamo a vedere il più sperduto degli aeroporti russi” proseguono, “vedremo che tutti, anche quelli alla periferia dell’ex impero sovietico hanno un collegamento di voli interni con la capitale. Ben vengano quindi i finanziamenti da parte del Ministero, finanziamenti che diano una boccata di ossigeno all’aeroporto di Villanova, e che permettano un lavoro organico, razionale e all’altezza degli standard europei. E’ pure evidente che il denaro pubblico deve essere ben utilizzato e ben impiegato in una ottica di sviluppo corretta”.

“Le dichiarazioni che, pur in un periodo di vacanze, troviamo sui giornali ad esprimere contrarietà a questo tipo di sviluppo aeroportuale, non hanno alcun tipo di fondamento e fanno parte della obsoleta filosofia del no a tutti i costi, filosofia che ha portato tanti danni allo sviluppo delle grandi infrastrutture in tutta la Nazione”.

“Ci spiace che l’amministrazione Provinciale di Savona, direttamente interessata in qualità di socio dell’Ava, dimostri una sonnolenza sospetta e non levi nessuna voce in difesa di una società partecipata in cui tanti investimenti pubblici a suo tempo sono stati impiegati. Tocca, quindi, ai gruppi di minoranza levare uno scudo a difesa dell’aeroporto della Provincia di Savona, in difesa non solo dell’aeroporto stesso ma anche dell’indotto e delle maestranze che vi operano con spirito di sacrificio e senso del dovere”.

“Senza dimenticare” concludono, “che a breve la Piaggio andrà a trasferirsi in un’area adiacente all’aeroporto con tutte le ricadute positive sul territorio”.

Il Vostro Giornale

CIAO
_goa
 
Panero, i consiglieri provinciali di minoranza: “Una polemica assurda”

Provincia. Proseguono le prese di posizione in merito alla questione dei contributi erogati a favore dell’aeroporto Panero. I gruppi di minoranza del consiglio Provinciale, rappresentati da Livio Bracco, presidente del Gruppo Forza Italia, Rosavio Bellasio, presidente del Gruppo Bellasio e Roberto Nicolick, presidente del Gruppo Misto, ritengono assurde le polemiche scaturite.

“E’ un fatto acquisito che l’aeroporto Clemente Panero rappresenti un valore assoluto per il territorio della Provincia di Savona e non solo.” dichiarano i consiglieri di opposizione. “Con i suoi collegamenti è di indubbia importanza territoriale, rappresenta un ponte gettato tra la costa e l’interno. Il collegamento con Roma, inoltre, è una rotta nazionale ed essenziale, è un elemento di prestigio da esibire in un contesto aeroportuale di primaria importanza, infatti non è concepibile che non esista un collegamento con la capitale”.

“Se andiamo a vedere il più sperduto degli aeroporti russi” proseguono, “vedremo che tutti, anche quelli alla periferia dell’ex impero sovietico hanno un collegamento di voli interni con la capitale. Ben vengano quindi i finanziamenti da parte del Ministero, finanziamenti che diano una boccata di ossigeno all’aeroporto di Villanova, e che permettano un lavoro organico, razionale e all’altezza degli standard europei. E’ pure evidente che il denaro pubblico deve essere ben utilizzato e ben impiegato in una ottica di sviluppo corretta”.

“Le dichiarazioni che, pur in un periodo di vacanze, troviamo sui giornali ad esprimere contrarietà a questo tipo di sviluppo aeroportuale, non hanno alcun tipo di fondamento e fanno parte della obsoleta filosofia del no a tutti i costi, filosofia che ha portato tanti danni allo sviluppo delle grandi infrastrutture in tutta la Nazione”.

“Ci spiace che l’amministrazione Provinciale di Savona, direttamente interessata in qualità di socio dell’Ava, dimostri una sonnolenza sospetta e non levi nessuna voce in difesa di una società partecipata in cui tanti investimenti pubblici a suo tempo sono stati impiegati. Tocca, quindi, ai gruppi di minoranza levare uno scudo a difesa dell’aeroporto della Provincia di Savona, in difesa non solo dell’aeroporto stesso ma anche dell’indotto e delle maestranze che vi operano con spirito di sacrificio e senso del dovere”.

“Senza dimenticare” concludono, “che a breve la Piaggio andrà a trasferirsi in un’area adiacente all’aeroporto con tutte le ricadute positive sul territorio”.

Il Vostro Giornale

CIAO
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ma se il collegamento con roma è così essenziale dovrebbe essere affollato e autofinanziarsi...(come forse succede anche con i voli delle sperdute steppe russe...)
il territorio dividerà gli utili aziendali di Piaggio in quanto partner?
 
L'aeroporto cuneese di Levaldigi deve vedersela anche con Albenga sponsorizzato dal ministro Scajola ma potrebbe spiccare il volo per Nizza
UN GRUPPO DI IMPRENDITORI ALBESI E BRAIDESI HA CHIESTO AL PRESIDENTE COSTA DI ADOPERARSI PER IL NUOVO COLLEGAMENTO CON LA FRANCIA


GIAMPAOLO TESTA - Si era sempre ritenuto che le difficoltà che impedivano un effettivo decollo dell’aeroporto cuneese arrivassero dalla concorrenza dello scalo di Torino. Ma, oltre che con Caselle, adesso Levaldigi dovrà vedersela anche con Albenga.

La notizia – ripresa dai quotidiani nazionali e rilanciata da Dagospia - che il ministro ligure delle Attività Produttive, Claudio Scajola (nella foto), ha stanziato un milione di euro per l’aerostazione della cittadina della Riviera di ponente mette una nuova zeppa sul percorso, già lastricato di ostacoli, dell’aeroporto cuneese.

Ha senso – si chiedono in molti - un collegamento aereo Albenga-Roma? La tratta è stata inaugurata già due volte, nel 2002 e nel 2004, e per due volte soppressa. Ora, questo nuovo finanziamento, consente di ripartire, con quali risultati è facile immaginare…

Subito è scattata la polemica, considerato che il ministro Scajola è imperiese: qualcuno ha avanzato il sospetto che l’esponente di Forza Italia stesse pensando ad uno scalo in casa propria per avere un comodo collegamento con la capitale.

Sul caso è intervenuto anche Avvenire, il quotidiano della Cei, ritenendo lo stanziamento uno sperpero di risorse finanziarie, in un momento in cui il Paese sta attraversando una non facile congiuntura economica. Ma al di là delle polemiche, resta il fatto che in tema di aeroporti nessuno sembra avere idee chiare. Si è sempre ribadita la necessità di un sistema aeroportuale piemontese che andasse ad integrarsi con quello confinante ligure, ma ai proclami non hanno mai fatto seguito concreti atti governativi e amministrativi.

Levaldigi attende da quasi due anni che la “continuità territoriale” diventi realtà, mentre il collegamento con la capitale si sta rivelando poco appetibile per via dei costi esosi e per nulla competitivi.

Nei giorni scorsi, durante un incontro avuto a Limone, un gruppo di imprenditori albesi e braidesi ha chiesto al presidente della Provincia Raffaele Costa di adoperarsi per favorire un collegamento aereo con Nizza.

Il vicino scalo francese – hanno fatto notare gli imprenditori – è il secondo aeroporto di Francia e garantisce collegamenti internazionali con quasi tutti i continenti.

Una proposta che mette in luce il fatto che gli interessi del Cuneese, più che verso la capitale e il capoluogo di regione considerati - non sempre a torto - poco attenti alle istanze del nostro territorio, guardano sempre più Oltralpe.

Nizza è una finestra sul mondo e dista un tiro di schioppo da Cuneo. Forse varrebbe la pena che politici e rappresentanti del mondo economico della provincia valutassero approfonditamente la percorribilità di questa che, per il momento, resta però soltanto una suggestiva idea di mezza estate.

Giampaolo Testa

Cuneocronaca.it

CIAO
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Panero, i consiglieri provinciali di minoranza: “Una polemica assurda”

Provincia. Proseguono le prese di posizione in merito alla questione dei contributi erogati a favore dell’aeroporto Panero. I gruppi di minoranza del consiglio Provinciale, rappresentati da Livio Bracco, presidente del Gruppo Forza Italia, Rosavio Bellasio, presidente del Gruppo Bellasio e Roberto Nicolick, presidente del Gruppo Misto, ritengono assurde le polemiche scaturite.

“E’ un fatto acquisito che l’aeroporto Clemente Panero rappresenti un valore assoluto per il territorio della Provincia di Savona e non solo.” dichiarano i consiglieri di opposizione. “Con i suoi collegamenti è di indubbia importanza territoriale, rappresenta un ponte gettato tra la costa e l’interno. Il collegamento con Roma, inoltre, è una rotta nazionale ed essenziale, è un elemento di prestigio da esibire in un contesto aeroportuale di primaria importanza, infatti non è concepibile che non esista un collegamento con la capitale”.

“Se andiamo a vedere il più sperduto degli aeroporti russi” proseguono, “vedremo che tutti, anche quelli alla periferia dell’ex impero sovietico hanno un collegamento di voli interni con la capitale. Ben vengano quindi i finanziamenti da parte del Ministero, finanziamenti che diano una boccata di ossigeno all’aeroporto di Villanova, e che permettano un lavoro organico, razionale e all’altezza degli standard europei. E’ pure evidente che il denaro pubblico deve essere ben utilizzato e ben impiegato in una ottica di sviluppo corretta”.

“Le dichiarazioni che, pur in un periodo di vacanze, troviamo sui giornali ad esprimere contrarietà a questo tipo di sviluppo aeroportuale, non hanno alcun tipo di fondamento e fanno parte della obsoleta filosofia del no a tutti i costi, filosofia che ha portato tanti danni allo sviluppo delle grandi infrastrutture in tutta la Nazione”.

“Ci spiace che l’amministrazione Provinciale di Savona, direttamente interessata in qualità di socio dell’Ava, dimostri una sonnolenza sospetta e non levi nessuna voce in difesa di una società partecipata in cui tanti investimenti pubblici a suo tempo sono stati impiegati. Tocca, quindi, ai gruppi di minoranza levare uno scudo a difesa dell’aeroporto della Provincia di Savona, in difesa non solo dell’aeroporto stesso ma anche dell’indotto e delle maestranze che vi operano con spirito di sacrificio e senso del dovere”.

“Senza dimenticare” concludono, “che a breve la Piaggio andrà a trasferirsi in un’area adiacente all’aeroporto con tutte le ricadute positive sul territorio”.

Il Vostro Giornale

CIAO
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Che teste di legno!
 
Lettore scrive a Scajola per dare alcuni consigli sul Panero

Lettera aperta di un nostro lettore da Parigi, Andrea Torassa, che ha voluto rivolgersi tramite le pagine del nostro giornale al ministro Scajola. Torassa si pone alcuni interessanti interrogativi sulla questione della crisi del turismo ponentino e sulle possibilità non sfruttate per l'aeroporto di Albenga.

"Caro Ministro,
le strumentali polemiche ferragostane di questi giorni, nate da un articolo dell'Avvenire sull'aeroporto di Villanova d'Albenga, hanno avuto, quantomeno, il merito di riportare il nostro Ponente sotto i riflettori per qualche giorno.
L'intento di attaccarLa direttamente, da parte del quotidiano della CEI, era evidente, in quanto nulla si ha avuto da ridire sugli altri scali secondari che hanno beneficiato della misura varata dal Governo in nome del diritto di tutti i cittadini italiani di potersi semplicemente muovere all'interno dei confini nazionali, di fronte ad una situazione infrastrutturale che, in zone come la nostra, é semplicemente drammatica.
Ma se il collegamento con Roma é necessario e giusto, e puo' finalmente togliere quella sgradevole sensazione di essere la provincia più lontana e dimenticata dell'Impero, certamente non é sufficiente. Non é sufficiente per l'aeroporto, in quanto già due volte, nel recente passato, il famoso (o famigerato) volo é stato introdotto e cancellato, e non ha certamente contribuito allo sviluppo dell'infrastruttura. Non é tantomeno sufficiente per il territorio, che dell'infrastruttura aeroportuale puo' e deve essere il vero beneficiario: che i nostri imprenditori (ma anche naturalmente semplici cittadini, giovani in cerca di lavoro o studenti fuori sede e liberi professionisti) possano andare nella capitale senza essere costretti a spostamenti di diversi giorni é assolutamente utile e necessario, ma é altresi' vero che i nostri territori hanno bisogno di un flusso inverso: di imprenditori o, soprattutto, turisti che vengano nel nostro ponente.
Il mercato aereo é, signor Ministro, un mercato in evoluzione ed é ormai divenuto molto competitivo, con un aumento incredibile dell'offerta (soprattutto di compagnie straniere) e quindi delle possibilità per tutti gli attori coinvolti, a partire proprio dagli scali aeroportuali minori. Non sarà col volo per Roma, con quello per Bastia o coi charter che in tre anni andranno a Salerno, che il ponente ligure potrà trarre sviluppo da un aumento dei voli, ma sarà solo ed unicamente mettendosi in condizione di competere con altre mete, prima di tutti la vicina costa azzurra.
Non è un caso, infatti, se per Nizza vi siano ben undici voli giornalieri provenienti dalla sola Londra della stessa compagnia low cost: c'è una forte domanda per queste zone, ed è una domanda che riguarda il un mercato turistico ed immobiliare, grazie ai vantaggi del clima e della vicinanza al Nord Europa. Ed allora, mentre i vicini francesi aiutano gli investitori stranieri e le compagnie low cost senza per questo temere per la loro economia, non possiamo certamente permetterci di puntare su un Albenga - Roma, signor Ministro; l'obiezione che puo' essere sollevata, sul fatto che noi non siamo la Costa Azzurra non regge e non può reggere: non siamo la Costa Azzurra solo se decidiamo di non esserlo, perché il nostro territorio nulla, salvo una carenza infrastrutturale e di servizi, ha da invidiare ai cugini d'oltralpe.
Dobbiamo, e lo scrivo a Lei perché intendano soprattutto la provincia di Imperia, quella di Savona, e la gestione dello scalo, creare condizioni di vantaggio perché si possano porre le basi di un'effettiva collaborazione con una compagnia di caratura europea. Dobbiamo trovarla, stenderle i tappeti rossi e pensare allo sviluppo a lungo termine: solo così l'aeroporto di Albenga potrà vivere di vita propria senza essere, per i maligni, solo legato alle Sue personali vicissitudini politiche. Solo così si potranno gettare le basi di una vera concorrenza con le altre mete turistiche, sempre più agguerrite e ben collegate al resto del mondo, quando il mercato europeo mostra chiaramente che le vacanze sono sempre di più vacanze mordi e fuggi, e quindi ridurre i tempi di trasferimento é essenziale.
La crisi del turismo in Liguria è seria, ed è una crisi che si compone di diversi fattori: carenza di alberghi, di servizi, di infrastrutture ed anche una difficoltà di competere con mete da sogno a basso prezzo, e non c'è una sola soluzione per tutti i problemi, ma tutti si deve essere ben consapevoli che le soluzioni devono essere integrate, e che da parte di tutti ci deve essere il massimo impegno ed una chiara e determinata visione del futuro.
Lo dobbiamo alla nostra terra, a noi stessi ed alle generazioni future".

Stefano Michero

Lunedì 25 Agosto 2008

Sanremonews

CIAO
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Lettore scrive a Scajola per dare alcuni consigli sul Panero

Lettera aperta di un nostro lettore da Parigi, Andrea Torassa, che ha voluto rivolgersi tramite le pagine del nostro giornale al ministro Scajola. Torassa si pone alcuni interessanti interrogativi sulla questione della crisi del turismo ponentino e sulle possibilità non sfruttate per l'aeroporto di Albenga.
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Lunedì 25 Agosto 2008

Sanremonews

CIAO
_goa
personalmente non la ritengo malaccio...
Si potrà discutere se Albenga ha assoluto bisogno di un aeroporto vista la distanza da GOA e NCE, ma credo sia un altro discorso, sotto certi aspetti.
Non capisco se, un po' ironizza con il politico, chiamandolo a "vedere" il bluff (dici che il volo non è "tuo" ma per il territorio? allora fai qualcosa di verametne serio!)

Non si capisce però (come non lo si comprende per tanti collegamenti che io definisco forzati e forzosi) se il territorio ha risposto all'offerta di collegamenti.
Si invocan semper la necessità di questi volil
Li si finanzia, li si inventa, li si protegge e via dicendo.
Al limite ci può anche stare (con qualche distinguo)
A quel punto, dovrebbe essere "affollati" e vivere di luce propria.
Invece sembrano sfiorire ed appassire dopo breve.
Why?
Se c'è così bisogno e c'è questa necessità, perchè poi il pubblico gira la testa dall'altra parte?