Thread sistema aeroportuale di Roma 2017


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Fiumicino, no dei cittadini alla costruzione delle quarta pista

Fa discutere l’accelerazione improvvisa dell’iter burocratico per il raddoppio dell’aeroporto Leonardo da Vinci. Un progetto che prevede la distruzione di un’area agricola e che i residenti e il Comune di Fiumicino contestano

In questi giorni le scrivanie del ministero dell’Ambiente sono state subissate da centinaia di pagine con relazioni, dati, statistiche, mappe, fotografie, richieste, auspici. Provengono tutte dalla stessa città: Fiumicino. E dicono tutte la stessa cosa: no al raddoppio dell’aeroporto della Capitale. Un progetto, quello del Masterplan 2030, che, nonostante la posizione contraria del comune, a guida Pd, procede veloce come un treno. Anzi un aereo.

Complessivamente le opere previste interessano una superficie di 543 ettari, circa il 75% in Riserva naturale. A Fiumicino lo descrivono come un secondo aeroporto, che vedrebbe l’infrastruttura allargarsi a nord, con una quarta pista e la previsione di una quinta.

L’Enac ha presentato la documentazione per avviare la procedura di impatto ambientale il 30 marzo, senza darne notizia, a parte l’avviso di legge su qualche giornale il giorno successivo. Di fatto mette nero su bianco quanto sottoscritto dall’allora premier Monti il giorno prima di dimettersi, a dicembre 2012 con la firma alla Convenzione-Contratto di programma Enac-AdR: una firma su un progetto che prevede la realizzazione a Nord al di fuori dell’attuale sedime della Quarta Pista con accanto una pista di rullaggio, una nuova Aerostazione, nuovi svincoli autostradali con impatti in una parte significativa Riserva.

Un paio di settimane fa il consiglio comunale ha approvato una delibera nella quale il Sindaco Esterino Montino ha preso l’impegno di inviare al Ministero dell’Ambiente osservazioni, documentazione scientifica o quant’altro dovesse rendersi necessario. E dichiara di non avere nessuna intenzione di richiedere in qualità di Ente Gestore della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano una revisione del perimetro della Riserva stessa. «Bisogna implementare le campagne di monitoraggio di tutte le matrici ambientali –ha detto - che dovranno essere gestite da parte di soggetti terzi. E siamo preoccupati per la salute dei cittadini e per tutti gli impatti negativi sull’ambiente e sul tessuto sociale del territorio comunale. Adiremo per le vie legali se il Ministero dell’Ambiente non procedesse alla conclusione negativa del procedimento di Via». Il ministro insomma è avvisato.

Ma a dire no sono state soprattutto le associazioni ambientaliste e gruppi di cittadini che da anni si battono contro il progetto organizzando anche incontri pubblici per spiegare i rischi di un ampliamento di questa portata, e hanno inviato al ministero di Galletti un corposo dossier firmato dal gruppo di associazioni capitanato dal comitato Fuori Pista e che raggruppa da Italia nostra a Legambiente al Fai ad altre sigle associative locali.

Per capire tutte le implicazioni, bisogna guardare la geografia e osservare dove il Masterplan vuole tracciare le nuove piste: Fiumicino dovrebbe ampliarsi a nord, andando a impattare anche la piana agricola di Maccarese, tra le più produttive di Italia, e quei terreni sono dei Benetton, che guarda caso possiedono anche lo scalo. Lo Stato dovrebbe espropriarli per renderli edificabili: sarebbe un affare milionario per gli imprenditori veneti, che guadagnerebbero una prima volta dalla vendita, secondo una stima circa 200 milioni di euro, e una seconda volta dalla costruzione dello scalo. Per l’aeroporto bis si dovranno espropriare terreni anche a 900 nuclei familiari proprietari di piccoli terreni e aziende agricole.

Quando Monti firmò il raddoppio, il 21 dicembre 2012, nel documento si prevedevano 80 milioni di passeggeri al 2030. Ma neanche due anni dopo, nel piano nazionale degli aeroporti il numero è sceso a 72 milioni nel 2035. Qual è l’esigenza? Se lo chiedono i cittadini che non si sono limitati a dire no ma hanno coinvolto tecnici e periti e presentato ad Adr un progetto alternativo che riesce ad aumentare i movimenti aerei (da 90 a 120) revisionando le procedure di decollo e atterraggio e realizzando nuovi terminal ma all’interno dell’attuale perimetro, sfruttando strutture attualmente non utilizzate. Ma l’incontro non ha portato a nulla di fatto.

Secondo il progetto iniziale si dice che «gli interventi, inserendosi in un ambito extraurbano non comporteranno modificazioni dell’assetto storico» e «non è possibile a priori escludere la sussistenza di modificazioni dell’assetto percettivo, scenico o panoramico». Addirittura non ci sarebbero rilevanti modificazioni all’infrastruttura, ma solo per la costruzione della IV Pista si prevedono sbancamenti e movimenti terra per oltre 5 milioni di metri cubi. E bisognerà costruire un raccordo autostradale perché la rete locale diverrebbe insufficiente.

C’è anche un rischio per 7 aree archeologiche: la zona è molto interessante da questo punto di vista. Nella Piana di Maccarese sono stati effettuati scavi con ritrovamenti di reperti archeologici risalenti a epoche preistoriche e protostoriche. Il sito è sotto tutela dal 1991. Il Villaggio de Le Cerquete Fianello è il maggiore insediamento tirrenico risalente all’eneolitico, sottoposto a ripetute campagne di scavo da parte della Sapienza per circa 1000 mq.

Però non tutte le armi sono state utilizzate: da anni manca l’approvazione del piano di Gestione della Riserva e del relativo regolamento, anche se in questi giorni il commissario alla Riserva Vito Consoli ha detto che finalmente ci siamo. «Ulteriori ritardi non sono accettabili perché compromettono la destinazione d’uso del territorio e la Riserva stessa, che è stata una conquista dei cittadini, frutto di lunghe e annose battaglie. Rivolgiamo al Presidente della Regione Nicola Zingaretti, ai Sindaci di Roma Virginia Raggi e di Fiumicino Esterino Montino, gestori ciascuno per la propria parte della Riserva, un appello pressante perché intervengano con urgenza per sollecitare la presentazione e l’approvazione del Piano».

http://www.lastampa.it/2017/06/29/s...arta-pista-cPGCfMdUGY3mHi0ajlLMFJ/pagina.html
 
Ma non è che quella cosiddetta "area agricola" (devono essere buone le coltivazioni al kerosene) interessa a qualche costruttore/palazzinaro e che la protesta sia tutta una scusa?
 
Ma non è che quella cosiddetta "area agricola" (devono essere buone le coltivazioni al kerosene) interessa a qualche costruttore/palazzinaro e che la protesta sia tutta una scusa?

No, credo si vogliano davvero proteggere aree agricole dal discreto pregio.
 
No, credo si vogliano davvero proteggere aree agricole dal discreto pregio.

Non sono un esperto, ma le terre della Bonifica di Maccarese (di cui credo facciano parte quelle in oggetto) penso siano tra le più fertili dell'intera penisola, con una produzione ortofrutticola di grandissimo pregio.
Per averne esperienza diretta, consiglio di farsi un giro al mercato ortofrutticolo di Piazza San Giovanni di Dio (Monteverde), dove parecchi coltivatori diretti locali vendono il frutto dei loro raccolti (e dove mia madre fa la spesa dal lontano 1946!!!): prodotti in alcuni casi di qualità realmente straordinaria.
 
Ecco. Tra l'altro, a occhio non penso si possa costruire edilizia residenziale in quella zona, sia per questo motivo che per la vicinanza all'area di manovra degli aerei.
 
Ma non è che quella cosiddetta "area agricola" (devono essere buone le coltivazioni al kerosene) interessa a qualche costruttore/palazzinaro e che la protesta sia tutta una scusa?
come potete constatare da Linkedin l'autrice è la consulente "ambientalista" di M5S..
 
Proiettando su base annua il trend dei movimenti dei primi 5 mesi dell'anno (-5.4%), FCO chiuderebbe il 2017 con circa 297.200 movimenti. Valori simili a quelli dei primi anni 2000.
Tenendo presente che la capacità annua di FCO calcolata su 90 m/h e 18 ore al giorno di operatività è di 591.300 movimenti, mi sembra che la 4a pista possa tranquillamente aspettare.
 
Proiettando su base annua il trend dei movimenti dei primi 5 mesi dell'anno (-5.4%), FCO chiuderebbe il 2017 con circa 297.200 movimenti. Valori simili a quelli dei primi anni 2000.
Tenendo presente che la capacità annua di FCO calcolata su 90 m/h e 18 ore al giorno di operatività è di 591.300 movimenti, mi sembra che la 4a pista possa tranquillamente aspettare.
come se si dicesse che tenuto conto che in Europa negli ultimi 5 anni c'è stata la recessione che abbiamo visto, ogni tipo di investimento può tranquillamente aspettare sine die
 
come se si dicesse che tenuto conto che in Europa negli ultimi 5 anni c'è stata la recessione che abbiamo visto, ogni tipo di investimento può tranquillamente aspettare sine die
A parte il fatto che la recessione non ha toccato o quasi il trasporto aereo, non ho scritto che bisogna bloccare qualsiasi investimento: a FCO il nuovo molo A è senz'altro necessario.
Non è così per la 4a pista, in quanto il sistema attuale utilizza circa metà della propria potenzialità e i movimenti sono in calo.
Per quale motivo secondo te si dovrebbe procedere subito con la costruzione della 4a pista?
 
A parte il fatto che la recessione non ha toccato o quasi il trasporto aereo, non ho scritto che bisogna bloccare qualsiasi investimento: a FCO il nuovo molo A è senz'altro necessario.
Non è così per la 4a pista, in quanto il sistema attuale utilizza circa metà della propria potenzialità e i movimenti sono in calo.
Per quale motivo secondo te si dovrebbe procedere subito con la costruzione della 4a pista?

per far fare i soliti affarucoli italiani agli amici degli amici degli amici.....


ps. belumosi hai fatto una sintesi perfetta!
 
come se si dicesse che tenuto conto che in Europa negli ultimi 5 anni c'è stata la recessione che abbiamo visto, ogni tipo di investimento può tranquillamente aspettare sine die

Io direi di costruire anche la quinta e la sesta così siamo tutti felici. Il problema di FCO non risiede nell'efficienza delle piste quanto nei vari terminal come ha scritto Belumosi: il molo E ha aiutato ma il lavoro è ancora tanto da fare.
 
Una "quarta pista" esisterebbe già bella e pronta: 16C e reciproca...facendo deccollare da li e atterrare da 16L in modo sfalzato, riesci ad aumentare i movimenti, così alterni 4 piste alla bisogna. Tra l'altro non capisco perchè spesso si usi la 16R per i WB, rallentando gli arrivi sulla stessa e le partenze sulla 25, quando durante la sua chiusura nessuno si è fatto scrupoli a decollare da 25. Operativamente parlando è obstacle free e di lunghezza sufficiente per tutti i L/R che operano a fco...
 
Scusate la mia ignoranza ma se Heathrow riesce a gestire il doppio del traffico con solo 2 piste, perché Fiumicino ha giá bisogno della quarta?
 
Ma quale quarta pista! Ci sono ancora dei momenti della giornata in cui non arriva e non parte nulla. Personalmente sono anche contrario al nuovo megaterminal in progetto... Ma per farci cosa? Ma mica siamo Londra o Francoforte e Alitalia non è né British, né Lufthansa. I passi avanti fatti a FCO sono innegabili e sono tanti, la strada imboccata è quella giusta. A mio avviso bisognerebbe costruire un nuovo molo (e penso che sia il prossimo passo) e ristrutturare pesantemente le strutture esistenti.
 
Heathrow è al limite. Ovviamente, a FCO tre bastano ed avanzano fino al duemilamai.

Infatti da poco, dopo anni di polemiche, hanno approvato la costruzione della terza pista. Ma Fiumicino ha giá 3 piste e 40 milioni di passeggeri e forse nel 2100 raggiungerà gli 80 milioni, ma fino ad allora potrebbero intervenire soltanto sulla costruzione di nuovi terminal/moli e la ristrutturazione di quelli esistenti.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.