Myair: 4 nuovi soci per il salvataggio
Roberta Paolini
In lizza due compagnie (libica e rumena) e fondi esteri
VICENZA. Sarebbero quattro i soci finanziari interessati a Myair. Due di questi provenienti dal settore, uno è la compagnia aerea di stato libica e l'altra una compagnia aerea rumena. A questi si sommano due fondi stranieri, uno dei quali sarebbe stato presentato all'Enac nel corso del confronto estivo tra l'ex presidente di Myair Carlo Bernini e i vertici dell'ente per l'aviazione civile.
Ieri c'è stata l'assemblea dei soci, che hanno dato incarico al consigliere Ildebrando Brollo di sottoscrivere entro il 7 settembre prossimo l'accordo con gli investitori che potrebbe far ripartire l'azienda. All'ordine del giorno anche i risultati economici della holding di controllo Myway, il rinnovo delle cariche sociali e la discussione sul contratto dei Bombardier. Oggi, intanto, è atteso il confronto con i lavoratori.
Da fonti sindacali giungono diverse perplessità. A partire dal fatto che l'aumento di capitale era stato promesso già ad ottobre 2008 e che l'ipotesi, al tempo, era di un'iniezione da 50 milioni. Chi ha avuto l'opportunità di studiare le poste del bilancio Myair è certo che con 20 milioni non si può ripartire. Perlomeno con prospettive industriali credibili. Inoltre se Myair non riuscisse a risanarsi, imboccando la via del fallimento, la compagnia non avrebbe risorse neanche per i due mesi di stipendi arretrati dei propri dipendenti. La situazione, come detto, parrebbe, quindi, peggiore di quello che si ostinano a dichiarare i vertici di Myair.
Di più, il valore di avviamento della compagnia di Torri di Quartesolo (quantificato in circa 80 milioni di euro dal management) diventerebbe nullo nel momento in cui la licenza fosse definitivamente ritirata dall'Enac, ovvero in caso di mancata capacità di ripristinare l'operatività del vettore.
I nodi si scioglieranno oggi, dopo l'assemblea dei lavoratori. Ma il club degli scettici si è fortemente ingrossato. Vincenzo Soddu, a.d. di Myair ha esternato la volontà di "farsi da parte" nel caso in cui il nuovo socio lo richiedesse. E questa parrebbe dare per scontata la fase avanzata delle trattative. Peccato che il copione sia terribilmente uguale a quello di Volare: l'entrata di Swissair poi fallita e successivamente del socio argentino, con uscita di scena di Soddu.
(27 agosto 2009)
http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/myair:-4-nuovi-soci-per-il-salvataggio/2107802
Roberta Paolini
In lizza due compagnie (libica e rumena) e fondi esteri
VICENZA. Sarebbero quattro i soci finanziari interessati a Myair. Due di questi provenienti dal settore, uno è la compagnia aerea di stato libica e l'altra una compagnia aerea rumena. A questi si sommano due fondi stranieri, uno dei quali sarebbe stato presentato all'Enac nel corso del confronto estivo tra l'ex presidente di Myair Carlo Bernini e i vertici dell'ente per l'aviazione civile.
Ieri c'è stata l'assemblea dei soci, che hanno dato incarico al consigliere Ildebrando Brollo di sottoscrivere entro il 7 settembre prossimo l'accordo con gli investitori che potrebbe far ripartire l'azienda. All'ordine del giorno anche i risultati economici della holding di controllo Myway, il rinnovo delle cariche sociali e la discussione sul contratto dei Bombardier. Oggi, intanto, è atteso il confronto con i lavoratori.
Da fonti sindacali giungono diverse perplessità. A partire dal fatto che l'aumento di capitale era stato promesso già ad ottobre 2008 e che l'ipotesi, al tempo, era di un'iniezione da 50 milioni. Chi ha avuto l'opportunità di studiare le poste del bilancio Myair è certo che con 20 milioni non si può ripartire. Perlomeno con prospettive industriali credibili. Inoltre se Myair non riuscisse a risanarsi, imboccando la via del fallimento, la compagnia non avrebbe risorse neanche per i due mesi di stipendi arretrati dei propri dipendenti. La situazione, come detto, parrebbe, quindi, peggiore di quello che si ostinano a dichiarare i vertici di Myair.
Di più, il valore di avviamento della compagnia di Torri di Quartesolo (quantificato in circa 80 milioni di euro dal management) diventerebbe nullo nel momento in cui la licenza fosse definitivamente ritirata dall'Enac, ovvero in caso di mancata capacità di ripristinare l'operatività del vettore.
I nodi si scioglieranno oggi, dopo l'assemblea dei lavoratori. Ma il club degli scettici si è fortemente ingrossato. Vincenzo Soddu, a.d. di Myair ha esternato la volontà di "farsi da parte" nel caso in cui il nuovo socio lo richiedesse. E questa parrebbe dare per scontata la fase avanzata delle trattative. Peccato che il copione sia terribilmente uguale a quello di Volare: l'entrata di Swissair poi fallita e successivamente del socio argentino, con uscita di scena di Soddu.
(27 agosto 2009)
http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/myair:-4-nuovi-soci-per-il-salvataggio/2107802
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