Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Stamattina, pur non essendo la primissima data in cui stanno inviando il dreamliner canadese a MXP, era comunque stata scelta per la presentazione ufficiale in brughiera. A quanto si vede su FR24 però l'aereo è decollato da Toronto ma rientrato poco dopo il decollo e non sostituito con altri a/m.
Quindi oggi l'aereo non è a MXP, presenteranno l'aereo...... senza aereo.
Forse non era meglio rinviare a sto punto?

hanno rinviato infatti
 
Stamattina, pur non essendo la primissima data in cui stanno inviando il dreamliner canadese a MXP, era comunque stata scelta per la presentazione ufficiale in brughiera. A quanto si vede su FR24 però l'aereo è decollato da Toronto ma rientrato poco dopo il decollo e non sostituito con altri a/m.
Quindi oggi l'aereo non è a MXP, presenteranno l'aereo...... senza aereo.
Forse non era meglio rinviare a sto punto?

Problema tecnico?
 
Aeroporti: Milano-Bergamo verso integrazione, mandato a presidenti

13:27 14 SET 2015

(AGI) - Milano, 14 set. - Gli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa e quello bergamasco di Orio al Serio vanno verso l'integrazione. Questo l'esito delle riunioni dei consigli di amministrazione di Sea e Sacbo, che oggi hanno visionato i risultati della ricerca condotta dal Professor Paleari dell'Universita' di Bergamo, per valutare la possibilita' della costituzione di un unico soggetto a cui afferiscano, anche indirettamente, le gestioni degli aeroporti. I due consigli - informa una nota - "hanno riconosciuto la validita' della prospettiva indicata e hanno cosi' dato mandato ai presidenti di valutare con gli azionisti, avvalendosi del supporto del Professor Paleari, le possibili soluzioni per rendere operativo il processo d'integrazione". (AGI)
 
Aeroporti: Milano-Bergamo verso integrazione, mandato a presidenti

13:27 14 SET 2015

(AGI) - Milano, 14 set. - Gli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa e quello bergamasco di Orio al Serio vanno verso l'integrazione. Questo l'esito delle riunioni dei consigli di amministrazione di Sea e Sacbo, che oggi hanno visionato i risultati della ricerca condotta dal Professor Paleari dell'Universita' di Bergamo, per valutare la possibilita' della costituzione di un unico soggetto a cui afferiscano, anche indirettamente, le gestioni degli aeroporti. I due consigli - informa una nota - "hanno riconosciuto la validita' della prospettiva indicata e hanno cosi' dato mandato ai presidenti di valutare con gli azionisti, avvalendosi del supporto del Professor Paleari, le possibili soluzioni per rendere operativo il processo d'integrazione". (AGI)
Hanno dato mandato ai presidenti di valutare con gli azionisti le possibili soluzioni.
E' sicuramente un passo in avanti, ma sarei molto cauto considerato che non menzionano alcuna data o scadenza, e neanche quali sarebbero gli steps successivi a questa 'valutazione' che verra' fatta chissa' da chi e quando.
 
Ultima modifica:
Aeroporti: Milano-Bergamo verso integrazione, mandato a presidenti

13:27 14 SET 2015

(AGI) - Milano, 14 set. - Gli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa e quello bergamasco di Orio al Serio vanno verso l'integrazione. Questo l'esito delle riunioni dei consigli di amministrazione di Sea e Sacbo, che oggi hanno visionato i risultati della ricerca condotta dal Professor Paleari dell'Universita' di Bergamo, per valutare la possibilita' della costituzione di un unico soggetto a cui afferiscano, anche indirettamente, le gestioni degli aeroporti. I due consigli - informa una nota - "hanno riconosciuto la validita' della prospettiva indicata e hanno cosi' dato mandato ai presidenti di valutare con gli azionisti, avvalendosi del supporto del Professor Paleari, le possibili soluzioni per rendere operativo il processo d'integrazione". (AGI)


Non è scritto nulla sulle tempistiche ma purtroppo già ci dicono piuttosto esplicitamente che non sarà una fusione (che ridurrebbe da due ad una le società) bensì verrà eventualmente creata una società in più, giusto per far aumentare le poltrone. I soliti effetti nefasti della politica.
 
In caso di quotazione in borsa del nuovo soggetto, ho letto l'ipotesi su La Stampa, si potrebbe prevedere una diluizione dell'attuale socio di maggioranza (Comune di Milano)? In tal caso, ipotesi su ipotesi, F2i potrebbe avere l'interesse a lanciare un'OPA per ottenere la maggioranza?
 
Milano si allarga e tenta il sorpasso del traffico aereo sul polo romano

La scalata del nuovo gruppo e la carta Brescia. Sea-Sacbo è pronta a giocare la partita nel caso che una nuova gara riapra i giochi per Montichiari

L’appetito vien mangiando e il polo aeroportuale che nascerà dalla fusione dei tre aeroporti sull’asse Milano-Bergamo potrà avere obiettivi che vanno al di là dell’operazione, peraltro ambiziosa. La quotazione in Borsa della holding, a cui faranno capo gli scali di Malpensa, Linate e Orio, garantirà le risorse necessarie. L’attrazione fatale è verso l’aeroporto di Montichiari, a Brescia, attualmente nell’orbita della Catullo, la società che gestisce l’aeroporto di Verona. La materia è complicata, con vertenze giudiziarie sulla concessione che durano da tempo. Ora l’ultima parola tocca alla Corte europea e Sea-Sacbo è pronta a giocare la partita nel caso che una nuova gara riapra i giochi per Montichiari. Da tempo l’aeroporto bresciano è nel mirino dei bergamaschi.

Perdite camuffate

Il destino di Montichiari sarebbe la specializzazione nel traffico cargo. Si tratta di uno scalo che ha dimensioni assai ridotte e ha accumulato forti perdite, ma con punti di forza non trascurabili: le piste di volo, la mancanza di costruzioni vicine, i collegamenti logistici. In più Esselunga è pronta a investire oltre 40 milioni per la nascita di un polo merci a Ospitaletto, nel Bresciano, in direzione Bergamo, attualmente sede di uno stabilimento del gruppo siderurgico Stefana, in crisi ormai irrimediabile.

Nell’attesa di verificare se l’obiettivo Montichiari risulterà davvero praticabile, c’è una certezza: la fusione Sea-Sacbo porterà alla creazione di un polo aeroportuale che permette di tentare il sorpasso di Adr, la società Aeroporti di Roma. Nel primo semestre dell’anno, secondo i numeri diffusi dall’Enac, Fiumicino ha superato i 18,4 milioni di passeggeri trasportati, non molto di più dei tre aeroporti di Milano e Bergamo che, sommati, sono arrivati a quota 18 milioni. Proprio lo scalo di Roma, forse non a caso, è tra gli aeroporti su cui la compagnia low cost Ryanair è pronta a puntare nel caso che la nuova holding aeroportuale venga colta come occasione per imporre condizioni meno favorevoli alle compagnie aeree. «Siamo pronti ad andarcene», ha dichiarato nei giorni scorsi Michael O’Leary, ad di Ryanair, indicando anche Barcellona e Londra come alternative se la Sea e Sacbo alzeranno i prezzi. La questione non è di poco conto perché il successo di Orio è nato dai rapporti eccellenti con Ryanair, che ha puntato su Bergamo portando in dote traffico crescente. E la stessa compagnia, nelle settimane scorse, ha annunciato un primo accordo con Malpensa. La minaccia di Ryanair, non espressa con parole ufficiali, è di rivolgersi alle autorità antitrust, che dovranno dare via libera alla fusione. Difficilmente però è nelle condizioni di spuntarla perché negli ultimi dieci anni sono state le compagnie di volo ad essere protagoniste di una straordinaria concentrazione. Tanto che oggi, a livello europeo ma ancora di più sul mercato italiano, lo strapotere è evidente e anche i principali aeroporti, come quello londinese, competono da posizioni d’inferiorità.

Redditività in calo

Decisivo, a supporto dell’accordo tra Milano e Bergamo, è anche il piano nazionale degli aeroporti, che recentemente ha messo fine ad una lunga latitanza del governo. L’indicazione data, che non potrà essere ignorata dall’antitrust, è che i 130 aeroporti italiani devono andare verso una forte concentrazione. Cambiamenti che devono passare dalla creazione di poli regionali. Alcuni di loro avranno caratura internazionale, come quello di Roma e del polo Milano-Bergamo. Altri saranno funzionali alla presenza delle imprese sul territorio e al turismo (per esempio Venezia e Torino). La nuova holding acquisterà peso anche nei servizi commerciali, avendo la possibilità di avere maggior forza contrattuale. In questo caso l’opportunità è di ritrovare margini più remunerativi. Per saperne di più chiedere alla Sacbo che, ormai da qualche tempo, vede la redditività declinare per la concorrenza di altri operatori come, per esempio, l’Orio Center del gruppo Percassi, nato a fianco dell’aeroporto, a cui è collegato da un sottopasso pedonale. Paradossalmente il numero dei viaggiatori aumenta, ma i profitti restano al palo.

http://milano.corriere.it/notizie/c...no-7932a300-5b78-11e5-8007-cd149b0f5512.shtml
 
Ci fosse UN articolo che quando fa le pseudo analisi, citando ADR, si ricordi che esiste anche Ciampino. Amnesie casuali
 
MOL ha già messo in chiaro che le sovvenzioni non di toccano... anzi.
Una SEA forte e unità a SACBO dovrebbe avere il coraggio di respingere al mittente certe pretese... ma poi addio grandeur di puntare al sorpasso.
 
Sea-Sacbo, si fa sul serio ma c'è il nodo Ryanair

Per i cda delle società «prospettive valide» Mandato ai due presidenti. O'Leary: «Se saliranno le tariffe noi andremo via»


Sugli aeroporti lombardi si sta giocando una delicata battaglia politica nel nome di nuove sinergie per Linate, Malpensa e Orio al Serio (Bergamo); la strada avviata è quella di una possibile integrazione tra la Sea, che gestisce i primi due scali, e la Sacbo, che gestisce Orio. L'intento di intraprendere una via comune è stato annunciato a inizio estate e ieri il professor Stefano Paleari, ex rettore dell'università di Bergamo, ha presentato ai due cda uno studio che indica le premesse macroeconomiche e una serie di benefici per i soggetti interessati. Un comunicato ha riferito che i due consigli «hanno riconosciuto la validità della prospettiva indicata e hanno così dato mandato ai presidenti (Pietro Modiano, Sea, e Miro Radici, Sacbo, ndr) di valutare con gli azionisti le possibili soluzioni per rendere operativo il processo d'integrazione».

Il nuovo soggetto sarebbe in linea con il Piano nazionale degli aeroporti, che favorisce l'integrazione tra società, avrebbe dimensioni europee, analoghe a quelle di Aeroporti di Roma, potrebbe redistribuire parte del traffico andando a colmare gli eccessi di capacità presenti a Malpensa, e renderebbe più gestibile l'asse Linate-Orio. Vantaggi anche per gli investimenti, per la redditività, per il servizio ai passeggeri e per una diminuzione del rischio d'impresa, dovuto in particolare alla maggiore diversificazione. La nuova aggregazione nascerebbe con 36 milioni di passeggeri, 830 milioni di fatturato e utili per 60 milioni.

Questa fase è dedicata alla creazione del consenso. Gli aeroporti, specie nelle città più piccole e con nel capitale soci pubblici, sono bandiere difficili da ammainare; e un'integrazione Milano-Bergamo è molto sbilanciata perché, stando ai fatturati, la Sea vale 7 volte la Sacbo. Così la diplomazia oggi è il principale strumento per cercare di unire le due realtà. Miro Radici, presidente Sacbo, ha promesso al suo maggior cliente, Michael O' Leary (Ryanair) che «Sacbo resterà autonoma anche se andrà a nozze con Sea». Possibile? Un'integrazione non esalta certo le autonomia. E O'Leary ha subito replicato: «Se le due società si rafforzano e pensano di alzare le tariffe, noi ce ne andiamo». Da credergli: lo ha già fatto altrove. E per Bergamo sarebbe un disastro, visto che Ryanair rappresenta l'80% della sua attività (e qui si capisce perché lo studio parli di diversificazione del rischio). Tanto per cominciare, Ryanair ha annunciato 28 voli settimanali da Malpensa. Nessuna volontà di concorrenza, assicura O'Leary: «Ce l'hanno chiesto loro perché vogliono crescere». Ma, sebbene molti leggano la mossa di Ryanair, proprio ora, come una coincidenza, non c'è dubbio che questo sia un elemento esterno alla trattativa non privo di peso.


fonte: IlGiornale
 
Ma tutto cio' a che pro?
perche' non aggregare tutto il nord come il centro ed il sud con solo 3 macro gestori?

Ho letto solo di pro e nulla con, eppure si dice che la relazione dell'universita' indichi anche le criticita'/aspetti negativi. Quali sarebbero?
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.