Malpensa, blitz dei No Borders contro i rimpatri: striscione su torre radar, 3 arresti
Clamorosa protesta degli attivisti No Borders che hanno cercato di bloccare a Malpensa un volo diretto verso il Sudan, con a bordo un gruppo di migranti, che in realtà è partito regolarmente da Torino, e non dallo scalo in provincia di Varese. Per protestare contro il rimpatrio, tre attivisti - di 26, 29 e 41 anni - sono entrati nell'area delle piste dell'aeroporto di Malpensa (Varese) scavalcando una recinzione e hanno posizionato uno striscione con su scritto "Deportation" su una torretta perimetrale. La polizia aeroportuale è intervenuta identificando e arrestando i tre manifestanti, accusati di resistenza a pubblico ufficiale. Dovranno rispondere anche di interruzione di pubblico servizio. I tre appartengono all'area antagonista e hanno già partecipato in passato ad altre azioni di protesta.
Probabilmente i tre hanno organizzato la protesta all'aeroporto di Malpensa convinti che la partenza sarebbe avvenuta da lì. Dopo essere entrati nell'area, si sono arrampicati su una torretta dove si trova un radar, in uno spazio adiacente alle piste riservato agli operatori dello scalo, per appendere lo striscione. Sono stati subito bloccati dagli agenti della polizia aeroportuale, che li hanno arrestati. Il loro blitz non ha avuto nessuna ripercussione sul traffico aereo.
Il Presidio permanente 'No Borders-Ventimiglia', ha pubblicato su Facebook un messaggio di solidarietà ai "compagni" arrestati e contro il rimpatrio di migranti "rastrellati a Ventimiglia" verso il Sudan "nonostante non esistano accordi ufficiali fra lo Stato italiano e quello sudanese. Per reagire a tutto ciò - scrivono i No Borders su Facebook - tre sodali si sono arrampicati su una torretta, senza invadere la pista, per protestare e cercare di guadagnare tempo. L'Italia è complice di una deportazione di massa che condanna 48 sudanesi all'annientamento di ogni speranza di vita".
Repubblica Milano
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