Thread Linate 14 gen/15 feb


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Ha probabilmente scritto quello che in regione si vogliono sentir dire: lì si ragiona per compartimenti stagni. Se chiudi Linate perdi tutto il traffico di Linate se lo riapri hai più traffico: l'idea che il traffico travasi fra i due non sfiora nessuno.
.....
Se poi liberalizzano arriveremmo facilmente ad avere più pax a LIN che a MXP.
indubbiamente!
pensano che la popolazione cresca o diminuisca in funzione dell'offerta aeroportuale (ragionano nell'ottica edilizia-abitativa e relativa speculazione) pensando anche che tutti accorrano da ogni dove verso la terra promessa (il loro aeroporto), quando piuttosto gli aereoporti dovrebbero partire da dati di fatto concreti e reali (e saggiamente proiettati al futuro) relativi alla popolazione stanziale.
Se chiudi Linate, poi, molti non saranno contenti, ma con questo non cesseranno di volare: incavolati, si avvieranno verso la brughiera.
Idem se facessero il contrario...tutti alla pista vicina all'idroscalo...
Se dieci pax al giorno vanno alle fiji da Milano con 3 scali, non è che mettendo domani il diretto, lo riempiranno, tra l'altro! E' inece uil ragionaemnto dei politici, felici di gonfiare le ali e le penne con annunci roboanti
 
delirante

No al ridimensionamento di Linate: la politica ragioni come Marchionne. Di Paolo Ferrarese
Giovedí 22.01.2009 12:58

Di Paolo Ferrarese

L’esistenza o la non esistenza di un city airport a Milano è il corollario della esistenza o della non esistenza di un visione di crescita e sviluppo per Milano e più in generale per la nazione. Nell’ottica della gestione dell’esistente, della stabilizzazione e razionalizzazione dei volumi di traffici attuali, dell’attuale livello infrastrutturale italiano che è causa ed effetto del ritardo competitivo che questo paese aveva anche quando – come dice il premier – non si stava poi tanto male, non ci sta Linate e non ci stava neppure Malpensa (che, va ricordato, è una progetto che rispose a suo tempo a logiche politiche e non industriali).

Ma se vogliamo cogliere le opportunità di un mondo che cambia, di un mondo in crisi che sta ridefinendo i suoi equilibri, se vogliamo pensare che il nostro dover essere è competere con Londra e Parigi e con le altre grandi capitali planetarie e non già misurare il nostro gap rispetto a quelle metropoli e ridimensionarci, allora si deve investire su Linate e Malpensa insieme.

Perché ci sono due modi di fare pianificazione: una, quella che sta seducendo molti, è quella di analizzare la domanda (che cola a picco in quasi tutti i settori) e tagliare, chiudere, licenziare, non investire. In questa logica che ritengo suicida Linate non ci sta.

Ma c’è un altro modo di fare pianificazione ed è quello che porta Fiat (una azienda che non stava sul mercato fino a qualche anno fa) a entrare pesantemente nell’azionariato di Chrysler, per cogliere future opportunità di business in un momento di crisi del settore automobilistico. Se ragionasse così anche la Politica, se provassimo a diventare ciò che davvero vogliamo, se tenessimo insieme le sofferenze e le speranze, se seguissimo la stella polare di grandi ambizioni, allora un hub e un city airport ci vanno anche stretti.


http://www.affaritaliani.it/milano/ridimensionamento-di-linate-se220109.html
 
Posso solo dire che tutti i post letti, tranne alcune parti di quello di Pelush sono lontani anni luce da quelle che sono le manovre attualmente in corso e sulle ragioni che ci stanno dietro.

In SEA i loro conti se li sono fatti benìssimo e non credo alle vendette personali perché portano a poco o a niente.

La posizione di SEA verso AZ è la seguente: io ho un partner strategico con un piano di sviluppo e collaborazione. Tu cos'hai da offrire ? Puoi offrire qualcosa di più e meglio ?


PS: per la storia KLM non se n'è andata perché non hanno chiuso LIN (è una BALLA grossa come una casa) se ne sono andati perché non c'è stata la privatizzazione di AZ e non volevano diventare un'azienda parastatale italiana.
Non è neanche facile ipotizzare che l'esclusa dalla nozze (AF) abbia lavorato dietro le quinte per far saltare il matrimonio; il risultato lo sappiamo tutti: Mengozzi, come AD AZ si è guadagnato la Legion d'Onor francese per i servigi resi a Parigi.:mad:
 
ALITALIA/ Ecco come sviluppare Malpensa senza svuotare Linate
INT. Oliviero Baccelli giovedì 22 gennaio 2009

http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=11425

Se la partita di Alitalia sembra essersi chiusa dopo la nascita della nuova compagnia, ora sembra essersi aperta quella relativa a Malpensa e Linate. Gli scali milanesi sono infatti al centro di diatribe e polemiche politiche. Dal canto suo, la nuova Alitalia propone di spostare 14 voli intercontinentali da Linate a Malpensa. Dall’altra parte gli amministratori locali lombardi non sembrano intenzionati a “ridimensionare” lo scalo cittadino milanese. Esistono altre possibilità? Ne parliamo con Oliviero Baccelli, Vicedirettore del CERTeT (Centro di Economia Regionale Trasporti e del Turismo dell’Università Bocconi), e docente di Economia dei trasporti presso la stessa Università.

Professore, innanzitutto può dirci quali azioni potrebbe mettere in campo la politica per “aiutare” Malpensa?

La politica ha diverse “leve”. Si può innanzitutto utilizzare la ripartizione dei voli tra Linate e Malpensa, seguendo però un’ottica di tipo regionale, dato che la competenza in materia è in capo alla Regione Lombardia. Vi è poi un aspetto più tecnico.

Quale?

Attualmente vi è una restrizione sul numero massimo di movimenti l’ora (18) su Linate. Questa limitazione risale a dieci anni fa. Oggi le tecnologie a disposizione potrebbero sicuramente incrementare il numero dei movimenti aerei. Andrebbe però modificato l’accordo tra Ministero ed Enav che, dovendo gestire sul sistema milanese non più di 120 movimenti l’ora, ha deciso di assegnarne 70 a Malpensa, 18 a Linate e i rimanenti 32 a Orio al Serio.

E per quanto riguarda la liberalizzazione degli accordi bilaterali invocata da più parti?

La liberalizzazione degli accordi bilaterali è importantissima, ma complessa per due ragioni. La prima è che deve essere gestita a livello centrale e non locale. Inoltre richiede che la controparte straniera sia d’accordo con il nuovo tipo di gestione.

Un’altra leva politica riguarda senz’altro le infrastrutture di collegamento che ancora mancano a Malpensa…

Indubbiamente e penso che quella principale sia la Pedemontana lombarda. Sgravando in parte le autostrade di accesso all’aeroporto e ampliando il bacino di riferimento di Malpensa anche a Monza e alla Brianza, questa farebbe fare il salto decisivo a Malpensa. Tutti gli altri interventi previsti sono sì importanti, ma non così decisivi.

Per quanto riguarda invece la proposta della nuova Alitalia di trasferire dei voli da Linate a Malpensa, la ritiene una misura sufficiente?

L’obiettivo della proposta di Colaninno e Sabelli, cioè lo spostamento di 14 voli intercontinentali da Linate a Malpensa, è veramente minimale e non dà una giustificazione al ridimensionamento di Linate: si tratta di una contropartita molto scarna.

Tuttavia l’unico vettore che potrebbe far fare uno salto a Malpensa è proprio la nuova Alitalia. Perché Lufthansa ci investirà, ma in maniera molto graduale ed equilibrata, tenendo conto che ha già in mano lo sviluppo degli aeroporti di Monaco, Francoforte, Heathrow, Berlino, Bruxelles e Vienna. Malpensa verrebbe solo dopo questi scali.

Realisticamente esistono alternative di breve periodo alla proposta della nuova Alitalia?

Certo, ma vanno cercate col lanternino. Sono piccoli pezzi di un mosaico enorme, perché un solo altro vettore non sarebbe in grado di portare gli stessi voli di Alitalia in un unico momento. Le altre compagnie possono aggiungere un volo, come ha già fatto Emirates.

Teniamo anche conto che è in atto una crisi economica globale che ha effetti molto forti sul settore del trasporto aereo. L’assenza di una rete di feederaggio per l’alimentazione di voli intercontinentali è infine un handicap forte per la ricerca di compagnie di altre nazioni.

Ma l’intenzione di Lufthansa di espandersi su Malpensa è credibile?

È la più credibile e non chiede sacrifici a Linate. Ma come può essere rafforzata? Lufthansa dovrebbe poter disegnare insieme a Sea parti di aeroporto, entrare nel merito della gestione dei transiti, ecc. I passi da fare sono quindi tanti e complessi. Ma credo che sia l’unica strada per un rilancio complessivo.

Perché?

Perché il progetto di Lufthansa può diventare il progetto di Star Alliance, cioè dell’alleanza delle compagnie che fanno capo ai tedeschi. Tuttavia portare a termine questo progetto richiederebbe grandi investimenti sullo scalo e Sea è già in difficoltà.

A proposito di Sea, ieri il suo presidente, Giuseppe Bonomi, ha dichiarato che serviranno 3-5 anni per riprendere il percorso di sviluppo di Malpensa. È plausibile questo lasso di tempo? E pensa che il “peggio sia passato” per lo scalo milanese?

Credo che dopo la chiusura del cargo, che ha dato un ulteriore “pugnalata” dopo quella dell’addio di Alitalia nel marzo del 2008, le cose non possano andare peggio di così. La tempistica per il rilancio di Malpensa non può essere certamente di breve periodo, perché abbiamo visto che l’unico vettore in grado di rilanciare Malpensa nel breve è Alitalia, che chiede però una contropartita inaccettabile. Qualsiasi vettore per decidere di installare in un aeroporto un volo a lungo raggio studia dai 12 ai 18 mesi le strategie commerciali e le possibilità tecniche. Su Malpensa c’è stata talmente tanta incertezza che nessuno ha incominciato a farlo prima di adesso. Il più veloce potrebbe quindi arrivare non prima di 12 mesi.

Esiste un modo per far convivere una volta per tutte Malpensa e Linate?

Credo in passato ci sia stata un’articolazione molto spinta della normativa per favorire la creazione di un hub a Malpensa e questo obiettivo non è stato raggiunto. Ora si dovrebbe tornare a un meccanismo che aiuti e sviluppi una concorrenza tra i vettori che sia corretta ed equilibrata.

Linate al momento è sostanzialmente “cristallizzato”: nessuno riesce a entrare e metà delle 25 direttrici sono in monopolio. Credo si debbano rivedere gli obiettivi ultimi di questo sistema (fatto di accordi bilaterali, ripartizione dei voli tra Linate e Malpensa, restrizione del numero dei movimenti l’ora su Linate) in modo da sviluppare concorrenza e creare quindi maggiori benefici per i passeggeri tout court lombardi.

Che passaggi andrebbero fatti concretamente?

Occorre far tornare Linate un aeroporto da 14-15 milioni di passeggeri, riducendo anche le destinazioni possibili. Questo all’ultimo può favorire anche la rinascita di Malpensa. Perché il numero delle destinazioni raggiungibili da Linate era talmente ampio da minare tante maglie della rete che avrebbe dovuto alimentare Malpensa.

Meno destinazioni con più concorrenza aiuterebbero le tasche dei passeggeri e inoltre permetterebbero a Malpensa di attirare nuove compagnie di feederaggio per il progetto hub di Star Alliance.

Questa idea è diversa da quella di Colaninno e Sabelli e fa propria la logica che il passeggero debba viaggiare in modo economico e potendo scegliere tra più vettori.

Questa serie di passaggi è facile da compiere? E quanto tempo richiederebbe?

Aumentare il numero di passeggeri di Linate dagli attuali 10 milioni è semplicissimo: basta modificare il numero di movimenti l’ora dagli attuali 18 a circa 30, cosa che è plausibile e ragionevole. Modificare la ripartizione dei voli tra Malpensa e Linate è altrettanto semplice perché è regolata da una legge regionale.

Come ho già detto, gli accordi bilaterali sono invece più complessi da gestire e hanno effetti più lunghi.

Mi vergogno di avere studiato alla Bocconi.
 
In SEA i loro conti se li sono fatti benìssimo e non credo alle vendette personali perché portano a poco o a niente.
La posizione di SEA verso AZ è la seguente: io ho un partner strategico con un piano di sviluppo e collaborazione. Tu cos'hai da offrire ? Puoi offrire qualcosa di più e meglio ?

partner startegici ???

I padroni di SEA dovrebbero considerare tutto , visti i risultati del decennio passato , e scordarsi almeno momentaneamente il tornaconto finanziario
devono ricreare un sitema funzionante a beneficio del territorio intero
Togliere i veti che hanno squilibrato indebolendolo praticamente tutto il aereportuale del nord italia .
L'attacarsi disperatamente alla ricerca di un partner strategico che risolva i magicamente tutti problemi ricorda un comportamento da bimbo sprovveduto che crede ancora la fata turchina .
Bimbo sprovveduto che però ha fatto danni peggio di una invasione di cavallette .
tutto da rifare
 
partner startegici ???

I padroni di SEA dovrebbero considerare tutto , visti i risultati del decennio passato , e scordarsi almeno momentaneamente il tornaconto finanziario
devono ricreare un sitema funzionante a beneficio del territorio intero
Togliere i veti che hanno squilibrato indebolendolo praticamente tutto il aereportuale del nord italia .
L'attacarsi disperatamente alla ricerca di un partner strategico che risolva i magicamente tutti problemi ricorda un comportamento da bimbo sprovveduto che crede ancora la fata turchina .
Bimbo sprovveduto che però ha fatto danni peggio di una invasione di cavallette .
tutto da rifare
No comment, posto tra il vuoto spinto ed il delirio ...

Grazie a SEA e ai suoi "dividendi strordinari" nel decennio passato i "padroni" hanno sbloccato un bel po' di lavori essenziali per Milano. Se stavano ad aspettare i soldi da Roma stavamo freschi ...
 
La posizione di SEA verso AZ è la seguente: io ho un partner strategico con un piano di sviluppo e collaborazione.

Parli ovviamente di LH.

In quello che dici mi sfugge una cosa: SEA gestisce anche LIN, non solo MXP. AZ su LIN è ben più che un partner strategico: è il primo vettore in assoluto, che garantisce a SEA traffico in abbondanza con tutto quello che consegue. AZ anzi è in assoluto e di gran lunga il primo vettore per gli scali gestiti da SEA: sicuri che AZ per SEA non sia un partner strategico bensì una palla al piede? A me sembrerebbe controproducente e masochistico pensare di prendere a pesci in faccia il mio principale cliente.
 
Parli ovviamente di LH.

In quello che dici mi sfugge una cosa: SEA gestisce anche LIN, non solo MXP. AZ su LIN è ben più che un partner strategico: è il primo vettore in assoluto, che garantisce a SEA traffico in abbondanza con tutto quello che consegue. AZ anzi è in assoluto e di gran lunga il primo vettore per gli scali gestiti da SEA: sicuri che AZ per SEA non sia un partner strategico bensì una palla al piede? A me sembrerebbe controproducente e masochistico pensare di prendere a pesci in faccia il mio principale cliente.

Il principale cliente solo nel 2008, tra le altre cose, ha lasciato fatture non pagate per 250 milioni (se non ricordo male), quindi è un po' da ragionare su chi abbia preso a pesci in faccia chi ...

AZ non è in grado di garantire quello che SEA ed i suoi proprietari vogliono: un hub a MXP per dare a Milano l'accessibilità intercontinentale che serve alla città e all'Expo.
AZ oggi sarà pure il principale cliente ma non è in grado di crescere, qualcun altro sì. Ovviamente sto parlando di LH.
 
Il principale cliente solo nel 2008, tra le altre cose, ha lasciato fatture non pagate per 250 milioni (se non ricordo male), quindi è un po' da ragionare su chi abbia preso a pesci in faccia chi ...

AZ non è in grado di garantire quello che SEA ed i suoi proprietari vogliono: un hub a MXP per dare a Milano l'accessibilità intercontinentale che serve alla città e all'Expo.
AZ oggi sarà pure il principale cliente ma non è in grado di crescere, qualcun altro sì. Ovviamente sto parlando di LH.


Quello che dici è vero, soprattutto per la parte che riguarda il credito SEA nei confronti AZ.

Relativamente al secondo punto, io la vedo diversa: SEA e la politica non mettono AZ nelle condizioni di creare un hub a MXP per dare a Milano l'accessibilità intercontinentale che serve alla città e all'Expo: si chiuda LIN!
 
Attualmente vi è una restrizione sul numero massimo di movimenti l’ora (18) su Linate. Questa limitazione risale a dieci anni fa. Oggi le tecnologie a disposizione potrebbero sicuramente incrementare il numero dei movimenti aerei.

La limitazione a 18 movimenti orari non c'entra un fico secco con le tecnologie disponibili. Se si è deciso di limitare i movimenti di LIN è per favorire la crescita di MXP come hub, non certo perché capacità superiori ai 18 mvt/h mettessero in crisi lo scalo.

L’obiettivo della proposta di Colaninno e Sabelli, cioè lo spostamento di 14 voli intercontinentali da Linate a Malpensa, è veramente minimale e non dà una giustificazione al ridimensionamento di Linate: si tratta di una contropartita molto scarna.

Riprendendo il discorso di malpensante sui giochi a somma zero o a somma positiva, spiace constatare come anche Baccelli veda la situazione di Linate come un gioco a somma zero, come un do ut des che non porta benefici al territorio, come un gioiello di cui privarsi solo a fronte di "contropartite" sostanziose (come se l'accessibilità intercontinentale diretta di Milano, della Lombardia e del Nord Italia fosse una bazzeccola da snobbare). La parola "contropartita" mi colpisce particolarmente, in negativo s'intende: va usata nei negoziati intergovernativi, nei contratti commerciali, ma diamine...qui bisogna lavorare insieme per un obiettivo, non misurare con il bilancino quanto io do a te e quanto tu dai a me!

Lufthansa ci investirà, ma in maniera molto graduale ed equilibrata, tenendo conto che ha già in mano lo sviluppo degli aeroporti di Monaco, Francoforte, Heathrow, Berlino, Bruxelles e Vienna. Malpensa verrebbe solo dopo questi scali.

Ma credo che sia l’unica strada per un rilancio complessivo

Insomma, "Lufthansa o morte", anche se tratterebbe MXP (nel suo ragionamento) come l'ultima ruota del carro. Avanti così!

L’assenza di una rete di feederaggio per l’alimentazione di voli intercontinentali è infine un handicap forte per la ricerca di compagnie di altre nazioni.

E il professore non si è mai chiesto a cosa è dovuta l'assenza di questa rete di feederaggio? Partendo dalla Bocconi, suggerisco di prendere il tram anti-clockwise, scendere in p.za Cinque Giornate e salire sulla 73: al capolinea troverà la soluzione dell'enigma.

Ma forse è proprio un rifiuto nell'identificare il vero problema del sistema aeroportuale milanese, se davvero è convinto che la soluzione Lufthansa è la più credibile (e passi...) e non chiede sacrifici a Linate. Non crederei a quest'ultimo punto nemmeno se me lo dicesse Mayrhuber in persona.

Ora si dovrebbe tornare a un meccanismo che aiuti e sviluppi una concorrenza tra i vettori che sia corretta ed equilibrata.

Chieda ai buoni samaritani di Lufthansa se il caso di MXP-OTP (LH) vs. LIN-OTP (AZ) è un esempio di "concorrenza corretta ed equilibrata". Quest'ultima la si può benissimo ottenere su uno scalo solo, ossia MXP.

Modificare la ripartizione dei voli tra Malpensa e Linate è altrettanto semplice perché è regolata da una legge regionale.

L'articolo 8 della legge regionale in materia di aeroporti, slot e cazzabubole non è stato impugnato, per cui ammettiamo (e non concediamo) che la cosa si possa fare.
Fatta questa premessa, la domanda sorge spontanea: che cosa stanno aspettando?
 
Quello che dici è vero, soprattutto per la parte che riguarda il credito SEA nei confronti AZ.

Relativamente al secondo punto, io la vedo diversa: SEA e la politica non mettono AZ nelle condizioni di creare un hub a MXP per dare a Milano l'accessibilità intercontinentale che serve alla città e all'Expo: si chiuda LIN!
AZ non ha gli aerei per fare un hub:
- non ha i regional, 145 e ATR via tutti
- non ha abbastanza w.b. per coprire MXP e FCO (che non abbandonerà mai del tutto)

Mettere voli organizzati in modo "casuale" a MXP, portandoli da LIN non cra un hub così come non sono BCN, LGW e molti aeroporti con anche più di 30 milioni di pax. L'esperienza AP dell'anno scorso è illuminante.

Al momento pare inoltre che un grosso ridimensionamento di LIN sarebbe dannoso per i conti SEA: inizialmente ero di diverso parere ma dopo avere analizzato lo scenario che stanno valutando loro dovo ammettere che stavolta SEA ha fatto i suoi conti.
Dubito quindi che (di sicuro) nel breve termine ci possa essere un ridimensionamento che crei ulteriori danni a SEA.
 
Relativamente al secondo punto, io la vedo diversa: SEA e la politica non mettono AZ nelle condizioni di creare un hub a MXP per dare a Milano l'accessibilità intercontinentale che serve alla città e all'Expo: si chiuda LIN!

Continuo a sostenere che se SEA si può permettere di rispedire al mittente le richieste di AZ è perchè qualcuno (LH) evidentemente offre un'accessibilità maggiore.
Ovviamente al verificarsi di alcune condizioni.

Altrimenti sarebbero da appendere tutti.
 
Attualmente vi è una restrizione sul numero massimo di movimenti l’ora (18) su Linate. Questa limitazione risale a dieci anni fa. Oggi le tecnologie a disposizione potrebbero sicuramente incrementare il numero dei movimenti aerei.

La limitazione a 18 movimenti orari non c'entra un fico secco con le tecnologie disponibili. Se si è deciso di limitare i movimenti di LIN è per favorire la crescita di MXP come hub, non certo perché capacità superiori ai 18 mvt/h mettessero in crisi lo scalo.
Lei è forse troppo giovane per ricordare che la limitazione a 12 prima, poi 18 movimenti/h venne effettivamente giustificata con l' impossibilità di seguirne di più, considerato il complesso dello spazio aereo milanese. Non si poteva ufficialmente dire che si voleva favorire MXP.
 
E il professore non si è mai chiesto a cosa è dovuta l'assenza di questa rete di feederaggio? Partendo dalla Bocconi, suggerisco di prendere il tram anti-clockwise, scendere in p.za Cinque Giornate e salire sulla 73: al capolinea troverà la soluzione dell'enigma.

Ma forse è proprio un rifiuto nell'identificare il vero problema del sistema aeroportuale milanese, se davvero è convinto che la soluzione Lufthansa è la più credibile (e passi...) e non chiede sacrifici a Linate. Non crederei a quest'ultimo punto nemmeno se me lo dicesse Mayrhuber in persona.
Troppo complicato per il professore, lascia perdere.
 
Mettere voli organizzati in modo "casuale" a MXP, portandoli da LIN non cra un hub così come non sono BCN, LGW e molti aeroporti con anche più di 30 milioni di pax.

Adesso sputiamo pure su BCN, fantastico!

Io PAGHEREI per avere una MXP come BCN!

Io voglio un aeroporto unico a Milano. Non me ne frega niente dell'hub. Io voglio partire e tornare dallo stesso posto. Non che per andare a Copenhagen devo partire da MXP e tornare a LIN. No Olbia di qua e Monaco di la.

Vedi che poi non c'è nemmeno bisogno di LH. I widebody e i transiti arrivano da soli in un aeroporto da 30 milioni. E pure di diverse compagnie senza dover volare col monopolio.

Per quanto riguarda i conti poi non sono d'accordo. Ti avranno fatto leggere le solite infinocchiate confezionate ad hoc da un palazzinaro dell'idroscalo, che avrà redatto tra 2 tiri a tennis e 2 vasche in piscina del CRAL...
 
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Adesso sputiamo pure su BCN, fantastico!

Io PAGHEREI per avere una MXP come BCN!

Io voglio un aeroporto unico a Milano. Non me ne frega niente dell'hub. Io voglio partire e tornare dallo stesso posto. Non che per andare a Copenhagen devo partire da MXP e tornare a LIN. No Olbia di qua e Monaco di la.

Vedi che poi non c'è nemmeno bisogno di LH. I widebody arrivano da soli in un aeroporto da 30 milioni. E pure di diverse compagnie senza dover volare col monopolio.

Per quanto riguarda i conti poi non sono d'accordo. Ti avranno fatto leggere le solite infinocchiate confezionate ad hoc da un palazzinaro dell'idroscalo, che avrà redatto tra 2 tiri a tennis e 2 vasche in piscina del CRAL...


Straquoto!
 
AZ non ha gli aerei per fare un hub:
- non ha i regional, 145 e ATR via tutti
- non ha abbastanza w.b. per coprire MXP e FCO (che non abbandonerà mai del tutto)
L' aereo più piccolo di Swiss è un AVRO RJ100, come ben sai. Lo scalino di attacco ora è più alto di qualche anno fa. Per quel che manca, gli apt marginali come TRS, si può sempre ricorrere all' Air Alps di turno. Non è il caso di ripetere esperienze inutili come il 145 a Sarajevo.

Se Alitalia firma un contratto in cui si impegna a portare 14 voli intercontinentali a Malpensa, che preveda robuste penali, poi sono fatti suoi su come trovare o spostare WB, di cui peraltro ha parecchi ordini in portafoglio.


Al momento pare inoltre che un grosso ridimensionamento di LIN sarebbe dannoso per i conti SEA: inizialmente ero di diverso parere ma dopo avere analizzato lo scenario che stanno valutando loro dovo ammettere che stavolta SEA ha fatto i suoi conti.
Tu quoque!

Spiace vedere che in un certo numero di appassionati arrivi a prevalere il Pensiero Unico SEA.
Comunque ti spiego una cosa: chissenefrega dei conti di SEA. Se proprio ha dei problemi basta che venda l' handling e immediatamente i suoi conti miglioreranno di 2 milioni al mese. Non parliamo poi di tutti gli efficientamenti che il carrozzone aeroportuale milanese non ha mai fatto. E' finita l' era del cost plus e della vecchia Alitalia, SEA deve servire i pax e la città, non servirsene per perpetuare i suoi sprechi.
 
Stato
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