Thread LHI dal 27 febbraio (escluso voli nazionali da Malpensa)


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
le trattative della Magliana con Milano registrano nuove aperture. Ieri l'ultimo incontro dei vertici Alitalia al Pirellone. Formigoni parla di «reali aperture». E di altri quindici giorni per tirare le somme.

Sempre più incomprensibile l'atteggiamento (o meglio, l'intromissione) delle istituzioni lombarde verso la vicenda MXP/LIN.
 
Lufthansa si rafforza e a Malpensa la Sea vuole il «virtual hub»
di Paolo Stefanato
Lufthansa Italia non possiede ancora il certificato di operatore aereo dell’Enac, ma già aumenta la sua presenza a Malpensa. La compagnia, che ha avviato i primi collegamenti europei il 1º febbraio, ha annunciato nuove rotte nazionali da e per Milano, anticipando i suoi piani, e aumentando la flotta da sei a otto Airbus 319. Dal 1º aprile Lufthansa collegherà Roma con 4 voli giornalieri, Napoli con 2 e Bari con uno. L’espansione trae origine - oltre che nella chiusura della partnership con Air One - nei numeri soddisfacenti fatti registrare fin qui. L’esempio è il Malpensa-Parigi: in febbraio Air France ha avuto un riempimento del 58%, Lufthansa Italia del 57%, Alitalia del 45%. Karl Ulrich Garnadt, executive vice president di Lufthansa, ha annunciato che il lungo raggio sarà «next step», il prossimo passo; secondo alcuni, forse già entro l’anno. È l’obiettivo al quale punta il progetto Scala, tenacemente sostenuto dal presidente della Sea, Giuseppe Bonomi, per il quale Lufthansa è il miglior alleato nel rilancio di Malpensa.
Le tratte europee di Lufthansa Italia (Parigi e Barcellona, cui da questa settimana si aggiungono Bruxelles, Budapest, Bucarest e Madrid e da fine marzo Londra Heathrow e Lisbona) e quelle italiane, sono concepite in un’ottica di collegamenti punto-a-punto, ma il loro vero scopo è quello, in futuro, di costituire flussi di alimentazione del lungo raggio in partenza da Malpensa. Bonomi parla di «virtual hub», cioè di un hub che non sia incardinato su una sola compagnia ma sull’intera alleanza globale della quale fa parte Lufthansa: Star Alliance. Per sostenere il progetto, in primavera la Sea riunirà a Milano i vertici dei vettori aderenti. Di Star Alliance fa parte anche Singapore Airlines, che ben si presta come esempio di questi piani: a maggio trasferirà la propria sede da Roma a Milano, dove conferma i sette voli settimanali, mentre nella capitale dovrebbero scendere da tre a due. Oggi i voli della compagnia asiatica effettuano il Singapore-Malpensa-Barcellona; a breve il volo sarà ridotto al Singapore-Milano, mentre il proseguimento per Barcellona (e viceversa) sarà assicurato da Lufthansa Italia: ecco evidente l’integrazione. (Proprio ieri Singapore Airlines, che pur ha messo a terra di recente il 10% della propria flotta, ha festeggiato il milionesimo cliente dell’Airbus 380, l’aereo di cui è stata la compagnia d’esordio).
Il principale concorrente di Lufthansa Italia a Malpensa è la low cost EasyJet, che già offre tutte le destinazioni dei tedeschi. EasyJet ieri ha fatto un calcolo, verificabile sui rispettivi siti: il Milano-Napoli con andata 3 aprile e ritorno il 5, con EasyJet costa 110 euro, con Lufthansa Italia 281, quasi il triplo.
http://www.Ilgiornale.it
 
A leggere bene era già tutto scritto, seppur con qualche imprecisione e ancora con molte incertezze:

Così si scopre che i sei “piccoli” Embraer da 100 posti che Lufthansa baserà a Malpensa a partire dal 2009 potrebbero essere sei Airbus A320 da 150 posti. Che verso la fine del prossimo anno Lufthansa potrà iniziare a operare voli di lungo raggio da Malpensa. Che per preparare Malpensa a diventare a tutti gli effetti hub di Lufthansa i tedeschi guideranno una sorta di “cabina di regia” con i propri partner dell’alleanza globale dei cieli Star Alliance (di cui Lufthansa è leader) per avviare operazioni dette di “virutal hubbing”. Che esiste un gruppo di lavoro tra rappresentanti delle due società per pianificare e sovrintendere questo ambizioso progetto.

Nel mondo dell’aviazione civile si tratta di una piccola rivoluzione. Mai una compagnia ha pensato di aprire un proprio hub in un paese diverso da quello di appartenenza. Certo Lufthansa, oltre a Francoforte e Monaco può contare su Zurigo, ma lo scalo svizzero ha dovuto conquistarlo attraverso l’acquisizione di Swiss. Nel caso di Malpensa invece sarebbero direttamente i tedeschi la compagnia partner dell’aeroporto, seppur con il supporto della loro controllata italiana AirDolomiti e in coordinamento con i partner di Star Alliance e con altri partner commerciali come AirOne.

Una piccola “secessione aeronautica”, per usare il termine dal sapore futurista coniata da Marco Alfieri su Il Sole 24 ORE, in cui la Lombardia diventerebbe nei cieli d’Europa un Land della Bundesrepublik Deutschland al pari di Assia (Francoforte) e Baviera (Monaco).


Questo è un brano di un articolo del 23 giungo 2008 da qui... evidentemente ben informato:
http://gabriocasati.org/?p=171

Ciao, daniele
 
Il motore di ricerca dei voli LH offre tutte le possibili connessioni in un range di tempi di transito, senza dar preferenza all'uno o all'altro scalo, ordinati per orario di partenza. Ad esempio chiedendo un FCO-LHR a fine aprile vengono proposti stop intermedi a MUC, FRA, DUS o MXP.

Ragionando su come funzionano i siti e i gds, oltre che il sito LH....

Penso che la principale leva su cui potranno agire per instradare su un certo routing sara' il fattore prezzo.

Il tempo totale e numero di transiti invece esce dalla bonta' del network e non dovrebbe fare distinzione per nazione...ma semmai per il posizionamento geografico degli apt.

Ci saranno clienti che sortano per prezzo e altri per tempo.

Se e' cosi' un numero piu' o meno marginale di pax dalla germania potrebbero fare transiti in Italia, a meno che come policy decidano di non offrire i prezzi buoni su MXP ai tedeschi.

Ma se per qualche destinazione gli viene un tempo totale minore su MXP, potrebbero passare di qui anche quelli meno sensibili al prezzo.

Poi sicuramente ci saranno le riprotezioni, immagino.
 
...è la stessa di Palazzo Marino, diottria più diottria meno.


Sì, con una differenza sostanziale. Per Palazzo Marino si tratta di un pur timido recupero della vista dopo il periodo di completa ciecità Albertini-Bencini, mentre per la Regione, se possibile, si tratta d'un perggioramento dopo un periodo in cui sembrava che lo sguardo riuscisse a vedere un po' meglio oltre le Alpi anziché oltre al Po.
In Provincia, in compenso, brancolano nel buio!

ciao,daniele
 
Se intendi che Regione è lì a barattare per riportare AZ su MXp, temo tu abbia ragione.

«La concorrenza fa bene, si sa — risponde il presidente della Regione, Roberto Formigoni —. Diciamo che la rincorsa è reciproca. Gli operatori del settore hanno capito che Malpensa offre opportunità vere». Certo è che le trattative della Magliana con Milano registrano nuove aperture. Ieri l'ultimo incontro dei vertici Alitalia al Pirellone. Formigoni parla di «reali aperture». E di altri quindici giorni per tirare le somme.http://milano.corriere.it/milano/no...thansa_terminale_malpensa-1501060042628.shtml

Onestamente più che un ritorno di AZ -che non può che essere quantitativamente marginale, altrimenti voglio vederli a vincere le resistenze di Roma- quel che c'è da temere sul serio sono colpi bassi di vario genere per bloccare LH (e qualsiasi concorrente) più o meno ai limiti della legalità (decreto su anti-trust docet).

La miopia del Pirellone - o meglio, la completa divergenze tra logiche politiche e di potere e logiche economiche, industriali e di mercato - è mostruosa.

Avrebbero la possibilità di trattare e negoziare con una delle migliori compagnie del mondo e stanno lì a cincischiarsi con la cordatina patriottica, assistita, garantita, dei capitani coraggiosi "de noantri". Pazzesco!

daniele,milano
Per me AZ ritornerà su MXP solo quando LIN verrà ridimensionato. La data volutamente non la metto.


Al Pirellone hanno sempre parlato molto chiaro circa AZ e non ci sono cambi di rotta improvvisi. Occhio anche qui a correr troppo dietro la lettera delle dichiarazioni.
 
Per me AZ ritornerà su MXP solo quando LIN verrà ridimensionato. La data volutamente non la metto.


Al Pirellone hanno sempre parlato molto chiaro circa AZ e non ci sono cambi di rotta improvvisi. Occhio anche qui a correr troppo dietro la lettera delle dichiarazioni.


Non prendo certo il testo "alla lettera". Ma sul fatto che dai tempi dei serrati colloqui con Toto Carlo a quelli di oggi coi capitani Formigoni & C. abbaino sempre privilegiato l'opzione un po' provincialotta del partner scassato ma locale (e duqneu controllabile) piuttosto di quello serio ma totalmente autonomo non ci sono dubbi.

Quella "cricca" di potere politico (e sociale, economico, religioso, culturale) ha molti meriti (la Regione Lombardia è, per molti aspetti, di gran lunga milgiore amministrazione di quel livello in Italia), ma non brilla affatto quanto a sguardo internazionale, dimestichezza con l'Europa, apertura verso "milieu" culturali diversi dal proprio, ecc.

daniele,milano
 
...è la stessa di Palazzo Marino, diottria più diottria meno.

Io non sono molto d'accordo.
Non si può dimenticare che il maggiore azionista di SEA è il comune di Milano e che qualche anno fa abortì all'ultimo momento la privatizzazione di SEA.
In altri termini SEA è un asset del Comune.
Tale asset ha più valore se gestisce due aeroporti che se ne gestisce uno.
Il comune, quindi, fa i suoi interessi per fare fruttare al massimo l'asset.
Non biasimo, quindi, il comune di Milano se cerca una soluzione per fare fruttare al meglio entrambi gli aeroporti ed il proprio asset.
E badate bene che se riesce il colpo virtual hub di MXP fra 2/3 anni (quando l'economia si sarà ripresa) il comune si troverà due aerporti pienamente funzionanti con grande traffico e con una sea privatizzabile e monetizzabile.
La Moratti non è così stupida.
Ciao
d.
 
""Originalmente inviato da Don Formigoni
le trattative della Magliana con Milano registrano nuove aperture. Ieri l'ultimo incontro dei vertici Alitalia al Pirellone. Formigoni parla di «reali aperture». E di altri quindici giorni per tirare le somme""


Sempre più incomprensibile l'atteggiamento (o meglio, l'intromissione) delle istituzioni lombarde verso la vicenda MXP/LIN.

Fammi capire:
il Pirellone è di proprietà di Alitalia, e Formigoni si è permesso di intromettersi, introducendosi di soppiatto, forzando la serratura?

Eravate più divertenti quando parlavate degli incastri sul ponte di ferro, di fare scalo a Fiumicino per andare da Sesto a Malpensa, o le gustose gags a base di pavimenti e nascite da vecchi ;)

Ha ragione DanFormigone: "a leggere bene era già tutto scritto dal 23 giugno 2008".
Se non che, i "talebani" sono -oggettivamente- proiettati nel futuro,
mentre gli "spiriti liberi" non riescono ancora ad uscire dalle caverne, ma si ostinano -ancor oggi- a non voler vedere nemmeno quanto ormai irrevirsibilmente *già realizzato*.
Avanti così, in fondo sono solo 6 piccolissimi aerei, che oltretutto non mangeranno nemmeno la colomba pasquale...
E mi raccomando, quando vai a bergamo a prendere il volo, alessandria-piacenza-brescia (sia mai che t'avvicini a meno di 100km da malpensa).

insistere, resistere, insistere... (col surrealismo, però)
 
Lh Italia: pronti a volare da Linate a Roma
Buoni i risultati ottenuti nel primo mese di attività

Messaggio promozionale

"Vogliamo operare anche sulla tratta Linate-Roma. Ce lo chiedono i nostri passeggeri. La nostra richiesta di slot è stata appena rifiutata ma insisteremo. Se solo fosse possibile saremmo pronti a mettere dieci collegamenti al giorno dal Forlanini a Fiumicino". Lo annuncia Karl Ulrich Garnadt, numero due di Lufthansa. Nessun ridimensionamento per il Forlanini: "E' evidente che per i milanesi è troppo comodo". Buoni i risultati ottenuti da Lh Italia nel primo mese di attività: "Il nostro coefficiente di riempimento dei voli da Malpensa supera il 50%". Nel mese di febbraio i pax trasportati da Lh su Malpensa sono stati 81mila. La compagnia non esclude di posizionare anche voli intercontinentali dallo scalo.
 
Io non sono molto d'accordo.
Non si può dimenticare che il maggiore azionista di SEA è il comune di Milano e che qualche anno fa abortì all'ultimo momento la privatizzazione di SEA.
In altri termini SEA è un asset del Comune.
Tale asset ha più valore se gestisce due aeroporti che se ne gestisce uno.
Sarebbe così se quello tra LIN e MXP fosse un gioco a somma zero; di fatto non sono asset indipendenti, ma profondamente interconnessi. In questo senso le scelte degli ultimi 10 anni dell'azionista di controllo ne minimizzano il valore.
 
Sarebbe così se quello tra LIN e MXP fosse un gioco a somma zero; di fatto non sono asset indipendenti, ma profondamente interconnessi. In questo senso le scelte degli ultimi 10 anni dell'azionista di controllo ne minimizzano il valore.
"minimizzano" è una parola grossa e difficile da dimostrare.
 
"minimizzano" è una parola grossa e difficile da dimostrare.
Non intendo il minimo valore possibile, solo ben lontano dal massimo (o anche solo dall'equo): tra ripartizione del traffico, Sea handling e inefficienze diffuse c'è ampio margine per creare valore.
 
Non intendo il minimo valore possibile, solo ben lontano dal massimo o anche solo dal giusto: tra ripartizione del traffico, Sea handling e inefficienze diffuse c'è ampio margine per creare valore.
Se uno è lontano dal massimo non è per forza al minimo ma comunque, i problemi di Sea handling ed altre "inefficienze" vanno risolte a prescindere dalla ripartizione del traffico LIN-MXP.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.