Ex call center az o ex az?
Posto l'intero articolo.
Covisian, Ita Airways non si presenta al tavolo del ministero. Orlando (Lavoro): "Fatto grave". I sindacati: uno sfregio. La compagnia: noi parte lesa
Il vettore, proprietà dello Stato al 100%, diserta l'incontro per i lavoratori del call center: "Mancanza di riguardo istituzionale. Confronto con Franco per le iniziative conseguenti". Il Pd: "E' vergognoso". Il sindaco di Palermo, Orlando: "Denuncia penale"
20 APRILE 2022AGGIORNATO 21 APRILE 2022 ALLE 18:04
ROMA - Ita Airways non si presenta al tavolo del ministero del Lavoro sui
lavoratori Covisian, a rischio licenziamento dopo il ritiro della commessa da parte della compagnia aerea pubblica per i servizi di call center. Un fatto che il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, definisce "molto grave" e "ingiustificabile".
"L'indisponibilità al confronto e la
mancanza di riguardo istituzionale - afferma Orlando - non può essere sottovalutata. Chiederò al collega Franco e agli altri ministri coinvolti un confronto per concordare insieme le iniziative conseguenti".
Si legge, ancora, in una nota del ministro Orlando: "Il
Ministero del Lavoro si è sempre reso disponibile a collaborare con Ita Airways per gestire con l'impresa i passaggi più difficili di questi mesi. L'indisponibilità al confronto e la mancanza di riguardo istituzionale non può essere sottovalutata".
Coinvolti in 543
Il tavolo è stato convocato oggi dal ministero del Lavoro insieme ai sindacati e ai vertici di Covisian,
Almaviva, al Presidente della Regione Sicilia e al sindaco del Comune di Palermo,
per affrontare la vertenza. Il caso investe 221 dipendenti di Covisian che dal primo maggio verrebbero licenziati dopo il dietrofront di Ita Airways sulla commessa; e dei 322 di Almaviva in cassa integrazione a zero ore e che avrebbero dovuto essere riassunti entro il 2023.
Per loro, la situazione è abbastanza nera visto che Almaviva - proprio al tavolo ministeriale - annuncia la procedura di
licenziamento collettivo per 308 persone. "Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali - conclude la nota - considera ingiustificabile l'assenza dei vertici di Ita Airways dal tavolo, che in questo modo si sottrae al confronto finalizzato alla ricerca di possibili soluzioni occupazionali per i
lavoratori interessati".
Furibondi i sindacati confederali (Cgil, Cisl e Uil), del settore delle telecomunicazioni: "Oggi un'azienda a totale controllo pubblico, Ita, ha inteso sfregiare il governo italiano e le persone. Aspettiamo anche di conoscere le azioni che il governo e il ministro Orlando vorranno adottare in questa
pericolosa deriva autoritaria messa in atto da un'azienda statale".
Arrabbiato è anche il sindaco di Palermo,
Leoluca Orlando, che bolla l'assenza di Ita al tavolo come una "ignobile provocazione. "Ho dato mandato all'ufficio legale del Comune di proporre denuncia penale per evidente comportamento anomalo in un pubblico incanto a partire da un bando del tutto irregolare nel contenuto e nel tempo di indizione".
"Siamo certi e chiediamo che il Governo richiamerà Ita ai propri impegni e si costituirà parte civile nell'eventuale procedimento penale". Orlando, insieme
all'assessora Marano, ha confermato "la solidarietà dell'amministrazione comunale e di tutta la città ai 543 lavoratori che hanno chiesto il rispetto dei loro diritti con grande compostezza".
Contro Ita, arriva anche l'attacco frontale dal Pd: "L'assenza al tavolo è un comportamento contraddittorio per chi si definisce vittima", dice il deputato
Carmelo Miceli, "Ita e Covisian stanno venendo meno agli impegni presi. Parlamento e Governo hanno fatto in modo che continuasse a esistere una compagnia di bandiera per assecondare gli interessi degli italiani, ma i primi italiani sono i lavoratori. Calpestarne i diritti è vergognoso".
Grillini e FdI
Ecco i
5Stelle: "L'assenza di Ita è un fatto gravissimo che getta ulteriori ombre sul futuro della società. Società che, tra l'altro, ha dimostrato nuovamente di preferire un confronto duro anziché dialogare direttamente con sindacati e ministero per trovare una soluzione a una vertenza che si trascina, ormai, da troppi mesi".
Batte un colpo anche
Fratelli d'Italia: "Il governo dei presunti migliori usi quel che residua della sua autorevolezza per richiamare Ita e Covisian al rispetto degli impegni assunti e si eviti questo disastro, non c'è tempo da perdere", dice Carolina Varchi, deputato FdI e candidata a sindaco di Palermo.
"Nessuna responsabilità, ma danneggiati"
Ita Airways non è stata presente al tavolo ministeriale perché si considera "parte lesa" a seguito della
rottura unilaterale da parte di Covisian del contratto di fornitura del call center. Covisian, secondo Ita, è la sola responsabile della vicenda perché "non ha dato seguito nè al contratto sottoscritto con Ita nè all'intesa sulla clausola sociale relativa ai dipendenti Almaviva".
Ita conferma "il venir meno del rapporto di fiducia tra le parti e l'avvio delle relative azioni legali". Inoltre l'aviolinea sottolinea "l'enorme disagio causato da Covisian a tutti i clienti e alla compagnia, con livelli di servizio scesi da un tasso di risposta del 98% al 26%,
nel periodo pasquale e all'inizio della stagione estiva".
La compagnia inoltre conferma "la formazione di un
call center interno, che, per far fronte all'estrema emergenza, conta già circa 150 assunti, di cui più del 50% lavoratori Alitalia in amministrazione straordinaria". Sarà attivato "un processo di selezione per individuare risorse con elevata professionalità con l'auspicio di poter trovare disponibilita' all'assunzione da parte dei lavoratori siciliani". Infine Ita Airways "esprime solidarietà ai lavoratori di Covisian incolpevoli di una pessima gestione di tale società, incapace di onorare impegni contrattuali anche condivisi e sottoscritti in contesti istituzionali".
Le tesi di Ita sono contestate da Covisian,
attraverso un suo comunicato della sera.