Thread ITA Airways: LH presenta l’offerta per quota di minoranza


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Solo io la vedo come una fantastica prova del 9?

Nel senso, se dopo aver affossato addirittura una compagnia a budget illimitato Emiratina come Etihad riuscissimo ad affossare addirittura il gruppo LH sarebbe proprio la cartina di tornasole di come ALitaLIA sia l’antitesi del Re Mida delle compagnie aeree…
 
Solo io la vedo come una fantastica prova del 9?

Nel senso, se dopo aver affossato addirittura una compagnia a budget illimitato Emiratina come Etihad riuscissimo ad affossare addirittura il gruppo LH sarebbe proprio la cartina di tornasole di come ALitaLIA sia l’antitesi del Re Mida delle compagnie aeree…
Ah, si... il Re Patacca, che tutto quel che tocca diventa cacca...
 
Solo io la vedo come una fantastica prova del 9?

Nel senso, se dopo aver affossato addirittura una compagnia a budget illimitato Emiratina come Etihad riuscissimo ad affossare addirittura il gruppo LH sarebbe proprio la cartina di tornasole di come ALitaLIA sia l’antitesi del Re Mida delle compagnie aeree…
EY si e' suicidata da sola, AZ e' stato solo uno dei svariati incidenti di percorso dell'era Hogan.
 
Segnalo che i sindacati hanno avviato in data odierna la procedura di raffreddamento, dato che non si è trovato l'accordo per il nuovo contratto.
 
Solo io la vedo come una fantastica prova del 9?

Nel senso, se dopo aver affossato addirittura una compagnia a budget illimitato Emiratina come Etihad riuscissimo ad affossare addirittura il gruppo LH sarebbe proprio la cartina di tornasole di come ALitaLIA sia l’antitesi del Re Mida delle compagnie aeree…
Non esageriamo…. Sempre con il nostro solito egocentrismo…. Non è tutto gira intorno ad Alitalia… Ethiad ha fatto da sola… non aveva bisogno di AZ per chiudere.. anzi forse AZ gli servirà per volare un po’ di più
 
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Segnalo che i sindacati hanno avviato in data odierna la procedura di raffreddamento, dato che non si è trovato l'accordo per il nuovo contratto.
In effetti dopo aver bruciato circa 610 milioni di euro in 14 mesi direi che una rivisitazione del contratto è propria una delle priorità...
 
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Ma come? Nonostante i tagli draconiani? Stai a vedere che non era tanto un problema di costi quanto di revenue, e di manager capaci.

Quando erano usciti i dati finanziari degli ultimi anni di Alitalia si poteva vedere come, dal lato costi, AZ aveva i CASK tra i più bassi d’Europa a livello di major. Ma anche cosi erano perdite.

Il problema non è da quel lato.
 
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Quando erano usciti i dati finanziari degli ultimi anni di Alitalia si poteva vedere come, dal lato costi, AZ aveva i CASK tra i più bassi d’Europa a livello di major. Ma anche cosi erano perdite.

Il problema non è da quel lato.

Ed è qui che vedo la potenziale svolta data dall’integrazione con il network LH e Star Alliance.
 
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Ed è qui che vedo la potenziale svolta data dall’integrazione con il network LH e Star Alliance.

Io un po', pero', temo la politica. Perche' di sicuro ITA/AZ pagano il non avere una JV metal-neutral, pagano il non avere un programma di fidelizzazione decente, pagano magari anche non essere su NDC (immagino?) e magari pagano anche il fatto che vendono come si vendeva negli anni 2000... ma rimane un problema, ossia la strategia.

Fare 20 milioni di passeggeri di cui 15 in Italia e' garanzia di fallimento, s'e' visto con i capitani, con Etihad, con ITA 2.0. Quattro buchi nell'acqua miliardari. Secondo me e' inevitabile che a LIN, tolto un po' di feeding per FCO/MUC/FRA/ZRH, rimanga solo la rotta per LCY e il resto sia un bagno di sangue ad opera dell'alta velocita' e delle varie LCC. Non sappiamo i numeri dei due (uno?) long-haul da Malpensa, ma non penso che sia chissa' che successone, se non altro come costo-opportunita' di operare da FCO.

In parole povere, lo status quo non puo' continuare e in LH immagino lo sappiano. Se cio' che ho scritto sopra e' vero, e se in LH seguono il percorso fatto da tutte le majors europee tranne ITA/AZ, e' facile immaginare un taglio totale a MXP e una sforbiciata enorme a LIN. Immaginiamoci una cosa del genere in un mondo in cui ITA non e' 100% privata. Immaginiamoci la reazione della Santanche', di La Russa, di Salvini, del Cielleste e via dicendo. Non lo so.
 
Immaginiamoci una cosa del genere in un mondo in cui ITA non e' 100% privata. Immaginiamoci la reazione della Santanche', di La Russa, di Salvini, del Cielleste e via dicendo. Non lo so.
Qualcuno già reagisce
ITA A LUFTHANSA/ Un piccolo beneficio per Fiumicino, ma un grande danno per il Paese
Pubblicazione: 21.01.2023 - Alessandro Giustolisi
Con la cessione a Lufthansa di ITA di fatto il grosso del traffico intercontinentale da e per l’Italia avverrà tramite uno scalo all’estero


... Nessuno vuol capire che a Lufthansa o a una compagnia come Air France non conviene avere un hub vicino ai propri, quindi Malpensa a Linate non potranno crescere. Tutti gli aeroporti italiani saranno a malapena collegati con gli hub di Fiumicino e Francoforte, Monaco, Zurigo, Vienna, Bruxelles, essendo basi di Lufthansa, Swiss, Austrian Airlines e Brussels Airlines per le loro connessioni. Quindi, il Sud italiano resterà sempre profondo Sud emarginato e il nord sempre provincia

 
Berberi oggi scrive che ci vorranno 6 settimane di trattativa in esclusiva tra Ita e LH per chiudere l'accordo e che la penale di uscita da Skyteam per entrare in Star Alliance ammonta a circa 1,5 milioni di euro.
 
Berberi oggi scrive che ci vorranno 6 settimane di trattativa in esclusiva tra Ita e LH per chiudere l'accordo e che la penale di uscita da Skyteam per entrare in Star Alliance ammonta a circa 1,5 milioni di euro.
Briciole, considerando quanto brucia in media ITA ogni giorno.
 
Qualcuno già reagisce


Premetto che non c'entro nulla con il mondo dell'aviazione e che sono totalmente incompetente riguardo come far funzionare (che a mio modestissimo parere è uguale a "far fruttare") una compagnia aerea, ma nonostante la mia incompetenza leggendo questo articolo(?) mi viene spontanea una domanda: ma questo ci fa o c'è?
Secondo lui 250 aeromobili da dove escono fuori, dalla calza della Befana?
Se un A350 costa circa 300 milioni di euro quanti soldi il povero contribuente italico dovrebbe tirare fuori solo per mettere in piedi le tesi sostenute da questo signore?
Con, alla fine, quali garanzie che, per la prima volta nella storia italiana, la cosa funzionerebbe con tutti i paludamenti burocratici e clientelaristici che si porta sempre a spasso una azienda statale?
Infine: ma esiste seriamente ancora qualcuno che dia credito a questo signore, ad elementi come lui o alle teorie enunciate, a metà strada tra il terrapiattismo e le favole sugli unicorni?
Roba da matti...

P.S.: vabbè la democrazia del forum, ma non so quanto sia utile dare spazio a contenuti dal genere, se non per farsi due risate o per dare qualche craniata sul muro...
 
Ma come? Nonostante i tagli draconiani? Stai a vedere che non era tanto un problema di costi quanto di revenue, e di manager capaci.
Quando erano usciti i dati finanziari degli ultimi anni di Alitalia si poteva vedere come, dal lato costi, AZ aveva i CASK tra i più bassi d’Europa a livello di major. Ma anche cosi erano perdite.

Il problema non è da quel lato.
Il problema è come lo confronti e cioè la natura di network carrier. Perché se sei fortemente sbilanciano sul corto raggio in competizione con le low cost non puoi permetterti di confrontare i tuoi costi con una grande come una forte caratterizzazione sul lungo raggio e magari con un ricco mercato di riferimento del tuo hub. E' come se paragoni Eurowings a Lufthansa per stare all'interno dello stesso gruppo.
La semplificazione che i costi dell'ex AZ erano bassi è sempre stato il cavallo di battaglia dei sindacalisti e dei sindacalari. Il problema è il tuo sostenere che serve aumentare il revenue è facile da dire ma difficile (se non impossibile) da fare se hai un network in confronto con le low cost e non hai i loro costi perché ti porti dietro le inefficienze di personale in eccesso, macchine che facevano 4 tratte al giorno contro 8, costi più alti per handling e servizi vari, ecc....ecc...
Guardacaso è noto che in ITA c'erano due filosofie, quella di Altavilla (che seguiva i desiderata di LH) di un taglio maniacale dei costi e quella del management che poi ha vinto la partita interna che invece la pensa come te che basta aumentare in astratto il revenue.
Opportune registrazioni di Altavilla che strigliava il management e i tanto appezzati accordi sindacali che sono dovuti arrivare sulla spinta politica successiva hanno fatto il resto.
Ad esempio visti i cronici problemi di standard/qualità del servizio e dei conti non si imposta un sistema di bonus al raggiungimento di obiettivi (sfidanti, non scontati come spesso è avvenuto) sia di standardizzazione/qualità del servizio e di positività dei conti? L'interesse di tutti, dal primo all'ultimo dipendente deve essere che l'azienda faccia utili, che il servizio funzioni bene, che non si butti via un cent per inefficienze perché questo si tradurrebbe in un guadagno tangibile per ogni dipendente. Se ricordo bene l'unico negli ultimi 30 anni che pensò un approccio del genere è stato Cempella che nonostante venisse dalla gavetta aziendale fu uno di quelli che puntò per primo sul taglio dei costi per recuperare competività.
Non pensiamo che LH abbia la bacchetta magica, inserire AZ nel suo network e M&M porterà sicuramente revenue aggiuntivo ma non faranno sconti se non di facciata, basti vedere la durissima ristrutturazione fatta in Austrian. Ecco perché hanno posto condizioni per entrare piano piano e rifilare il gioiellino al governo italiano (che a quel punto dovrà liquidarla) perché ben sanno che un minuto dopo la firma parte l'assalto alla diligenza come è successo a tutti i partner industriali precedentemente tacciati di essere incapaci e approfittatori.
 
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