E, soprattutto, ciò non risolve il vero problema della vendibilità di ITA: il sistema Italia. Il diritto del lavoro e la cultura sindacale da anni Settanta; l'infrastruttura dei trasporti del tutto disconnessa che nega qualsiasi intermodalità seria agli aeroporti nonostante la distribuzione demografica del paese sia ideale per sfruttare le ferrovie come feeder di FCO e/o MXP; la politica fiscale penalizzante; la cultura aziendale da medioevo.
Altavilla va in Parlamento a dare la colpa alle low cost un po' perché evidentemente non capisce gran che di trasporto aereo, e un po' perché non può fare riferimento a ciò che fece il suo maestro con FIAT. Marchionne deitalianizzò i quadri della FIAT: non solo acquisendo Chrysler, ma anche (soprattutto) spostando alcune divisioni gestionali del gruppo a Londra e Detroit. In un paese nel quale è difficile e costoso togliersi di mezzo un incapace e sostituirlo con uno che sa fare il proprio mestiere (o meglio -- insegnare a un giovane come farlo affinché cresca con profitto in azienda), pensare di far girare bene una linea aerea è molto difficile: chi fa soldi col trasporto aereo in Italia -- guarda caso -- è solo chi gestisce l'azienda completamente in remoto: da Dublino, Budapest, Luton. Gli altri falliscono tutti.