Thread Fiumicino & Ciampino dal 27 Aprile


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Lo scorso 31 luglio si è registrato un picco massimo storico di traffico a Fiumicino con oltre 144mila pax che dovrebbe essere superato nei prossimi giorni.
I precedenti picchi erano di 137.973 passeggeri domenica 1 agosto 2010 e precedentemente 17 agosto 2008 quando nello scalo erano transitati 135.417 passeggeri.

Esodo: Fiumicino 400 mila passeggeri weekend,domenica record
Stime di Adr, tra due giorni attesi in 145 mila
05 agosto, 15:30

(ANSA) - FIUMICINO (ROMA), 5 AGO - Saranno oltre 400 mila i passeggeri in transito all'aeroporto di Fiumicino in questo primo fine settimana di agosto, tra oggi e domenica. Le stime sono della societa' di gestione Aeroporti di Roma (Adr), secondo la quale, dopo il massimo storico per i passeggeri toccato il 31 luglio (144.263), domenica dovrebbe essere superato anche questo record con circa 145 mila viaggiatori in transito. Malgrado il massiccio afflusso di turisti sia italiani sia stranieri, il traffico allo scalo romano continua senza problemi.(ANSA).

Dai, chissà che questa volta almeno nei due mesi di picco FCO non riesca a superare la soglia di 4.000.000 di passeggeri .....
 
Il Genio di Leonardo

A partire dal 12/10, il T1 accoglierà la Mostra “Il Genio di Leonardo”. Partecipa al contest sulla pagina Facebook e vinci la tua visita guidata.


Come l’agorà era il centro della polis, i grandi spazi aperti che interrompono il fitto tessuto urbano e che fanno allargare il respiro al passante, hanno rappresentato da sempre il luogo privilegiato delle relazioni interpersonali. Luoghi, quindi, dove il concetto stesso di appartenenza e di Comunità trova un suo corrispettivo urbanistico e che ancor più oggi, alla presenza di un contesto sociale dove gli incontri e le relazioni sembrano essere diventate invisibili, rappresentano un’invenzione urbanistica che ha un’alta valenza simbolica. Nel luogo che giornalmente abitiamo, qui all’aeroporto, il concetto esteso di SPAZIO, in tutte le sue accezioni, è particolarmente significativo.

Con questo spirito, come evento dedicato ai festeggiamenti del 50° anniversario del Leonardo da Vinci di Roma – Fiumicino, in collaborazione con la Fondazione Anthropos, Aeroporti di Roma propone un’iniziativa unica nel suo genere per numerosi aspetti.

L’Esposizione presenta, per la prima volta in un aeroporto internazionale, tutti i modelli di macchine del volo e degli strumenti aeronautici, realizzate in legno, metallo e stoffa, a grandezza naturale desunte dai disegni e dai progetti di Leonardo contenuti nei vari Codici e corredate da tavole esplicative, realizzate in 6 lingue, con copia del disegno di Leonardo, le copie dei Codici, pannelli illustrativi e didascalici, touch-screen.

Per la prima volta al mondo sarà esposta la macchina denominata “Ornitottero verticale”, alta ben 9 metri e che rappresenta l’antesignano leonardesco del moderno elicottero. Un tema avvincente per l’attualità e le diverse implicazioni culturali, da quelle storico-artistiche, fino al contesto del ritrovamento sarà l’esposizione, sempre il 12 ottobre, del ritratto Lucano di Leonardo conosciuto anche come “ Ritratto di Acerenza”.Scoperto in Lucania, a Vaglio di Basilicata dal Prof. Nicola Barbatelli, rappresenta una delle ultime incredibili scoperte e costituisce un nuovo elemento veramente significativo per ricostruire la presenza di Leonardo nell’Italia Meridionale, possibile meta di un viaggio da lui programmato nel Codice Atlantico.

Un meraviglioso viaggio – virtuale ma non per questo irreale – è quello che propone la Multi Media Immersive Gallery “Il Genio di Leonardo“ : un’iniziativa unica nel suo genere perché per la prima volta sarà allestita una struttura geodetica di circa 1.500 mq – coperta – presso un aeroporto internazionale. Essa si propone di offrire al pubblico - attraverso proiezioni multimediali in movimento e statiche, filmati, documentari, commenti audio - un’immersione totale, di grande suggestione e valore divulgativo, nell’universo del grande genio del Rinascimento italiano.

La mostra “il Genio di Leonardo” si configura quindi come un grande e spettacolare contenitore nel quale convivranno momenti unici, prestigiosi e irripetibili. Sulla Pagina Facebook dell’Aeroporto Leonardo da Vinci sarà proposto un contest, valido dal 3 al 11 ottobre, che premierà i vincitori estratti con una visita guidata dell’esposizione in aeroporto.

Concepita per festeggiare il 50° anno del “Leonardo da Vinci” la mostra sarà un’occasione per traguardare il futuro sviluppo di tutto il sistema aeroportuale romano, atto imprescindibile per soddisfare la crescente domanda e munire il Sistema Paese di un’efficiente porta d’ingresso al Mediterraneo.

http://www.adr.it/mostra-il-genio-di-leonardo2
http://www.adr.it/azn-notizie?p_p_i..._INSTANCE_1JEp_jspPage=/html/news/details.jsp
 

Bellissima iniziativa. Leonardo poi e' credo l'"italiano piu' famoso al mondo", quindi e' stato un vero "colpo di genio" aver pensato di allestirla dentro l'aeroporto.

Oggi comunque non c'era mostra che tenesse....gli sguardi a Fiumicino erano tutti per lei.
E non parlo della Monna Lisa :clown:

http://tv.repubblica.it/cronaca/fiumicino-amanda-knox-sale-sull-aereo/77450/75826?pagefrom=1

con famiglia a seguito

http://tv.repubblica.it/cronaca/la-famiglia-knox-a-fiumicino-destinazione-seattle/77435/75811
 
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Titolo un po fuorviante e contenuti non eccelsi (nell'articolo originale hanno anche messo una foto di un Avro TNT scrivendo sotto che si tratta di un aereo easyJet). Comunque qualche dato interessante c'e'.

Traffico aereo in crescita
Fiumicino sempre più low cost e Ciampino perde un'altra compagnia
L'inglese EasyJet ha trasferito al Da Vinci tutti i suoi collegamenti: addio al G.B.Pastine che in futuro potrebbe chiudere. Tramontato lo scalo a Viterbo

ROMA - Da qualche giorno l’aeroporto di Fiumicino è diventato un po’ più low cost mentre quello di Ciampino pare meno trafficato del solito. Tendenze che, in un futuro neanche troppo lontano, potrebbero portare al preventivato raddoppio delle dimensioni del Leonardo da Vinci e alla chiusura del suo «fratellino minore» sulla via Appia. Ma per adesso la situazione è un’altra: siamo solo davanti alla conseguenza del «trasloco», ultimato il 30 ottobre, di easyJet, vettore low cost che ha trasferito tutti i suoi collegamenti dal secondo scalo romano, dove operava da sempre, al Leonardo da Vinci.

25 ROTTE TRASFERITE - I numeri in ballo sono ragguardevoli: i collegamenti che la compagnia inglese adesso farà decollare da Fiumicino sono 25, tutti concentrati in Europa. E la previsione è di chiudere il 2011 avendo trasportato in totale 2 milioni e 800 mila passeggeri. Dal Pastine verranno così a mancare i 740 mila viaggiatori in transito con l’aerolinea dall’ottobre 2009 all’ottobre 2010 e quei 550 mila passati negli ultimi 12 mesi durante i quali i collegamenti sono progressivamente slittati verso il da Vinci.

CIAMPINO, 5 MLN DI PASSEGGERI - Insomma: l’aerolinea low cost inglese trova più comodo il Leonardo da Vinci e per questo ha abbandonato il Pastine che sembra però aver incassato bene gli effetti del divorzio. Qui i turisti arrivano sempre. Sulla via Appia, dopo aver scommesso sul traffico a basso costo, dai 700 mila passeggeri in transito annualmente sino al 2000, si è arrivati al record dei circa 5 milioni totalizzati nel 2010, in gran parte a bordo dei velivoli Ryanair, il colosso europeo delle tariffe a prezzi stracciati.

TRAMONTA L’IPOTESI VITERBO - Numeri che però hanno portato al limite la capacità operativa del secondo scalo romano. Da queste parti il frastuono degli aerei è insopportabile, gli abitanti sono inferociti e possibilità di sviluppo non ce ne sono, con l’unica pista incuneata tra il Raccordo anulare e la periferia capitolina. Per questo - oltre a fissare un tetto ai voli - si era pensato ad un terzo scalo, localizzato a Viterbo. Uno studio di massima commissionato nel 2007 dalle autorità aeroportuali ad Aeroporti di Roma (la società che gestisce lo scalo) prevedeva una capacità ricettiva di 10 milioni di passeggeri e investimenti per 700 milioni di euro, per un indotto capace di dare lavoro, direttamente e indirettamente, a circa 10 mila persone. Ma dal Cipe (l’ente che finanzia progetti di interesse pubblico) non sono arrivate sinora previsioni di stanziamento e del progetto non si parla praticamente più.

FIUMICINO RADDOPPIA - Oggi le attenzioni amministrative e politiche, gli sforzi progettuali e le risorse economiche sono tutti concentrati su Fiumicino, dove il piano per la nuova città del volo marcia a tappe forzate. In ballo c’è un investimento colossale, stimato in circa 3,6 miliardi di euro. Soldi in parte pubblici e in parte privati, che Adr vuol trovare anche attraverso l’adeguamento delle tariffe passeggeri (i corrispettivi pagati dalle compagnie per l’assistenza a terra) considerate «troppo basse» dai gestori aeroportuali.

AL DA VINCI 20 LOW COST - Nel frattempo l’aeroporto cresce, arrivando previsioni di 50 milioni di passeggeri nel 2014 (ora sono circa 38 milioni) grazie anche all’arrivo continuo di compagnie aeree. Tra le low cost non c’è solo easyJet ad aver scelto Fiumicino come quartier generale. L’elenco delle «no frills» è lungo e comprende una ventina di vettori tra cui Air Baltic, Air Berlin, Blu Air (Romania), Germania Express e German Wings, Jet2 (Gran Bretagna), Transavia (Olanda) e Vueling.

Alessandro Fulloni
10 novembre 2011 10:44
http://roma.corriere.it/roma/notizi...fiumicino-esayjet-fulloni-1902109171018.shtml
 
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Titolo un po fuorviante e contenuti non eccelsi (nell'articolo originale hanno anche messo una foto di un Avro TNT scrivendo sotto che si tratta di un aereo easyJet). Comunque qualche dato interessante c'e'.

Traffico aereo in crescita
Fiumicino sempre più low cost e Ciampino perde un'altra compagnia
L'inglese EasyJet ha trasferito al Da Vinci tutti i suoi collegamenti: addio al G.B.Pastine che in futuro potrebbe chiudere. Tramontato lo scalo a Viterbo

ROMA - Da qualche giorno l’aeroporto di Fiumicino è diventato un po’ più low cost mentre quello di Ciampino pare meno trafficato del solito. Tendenze che, in un futuro neanche troppo lontano, potrebbero portare al preventivato raddoppio delle dimensioni del Leonardo da Vinci e alla chiusura del suo «fratellino minore» sulla via Appia. Ma per adesso la situazione è un’altra: siamo solo davanti alla conseguenza del «trasloco», ultimato il 30 ottobre, di easyJet, vettore low cost che ha trasferito tutti i suoi collegamenti dal secondo scalo romano, dove operava da sempre, al Leonardo da Vinci.

25 ROTTE TRASFERITE - I numeri in ballo sono ragguardevoli: i collegamenti che la compagnia inglese adesso farà decollare da Fiumicino sono 25, tutti concentrati in Europa. E la previsione è di chiudere il 2011 avendo trasportato in totale 2 milioni e 800 mila passeggeri. Dal Pastine verranno così a mancare i 740 mila viaggiatori in transito con l’aerolinea dall’ottobre 2009 all’ottobre 2010 e quei 550 mila passati negli ultimi 12 mesi durante i quali i collegamenti sono progressivamente slittati verso il da Vinci.

CIAMPINO, 5 MLN DI PASSEGGERI - Insomma: l’aerolinea low cost inglese trova più comodo il Leonardo da Vinci e per questo ha abbandonato il Pastine che sembra però aver incassato bene gli effetti del divorzio. Qui i turisti arrivano sempre. Sulla via Appia, dopo aver scommesso sul traffico a basso costo, dai 700 mila passeggeri in transito annualmente sino al 2000, si è arrivati al record dei circa 5 milioni totalizzati nel 2010, in gran parte a bordo dei velivoli Ryanair, il colosso europeo delle tariffe a prezzi stracciati.

TRAMONTA L’IPOTESI VITERBO - Numeri che però hanno portato al limite la capacità operativa del secondo scalo romano. Da queste parti il frastuono degli aerei è insopportabile, gli abitanti sono inferociti e possibilità di sviluppo non ce ne sono, con l’unica pista incuneata tra il Raccordo anulare e la periferia capitolina. Per questo - oltre a fissare un tetto ai voli - si era pensato ad un terzo scalo, localizzato a Viterbo. Uno studio di massima commissionato nel 2007 dalle autorità aeroportuali ad Aeroporti di Roma (la società che gestisce lo scalo) prevedeva una capacità ricettiva di 10 milioni di passeggeri e investimenti per 700 milioni di euro, per un indotto capace di dare lavoro, direttamente e indirettamente, a circa 10 mila persone. Ma dal Cipe (l’ente che finanzia progetti di interesse pubblico) non sono arrivate sinora previsioni di stanziamento e del progetto non si parla praticamente più.

FIUMICINO RADDOPPIA - Oggi le attenzioni amministrative e politiche, gli sforzi progettuali e le risorse economiche sono tutti concentrati su Fiumicino, dove il piano per la nuova città del volo marcia a tappe forzate. In ballo c’è un investimento colossale, stimato in circa 3,6 miliardi di euro. Soldi in parte pubblici e in parte privati, che Adr vuol trovare anche attraverso l’adeguamento delle tariffe passeggeri (i corrispettivi pagati dalle compagnie per l’assistenza a terra) considerate «troppo basse» dai gestori aeroportuali.

AL DA VINCI 20 LOW COST - Nel frattempo l’aeroporto cresce, arrivando previsioni di 50 milioni di passeggeri nel 2014 (ora sono circa 38 milioni) grazie anche all’arrivo continuo di compagnie aeree. Tra le low cost non c’è solo easyJet ad aver scelto Fiumicino come quartier generale. L’elenco delle «no frills» è lungo e comprende una ventina di vettori tra cui Air Baltic, Air Berlin, Blu Air (Romania), Germania Express e German Wings, Jet2 (Gran Bretagna), Transavia (Olanda) e Vueling.

Alessandro Fulloni
10 novembre 2011 10:44
http://roma.corriere.it/roma/notizi...fiumicino-esayjet-fulloni-1902109171018.shtml

Bellissima la disascalia che il Corriere ha appioppato a questa foto compresa nell'articolo:

EASYJET--180x140.jpg

Un aereo della Easyjet in sosta a Fiumicino (Adr)
 
So che è un po' OT ma giusto per fare qualche confronto questo mese l'aeroporto di Monaco, seppur di poco ha superato Fiumicino. A MUC sono transitati infatti 3.425.300 passeggeri con un incremento comunque contenuto del 0,8 %. Sul progressivo annuo Fiumicino ha raggiunto nei primi 10 mesi 32.360.250 pax, mentre Monaco 31.996.058. Chissà se si riesce a mantenere ancora a lungo il sesto posto nella classifica Europea!
 
Gemina: piano sviluppo Adr il 12 dicembre

(ANSA) - ROMA, 2 DIC - Il 12 dicembre Aeroporti di Roma (Adr) anticipera' a tutti gli stakeholders il Piano degli Investimenti 2012-2044 del Sistema Aeroportuale della Capitale. Lo riferisce una nota di Gemina. Per il 13 dicembre, Enac ha convocato, nell'ambito della procedura prevista per l'approvazione del Contratto di Programma Adr, la consultazione dei Comitati degli Utenti aeroportuali sul Piano degli Investimenti, sul Piano della Qualità e dell'Ambiente e sulle previsioni di traffico a breve e medio termine.
 
AdR: Lo Presti, 400 mln investiti non remunerati da tariffe

ROMA (MF-DJ)--"Ci sono oltre 400 milioni di euro di investimenti fatti e non remunerati dall'adeguamento delle tariffe dal 2001 ad oggi, in 10 anni dalla privatizzazione di Aeroporti di Roma". Lo ha detto Lorenzo Lo Presti, amministratore delegato di AdR, controllata al 95,76% da Gemina, a margine della presentazione del piano di sviluppo 2012-2044 della societa'.

"Una soluzione potrebbe essere quella di spalmare il ristoro chiesto dagli azionisti di AdR sulla durata del contratto" al 2044. "Gli attuali azionisti sono entrati in AdR a fine 2007 e con la nuova compagine azionaria, gli azionisti hanno investito 100 milioni di euro l'anno e non hanno avuto nessun dividendo".

"Il debito a fine anno sara' di 1,150 miliardi, in diminuzione rispetto a quello di 1,600 mld del 2001" pur in assenza di un adeguamento delle tariffe. "Il rapporto debito netto sull'Ebitda e' calato dal 2001 a oggi dall'8,9% al 4% circa, che e' un rapporto sostenibile. Le agenzie di rating hanno pero' posto il downgrade e questo rende difficile finanziare il debito. Il problema che vedono e' che non essendoci un quadro regolatorio certo, la situazione non aiuta nessuno".

Il presidente dell'Enac, Vito Riggio, ha spiegato che "il vero scoglio sugli aumenti delle tariffe e' che ora AdR chiede un di piu', un indennizzo per compensare i 10 anni di tariffe ferme e la decisione spetta al governo che 10 anni fa ha privatizzato" la societa' che gestisce gli aeroporti di Roma a un prezzo alto, in cambio di un impegno ad adeguare le tariffe che, nei fatti, non si e' realizzato negli anni.



Adr, su nodo tariffa 400 milioni pregressi e direttiva Ue-Riggio

ROMA, 12 dicembre (Reuters) - Il governo dovrà decidere se riconoscere ad Aeroporti di Roma (Adr) 400 milioni di mancato adeguamento tariffario da incorporare nelle nuove tariffe che verranno stabilite con l'Enac nel contratto di programma in cui si prevedono oltre 12 miliardi di investimenti fino al 2044.

E' questo il nodo principale, ha spiegato il presidente dell'Enac Vito Riggio, per sbloccare investimenti e tariffe che servono per adeguare l'aeroporto romano e rendere finanziabili gli investimenti che gli azionisti, Benetton in testa, intendono fare.

Parlando nel corso di un incontro pubblico a Fiumicino alla vigilia della consultazione fra Adr e gli operatori sul piano e sull'impatto ambientale, Riggio ha ricordato che questo nodo deriva proprio dalla privatizzazione, dieci anni fa, in cui quelle tariffe non riconosciute erano parte integrante dell'accordo tra il governo di allora e i Benetton.

"Quella richiesta dei Benetton di recuperare 400 milioni di mancati incassi pesa circa per il 50% della tariffa di cui si discute. Se non viene riconosciuta dal governo questa parte aggiuntiva, la parte restante renderebbe secondo loro poco bancabile il finanziamento degli investimenti perché sarebbe troppo bassa", ha spiegato Riggio.

I numeri sono stati confermati dal nuovo Ad di Adr, Lorenzo Lo Presti.

"Ci sono oltre 400 milioni di investimenti fatti e non remunerati con l'adeguamento della tariffa dal 2001 a oggi", ha detto ricordando che questo tema sarà oggetto del confronto con Enac quando si affronterà il capitolo delle tariffe, che seguirà quello che sta andando avanti sul piano industriale.

"Questa somma potrebbe essere aggiunta alla tariffa che verrà riconosciuta per i prossimi investimenti e spalmata, per esempio, su tutta la durata del contratto" al 2044, ha aggiunto.

Il tema è quindi sul tavolo del governo, dice Riggio, spiegando che la competenza dell'Enac non copre anche questo pregresso.

Gli azionisti di Adr "invocano un surplus di tariffa richiamandosi alla vendita orginaria che non tenga conto solo dei costi attuali, ma che compensi 10 anni di blocco di tariffa. Noi su questo tema ci rimettiamo al governo. Questo scalone deve essere deciso dal governo che ha privatizzato e ha garantito le tariffe a chi ha comprato", ha spiegato Riggio.

Alitalia, che è dall'altra parte del tavolo come utente dell'aeroporto e che paga i diritti aeroportuali, non vede nella tariffa il nodo principale, dal suo punto di vista.

"Togliamo subito dal tavolo la questione delle tariffe. Non è l'aumento delle tariffe che ci preoccupa. Ci interessano gli investimenti migliori ma spendendo meno possibile, la trasparenza dei conti e la parità di condizioni tra gli operatori", ha commentato Rocco Sabelli, Ad della compagnia aerea italiana.

Piuttosto è l'affollamento su Fiumicino, se altri scali minori venissero a mancare, che preoccupa il vettore.

"A Fiumicino le low cost non ci devono essere. Unica soluzione che non auspichiamo è che Ciampino scoppi, Viterbo non sia pronta e Fiumicino diventi la soluzione di tutti i problemi", ha detto Sabelli.

Su tutta la questione grava però un altro rischio: il governo italiano ha mancato di adeguare la normativa sulle tariffe degli aeroporti ai dettami molti più snelli della direttiva Ue che andava recepita lo scorso maggio e per questo è stato già oggetto di un richiamo formale da Bruxelles giunto il 24 novembre che è ora sul tavolo del ministro delle infrastrutture Corrado Passera.

"Il 24 novembre da Bruxelles è arrivata una diffida al governo sul mancato adeguamento alla direttiva Ue", ha ricordato Riggio.

"Penso però che questo governo si adeguerà alla direttiva se non altro per lo spirito europeista che lo caratterizza", ha aggiunto il presidente dell'Enac.

Riggio ha detto che il governo sta studiando una norma che potrebbe essere inserita nel primo veicolo legislativo utile per sanare l'infrazione.

"Spero che questa norma, credo già firmata dal ministro Passera, sani la questione e avendo poi un unico interlocutore dia certezza agli investimenti", ha aggiunto.

Il paradosso infatti è che, usando la procedura non più adeguata alle norme Ue, si presti il fianco a ricorsi una volta arrivati faticosamente al traguardo.

"C'è un alto rischio che con questa procedura il contratto possa essere impugnato. Basta il ricorso di un solo operatore, magari di una compagnia straniera", ha detto Riggio.

Sostanzialmente con le regole Ue ci sarebbe un unico interlocutore terzo e indipendente, oggi il ruolo è dell'Enac, che sottoporrebbe i diversi schemi di contratto alle parti, società di gestione e utenti dell'aeroporto (compagnie, handler) che scelgono la forma migliore, definiscono i termini e siglano l'accordo che deve avere solo il visto di conformità di questa autorità per entrare in vigore. Poi scattano investimenti e tariffe.

Oggi in Italia invece l'iter è bizantino.

Fatte le consultazioni sulla parte tariffaria, e quelle sul piano di investimenti, si firma con l'Enac il contratto, poi il contratto va al Cipe, poi deve essere approvato dai ministeri competenti (economia e infrastrutture) e poi deve esserci il varo del Dpcm (decreto della presidenza del consiglio dei ministri) che è poi soggetto alla registrazione da parte della Corte dei conti, prima di andare in Gazzetta Ufficiale.

Tutto questo bizantinismo nella forma e una sostanza da 400 milioni di mancato adeguamento tariffario, stanno lasciando però nel pantano Adr.

Il debito a fine 2011 sarà a 1,150 miliardi anche se in calo da 1,6 mld del 2001.

Il rapporto tra debito netto e Ebitda "è calato da 8,9% del 2001 all'attuale 4% che è un rapporto sostenibile", ha detto però Lo Presti, stigmatizzando il taglio del rating subito dalla società.

Le agenzie di rating hanno però tagliato il rating di Adr e questo fatto rende difficile finanziare il debito e pensare di finanziare nuovi investimenti. "Il problema che vedono è l'assenza di un quadro regolatorio certo e chiaro", ha commentato Lo Presti.
 
http://www.06blog.it/post/12729/ecc...ione-nel-2044-oltre-110-milioni-di-passeggeri

Ecco Fiumicino Due: partito l'iter per la sua realizzazione, nel 2044 oltre 110 milioni di passeggeri
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Faraonico, forse irrealiazzabile. Probabilmente poco ecosostenibile. Ma in grado di far schizzare l’aeroporto di Roma ai vertici mondiali per numero di passeggeri e per standard qualitativi grazie a due nuove piste e ad una seconda aerostazione, griffata da qualche archistar, collegata alla prima da un trenino automatizzato “people mover”.
Parliamo di Fiumicino Due, la nuova aerostazione dell’attuale Leonardo Da Vinci il cui iter approvativo è iniziato ufficialmente questa mattina dopo una mega presentazione internazionale. A dire la verità di Fiumicino Due se ne parlò la prima volta tre anni e mezzo fa e da allora nulla si è mosso. Questa volta, però, forse ci siamo, e gli investimenti sarebbero pronti: si tratta di 12,1 miliardi privati, di cui 2,5 nei prossimi 10 anni, che saranno coperti almeno per il 50% con l’aumento delle tariffe aeroportuali a carico delle compagnie (e quindi dei passeggeri…).
Le novità rispetto al passato riguardano il cronoprogramma. Fiumicino Due sarà completato nel 2044. Per quella data i passeggeri previsti saranno 110 milioni. Ma ci sono passaggi intermedi interessanti: entro il 2012 sarà completato il masterplan, entro il 2016 il nuovo molo C (in ritardo di 4 anni, con i lavori iniziati già da 3 anni…), nel 2018 l’adeguamento del T1 e nel 2020 il primo step di Fiumicino Due con la quarta pista. Nel 2026 i passeggeri previsti diventeranno 74 milioni con la prima parte di Fiumicino due. Infine, l’ultima tappa intermedia prima dell’arrivo è prevista nel 2037, quando l’assetto delle due nuove piste sarà completato.
“Gli investimenti previsti per i prossimi 30 anni- ha spiegato l’Ad di Adr, Lorenzo Lo Presti- prevedono un totale di 12,1 miliardi. Per Fiumicino sud sono previsti 4,4 miliardi, per Fiumicino nord, ovvero Fiumicino due, 7,3. Per realizzare tutto ciò - secondo il dirigente di Aeroporti di Roma - saranno creati 230.000 posti di lavoro”.
Come detto a finanziare l’opera, che non piace agli ambientalisti perché realizzata su un’area agricola a ridosso di Fregene e della sua pineta, saranno gli adeguamenti delle tariffe, oggi effettivamente le più basse d’Europa se si pensa che l’attuale tariffa di Fiumicino è 16 euro, circa l’80% sotto la media europea, contro i 46 euro che si pagano a Londra, i 33,3 ad Amsterdam i 32.8 a Parigi ed i 19 nel più piccolo scalo milanese di Malpensa. Si tratta di soldi che dovranno versare Alitalia, Air France, Iberia, Emirates, American Airlines e compagnie bella… E visto che si tratta di aziende sempre sull’orlo del passivo c’è da scommettere che alla fine, a pagare Fiumicino due, saranno i passeggeri tramite l’aumento dei biglietti, ovvero i cittadini… Come sempre.
 
Buongiorno, interessante la dichiarazione di Sabelli che non perde occasione per ribadire che le compagnie low cost non devono stare a fiumicino e soprattutto come trovi la sponda in personaggi come Riggio, che dovrebbe essere quantomeno al di sopra delle parti....(per modo di dire). pensano che a 50 milioni di passeggeri a fiumicino ci arriveranno con i voli alitalia... che a malapena riescono a coprire le tratte interne. dimenticano che in aeroporti come barcellona,madrid, parigi, amsterdam, berlino, londra, le compagnie low cost sono presenti. con il ragionamento del ad di alitalia quindi easyjet, vueling, wizzair ed altri...dovrebbero andare in un aeroporto più lontano per non dare fastidio....e non congestionare fiumicino, sperando che a ciampino poi tutto vada bene per non parlare di ryanair....spero vivamente che questi propositi non vengano mai attuati ed al contrario spero che le altre compagnie aumentino sensibilmente la loro presenza sullo scalo romano.
 
Adr punta 12 miliardi su Fiumicino. La società aeroportuale presenta gli investimenti sullo scalo fino al 2044

Fabrizio Palenzona, Presidente Aeroporti di Roma, investimenti per oltre 12,1 miliardi di euro fino al 2044, di cui 2,5 miliardi nei primi 10 anni, con la creazione al 2020 di 30mila nuovi posti di lavoro, che diventeranno 230mila nel lungo termine, e un impatto sul Pil del Lazio pari a un +1,7% a breve e a +20% a fine piano. Fiumicino passerà dall'attuale capacità di 38 milioni di passeggeri a 43 nel 2020 e a 87 nel 2044.


«Siamo usciti dal piazzale, rulliamo in pista con i motori accesi, metteteci in condizione di decollare»: è con questa metafora aeronautica, d'obbligo visto che il padrone di casa era Aeroporti di Roma, che Lorenzo Lo Presti, amministratore delegato della società che gestisce gli scali di Fiumicino e Ciampino, ha concluso la presentazione dei progetti di sviluppo futuri.
Da domani, come previsto dalla normativa Ue, l'Enac, l'Ente nazionale per l'aviazione civile, avvierà sul piano - che ha condiviso - le consultazioni con il Comitato utenti, ovvero handlers e compagnie.
Davanti a una fitta platea di stakeholders composta da istituzioni locali, enti e operatori del trasporto aereo, era stato il presidente Fabrizio Palenzona ad evidenziare subito i valori in gioco: investimenti per oltre 12,1 miliardi di euro fino al 2044, di cui 2,5 miliardi nei primi 10 anni, con la creazione al 2020 di 30mila nuovi posti di lavoro, che diventeranno 230mila nel lungo termine, e un impatto sul Pil del Lazio pari a un +1,7% a breve e a +20% a fine piano. Fiumicino passerà dall'attuale capacità di 38 milioni di passeggeri a 43 nel 2020 e a 87 nel 2044, con l'obiettivo di diventare un hub europeo secondario, mentre il nuovo scalo di Viterbo dovrebbe arrivare a 10 milioni e il City Airport di Ciampino contrarsi sotto i 3 milioni di viaggiatori.
«Dobbiamo recuperare un gap di dieci anni di inattività: i nostri azionisti – ha insistito Palenzona – italiani e stranieri, a partire da Changi Airport di Singapore, vogliono investire. È dal 2007 che non prendono i dividendi, li lasciano per non peggiorare la situazione: Fiumicino deve diventare un aeroporto competitivo e di livello come Madrid, Amsterdam, Monaco e Vienna».

Che oggi «la qualità, erogata e percepita sia inaccettabile», che lo scalo sia già congestionato, cioé oltre la soglia critica di 128mila passeggeri giornalieri, per 40 giorni l'anno, e con due fasce orarie – dalle 8.00 alle 10.30 e dalle 19.30 alle 21.30 – in cui il sistema di piste è saturo, è lo stesso Lo Presti a riconoscerlo. «Ma l'adeguamento delle tariffe, ferme dal Duemila – ha aggiunto l'Ad – è un prerequisito per lo sviluppo. Parigi e Londra costano, rispettivamente il 55% e l'86% in più di Roma». Le nuove infrastrutture, interamente finanziate con investimenti privati, saranno pagate al 50% da ricavi tariffari originati da clienti esteri.
«La discussione sulle tariffe – ha spiegato il presidente dell'Enac, Vito Riggio – non si è ancora chiusa. Noi siamo favorevoli a un ristorno per il mancata adeguamento dal 2001, ma tocca al Governo decidere. Possibilmente in fretta». Visto che il contratto di programma che scaturirà dal piano ha bisogno del via libera dei ministeri dello Sviluppo e delle Infrastrutture e dell'Economia e, infine, di un Dpcm. «Non siamo ostili all'aumento delle tariffe – ha precisato anche l'Ad di Alitalia, Rocco Sabelli – ma chiediamo trasparenza nei conti e che si facciano sì gli investimenti indispensabili, però spendendo il meno possibile».
Il Masterplan di Fiumicino prevede nuovi piazzali per gli aeromobili al 2014, un nuovo molo con pontili e aree di imbarco/transito ad elevato comfort nel 2016, l'espansione del T1 nel 2018 e la quarta pista nel 2019. Per migliorare l'accessibilità, in particolare via ferrovia per sviluppare l'intermodalità, serviranno ulteriori 5 miliardi e mezzo di euro a carico di Anas, Rfi e Roma Mobilità.

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