Thread AZ/CAI 4-5-6-7 ottobre


Stato
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Angela Merkel sarebbe favorevole a un eventuale ingresso della Lufthansa nella nuova Alitalia. Lo ha detto la stessa cancelliera tedesca al termine del suo incontro, ieri sera, con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, secondo l'agenzia di stampa austriaca Apa.

"Se si dovesse arrivare a una simile decisione, ed io sono lieta di sentire che l'Italia è ancora aperta, allora penso comunque che sarebbe una cosa molto buona e la accoglierei con
tutto il cuore", ha detto la Merkel. Il cancelliere ha comunque sottolineato che la decisione spetta alla Lufthansa. Prima dell'incontro, Berlusconi aveva definito "auspicabile" un ingresso di Lufthansa in Alitalia, aggiungendo comunque che "decideranno Alitalia e Lufthansa
stesse".

La pista francese
Air France è ancora in corsa per Alitalia? "Penso di sì", risponde ai cronisti Francesco Mengozzi,
ex top manager della compagnia aerea italiana e oggi consulente per la compagnia francese.

Il Governo: due hub in Italia
Il Governo punta sul "superamento del dualismo tra Fiumicino e Malpensa, valorizzando entrambi gli scali", spiega il sottosegretario allo sviluppo economico Ugo Martinat al 'Summit Infrastrutture' organizzato dall'Economist. "In tema di mobilità aerea, il Governo intende rilanciare il trasporto aereo puntando sul superamento del dualismo tra Fiumicino e Malpensa valorizzando entrambi gli scali", ha detto Martinat.La "premessa indispensabile" per fare questo, ha aggiunto il sottosegretario, è "l'implementazione di un piano di sviluppo aeroportuale capace di razionalizzare e valorizzare i
numerosi scali presenti sul territorio in funzione della loro vocazione, dell'effettivo bacino di utenza e della loro accessibilità: la loro localizzazione non può, infatti - ha proseguito - prescindere da una ben specifica specializzazione funzionale in un contesto di 'rete integrata intermodale"'.



rete integrata intermodale=difesa della posizione di mercato dominante assunta da cai
 
ILSOLE24ORE.COM

Alitalia verso il socio estero Cai prepara la governance

di Gianni Dragoni

7 Ottobre 2008

La nuova Alitalia sarà guidata da un consiglio di amministrazione che dovrebbe avere 15 componenti. In pratica un rappresentante per ogni azionista della Cai. Oggi sono 16, anche se nell'assetto definitivo qualcuno dovrebbe sfilarsi (Clessidra) e qualcun altro potrebbe aggiungersi (Francesco Micheli, Mario Moretti Polegato, Nerio Alessandri).

Ci saranno due vicepresidenti, caselle ancora da attribuire secondo gli impegni dei soci nel prossimo aumento di capitale, che sarà di almeno un miliardo. Roberto Colaninno sarà il presidente, Rocco Sabelli l'amministratore delegato, con i poteri per la gestione ordinaria.
Dal cantiere della Cai, la cordata italiana appoggiata dal Governo che marcia verso l'acquisizione dell'Alitalia e di Ap Holding (Air One), trapelano queste indiscrezioni in vista dell'assemblea del 14 ottobre. Dopo qualche rinvio, è considerato l'appuntamento decisivo per la trasformazione della Srl da 160mila euro di capitale in società per azioni, con almeno un miliardo di dote.

L'assemblea dovrà anche nominare il cda e autorizzare Sabelli alla presentazione dell'offerta vincolante di acquisto della polpa di Alitalia. Il negoziato, compresa la trattativa con i sindacati, si è svolto finora sulla base di una semplice manifestazione d'interesse presentata il primo settembre e confermata il 25 settembre. In mezzo, il 18 settembre, c'era stato il ritiro dell'offerta per le difficoltà con i sindacati. Questa proposta però non è vincolante. L'esborso dei 16 soci è limitato finora a 10mila euro ciascuno.

Ieri sera gli avvocati della Cai, Marco Marrazza e Angelo Zambelli, hanno incontrato i nove sindacati per la stesura del nuovo contratto di lavoro, in attuazione degli accordi raggiunti nelle ultime settimane.

Dai suoi uffici di via Sardegna, Sabelli si sta già occupando direttamente dei temi più urgenti della nuova compagnia. Ha contatti con i fornitori, in particolare l'Eni per il carburante degli aerei. Ha incontrato nei giorni scorsi il direttore operazioni di Alitalia, Giancarlo Schisano, per discutere del piano dei voli della stagione invernale che comincia il 26 ottobre e dell'utilizzo degli slot aeroportuali. È impegnato nella scelta del partner estero: domani a Parigi incontrerà Pierre-Henri Gourgeon, numero due di Air France-Klm, che è partner di Alitalia dal luglio 2001. La rottura della collaborazione costerebbe una penale di 120 milioni di euro. Giovedì Sabelli discuterà a Francoforte con il vertice di Lufthansa, che contende ai francesi il ruolo di spalla della nuova compagnia.

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ieri a Berlino si è espresso nuovamente a favore dei tedeschi. «Siamo aperti ad alleanze internazionali e ci piacerebbe molto che questa alleanza si facesse con il Paese con cui collaboriamo più intensamente, la Germania. Saranno Alitalia e Lufthansa a decidere se ci sarà convenienza per entrambi», ha detto il premier.

Tra i soci Cai ci sono contatti continui per l'aumento di capitale e il nuovo statuto. Circola una bozza, elaborata dall'avvocato Gregorio Gitti, nella quale mancherebbero i riferimenti ai punti più delicati, come l'annunciato impegno a non vendere le quote per cinque anni (lock up) e l'eventuale tetto alla partecipazione di un socio estero.

Il passaggio chiave dell'assemblea sarà l'impegno a dotare la società del capitale necessario a operare. Almeno un miliardo è l'impegno annunciato nelle adesioni dei 16 soci. Secondo fonti vicine a Cai, Intesa Sanpaolo, advisor e azionista, avrebbe ricevuto nuove adesioni ed è possibile che l'aumento sia di un miliardo con facoltà di salire fino a 1,5 miliardi.

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha reso noto di aver telefonato a Colaninno «in merito all'attuazione del piano industriale di Alitalia e delle sue eventuali ricadute sul territorio di Roma e del Lazio. (...) Colaninno ha garantito al sindaco Alemanno che in questi giorni nessuna decisione verrà presa in merito al partner internazionale di Cai».
 
Roma, 7 ott. - (Adnkronos) - "Penso di si'". Francesco Mengozzi, advisor per l'Italia di Air France, risponde cosi' ai giornalisti che chiedono se sia ancora aperta l'opzione di un ingresso nel capitale della nuova Alitalia della compagnia francese, dopo le parole spese dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a sostegno dell'ipotesi alternativa di Lufthansa.

..pensa di sì......non mi sembra tanto sicuro........debolina come risposta.......
 
Martedì 7 Ottobre 2008, 12:20

Alitalia: Alemanno, no a preconcetti su Air France e Lufthansa

ROMA (MF-DJ)--"Ho parlato con Air France, con i due presidenti. Entrambi mi hanno dato prospettive positive per Roma. Dopo aver incontrato Colaninno, incontrero' i due presidenti per vedere quello che si mette sul piatto".

Lo ha detto a margine di un convegno organizzato da B.Mps il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, parlando della nuova Alitalia e della possibile alleanza con un vettore estero. "Non dobbiamo partire con schemi preconcetti a favore di uno o dell'altro", ha proseguito ricordando che "Air France e' stata meno specifica sulla realta' di Roma, vogliono un hub, puo' essere Roma, puo' essere Milano".
 
Angela Merkel sarebbe favorevole a un eventuale ingresso della Lufthansa nella nuova Alitalia. Lo ha detto la stessa cancelliera tedesca al termine del suo incontro, ieri sera, con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, secondo l'agenzia di stampa austriaca Apa.

"Se si dovesse arrivare a una simile decisione, ed io sono lieta di sentire che l'Italia è ancora aperta, allora penso comunque che sarebbe una cosa molto buona e la accoglierei con
tutto il cuore", ha detto la Merkel. Il cancelliere ha comunque sottolineato che la decisione spetta alla Lufthansa. Prima dell'incontro, Berlusconi aveva definito "auspicabile" un ingresso di Lufthansa in Alitalia, aggiungendo comunque che "decideranno Alitalia e Lufthansa
stesse".

La pista francese
Air France è ancora in corsa per Alitalia? "Penso di sì", risponde ai cronisti Francesco Mengozzi,
ex top manager della compagnia aerea italiana e oggi consulente per la compagnia francese.

Il Governo: due hub in Italia
Il Governo punta sul "superamento del dualismo tra Fiumicino e Malpensa, valorizzando entrambi gli scali", spiega il sottosegretario allo sviluppo economico Ugo Martinat al 'Summit Infrastrutture' organizzato dall'Economist. "In tema di mobilità aerea, il Governo intende rilanciare il trasporto aereo puntando sul superamento del dualismo tra Fiumicino e Malpensa valorizzando entrambi gli scali", ha detto Martinat.La "premessa indispensabile" per fare questo, ha aggiunto il sottosegretario, è "l'implementazione di un piano di sviluppo aeroportuale capace di razionalizzare e valorizzare i
numerosi scali presenti sul territorio in funzione della loro vocazione, dell'effettivo bacino di utenza e della loro accessibilità: la loro localizzazione non può, infatti - ha proseguito - prescindere da una ben specifica specializzazione funzionale in un contesto di 'rete integrata intermodale"'.



rete integrata intermodale=difesa della posizione di mercato dominante assunta da cai
Anche perchè se ridimensionano Malpensa la Lega li manda a casa, vanno meglio con Fiumicino dove AN non ha più potere di veto sul governo ma comunque in caso di dehubbing si possono scordare Roma e il Lazio per un bel pezzo.

Comunque se sono bravi dall'altra parte fanno scoppiare il bubbone appena fatta la scelta del parther e dell'Hub di riferimento...come ha fatto Berlusconi e la Lega in campagna elettorale.
 
Anche perchè se ridimensionano Malpensa la Lega li manda a casa, vanno meglio con Fiumicino dove AN non ha più potere di veto sul governo ma comunque in caso di dehubbing si possono scordare Roma e il Lazio per un bel pezzo.

Comunque se sono bravi dall'altra parte fanno scoppiare il bubbone appena fatta la scelta del parther e dell'Hub di riferimento...come ha fatto Berlusconi e la Lega in campagna elettorale.

.....sono d'accordo !......

ASCA) - Roma, 7 ott - ''Il Presidente Colaninno ha chiesto una settimana di tempo per lavorare con Bruxelles e ha garantito che non si fanno scelte su base internazionale in questa settimana, quindi saremo in condizione come Comune, Provincia e Regione di sederci ad un tavolo la prossima settimana e di poter discutere delle ricadute sul territorio del loro progetto industriale''. Cosi' il Sindaco di Roma Gianni Alemanno rispondendo ai giornalisti sulla questione Alitalia al termine del suo intervento alla presentazione del Rapporto MET 2008 ''Politiche ed esigenze delle imprese nella Regione Lazio''. Alemanno ha ricordato di aver ''parlato con i presidenti di Lufthansa e con Air France. Entrambi mi hanno dato delle prospettive positive per Roma. Dopo aver incontrato Colaninno incontrero' i due presidenti e ricordo che Air France e' stata meno specifica sulla realta' di Roma e ha detto 'noi vogliamo un hub poi puo' essere Roma o Milano', comunque non dobbiamo partire con schemi preconcetti a favore di uno o dell'altro''

.....e ci si comincia a parare il culo.......
 
Aerei: Sardegna, bando continuita'


Cinque le compagnie in gara tra cui Alitalia


(ANSA) - CAGLIARI, 7 OTT - Sono cinque le compagnie aeree che hanno aderito al bando per gli oneri di servizio pubblico per le rotte da e per la Sardegna.Entro il termine previsto dalla gara (le 24 di ieri) hanno inviato la loro manifestazione d'interesse Airone, Airone cityliner, Meridiana, Meridiana-Eurofly e Alitalia. Per quest'ultima, esclusa dalla precedente gara per aver inviato in ritardo l'offerta, si tratta della 1/a iniziativa commerciale dopo la firma degli accordi tra Cai e sindacati.
 
Comunque se sono bravi dall'altra parte fanno scoppiare il bubbone appena fatta la scelta del parther e dell'Hub di riferimento...come ha fatto Berlusconi e la Lega in campagna elettorale.

forse è opportuno che qualcuno cominci a farsi un'idea che:
* se anche il socio sarà AF l'aeroporto di riferimento sarà uno che farà guadagnare (non necessariamente MXP ma non sicuramente FCO)
* Privati ≠ Pantalone
* nessuno Governo si gioca la faccia sulla questione scelta dell'aeroporto.

certo che chi ragiona sui numeri della politica sa bene che se fosse FCO la scelta e se il federalismo fiscale non girerà come previsto, la Lega andrà in "ALL IN" alle elezioni...
 
e il nuovo statuto. Circola una bozza, elaborata dall'avvocato Gregorio Gitti, nella quale mancherebbero i riferimenti ai punti più delicati, come l'annunciato impegno a non vendere le quote per cinque anni (lock up) e l'eventuale tetto alla partecipazione di un socio estero.
...Dragoni Dragoni.... una cosa simile scredita tutto l'articolo, delle clausole come questa non te le accetta in statuto nemmeno il notaro Serbelloni della Tecnocasa di Pisignano
 
è chiaro e palese che non si farà nemmeno l'aumento di capitale, con i conseguenti indebitamenti dei vari soci, se non si riesce prima a strutturare la "call" con cui allo scadere del quinto anno il famoso partner rileverà il tutto

Air France risponde quindi che vuole "chiarezza sulla governance" - cioè allo scadere si fa come dico io, senza il politico di turno, oltretutto l'ultimo dei casi di cacciata dello straniero su queste mega aziende italiche è quello di Telecom con Telefonica sulla via della fuga stile Klm

Lufthansa risponde che "è meglio rilevare tutto subito, a prezzi da stock, altrimenti abbiamo già la nostra italiana Air Dolomiti bella sana e ricca oltre ad accordi privilegiati con Bonomi per basarci direttamente noi come Lufthansa a Malpensa..."

bel grattacapo
 
forse è opportuno che qualcuno cominci a farsi un'idea che:
* se anche il socio sarà AF l'aeroporto di riferimento sarà uno che farà guadagnare (non necessariamente MXP ma non sicuramente FCO)
* Privati ≠ Pantalone
* nessuno Governo si gioca la faccia sulla questione scelta dell'aeroporto.

certo che chi ragiona sui numeri della politica sa bene che se fosse FCO la scelta e se il federalismo fiscale non girerà come previsto, la Lega andrà in "ALL IN" alle elezioni...
Ma la scelta politica del Governo è chiara e chiaramente governata dalla Lega e la faccia nel Lazio se la gioca, non con i supporters ma con tutto quell'elettorato che di volta in volta scegliedi qua o di là.

Poi possiamo raccontarci tutte le storielle che vogliamo ma la CAI sarà slegata dalla politica (si può far finta di non sapere come sono stati convinti i capitani coraggiosi ma questo non cambia la sostanza) quando fra 5 anni LH o AF ne diverranno proprietari alla faccia dell'italianità e del salvataggio a spese degli italiani.
Possiamo anche raccontarci che il Comandante Berti è stato un pericoloso comunista secondo il premier per 20 giorni di trattative per poi tornare nei ranghi...ma la sostanza non cambia.

Comunque sono evidenti i movimenti per minimizzare la perdita di consensi nel Lazio per l'abbandono di Fiumicino già deciso.

Si può cercare tutti i discorsi che si vogliono, ma la politica non ne è fuori con CAI, anzi hanno spinto ad una soluzione come CAI proprio per controllarla per altri 5 anni guardacaso...

Poi cosa farà il mercato lo vedremo quando i padroni saranno esteri.
 
Ultima modifica:
è chiaro e palese che non si farà nemmeno l'aumento di capitale, con i conseguenti indebitamenti dei vari soci, se non si riesce prima a strutturare la "call" con cui allo scadere del quinto anno il famoso partner rileverà il tutto

Air France risponde quindi che vuole "chiarezza sulla governance" - cioè allo scadere si fa come dico io, senza il politico di turno, oltretutto l'ultimo dei casi di cacciata dello straniero su queste mega aziende italiche è quello di Telecom con Telefonica sulla via della fuga stile Klm

Lufthansa risponde che "è meglio rilevare tutto subito, a prezzi da stock, altrimenti abbiamo già la nostra italiana Air Dolomiti bella sana e ricca oltre ad accordi privilegiati con Bonomi per basarci direttamente noi come Lufthansa a Malpensa..."

bel grattacapo
Bastava pensarci prima...
 
Nessuno in CAI è così pazzo da firmare un accordo che darà vantaggi soprattutto al partner, senza ottenere una put.
Infatti il punto è proprio che i capitani coraggiosi vogliono una buona uscita sicura perchè sanno che per gli interessi collaterali con cui sono stati convinti hanno un socio di maggioranza occulto a cui non possono dire di no e che non è detto non faccia per convenienza poi scappare nei 5 anni il parther straniero.
 
Ancora con questa storia della Lega che impone Malpensa.
Malpensa e' imposta dai numeri e dal buon senso, in quanto ha yield maggiori ed e' posizionata molto meglio di FCO per attirare transiti.
Poi la Lega e' ovvio che insista su Malpensa come i politici romani su Fiumicino, ma le loro voci sono solo di facciata, le decisioni, finalmente, verranno prese in un'ottica aziendale e non politica.
 
Ancora con questa storia della Lega che impone Malpensa.
Malpensa e' imposta dai numeri e dal buon senso, in quanto ha yield maggiori ed e' posizionata molto meglio di FCO per attirare transiti.
Poi la Lega e' ovvio che insista su Malpensa come i politici romani su Fiumicino, ma le loro voci sono solo di facciata, le decisioni, finalmente, verranno prese in un'ottica aziendale e non politica.
L'importante è crederlo...

La politica uscirà da Alitalia forse quando il padrone del 51% sarà estero...ecco da dove viene la bandiera dell'italianità, semplice questi sono controllabili intervenendo sui loro core-businnes...altrimenti pensi che Benetton affossi AdR approvando l'abbandono di Fiumicino?
Pensi veramente che Benetton per dirne uno si spari nei cosiddetti se non avesse il discorso delle concessioni autostradali da definire costantemente con il governo?
Lo sai vero che Benetton per esempio ha deciso di diventare un capitano coraggioso dopo che gli sono stati magicamente sbloccati gli aumenti dei pedaggi autostradali bloccati da Di Pietro perchè non erano stati fatti i lavori corrispondenti per i quali erano stati precedentemente autorizzati?

Pensate veramente di esservi liberati del mantenimento di Alitalia?
 
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