Thread Alitalia - Luglio 2018

  • Autore Discussione Autore Discussione ripps
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sei davvero sicuro che etihad fosse impaziente di metterci altri soldi vista la situazione che sta attraversando che e' sempre piu' drammatica, con chiusure di voli e riduzioni di organici, e non abbia volutamente creato un piano che fosse inaccettabile per uscirne,perdendo tutto certo,ma non perdendo ulteriormente?
Fantastica. Veramente fantastica.
 
il tutti a casa sono anni che lo scrivono su questo forum ma lo sappiamo sia io che te che non e' mai accaduto e mai accadra con az
Voglio vedere Di Maio e il Ministro dei Trasporti (non mi viene nemmeno in mente il suo nome, per dire il suo peso) che decidono l'uscita dalla UE perché il salvataggio di stato di Alitalia viene considerato illegale.
Stanno camminando tutti su un filo molto sottile, e nessuno sembra rendersi ben conto che ogni azione, ma anche ogni dichiarazione, ha delle conseguenze immediate (del resto questa è la differenza fra governare e fare opposizione)
 
Voglio vedere Di Maio e il Ministro dei Trasporti (non mi viene nemmeno in mente il suo nome, per dire il suo peso) che decidono l'uscita dalla UE perché il salvataggio di stato di Alitalia viene considerato illegale.

utopia
non escono dall'europa e il salvataggio passera' di nuovo tanto az non da praticamente fastidio a nessuno
 
Secondo me il consenso elettorale sarebbe un problema sormontabile. Basterebbe fare campagne elettorali come Di Maio/Salvini, Trump, Boris Johnson ecc. ormai questa e' la moda/deriva della comunicazione elettorale. Si giura e promette l'esatto opposto della realta', in nome del populismo.
Si giura all'elettore che vendendo Alitalia verranno conservati tutti i posti di lavoro ed entro 2 anni verranno richiamati tutti i licenziati. Si promette che i sindacati avranno un ruolo principale nel garantire la pax. Si promette che entro 3 anni Alitalia volera' anche in Mozambico e che prenderanno A380 per riempire di turisti che vogliono venire a visitare il nostro paese.
Si promette a tutte le regioni che avranno la loro parte di turisti e si giura battaglia contro i colonizzatori franco/tedeschi per salvaguardare l'italianita'.

Dopo aver conquistato il consenso di tutti, solo a quel punto si preme 'invio' sull'esecuzione della vendita (reale alle condizioni del compratore), il governo se ne sbarazza e poi dichiara che si era sbagliato ma che la colpa e' dello straniero. Chiede scusa e amen.

Semplice.

Sarebbe semplice, vero, ma, come vedi, nonostante i numeri dicano al governo (minuscolo) attuale che può serenamente restare in sella per 5 anni, comunque stanno andando nella direzione opposta. Fondamentalmente perchè l'anno prossimo ci sono le europee, e l'anno successivo si voterà a Roma. Sempre e solo col consenso si ragiona, purtroppo. Ho sempre detestato il qualunquismo, ma quando sento dire che sono tutti attaccati alla poltrona comincio a ricredermi.
 
Beh, calcolata o meno, di certo l'uscita di AZ per EY è stata una liberazione. A cui sono seguite dopo pochi mesi EY Regional ed Air Berlin, scaricate senza tanti democratici referendum.
Beh insomma, da quando si sono liberati un anno fa di Alitalia e Air Berlin hanno perso $1,52 miliardi.
 
Voglio vedere Di Maio e il Ministro dei Trasporti (non mi viene nemmeno in mente il suo nome, per dire il suo peso) che decidono l'uscita dalla UE perché il salvataggio di stato di Alitalia viene considerato illegale.
Stanno camminando tutti su un filo molto sottile, e nessuno sembra rendersi ben conto che ogni azione, ma anche ogni dichiarazione, ha delle conseguenze immediate (del resto questa è la differenza fra governare e fare opposizione)

Stiamo parlando di un governo il cui ministro dell'interno e vice presidente del consiglio (tutto minuscolo non per mancanza di rispetto nei confronti delle Istituzioni) oggi ha messo un post su Facebook con dei biscotti ringo e dei wafer dicendo che quello è il suo pranzo e chiedendo ai suoi tifosi se lo invidiavano.
Altissimi contenuti.
Fate voi.
 
Ovvero mangia così perché non ha tempo,ma ha il tempo di scrivere boiate su FB?
mavaff a chi ci crede
 
ROMA. – L’Alitalia tornerà ad essere italiana. Ad assicurarlo è anche il vicepremier leghista Matteo Salvini, che conferma la posizione espressa dal collega dei trasporti grillino Danilo Toninelli, ma senza sbilanciarsi sulla quota da riservare all’Italia e agli stranieri: “Non mi impicco a dei numeri, però ci vuole una pianificazione che metta al centro l’Italia”.

Uno scenario che incontra il plauso dei sindacati e i timori del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia che chiede di non far pagare il costo ai cittadini ”proprio quei cittadini a cui fa riferimento il governo e il ministro in carico”. Certo il nuovo contesto rimescola comunque le carte in tavola, rispetto al bando definito dal precedente Governo che in 14 mesi di trattative ha portato ad avere tre offerte sul tavolo (Lufthansa, EasyJet e WizzAir). E su cui grava anche l’incognita tempo, con davanti poco più di tre mesi per completare la procedura di vendita.

Alitalia deve restare italiana, assicura Salvini, che spiega: “Sul futuro penso che ci siano tutti i margini perché la compagnia possa tornare a guadagnare. Poi se ci sono partner privati seri, tanto meglio. L’unica cosa che non permetteremo sarà lo spezzatino”. Una posizione che rafforza quella di Toninelli, che vuole voler tenere il 51% in capo all’Italia, insieme ad “un partner che la faccia volare”.

Resta tuttavia da capire chi verrà coinvolto nella nuova partita: per il socio tricolore si ipotizzano la Cassa depositi e prestiti e le Fs (molto dipenderà dal possibile arrivo a breve di un nuovo a.d.); mentre per l’altro partner la ricerca sembra sia già stata allargata oltre le tre offerte sul tavolo (“stiamo attivando le interlocuzioni con tanti player”, ha detto il vice premier Di Maio).

L’Alitalia italiana comunque piace ai sindacati, seppur con qualche avvertimento. “E’ una cosa positiva ma insieme a questo vorremmo il mantenimento dell’attuale perimetro aziendale e dei livelli retributivi e un piano industriale sostenibile a 10 anni”, osserva la Filt Cgil. La Uiltrasporti parla di orientamento “molto positivo”, ma avverte però come questo comporti anche delle responsabilità maggiori oltre a cospicui investimenti, soprattutto nella flotta. Plaude infine la Fit Cisl, sostenendo che una “compagnia di bandiera forte produce effetti positivi a favore dell’intero Paese”.

E’ critico invece l’ex ministro dei trasporti Graziano Delrio, che vede nella mossa del Governo solo il tentativo di prendere tempo ma avverte come non ce ne sia ancora tanto a disposizione. Davanti ci sono poco più di tre mesi: la procedura è stata recentemente prorogata al 31 ottobre, mentre la restituzione del prestito al 15 dicembre.

Per capire meglio le intenzioni del Governo si attende dunque il prossimo incontro il 27 luglio al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con i commissari straordinari. Che intanto in oltre un anno di amministrazione straordinaria hanno incassato buoni risultati: nei primi tre mesi dell’anno le perdite operative si sono dimezzate, a giugno i ricavi da traffico passeggeri hanno registrato un +10,6%, e si stima per il 2018 un fatturato oltre i 3 miliardi.

(di Enrica Piovan/ANSA)
 
Quanto ci manchi Umberto...
E beato te che ti sei rispamiato lo scempio di vederli al governo.

"I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli"
 
Il Corriere della Sera ha riportato le dichiarazioni di Johan Lundgren, amministratore delegato di EasyJet, in risposta alle indicazioni del ministro dei trasporti, Danilo Toninelli, sul futuro di Alitalia.

Il manager non ha chiuso le porte a un eventuale ingresso nel capitale della compagnia aerea con una quota del 49%. “Dovremmo discutere con loro la proposta e capire a cosa stanno pensando”, ha puntualizzato Johan Lundgren. Il Corriere della Sera ha ricordato che sul dossier Alitalia avrebbe messo gli occhi anche Lufthansa.

Leggi tutto: https://www.soldionline.it/notizie/...yjet-valuta-l-ingresso-nel-capitale?cp=1?cp=1
 
Dovremmo discutere con loro la proposta e capire a cosa stanno pensando

Poi, cortesemente, lo faccia sapere anche a noi, a cosa stanno pensando. Sopratutto, SE stanno pensando.
 
Ah, beh, se è così...
Una persona che conosco, tal Staffelli Valerio, è stata non solo indagata, ma anche processata per aggressione pure che l'aggressione (per mezzo di una microfonata sul muso) la aveva subita... pensa tu cosa può voler dire "essere indagati" in Italia

Questo è vero: essere indagati non significa nulla.
 
Parole (non mie ma di Francesco Ramella su "Bussola Quotidiana") da scolpire nel marmo

Perché riproporre oggi una strategia che si è già mostrata fallimentare più volte negli ultimi dieci anni? Qual è l’interesse collettivo da tutelare? Davvero difficile scorgerlo. Si tratta semmai di garantire condizioni privilegiate a un’impresa e a un piccolo gruppo di lavoratori più uguali degli altri che sono impiegati in settori esposti alla concorrenza e che ancora una volta dovranno pagare il conto. Se, come tutto lascia prevedere, tra qualche anno ci ritroveremo un’altra volta nella condizione odierna, molto probabilmente il Ministro sarà già cambiato e punterà il dito contro il suo predecessore proponendo al contempo un altro mirabolante piano di salvataggio. Troppo difficile resistere alla tentazione di spendere i soldi altrui senza dovere farsi carico in prima persona delle conseguenze della propria decisione.
 
[semi OT]
La verita' e' che dovevamo tutti fare i sindacalisti nella vita.
Un coacervo di fannulloni che riesce paradossalmente (ed a loro modo brillantemente) a dirigere le politiche industriali dei paesi storicamente deboli e volatili politicamente come l'Italia.
 
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