Thread Alitalia - Giugno 2017


Stato
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Strano, mi era parso di capire che Gubitosi&Co. volessero presentare il piano industriale entro fine Luglio, che cade proprio nel Q3.
Cosa faranno, lo terranno segreto o lo rimanderanno infinite volte come quello di Ball?

A fine luglio dovrebbe iniziare il "periodo di garanzia" (non ricordo il termine tecnico) in cui sono vietati gli scioperi nei trasporti, eventualmente se ne riparla a settembre. E "un'epidemia" che blocchi la compagnia verrebbe accolta sicuramente in malo modo dai cittadini.
 
A fine luglio dovrebbe iniziare il "periodo di garanzia" (non ricordo il termine tecnico) in cui sono vietati gli scioperi nei trasporti, eventualmente se ne riparla a settembre. E "un'epidemia" che blocchi la compagnia verrebbe accolta sicuramente in malo modo dai cittadini.
Ma soprattutto darebbe la possibilità di usare la mano pesante e senza riguardi. Le dichiarazioni sullo sciopero del 26 non sono più diverse da quelle pronunciate da Ball in altra occasione
 
Strano, mi era parso di capire che Gubitosi&Co. volessero presentare il piano industriale entro fine Luglio, che cade proprio nel Q3.
Cosa faranno, lo terranno segreto o lo rimanderanno infinite volte come quello di Ball?

L'ipotesi più plausibile è che i commissari chiederanno una proroga di 60gg per il deposito del piano di ristrutturazione.
 
Più probabile per chi?

Sul presupposto che le persone si comportino razionalmente, tenuto in particolar conto anche di quanto tu hai evidenziato nel precedente post.
Oltretutto, per stessa ammissione dei Commissari, il piano di ristrutturazione sarà conseguenza del contenuto delle offerte non vincolanti che certamente non arriveranno prima di fine luglio.
Oltretutto la legge assegna ai Commissari 180 giorni per il deposito del piano.
 
PER LA NUOVA ALITALIA ADESSO SI SCOMMETTE SU DELTA-AIR FRANCE
L'idea è di ricalcare nel libro soci le alleanze in essere. Lunedì il verdetto Usa sui debiti

I commissari di Alitalia in queste ore stanno selezionando le 33 manifestazioni d'interesse, ma per riservatezza non comunicheranno né i nomi né il numero di chi avrà accesso ai dati della compagnia.

Le fasi successive offerte non vincolanti e offerte vincolanti si svolgeranno nel semestre assistito dal prestito dello Stato. Quindi in ottobre la procedura dovrebbe avere il suo epilogo, e Alitalia un acquirente. A patto che la gara non vada deserta, con un allungamento dei tempi: l'ultima volta, nel 2007, per vendere a Cai servirono due anni.

Non ci si lasci ingannare dall'alto numero di buste presentate il 5 giugno: i soggetti veramente interessati all'acquisto della compagnia, tutta intera (secondo le intenzioni dei commissari) devono essere pochissimi, e nei mesi saranno possibili cordate e aggregazioni. Per ora è tutto fluido. Ma qualche punto va tenuto presente: alcune manifestazioni sono dei diversivi, per esempio quella di Ryanair che vorrebbe, al massimo, una collaborazione industriale; ma soprattutto, non ci sono speranze che Alitalia possa restare a maggioranza italiana, così com'è accaduto nel 2009 e nel 2014. Non ci sono infatti soggetti nazionali con il giusto profilo: né compagnie aeree (un impegno di Meridiana, con il denaro del socio-Qatar, appare fantasioso), né le banche (ampiamente scottate), né soggetti pubblici (vedi Ferrovie) disposti a un'avventura di questo tipo.

Non sarà italiana, ma dovrà essere a maggioranza europea, perché i vincoli normativi non sono cambiati. Chi c'è dunque sul mercato, con spalle sufficientemente larghe e con interessi convergenti? Soltanto Lufthansa e Air France, sole o con alleati extracomunitari; i tanti nomi di compagnie di tutto il globo spesi in questo periodo potrebbero essere della partita solo a fianco di un soggetto europeo. Entrambi i gruppi sono grandi, solidi, forti. Ma hanno profili e soprattutto alleanze diversi. Lufthansa ha l'esperienza di aver inglobato positivamente Swiss, Austrian e Brussels. In Italia è presente con Air Dolomiti, efficiente nell'alimentare gli hub del gruppo. Ma Lufthansa è membra di Star Alliance mentre Alitalia lo è di SkyTeam; uscire sarebbe costoso, e ancor più costoso in penali sarebbe abbandonare l'alleanza transatlantica a quattro che Alitalia condivide con Air France, Klm e l'americana Delta (tutte SkyTeam). Ecco: questo accordo a quattro - da quanto si dice negli ambienti aeronautici - è lo specchio di quello che potrà essere l'assetto della nuova Alitalia. Maggioranza AF-Klm, minoranza Delta. Verrebbero così migliorati gli accordi sull'Atlantico, a beneficio dei conti di Alitalia (nell'interesse comune, a quel punto) e verrebbe rafforzato il lungo raggio grazie a investimenti massicci che gli acquirenti potrebbero permettersi. Il breve e medio resterebbero destinati al feederaggio verso gli hub del gruppo, lasciando il point to point alle low cost, con le quali non si compete.

Tale disegno è naturalmente prematuro, ma da un punto di vista industriale gli esperti sono concordi. Due le incognite: la politica, che quando si è occupata di Alitalia spesso ha fatto danno; e l'offerta economica, che dovrà essere vagliata dai commissari. Ma quanto può valere una compagnia con pochi asset, che continua a bruciare denaro da vent'anni, forte soltanto di accordi bilaterali e di un importante fascio di slot a Linate?

Una data importante è il 26 giugno, quando le autorità Usa decideranno se accordare all'Alitalia la protezione dai creditori ex Chapter 15; se ciò non dovesse avvenire, sarebbe un colpo devastante. Un ok andrebbe invece a vantaggio anche dei futuri assetti. E Delta farà tutto quanto in suo potere perché l'alleato italiano non venga danneggiato.

Fonte: http://www.ilgiornale.it/news/econo...si-scommette-su-delta-air-france-1411052.html
 
Non so se accade in altri scali minori, ma a Varsavia hanno cominciato (da qualche tempo) a controllare ogni singolo bagaglio a mano, tuttavia adesso con l'ausilio della bilancia elettronica (sono quelle che praticamente neanche l'home carrier LOT utilizza): ieri delirio all'imbarco (321 pieno a tappo) con urla e grida dei tanti ai quali è stato rifiutato d'imbarcare il bagaglio (ho sentito espressioni da far rabbrividire), poi altra ressa all'accesso prioritario, dove tanti non-priority si erano accalcati (-Ah Matté, ma té sei praioriti?; -No, maddai, venite qua che sennò ce tocca annà là dietro): quando l'addetto all'imbarco ha iniziato a respingere [i non-priority], c'era gente che ha cominciato ad inveire o giustificare la loro presenza sull'accesso prioritario con scuse neanche da prima elementare.

G
 
Non so se accade in altri scali minori, ma a Varsavia hanno cominciato a controllare ogni singolo bagaglio a mano e con l'ausilio della bilancia elettronica (sono quelle che praticamente neanche l'home carrier LOT utilizza): ieri delirio all'imbarco (321 pieno a tappo) con urla e grida dei tanti ai quali è stato rifiutato d'imbarcare il bagaglio (ho sentito espressioni da far rabbrividire), poi altra ressa all'accesso prioritario, dove tanti non-priority si erano accalcati (-Ah Matté, ma té sei praioriti?; -No, maddai, venite qua che sennò ce tocca annà là dietro): quando l'addetto all'imbarco ha iniziato a respingere, c'era gente che ha cominciato ad inveire o giustificare la loro presenza sull'accesso prioritario con scuse neanche da prima elementare.

G

Quale società svolge i servizi aeroportuali per AZ a Varsavia?
 
Mi chiedo se sia una richiesta di AZ o se a WAW abbiano messo in atto queste procedure per tutte le compagnie.

La stragrande maggioranza dei miei voli ha origine Warszawa (AZ/LO/LH/AF/KL/SK) e posso dirti che ho notato tali procedure (incluso il rispetto (?)/reinforcement delle file all'imbarco) solo con Alitalia. Per il resto, un paio di volte con LOT per Zagabria (volo pieno, operato da DH8) e qualche volo interno, sempre con LOT (gli accessi Sky Priority e Star Alliance G, in termini di bagaglio, non vengono controllati).

G
 
http://www.tp24.it/2017/06/20/trasp...rgi-guerra-ryanair-soldi-dellaeroporto/110669

20/06/2017 06:00:00
Alitalia punta Trapani Birgi. Guerra a Ryanair per i soldi dell'aeroporto http://www.tp24.it

Alitalia cambia strategia e decide di puntare sui piccoli aeroporti italiani, come fosse una low - cost. Ed è per questo che ha puntato l'attenzione sull'aeroporto di Trapani Birgi, il "Vincenzo Florio", dove domina Ryanair.



Luigi Gubitosi, uno dei tre Commissari di Alitalia, ha infatti detto che Alitalia parteciperà a tutti i bandi degli aeroporti italiani che dispongono gli incentivi per attrarre i vettori ad attivare nuove rotte.
Sarebbero tre gli scali che potrebbero metterli a gara: Trapani, Alghero e Olbia.

A Trapani la società di gestione aeroportuale, Airgest (controllata dalla regione Sicilia), rischiava di finire in concordato preventivo per aver lautamente incentivato Ryanair. La regione Sicilia è stata così costretta a garantire 20 milioni, lanciando un aumento di capitale di 5 milioni.

Adesso c'è il bando, per garantire i voli anche per il prossimo triennio. E Alitalia è intenzionata a fare una sua offerta in concorrenza a Ryanair. Da questa operazione Trapani Birgi ha solo da guadagnarci.

Il bando prevede l'elargizione di contributi pubblici pari a venti milioni di euro, per 28 mesi.

La gara è, tecnicamente, per “l’affidamento dei servizi di promozione e comunicazione per la realizzazione di una campagna di finalizzata a favorire l’incremento delle presenze turistiche nell’ambito territoriale afferente all’aeroporto di Birgi predisponendo una serie di azioni di promozione e comunicazione”.

L’appalto indica gli strumenti operativi per raggiungere l’obiettivo della gara: “Social media marketing, promo-pubblicità a bordo degli aeromobili (personalizzazioni su poggiatesta, cappelliere, altre superfici interne ed esterne degli aeromobili, video e giornali), altri canali e media”.

Il bando è diviso in tre lotti. Il primo: collegamenti con mercati nazionali già consolidati è da 13.136.500 euro. Il secondo: collegamenti con mercati internazionali già consolidati è da 6.428.500 euro. Il terzo: collegamenti internazionali da sviluppare è da 715.000 euro. Lotti unici ed indivisibili.

Vengono anche indicati i mercati da prendere in considerazione per l’azione di promozione territoriale. Quelli nazionali: Milano, Bologna, Pisa, Roma, Ancona, Cagliari, Cuneo, Genova, Parma, Perugia, Trieste, Bari, Lamezia Terme, Torino, Venezia, Treviso, Verona. Quelli internazionali: Bruxelles, Eindhoven, Francoforte, Barcellona, Malta, Bratislava, Cracovia, Karlsruhe, Baden, Kaunas, Varsavia, Praga,
 
http://www.tp24.it/2017/06/20/trasp...rgi-guerra-ryanair-soldi-dellaeroporto/110669

20/06/2017 06:00:00
Alitalia punta Trapani Birgi. Guerra a Ryanair per i soldi dell'aeroporto http://www.tp24.it

Alitalia cambia strategia e decide di puntare sui piccoli aeroporti italiani, come fosse una low - cost. Ed è per questo che ha puntato l'attenzione sull'aeroporto di Trapani Birgi, il "Vincenzo Florio", dove domina Ryanair.

Errare e' umano, perseverare diabolico. Schisano, is that you?
 
In un mese di AS stano facendo quello che non sono riusciti a fare in anni.
Gubitosi, si muove come avrebbero dovuto muoversi tutti gli Ad che lo hanno preceduto.
Sta, secondo me, ipotecando il posto nella futura Alitalia.

Gubitosi: «Rinnoviamo il sito Alitalia, per promuovere il territorio»
[ 0 ] 20 giugno 2017 12:06


Sul Piano strategico è intervenuto anche Luigi Gubitosi, commissario Alitalia: «Sul sito di Alitalia volgiamo creare contenuti di qualità per spiegare cosa è l’Italia. Ci sarà una sezione Discover Italy, una parte del sito con l’Italia meno conosciuta divisa per territorio, regioni e borghi ma anche per tematiche come ad esempio i programmi musicali e gli eventi teatrali. In futuro poi passeremo all’ e-commerce, con la possibilità di fare i biglietti e comprare i servizi online. Puntiamo sui Paesi che per noi sono di forte attrattiva come la Cina. Vogliamo fornire informazioni e capacità di conoscere posti nuovi. Il sito sara disponibile nelle lingue dei paesi dove andremo, con i contenuti studiati per quei paesi come Cina, India, Corea, Giappone, Usa. *Così che il viaggio in Italia non cominci da viaggio in aereo ma già dal sito»
 
In un mese di AS stano facendo quello che non sono riusciti a fare in anni.
Gubitosi, si muove come avrebbero dovuto muoversi tutti gli Ad che lo hanno preceduto.
Sta, secondo me, ipotecando il posto nella futura Alitalia.

Gubitosi: «Rinnoviamo il sito Alitalia, per promuovere il territorio»
[ 0 ] 20 giugno 2017 12:06


Sul Piano strategico è intervenuto anche Luigi Gubitosi, commissario Alitalia: «Sul sito di Alitalia volgiamo creare contenuti di qualità per spiegare cosa è l’Italia. Ci sarà una sezione Discover Italy, una parte del sito con l’Italia meno conosciuta divisa per territorio, regioni e borghi ma anche per tematiche come ad esempio i programmi musicali e gli eventi teatrali. In futuro poi passeremo all’ e-commerce, con la possibilità di fare i biglietti e comprare i servizi online. Puntiamo sui Paesi che per noi sono di forte attrattiva come la Cina. Vogliamo fornire informazioni e capacità di conoscere posti nuovi. Il sito sara disponibile nelle lingue dei paesi dove andremo, con i contenuti studiati per quei paesi come Cina, India, Corea, Giappone, Usa. *Così che il viaggio in Italia non cominci da viaggio in aereo ma già dal sito»

Fantastici! Questa e' gente che di digitale se ne intende per davvero! Adesso che l'ecommerce e' in mano al marketing, sai che sfaceli!
 
Non è che fino ad ora hanno raggiunto chissà quali risultati, anzi



quello che mi sorprende e' che questa gente viene osannata (come hai fatto tu) quando chiaramente non ha la piu' pallida idea ...

Infatti facciamo un sito brochure invece che preoccuparci della User Experience, o magari dell' Interfaccia, o quantomai del Merchandising... oppure dell' Acquisizione digitale.
 
Stato
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