Thread Alitalia giugno 2012


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Per limitarci alle quali il tuo commento si riferisce (Bangkok, Singapore, Sydney, Johannesburg) la copertura era la seguente:
BKK: 5 volte a settimana da MXP fino a ottobre 2000 con 747-200 AZ
SIN: 3 volte a settimana da MXP fino a marzo 2000, aeromobile 744/74E KL da MXP
SYD: 3 volte a settimana da MXP fino a ottobre 2000, con 747-200 AZ
JNB: 7 volte a settimana da MXP com M1M AZ

Quindi le operi indipendentemente da quanto ci puoi perdere?
 
Leggo frasi sconcertanti, l’emigrazione e’ accettabile solo quando e’ una libera scelta non quando e’ una costrizione.
La Democrazia Cristiana nel dopoguerra adotto’ la politica della “emigrazione al piu’ alto livello possibile” per sbarazzrsi dei disoccupati e godere delle rimesse valutarie degli emigrati. Nei primi anni cinquanta, questo programma perverso porto’ uno dei tantoi governi dell’epoca a siglare un accordo fra Italia e Belgio per uno scambio di manodopera con carbone. Negli stessi anni Alcide De Gasperi si reco’ negli USA per chiedere, letteralmente col cappello in mano, al Presidente Eisenhower di accogliere 50000 emigrati italiani. Il risultato di quella politica e’ che l’Italia nei paesi a forte emigrazione italiana (Francia, Belgio, Germania, Usa, Canada, Australia etc) e’ ancora vista come un Paese di straccioni ove gli italiani sono definiti “rital”,”dago”, “wog” etc.
Famiglia Cristiana, all’epoca la voce piu’ diffusa del regime democristiano, nel mezzo della dura crisi economica del 1977 pubblico’ una storia di copertina intitolata “Coraggio, all’estero il lavoro c’e’”, come dire se siete depressi per la mancanza di lavoro in Italia, emigrate.
E’ veramente triste per me constatare che nel 2012 che c’e’ chi pensa che sia una bella cosa che la disoccupazione di alcuni piloti italiani venga risolta con l’emigrazione.
E’ proprio vero che chi non consosce il proprio passato e’ destinato a riviverlo. Questa massima vale in tutti i campi.
Le opportunita’ di lavor per i piloti italiani vanno create mettendo alla testa di AZ dirigenti che credano che sia possibile crescere e fare utili, non patetici piagnoni che tirano a campare, favorendo l’aggregazione delle varie compagnie per farne una grande, riducendo la frammentazione aerportuale, costruendo un aeroporto decente a Roma.
Ma cosa state dicendo? L' emigrazione e' SEMPRE una libera scelta, nel momento in cui non sono contento di come vanno le cose nel mio paese o mi adeguo o me ne vado. Ma se resto la pianto di piangermi addosso e di confidare nell' aiuto degli altri che non arriverá!
Siamo un paese senza crescita, mal gestito, e con troppe tasse? Benissimo, valigia e via. Io non credo di essere migliore o peggiore di altri, ma la penso cosí e la pensavo cosí tre anni fa quando mi sono trasferito in Spagna e da li quando la situazione non era piu' ottimale mi sono spostato tra Dubai e Johannesburg e ora sono da 5 mesi a Sao Paulo. Preferirei viviere in Italia? Ovviamente sí, ma se non si puó ce ne si fa una ragione!
 
Quindi le operi indipendentemente da quanto ci puoi perdere?

Ma di cosa parlate .....i LF di quelle tratte erano spaventosamente alti, nel 1993 per andare a BKK da FCO, con biglietto scontato, dopo 4 giorni di inutile attesa dovetti prendere un passaggio con Garuda Indonesia!oggi dopo tanti anni di assenza chissa cosa sarebbe.
 
Ma di cosa parlate .....i LF di quelle tratte erano spaventosamente alti, nel 1993 per andare a BKK da FCO, con biglietto scontato, dopo 4 giorni di inutile attesa dovetti prendere un passaggio con Garuda Indonesia!oggi dopo tanti anni di assenza chissa cosa sarebbe.

Dal 1993 ad oggi la situazione è sensibilmente cambiata. Il mezzo aereo è diventato di massa e purtroppo l'Italia è diventata terra di conquista per le compagnie straniere complice una mancata strategia dei trasporti. Possiamo anche discutere di chi sia la colpa del fatto che le mediorientali hanno praticamente aspirato tutto il traffico per l'Australia, l'India e il sud-est asiatico, resta il fatto che la situazione OGGI è così : 49 voli settimanali dall'italia di EK, altri di QR ed EY. L'Australia è assolutamente improponibile (probabilmente una scommessa sulle perdite alla SNAI nemmeno l'accetterebbero ;)) , per fare la JNB servono almeno 2 macchine e le spalle larghe. Non discutiamo il fatto che gli aerei potrebbero essere pieni : il problema è riempirli facendo profitto.
 
Le opportunita’ di lavor per i piloti italiani vanno create mettendo alla testa di AZ dirigenti che credano che sia possibile crescere e fare utili, non patetici piagnoni che tirano a campare, favorendo l’aggregazione delle varie compagnie per farne una grande, riducendo la frammentazione aerportuale, costruendo un aeroporto decente a Roma.

pienamente d'accordo su tutto, tranne che sull'ultimo punto ... mi spiace, ma Roma è SOLO la capitale politica del paese, in tutti gli altri Paesi dove capitale politica ed economica sono diverse, le operazioni aeree si sono concentrate sulla capitale economica nei casi di successo e sulla capitale politica nei casi fallimentari ... e se AZ continua a traballare è anche al fatto che quando si doveva dare lavoro al centro sud si è andati controcorrente costruendo sia LIN che FCO.
 
pienamente d'accordo su tutto, tranne che sull'ultimo punto ... mi spiace, ma Roma è SOLO la capitale politica del paese, in tutti gli altri Paesi dove capitale politica ed economica sono diverse, le operazioni aeree si sono concentrate sulla capitale economica nei casi di successo e sulla capitale politica nei casi fallimentari ... e se AZ continua a traballare è anche al fatto che quando si doveva dare lavoro al centro sud si è andati controcorrente costruendo sia LIN che FCO.


non sono d'accordo, Roma è anche sede di moltissime aziende come Enel, P&G, Telecom senza contare che roma può far perno su un un turismo 10 volte superiore a milano grazie anche alla vicinanza a Toscana, Umbria, Campania e al Vaticano
 
se AZ continua a traballare è anche al fatto che quando si doveva dare lavoro al centro sud si è andati controcorrente costruendo sia LIN che FCO.

Non ho capito quest'ultima frase.
Nel nostro paese, prima di parlare di capitale economica, bisogna prima pensare a tornare ad avere un'economia degna di questo nome.
 
Cosa tocca leggere ancora oggi.
Il problema di AZ sul lungo non è mai stato il load factor. Mai.
Gli aerei erano sempre pieni. Sempre.
Il problema era che potevi anche mettere la gente in piedi o sulle ali ma il volo era sempre e comunque in perdita.
Il perchè di questo paradosso lo sapete meglio di me, voi che ci lavorate.

Ma voi pensate veramente che aprendo rotte a rotta di collo la situazione migliorerebbe?

Oggi NON C'È PIÙ SPAZIO per altri vettori globali. L'ultimo treno è passato da un pezzo. E non ne sono previsti altri, ne ora ne mai! Sei un vettore satellite ormai. Ringrazia di avere ancora voli intercontinentali e prega che qualcuno ti compri.

Il resto è fantacalcio: una cosa divertente ma lontana mille anni luce dalla realtà.

Ding dong, svegliamoci.
 
pienamente d'accordo su tutto, tranne che sull'ultimo punto ... mi spiace, ma Roma è SOLO la capitale politica del paese, in tutti gli altri Paesi dove capitale politica ed economica sono diverse, le operazioni aeree si sono concentrate sulla capitale economica nei casi di successo e sulla capitale politica nei casi fallimentari ... e se AZ continua a traballare è anche al fatto che quando si doveva dare lavoro al centro sud si è andati controcorrente costruendo sia LIN che FCO.

Il giorno che la "capitale economica" avrà preso una decisione su Linate, allora le sarà concesso di alzare la mano e prendere la parola. Per adesso sarebbe sufficente tacere e vergognarsi dei propri comportamenti.
Aspettiamo fiduciosi da 15 anni.

Il muro del pianto dovrebbe stare a Milano, non a Gerusalemme.
 
Il giorno che la "capitale economica" avrà preso una decisione su Linate, allora le sarà concesso di alzare la mano e prendere la parola. Per adesso sarebbe sufficente tacere e vergognarsi dei propri comportamenti.
Aspettiamo fiduciosi da 15 anni.

Il muro del pianto dovrebbe stare a Milano, non a Gerusalemme.
Ma tu lasciali cuocere nel loro brodo, tanto le colpe sono sempre altrui. Noi a Roma diciamo "Tu dije de si".
 
Guarda, è una cosa molto buona ed importante per 2 motivi: gli italiani si aprono al mercato globale e non rimangono legati al mercato domestico ed in secondo luogo visto che c'è tanta gente in CIGS vuol dire che per uno che va all'estero c'è qualcuno che ritorna a lavorare.
In realtà Farfallina non è così. La CAI è in continua contrazione. Al numero di piloti che si sono licenziati non corrispondono altrettanti rientri. Io rispetto la tua visione marcegagliesca pur non condividendola affatto ma ti esorto a riflettere sul fatto che i nodi stanno venendo al pettine. Non è solo una questione di mercato. Non mi vorrai far credere che la scure dell'antitrust sia un fulmine a ciel sereno? Tanto per dirne una.. La lungimiranza sembra non appartenere alle doti di chi gestisce questa azienda. Ciò è incontrovertibile
 
Cosa tocca leggere ancora oggi.
Il problema di AZ sul lungo non è mai stato il load factor. Mai.
Gli aerei erano sempre pieni. Sempre.
Il problema era che potevi anche mettere la gente in piedi o sulle ali ma il volo era sempre e comunque in perdita.
Il perchè di questo paradosso lo sapete meglio di me, voi che ci lavorate.

Ma voi pensate veramente che aprendo rotte a rotta di collo la situazione migliorerebbe?

Oggi NON C'È PIÙ SPAZIO per altri vettori globali. L'ultimo treno è passato da un pezzo. E non ne sono previsti altri, ne ora ne mai! Sei un vettore satellite ormai. Ringrazia di avere ancora voli intercontinentali e prega che qualcuno ti compri.

Il resto è fantacalcio: una cosa divertente ma lontana mille anni luce dalla realtà.

Ding dong, svegliamoci.

Niente di personale contro TW 843, che forse a causa dell’eta’ ha solo conosciuto l’Italia da retrocessione e l’Alitalia dei perdenti, ma cosa ci tocca leggere!
Se Mattei avesse avuto un simile complesso di inferiorita’ l’ENI non sarebbe mai esistita, se l’AD di Turkish Airlines l’avesse pensata cosi, TY non sarebbe diventata in pochi anni quello che e’ oggi.
Chi diventa grande lo fa perche’ pensa di riuscirci anche quando tutto e tutti ti dicono che non ci riuscirai.
Nessuno pretende che AZ diventi una compagnia a livello di AF, BA, LH in pochi anni ma solo che sia piu’ ambiziosa e faccia utili crescendo. Gli utili, lo riconiscono tutti, si fanno sul lungo raggio, ove AZ non riesce per mancanza di coraggio neppure a consolidare le rotte profittevoli (BUE, GRU).
Nel modesto piano Fenice era prevista Seul entro il 2012 e Sansavini ha appena annunciato che non sara’ aperta ne’ quest’anno ne’ nel 2013,
Potremmo scommettere che nell’Alitalia del 2012 amministrata da Don Abbondio ci saranno tanti che diranno “Questa rotta non s’ha da aprire, ne’ oggi ne’ mai”.
Ne medio raggio non solo non riesce a crescere ma vende, per tappare le falle del bilancio, perfino gli slot su Heathrow.

Parlare di societa’ che puo’ solo ambire ad essere un satellite, in un Paese di 6o milioni di abitanti e con un reddito pro capite ancora da Paese benestante denota un complesso di inefriorita’ che in fondo e’ proprio quello di cui hanno sofferto i dirigenti AZ da Velani in poi.
Rubando le parole a Maurizio Pratto per AZ ci vorrebbe l’esorcista, non per liberarla dal malocchio, che non esiste, ma per liberarla da un complesso di inferiorita’ che esiste, ha contagiato molti in AZ e che metterebbe paura anche al miglior psicoterapeuta.
 
Quindi le operi indipendentemente da quanto ci puoi perdere?
Ho solo risposto a chi affermava che al momento della chiusura erano operate solo una o due volte a settimane.
Detto cio', AZ non consolida neppure le rotte esistenti e dove forse fa utili figuriamoci se riapre BKK, SIN o JNB.
 
Chi diventa grande lo fa perche’ pensa di riuscirci anche quando tutto e tutti ti dicono che non ci riuscirai.

Questo lo quoto, e' il primo problema dell' Italia e la ragione per cui non nascerá mai in Italia (rebus sic stantibu) un Facebook o una Apple.
 
Secondo te è quello, ossia un volo ogni 15 minn al mattino e alla sera, per come la vedo io il top sono varchi dedicati, scelta di bevande a bordo, giornali, salette vip, posto centrale bloccato. Il treno, che ha rubato un 50% dei pax secondo quanto ha stabilito Ragnetti, ha frequenze cosi elevate?

Oggi non so.

Ma con l' ETRMS di secondo livello si puo far circolare un treno ogni 3 minuti per senso di marcia.

L'infrastruttura consente di fare volumi e frequenze mostruose, magari un giorno verra' sfruttato.
 
pienamente d'accordo su tutto, tranne che sull'ultimo punto ... mi spiace, ma Roma è SOLO la capitale politica del paese, in tutti gli altri Paesi dove capitale politica ed economica sono diverse, le operazioni aeree si sono concentrate sulla capitale economica nei casi di successo e sulla capitale politica nei casi fallimentari ... e se AZ continua a traballare è anche al fatto che quando si doveva dare lavoro al centro sud si è andati controcorrente costruendo sia LIN che FCO.

sì ma negli altri paesi non hanno mai avuto la lega. vorrei sapere perchè parlate facendo finta di dimenticare tutto. GRANDE MXP tale sarebbe stata senza la sciagura che le è cresciuta intorno. Quindi evitiamo predicozze ti prego
 
Grazie EI-MAW. Tante cose che hai detto si possono rapportare a molti mondi lavorativi. Credo che conveniate che questo non sia il thread adeguato per parlare di questo argomento seppure molto interessante. Prego dunque tutti di ritornare in topic.

grazie
 
Leggo frasi sconcertanti, l’emigrazione e’ accettabile solo quando e’ una libera scelta non quando e’ una costrizione.
La Democrazia Cristiana nel dopoguerra adotto’ la politica della “emigrazione al piu’ alto livello possibile” per sbarazzrsi dei disoccupati e godere delle rimesse valutarie degli emigrati. Nei primi anni cinquanta, questo programma perverso porto’ uno dei tantoi governi dell’epoca a siglare un accordo fra Italia e Belgio per uno scambio di manodopera con carbone. Negli stessi anni Alcide De Gasperi si reco’ negli USA per chiedere, letteralmente col cappello in mano, al Presidente Eisenhower di accogliere 50000 emigrati italiani. Il risultato di quella politica e’ che l’Italia nei paesi a forte emigrazione italiana (Francia, Belgio, Germania, Usa, Canada, Australia etc) e’ ancora vista come un Paese di straccioni ove gli italiani sono definiti “rital”,”dago”, “wog” etc.
Famiglia Cristiana, all’epoca la voce piu’ diffusa del regime democristiano, nel mezzo della dura crisi economica del 1977 pubblico’ una storia di copertina intitolata “Coraggio, all’estero il lavoro c’e’”, come dire se siete depressi per la mancanza di lavoro in Italia, emigrate.
E’ veramente triste per me constatare che nel 2012 che c’e’ chi pensa che sia una bella cosa che la disoccupazione di alcuni piloti italiani venga risolta con l’emigrazione.
E’ proprio vero che chi non consosce il proprio passato e’ destinato a riviverlo. Questa massima vale in tutti i campi.
Le opportunita’ di lavor per i piloti italiani vanno create mettendo alla testa di AZ dirigenti che credano che sia possibile crescere e fare utili, non patetici piagnoni che tirano a campare, favorendo l’aggregazione delle varie compagnie per farne una grande, riducendo la frammentazione aerportuale, costruendo un aeroporto decente a Roma.
Ormai il mondo è globalizzato, specialmente nel campo dell'aviazione civile.

AZ è una azienda privata e viene gestita da chi viene ritenuto idoneo dai soci, non è più una agenzia per l'impiego, è anacronistico quello che dici e fuori dalle logiche del mercato.
 
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