Alitalia, stipendi pagati in ritardo. Il Mise chiama Tesoro e Trasporti
di
Leonard Berberi
I dipendenti di Alitalia riceveranno lo stipendio di febbraio il 2 marzo. Ma in busta paga troveranno il compenso per l’attività effettivamente prestata (peraltro a gennaio), non l’anticipo della cassa integrazione che non sarà più stanziata dalla compagnia aerea. Con il risultato — come spiegano due fonti sindacali al Corriere — che «decine di dipendenti potrebbero vedersi accreditati pochi euro o addirittura niente». È questo l’esito dei due incontri che il commissario del vettore tricolore Giuseppe Leogrande ha avuto martedì pomeriggio con le sigle sindacali.
Un anno di Covid
Mentre il nuovo ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti — fa sapere il Mise — ha chiesto un incontro urgente con i titolari dell’Economia e dei Trasporti sul dossier, i problemi di liquidità dell’aviolinea continuano, aggravati da un’emergenza sanitaria che da un anno esatto si abbatte su Alitalia: proprio il 24 febbraio 2020, infatti, le prenotazioni sono crollate e ai gate si sono toccati picchi record di «no show», passeggeri che avevano pagato il volo, ma poi vi hanno rinunciato.
I ristori in ritardo
I problemi — e i ritardi — nei pagamenti secondo il commissario Leogrande sono dovuti al ritardo con cui Bruxelles autorizza i ristori per i danni subiti dal Covid-19. Il governo Conte II ha stanziato fino a 350 milioni di euro per Alitalia che ne ha ricevuti 199,45 milioni a settembre (per il periodo marzo-metà giugno) e altri 73,02 milioni (seconda metà di giugno-ottobre). Ne sono stati chiesti 20 milioni per novembre, altri 35 milioni saranno previsti per dicembre e 22,53 per gennaio.
L’intervento sui salari
Dal momento che nemmeno il governo anticipa questi soldi (cosa che il decreto però prevede) il commissario ha spiegato che Alitalia potrà pagare soltanto la parte relativa alle giornate effettive di lavoro — 10,5 milioni, secondo le fonti — e non più la quota anticipata di cassa integrazione (circa 5,5 milioni di euro) che da questo momenti in avanti dovrà essere erogata direttamente dall’Inps in un secondo momento. Per questo la Federazione nazionale trasporto aereo (Anpac, Anpav, Anp) chiede un intervento immediato del governo e sottolinea che nemmeno i 55 milioni di ristori saranno risolutivi per il sostentamento della compagnia.
Il commissario al Mise
Martedì 16 febbraio, a quanto si apprende, il commissario Leogrande ha incontrato per la prima volta il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti per parlare del dossier Alitalia. Non è ancora chiaro cosa intenda fare il titolare del Mise, ma è probabile che una decisione arrivi dopo aver incontrato i colleghi dell’Economia e dei Trasporti. Del resto oltre ad Alitalia in amministrazione straordinaria c’è anche un’altra società da far decollare, Italia Trasporto Aereo, la newco pubblica creata per rilanciare il marchio tricolore.
La newco
L’amministratore delegato-direttore generale della newco Fabio Lazzerini e il presidente Francesco Caio premono per avviare le operazioni, anche per evitare di dover partire nel mezzo dell’estate, il picco dell’anno, ma con i biglietti di fatto venduti da un’altra gestione (quella dell’amministrazione straordinaria). Italia Trasporto Aereo avrà una dotazione massima di 3 miliardi di euro. L’Antitrust europeo chiede la massima discontinuità tra Alitalia e Ita e, soprattutto, un bando trasparente e non discriminatorio.
Le opzioni
Il commissario Leogrande — sottolineano le fonti — ha spiegato al ministro Giorgetti che ci vuole poco per pubblicare il bando, ma i tempi di gestione di quello stesso bando (tra invio delle manifestazioni di interesse, accesso alla dataroom, proposte finali, firma e cessione degli asset) non sarebbero brevissimi, facendo slittare il decollo della newco verso luglio, cioè nel bel mezzo dell’estate. Per questo si ragiona su ipotesi alternative al bando come quella, anticipata dal Corriere, di cedere subito il ramo «aviation» ad Ita.
Il commissario Leogrande ai sindacati: salta l’anticipo della Cigs. Ancora in attesa dell’ok Ue ai ristori di novembre. Incontro tra Leogrande e il ministro Giorgetti
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