Thread Alitalia Gennaio 2021


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Scusa, ma come sono calcolate le velocità? Non mi trovo con i conti...
A me viene: Leonardo Express 24km/32min = 0,75 km al minuto x 60 = 45 km/h.
Malpensa express 41km/51min = 0,804...km al minuto x 60 = 48,24 km/h.
...sbaglio qualcosa io?
Il fatto che il Malpensa express sia più veloce rimane confermato, ma, se i miei calcoli sono corretti, non mi sembra che si possa parlare di collegamenti proprio così rapidi in senso assoluto... :rolleyes:
Scusate la pedanteria ma... da prontuario FS i km mi risultano essere 31 per la tratta Roma T.ni - Fiumicino Aeroporto (sono 24 da Roma Ostiense) e 49 per Milano C.le - Malpensa Aeroporto Terminal 1.
 
Scusate la pedanteria ma... da prontuario FS i km mi risultano essere 31 per la tratta Roma T.ni - Fiumicino Aeroporto (sono 24 da Roma Ostiense) e 49 per Milano C.le - Malpensa Aeroporto Terminal 1.
Allora le velocità medie diventerebbero:
--> Leonardo Express: 58,13 km/h
--> Malpensa Express: 57,65 km/h
Meglio di un locale che fa tutte le fermate, sicuramente però non a livello di un collegamento veloce e dedicato (es. penso all'Arlanda Express o Heathrow Express).
 
Il MXP Express tempo fa aveva (poche) corse che effettuavano il diretto Cadorna/MXP senza fermate intermedie, che impiegava esattamente 29 minuti. Cioè quel che serviva (e che serve) per rendere utile quel collegamento ai viaggiatori.
Adesso tra le partenze scaglionate da stazioni diverse, e le fermate intermedie (almeno 3 se non ricordo male, una delle quali a Bovisa/Politecnico) il tempo si è allungato di un quarto d'ora almeno.
 
Il MXP Express tempo fa aveva (poche) corse che effettuavano il diretto Cadorna/MXP senza fermate intermedie, che impiegava esattamente 29 minuti. Cioè quel che serviva (e che serve) per rendere utile quel collegamento ai viaggiatori.
Adesso tra le partenze scaglionate da stazioni diverse, e le fermate intermedie (almeno 3 se non ricordo male, una delle quali a Bovisa/Politecnico) il tempo si è allungato di un quarto d'ora almeno.

Ce ne sono alcuni che, di fermate, ne fanno 6 (escluse Garibaldi e C.le)... Piu' accelerato per Brindisi che 'espresso' per Malpensa.
 
Ce ne sono alcuni che, di fermate, ne fanno 6 (escluse Garibaldi e C.le)... Piu' accelerato per Brindisi che 'espresso' per Malpensa.
Credo fosse per tentare di accogliere i lavoratori pendolari. Certo che il costo è importante, molti colleghi erano tentati dall'uso della macchina più che del treno (al quale poi devi aggiungere anche l'ulteriore bretella casa/stazione/casa).
Finché il trasporto pubblico non sarà davvero competitivo e frequente, il dilemma delle code tangenziale/A8, così come GRA etc... non lo si risolverà mai...
 
Credo fosse per tentare di accogliere i lavoratori pendolari. ...

Togli il credo, è per quel motivo. Buon senso vorrebbe che un servizio per l'aeroporto avesse una frequenza continua, magari anche da una sola stazione e non da 2/3 diverse stazioni, e senza "scali" intermedi.
Un conto è sapere che se perdi un convoglio quello dopo parte dopo 15 minuti, altro discorso è dovere attendere mezz'ora. Aggiungici che solo se vinci alla lotteria e prendi il più express di tutti (37 minuti) hai una percorrenza di durata accettabile, viceversa di minuti te ne servono 51, e capisci come venga bistrattato quello che si vorrebbe fosse un aeroporto intercontinentale.
 
Credo fosse per tentare di accogliere i lavoratori pendolari. Certo che il costo è importante, molti colleghi erano tentati dall'uso della macchina più che del treno (al quale poi devi aggiungere anche l'ulteriore bretella casa/stazione/casa).
Finché il trasporto pubblico non sarà davvero competitivo e frequente, il dilemma delle code tangenziale/A8, così come GRA etc... non lo si risolverà mai...

Piu' gente va su ferro invece che su gomma, specialmente nel cul-de-sac che e' la Padania occidentale, meglio e'. Pero', allo stesso tempo... non si puo' nemmeno avere l'omnibus.

Stiamo andando OT con gusto, ma in un mondo ideale ci starebbe una soluzione alla Heathrow, dove da un lato hai l'LHR Express e dall'altro TfL Rail (e, si spera entro l'anno 2095, Crossrail). Una situazione con un MXP Express diretto T2-T1-Garibaldi-C.le ogni 20' e una linea S che si fa tutte le fermate sarebbe ottima. Uno a prezzo pieno del MXP Express (cos'e' ora, 13 euro?) e uno a prezzo normale, senza quel sovrapprezzo che fa si' che tra Ferno e Malpensa il biglietto aumenti di 8 euro.

Poi, giusto per continuare coi voli pindarici, wi-fi a bordo cosi' da leggere degli exploit del Toro in Champions ("5 pappine al Barcellona!") e l'anno di Alitalia conclusosi con 20% di profit margin.
 
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Togli il credo, è per quel motivo. Buon senso vorrebbe che un servizio per l'aeroporto avesse una frequenza continua, magari anche da una sola stazione e non da 2/3 diverse stazioni, e senza "scali" intermedi.
Un conto è sapere che se perdi un convoglio quello dopo parte dopo 15 minuti, altro discorso è dovere attendere mezz'ora. Aggiungici che solo se vinci alla lotteria e prendi il più express di tutti (37 minuti) hai una percorrenza di durata accettabile, viceversa di minuti te ne servono 51, e capisci come venga bistrattato quello che si vorrebbe fosse un aeroporto intercontinentale.
Che poi sono 37 minuti sulla carta. In realta' ci mette sempre quei 3-4min in piu'.
 
Il MXP Express tempo fa aveva (poche) corse che effettuavano il diretto Cadorna/MXP senza fermate intermedie, che impiegava esattamente 29 minuti. Cioè quel che serviva (e che serve) per rendere utile quel collegamento ai viaggiatori.
Adesso tra le partenze scaglionate da stazioni diverse, e le fermate intermedie (almeno 3 se non ricordo male, una delle quali a Bovisa/Politecnico) il tempo si è allungato di un quarto d'ora almeno.

Tutti Mxp express da Cadorna effettuano il percorso per Malpensa T1 in 37 minuti. E' il collegamento piu' veloce rispetto a quelli che partono da Centrale o Garibaldi.
 
Il MXP Express tempo fa aveva (poche) corse che effettuavano il diretto Cadorna/MXP senza fermate intermedie, che impiegava esattamente 29 minuti. Cioè quel che serviva (e che serve) per rendere utile quel collegamento ai viaggiatori.
Adesso tra le partenze scaglionate da stazioni diverse, e le fermate intermedie (almeno 3 se non ricordo male, una delle quali a Bovisa/Politecnico) il tempo si è allungato di un quarto d'ora almeno.
Da quello che mi ricordo il MXP EXP da Cadorna sin dagli inizi del 1999 (inaugurazione Malpensa 2000) ha sempre effettuato fermate a Bovisa Saronno Busto. IL NO STOP non c'è mai stato
 
Da quello che mi ricordo il MXP EXP da Cadorna sin dagli inizi del 1999 (inaugurazione Malpensa 2000) ha sempre effettuato fermate a Bovisa Saronno Busto. IL NO STOP non c'è mai stato

Ti garantisco che c'era, avendolo preso. Non ti so dire quando l'abbiano tolto, ma c'era di sicuro.
 
Ti ho trovato al volo un paio di articoli, anno domini 2010/2011


 
Ti ho trovato al volo un paio di articoli, anno domini 2010/2011


Grazie della precisazione. Avrei giurato il contrario. Avendo comoda la fermata Bovisa mi son perso l'ebrezza del rapido.
 
Sbloccati 24 milioni di euro di aiuti ("ristori") per i danni da Covid, l'UE ha dato l'ok.
Una "mancetta" giusto perché Draghi è benvoluto in Europa.

Invece ieri, come del resto già da molto tempo, il sindaco di Fiumicino si schiera con i dipendenti Alitalia e protesta insieme ai sindacati al Terminal 3

Le ultime news

Mi sembra di capire che il caos intorno alla compagnia è a tutti i livelli e i poveri Franco, Giorgetti e Giovannini si stanno arrampicando sugli specchi come le mosche per cercare di portare a casa qualche risultato che non sia la liquidazione della compagnia.
Mi viene in mente un bellissimo libro di Shaw, "Situazione disperata ma non seria"...
 
Ultima modifica:
Sbloccati 24 milioni di euro di aiuti ("ristori") per i danni da Covid, l'UE ha dato l'ok.
Una "mancetta" giusto perché Draghi è benvoluto in Europa.

Invece ieri, come del resto già da molto tempo, il sindaco di Fiumicino si schiera con i dipendenti Alitalia e protesta insieme ai sindacati al Terminal 3

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Mi sembra di capire che il caos intorno alla compagnia è a tutti i livelli e i poveri Franco, Giorgetti e Giovannini si stanno arrampicando sugli specchi come le mosche per cercare di portare a casa qualche risultato che non sia la liquidazione della compagnia.
Mi viene in mente un bellissimo libro di Shaw, "Situazione disperata ma non seria"...
Andranno avanti tranquilli Charter2017,sicuro. Il Governo come sempre trovera' la soluzione ad hoc per il bene dell'Italia.
 
Alitalia Stop Ue al salvataggio. L'ombra delle lobby: vietata la vendita a Ita di slot, manutenzione e handling.

Fumata nera, anzi nerissima per il futuro di Ita-Alitalia. Nonostante i toni concilianti del comunicato finale, il vertice in video conferenza, il terzo in poche settimane, tra i ministri dell’Economia, Daniele Franco, dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, e delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, con la Commissaria Ue alla concorrenza, Margrethe Vestager, è andato male. Nessun via libera quindi all’attività di Ita, che era pronta a far partire subito “l’operazione flotta”, acquistando dalla vecchia Alitalia 47 aerei. Il cda della compagnia, riunito ieri sera in stretto contatto con il Tesoro, sta valutando il da farsi.

BRUSCO STOP

Da Bruxelles c’è stato infatti un brusco irrigidimento che ha lasciato di stucco sopratutto il ministro Franco. Gli euroburocrati della Vestager, pressati dalle lobby legate alle grandi compagnie aeree eurpee, hanno infatti chiesto la cessione secca degli slot di Milano e puntato i piedi su manutenzione e handling. Le due attività, secondo la Commissione, non possono e non devono far parte del perimetro di Ita, nemmeno se la newco fosse in minoranza. Insomma, l’intendimento di Bruxelles, almeno in questa fase di negoziazione, sembra quello di voler far fare uno spezzatino di Alitalia, cedendo sul mercato i vari asset industriali e rendendo arduo se non impossibile il decollo della nuova compagnia tricolore. Le richieste Ue, sopratutto quella sui diritti di atterraggio e decollo presso l’aeroporto di Linate, sono considerate dal Tesoro non in linea con il piano industriale e la strategia di Ita. Toglierebbero cioè linfa vitale ai conti della compagnia, risorse fondamentali per rendere sostenibile e remunerativa la nuova avventura nei cieli. No anche alla fuoriuscita dall’orbita di Ita di manutenzione e servizi di terra. Pieno appoggio quindi alla linea dell’ad Fabio Lazzerini.

IL FRONTE APERTO

Bruxelles, che sembra rispondere agli appelli di Ryanair e EasyJet che vogliono accaparrarsi una larga fetta dei viaggiatori italiani e stanno facendo incetta di prenotazioni, ha adottato una tattica dilatoria. In modo tale che alla vigilia della partenza della stagione estiva Ita non sia in grado di scaldare i motori, di dotarsi cioè di una flotta e, parallelamente, di vendere i biglietti per le proprie rotte. Non si spiega altrimenti l’ennesimo rinvio, probabilmente alla prossima settimana, per affrontare la questione, lasciando che i tecnici preparino il quarto round sul caso. Rinvio, dicono i sindacati, che mette a serio rischio il destino degli 11 mila dipendenti del vettore aereo e, sopratutto, la sorte stessa della newco. Difficile dire se la chiusura di queste ore sia anche il frutto di una lunga serie di vertenze aperte sugli aiuti di Stato di cui ha goduto, è una dato di fatto, la vecchia Alitalia: circa 1,2 miliardi di prestiti ponte che prima o poi andranno restituiti. Appare comunque curioso che adesso il conto lo paghi proprio la newco che rappresenta, al di là dei ritardi del precedente esecutivo, un punto di svolta rispetto al passato. Poco importa poi che ieri i dipendenti e i sindacati, Cisl-Uil e Cgil in testa, abbiano sonoramente protestato a Fiumicino per accelerare i tempi del salvataggio, immaginare un ripartenza per la compagnia tricolore dopo i terribili colpi della pandemia al settore del trasporto aereo. La soluzione, viste le rigidità della Ue, sembra davvero lontana, anche se i ristori legati alla crisi Covid sarebbero in arrivo. Meno comunque dei 55 milioni richiesti, sufficienti comunque a pagare le buste paga a fine marzo. Anche l’Inps è pronto a dare una mano per assicurare le indennità previste. Non è escluso che di fronte all’impasse, il cda di Ita decida di andare avanti lo stesso, dotandosi di una flotta e alzando finalmente i carrelli.

 
Stavolta è dura, secondo me la commissaria teme le cause legali dei concorrenti, che questa volta non faranno sconti, xciò pretende vera discontinuità, che per Alitalia significa diventare un nano, e significa davvero migliaia di licenziamenti
 
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