Thread Alitalia - Etihad IV : DICHIARAZIONE CONGIUNTA


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
ALITALIA: AUMENTO POTREBBE SALIRE A 300 MLN, MA SERVE NUOVO OK SOCI

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 30 lug - L'aumento di capitale di Alitalia potrebbe salire a 300 milioni (di cui 70 milioni a carico delle Poste), rispetto ai 250 milioni approvati dall'ultima assemblea, per venire incontro alle richieste di Etihad. L'ipotesi, secondo quanto si apprende, sarebbe emersa al vertice di questa mattina a Palazzo Chigi. Per alzare l'importo dell'aumento servirebbe un nuovo pronunciamento del cda e dell'assemblea degli azionisti.
 
Resta sempre in piedi la questione UE.
Se effettivamente la temono, difficile credere non chiedano qualche clausola rescissoria.
Questo significa che per far crollare il castello basterebbe poco.

Spero vivamente che nei limiti del possibile non gli concedano qualcosa di simile.
 
Rome: Italy’s loss-making flag carrier Alitalia is working on a final proposal to present to Etihad on Thursday in a push to lock in an investment by the Abu Dhabi-based airline, a person close to Alitalia shareholders said on Wednesday.
Underscoring the government’s need to seal a deal, the transport minister, the prime minister’s chief of staff, Alitalia’s senior management and major shareholders including top bank UniCredit met to discuss the issue on Wednesday at the prime minister’s office in Rome.
“Progress has been made, now we are working to prepare a response that Alitalia will give to Etihad tomorrow,” the person close to the airline’s shareholders said after the meeting.
Etihad’s plans to take a 49 per cent stake in Alitalia, which has made a profit only a few times in its 68-year history, has been held up by disagreements over Alitalia’s €800 million ($1.07 billion, Dh3.94 billion) debt pile, and plans for job cuts that have stoked outrage among Italian unions.


After seven months of talks about a tie-up, Etihad’s chief executive said earlier in July he expected to conclude the deal this month, but that the deadline could be extended if needed.
Also attending Wednesday’s meeting were the chief executive of Italy’s post office operator Poste Italiane and the chief financial officer of Italian motorway operator Atlantia , which owns a 7.4 per cent stake in the airline.
Poste Italiane has agreed to inject a further €65 million into Alitalia to help smooth the way towards a deal with Etihad, after investing €75 million last year as part of a government-engineered rescue package, sources said on Tuesday.
Atlantia’s chief executive said on Tuesday that Alitalia was “playing with fire” and said it was indispensable that the process be sped up this week.


gulfnews

Certo che letta cosi' fa male davvero....only a few times in 68 years history...e ancora si invocano aiuti e sotterfugi per non farla affondare definitivamente...
 
Resta sempre in piedi la questione UE.
Se effettivamente la temono, difficile credere non chiedano qualche clausola rescissoria.
Questo significa che per far crollare il castello basterebbe poco.

Spero vivamente che nei limiti del possibile non gli concedano qualcosa di simile.

Ma quale clausola rescissoria: gli arabi non metteranno un euro sino all'approvazione UE, per questo motivo è stato chiesto agli italiani di aumentare i versamenti a 300 mln per poter tirare sino a fine anno da soli.
 
Alitalia: aumento sale a 300 mln, da Poste 72 mln (Sole)


[FONT=main-condensed_bold]08:21 ROMA (MF-DJ)--Sale a 300 milioni di euro l'impegno di capitale che le banche e i maggiori azionisti di Alitalia sono disposti ad assumere per fare l'accordo con Etihad: Poste, scrive il Sole 24 Ore, versera' circa 72 milioni, ma tiene ferma la condizione che mettera' i soldi non nella Cai, come tutti gli altri soci, ma nella "midco". E' questa, spiega il quotidiano, la risposta concordata nella riunione di ieri con il Governo, che l'a.d. Di Alitalia, Gabriele Del Torchio, ha comunicato al numero uno di Etihad, James Hogan. La e-mail sarebbe gia' stata inviata, e ricevuta ad Abu Dhabi alle 19 di ieri. Del Torchio ha chiesto a Hogan una proroga oltre il termine, fissato per oggi, indicato da Etihad per la firma degli accordi finali. Sarebbe infatti necessaria almeno una settimana alle banche e ai soci per perfezionare la procedura; se Etihad accetta ci sara' un nuovo Cda verso la fine della settimana, e la firma degli accordi si potrebbe fare forse il 6-7 agosto. rov (fine) MF-DJ NEWS 3108:20 lug 2014

[/FONT]http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/Alitalia-aumento-sale-300-mln-Poste-mln-Sole/31-07-2014/1-A_013849869.shtml

 
Sondaggio:
- chi di voi crede che l'operazione Alitalia/Ethiad si farà ? E quali effettivi vantaggi potrà apportare nell'immediato ?

- Per chi crede che non si farà, quali potrebbero essere i nuovi scenari relativi il trasporto aereo nazionale ?
 
di settimana in settimana arriveremo a dicembre
Soprattutto trovo raggelante la "normalità" con la quale si parla di 100 M€ di extra costi dovuti a perdite superiori al previsto, alla nochalance con le quale le Poste (cioè noi) aumentano tranquillamente di decine di M€ gli investimenti preventivati, la sparizione di qualsiasi discorso di approfondimento delle logiche industriali di tutta l'operazione. EY segue molto da vicino le vicende di AZ da quasi un anno. Se veramente in EY sono così bravi, come mai non hanno dispensato qualche buon consiglio ad AZ per evitare risultati semestrali così negativi?
Sono sempre meno ottimista. Imho l'operazione si farà, costerà un botto e servirà solo a far guadagnare qualche anno di vita mediocre ad AZ, qualche miliardo di perdite extra da spalmare sulla collettività e tanto potere che l'emiro di Abu Dhabi potrà usare a discrezione per ottenere benefici di ogni tipo dall'Italia.
 
Alitalia: aumento sale a 300 mln, da Poste 72 mln (Sole)


[FONT=main-condensed_bold]08:21 ROMA (MF-DJ)--Sale a 300 milioni di euro l'impegno di capitale che le banche e i maggiori azionisti di Alitalia sono disposti ad assumere per fare l'accordo con Etihad: Poste, scrive il Sole 24 Ore, versera' circa 72 milioni, ma tiene ferma la condizione che mettera' i soldi non nella Cai, come tutti gli altri soci, ma nella "midco". E' questa, spiega il quotidiano, la risposta concordata nella riunione di ieri con il Governo, che l'a.d. Di Alitalia, Gabriele Del Torchio, ha comunicato al numero uno di Etihad, James Hogan. La e-mail sarebbe gia' stata inviata, e ricevuta ad Abu Dhabi alle 19 di ieri. Del Torchio ha chiesto a Hogan una proroga oltre il termine, fissato per oggi, indicato da Etihad per la firma degli accordi finali. Sarebbe infatti necessaria almeno una settimana alle banche e ai soci per perfezionare la procedura; se Etihad accetta ci sara' un nuovo Cda verso la fine della settimana, e la firma degli accordi si potrebbe fare forse il 6-7 agosto. rov (fine) MF-DJ NEWS 3108:20 lug 2014

[/FONT]http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/Alitalia-aumento-sale-300-mln-Poste-mln-Sole/31-07-2014/1-A_013849869.shtml


Ma questi soldi chi li metterà ??? IL CDA propone ..l'assemblea decide e entro i 45 giorni successivi chi vuole mettere i soldi, li metterà....insomma...passeranno altri 2 mesi di "passione"......
 
. Se veramente in EY sono così bravi, come mai non hanno dispensato qualche buon consiglio ad AZ per evitare risultati semestrali così negativi?
.

Lo stesso si può dire di AF che per anni ha avuto un controllo non maggioritario ma importante. Possibile che se detieni un quarto delle azioni non riesci a decidere almeno una cosa su quattro? Così come Etihad che da un anno studia az, non ha notato niente? Basta andare nel sito o prendere un po' di voli per capire subito quali sono le pecche migliorabili. Ma a sto punto mi pare chiaro che la voragine non la crea la parte produttiva, ci deve essere qualcos'altro che drena di brutto.
 
Imho l'operazione si farà, costerà un botto e servirà solo a far guadagnare qualche anno di vita mediocre ad AZ, qualche miliardo di perdite extra da spalmare sulla collettività e tanto potere che l'emiro di Abu Dhabi potrà usare a discrezione per ottenere benefici di ogni tipo dall'Italia.
Perfetta sintesi.
 
Soprattutto trovo raggelante la "normalità" con la quale si parla di 100 M€ di extra costi dovuti a perdite superiori al previsto, alla nochalance con le quale le Poste (cioè noi) aumentano tranquillamente di decine di M€ gli investimenti preventivati, la sparizione di qualsiasi discorso di approfondimento delle logiche industriali di tutta l'operazione. EY segue molto da vicino le vicende di AZ da quasi un anno. Se veramente in EY sono così bravi, come mai non hanno dispensato qualche buon consiglio ad AZ per evitare risultati semestrali così negativi?
Sono sempre meno ottimista. Imho l'operazione si farà, costerà un botto e servirà solo a far guadagnare qualche anno di vita mediocre ad AZ, qualche miliardo di perdite extra da spalmare sulla collettività e tanto potere che l'emiro di Abu Dhabi potrà usare a discrezione per ottenere benefici di ogni tipo dall'Italia.

cosa non c'e' di raggelante nello schifo imperante della politica-affaristica di questo paese, Belumosi?
Tanto paghiamo noi, come sempre. Lupi dixit: "tutto bene", certo, coi soldi del popolo va tutto bene...
 
Lo stesso si può dire di AF che per anni ha avuto un controllo non maggioritario ma importante. Possibile che se detieni un quarto delle azioni non riesci a decidere almeno una cosa su quattro? Così come Etihad che da un anno studia az, non ha notato niente? Basta andare nel sito o prendere un po' di voli per capire subito quali sono le pecche migliorabili. Ma a sto punto mi pare chiaro che la voragine non la crea la parte produttiva, ci deve essere qualcos'altro che drena di brutto.

Sono d'accordo. Capisco che quando si parla di azienda che dovrebbe chiudere, oramai decotta, ecc. tu ed altri che lavorano in AZ prendano tutto come una critica personale, ma quello che hai appena scritto "hits the nail on the head" come si dice in Inglese. Il personale di volo non e' necessariamente fra le ragioni per cui sarebbe bello poter chiudere tutto e ricominciare ex-novo.
 
Sono d'accordo. Capisco che quando si parla di azienda che dovrebbe chiudere, oramai decotta, ecc. tu ed altri che lavorano in AZ prendano tutto come una critica personale, ma quello che hai appena scritto "hits the nail on the head" come si dice in Inglese. Il personale di volo non e' necessariamente fra le ragioni per cui sarebbe bello poter chiudere tutto e ricominciare ex-novo.

Ma ricominciare ex novo siamo sicuri che funzionerebbe? A me pare che cai fosse nata ex novo. Bei risultati! E tutte le compagnie italiane fanno una piu pena dall'altra. Se az chiude credo sia meglio che nessuno ci provi a voler creare una compagnia aerea di riferimento. Allo stato attuale delle cose non è possibile. La gente volerà felice con ryan per l'Europa e con le major o le arabe per il mondo via parigi londra francoforte o eau. Fine. E noi.... qualcosa troveremo!
 
Comunque sta storia dell'ultimatum è più una trovata mediatica giornalistica.

L'auspicio di Hogan è era di chiudere quanto prima (penso da un bel pò di tempo) e aveva indicato fine mese come orizzonte temporale verosimile, ma non era certo una scadenza prendere o lasciare improrogabile come lui stesso dice subito dopo.
Ovvio che si spera comunque di non arrivare a Natale.


A Roma due settimane fa diceva

Se ci vorrà più tempo nelle trattative con l'Alitalia non ci sarà nessun problema. Lo ha detto il ceo di Etihad, James Hogan, a Roma per presentare il volo Roma-Abu Dhabi, aggiungendo che in altri casi le trattative si sono protratte più a lungo del previsto.

http://www.tmnews.it/web/sezioni/to...litalia-nessun-problema-20140716_123910.shtml


Il Ceo di Etihad, James Hogan, oggi parlando a Roma si è dimostrato disposto al dialogo: "Le nostre equipe con gli advisor stanno lavorando in buona fede per rispettare le scadenze. Vogliamo arrivare quanto prima all'accordo e sono qui per far capire che siamo intenzionati a completare l'intesa. Speriamo - ha aggiunto- che questo avvenga entro fine mese ma se c'è bisogno di più tempo, questo è previsto nei piani".

http://www.ilfoglio.it/articoli/v/1...iva-continuano-entro-fine-luglio-laccordo.htm
 
ALITALIA PRONTA RISPOSTA ETIHAD. SULL'ULTIMATUM DI HOGAN IL NODO DELL'AUMENTO CAPITALE A 300 MILIONI

Dopo l'incontro di ieri a Palazzo Chigi tra governo, soci, banche e i vertici dela compagnia, Alitalia avrebbe chiesto una proroga a Etihad per valutare la fattibilità e il perfezionamento della mid-co chiesta da Poste per poter investire circa 72 milioni di euro. Si aspetta la risposta degli arabi: oggi era il termine ultimo imposto dall'ad Hogan. La firma dell'intesa, se Etihad accettasse le richieste di Alitalia, potrebbe andare quindi alla prossima settimana


Roma31 luglio 2014Oggi è il termine ultimo. O meglio, Etihad aspetta in data odierna la risposta esaustiva alle sue richieste. Alitalia, dopo il vertice di ieri a Palazzo Chigi tra governo, azionisti, banche e vertici della compagnia potrebbe chiedere agli arabi una nuova proroga per risolvere le ultime questioni. La firma dell'intesa finale, sempre che Etihad accetti, potrebbe quindi arrivare il 6 o il 7 agosto. L'incontro con l'esecutivo si era reso necessario dopo la lettera-ultimatum inviata due giorni fa all'Alitalia dall'ad di Etihad, James Hogan: una lettera in cui si individuava i dubbi e i nodi da sciogliere per poter siglare l'accordo. Il governo è sceso in campo anche, e soprattutto, a causa delle condizioni sollevate da Poste, condizioni che hanno fatto indispettire gli altri soci. La compagnia guidata da Francesco Caio ha chiesto infatti di poter investire circa 72 milioni non in Cai (come fanno tutti gli altri soci, ndr), ma in una mid company per non assumersi i rischi del contenzioso nè del peggioramento dei conti di Alitalia nel 2014 (previsto, peraltro, in un recente studio, ndr). Sale poi a 300 milioni di euro, 50 milioni in più di quanto deliberato il 25 luglio scorso dai soci, l'impegno di capitale che le banche e i maggiori azionisti di Alitalia-Cai sono disposti ad assumere per fare l'accordo con la compagnia araba e salvare quella italiana.

Il nodo della midco
Secondo indiscrezioni di stampa, ieri sera l'ad di Alitalia Del Torchio, avrebbe comunicato a Etihad l'esito dell'incontro del governo in cui venivano riassunte proprio le questioni: dall'aumento di capitale a 300 milioni di euro, alla condizione di Poste, ossia poter investire in una mid co con la conseguente richiesta di una proroga. Questa sarebbe infatti necessaria a banche e a soci proprio per perfezionare la procedura e la fattibilità della compagnia intermedia. Se questa saltasse, infatti, salterebbe l'accordo, avrebbe detto a uno dei banchieri coinvolti l'ad di Poste Caio.

Venerdì probabile nuovo cda
Se Etihad accettasse la proroga e, di conseguenza, la mid co, forse per venerdì potrebbbe essere convocato un nuovo cda per varare il nuovo impegno, che dovrà passare anche al vaglio dell'assemblea: quindi la firma del pre-accordo non arriverà prima della prossima settimana. Poste si dice "soddisfatta", soprattutto per il fatto che il Governo abbia condiviso la propria posizione sulla mid-co. Ora si tratta di capire se la soluzione della mid-co andrà bene anche ad Etihad. Non a caso, gli altri soci, secondo quanto si apprende da fonti finanziarie, si sarebbero detti d'accordo a procedere con la mid-co, ma chiedendo a Poste di impegnarsi, nel caso in cui per motivi fiscali o tecnici ad Etihad questa soluzione non dovesse andare bene, a tornare al vecchio schema, investendo quindi nella old company. In tutto questo, intanto, il nodo sindacale è passato in secondo piano. I sindacati al momento rimangono sulle loro posizioni (con la Uil che ribadisce la propria richiesta di spalmare i tagli al costo del lavoro su 12 mesi) e attendono una convocazione.

I dubbi di Etihad
Nella lettera ultimatum, l'ad di Etihad sollevava il dubbio che al momento del closing, previsto a ottobre, Alitalia non avesse liquidità sufficiente per fare le operazioni previste, cioè il conferimento delle attività operative e di volo, in una nuova società, la new co, senza il rischio fallimento. I dubbi di Hogan si basano sulle previsioni di peggioramento dei conti di Alitalia nel 2014 e sulla struttura proposta da Poste, la mid-co appunto (una società intermedia tra Cai e la nuova Alitalia) in cui entrerebbe la stessa Etihad con il 49%. Ora non rimane che attendere il pronunciamento degli arabi. Alitalia aspetta.

rainews
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.