Thread Alitalia - Etihad IV : DICHIARAZIONE CONGIUNTA


Stato
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In AB gli emiri non hanno chiesto preventivamente ed infatti stanno incontrando difficoltà.
Poi hanno imparato la lezione e ora pongono prima le condizioni.
come abbiamo detto diverse volte, EY non è un socio che possa pensare ad una strategia stile AF (perdo ma ci guadagno) per il semplice motivo che ogni futura ricapitalizzazione per loro sarebbe complicata entrando al 49%.
EY ha necessità che la futura AZ si sostenga.

Farfallina, una domanda, senza polemica: stante a quel che ha detto (mi pare) DT, ovvero che l'AZ futura sara' "...completamente diversa..." da quella del passato e stante quel che dici te, ovvero che l'AZ futura dovra' essere in grado di sostenersi, qual'e' il tuo pensiero su cio' che e' oggi e, soprattutto, su cio' che l'azienda e' stata negli ultimi 20 anni? Secondo te, in modo analitico, quali sono state le specifiche problematiche che hanno prima portato al declino e poi al quasi nulla di oggi, dove altri vettori pascolano allegramente nei nostri aeroporti per collegamenti domestici e non solo?
 
Alitalia: i posti a rischio scendono a 1.244 (Rep)

08:55 ROMA (MF-DJ)--I tagli ufficiali richiesti da Etihad per concludere l'accordo con Alitalia sono 2.251 posti di lavoro, ma dietro le quinte le parti avrebbero trovato un punto di caduta piu' gestibile: tra le ipotesi, scrive Repubblica, la piu' accreditata parla di 1.244 unita' a rischio, di cui 777 gia' in cassa integrazione volontaria. Per i restanti 467, che rischiano di non avere un futuro lavorativo, non ci sono ancora soluzioni chiare all'orizzonte ma Governo e sindacati stanno lavorando per non lasciare per strada nessuno di loro. Per quanto riguarda gli oltre mille dipendenti salvati rispetto ai 2.251 previsti, ci sarebbero 28 piloti che avrebbero gia' rinunciato al posto volontariamente, altri 86 dipendenti tra naviganti e personale di terra hanno gia' maturato i requisiti per andare in pensione, mentre 85 lavoratori dell'information technology troveranno riparo sotto l'ombrello di Poste Italiane. Inoltre, i 56 addetti alla sicurezza Alitalia saranno assunti da un'azienda privata e altri 100 dipendenti saranno ricollocati in aziende fornitrici della compagnia. Saranno assunti direttamente da Etihad 100 piloti e altrettanti tecnici e ingegneri aeronautici; infine resteranno a Fiumicino, ma spostati in altri settori, 200 addetti all'handling e altri 200 tecnici della manutenzione di Atitech. rov (fine)



Alitalia: Hogan torna per la firma (MF)

08:47 MILANO (MF-DJ)--Il numero uno di Etihad, James Hogan, tornera' a Roma all'inizio della prossima settimana, il 15 e 16 luglio. Ufficialmente, scrive MF, per presentare in pompa magna la compagnia emiratina, ma l'auspicio e' che nella due giorni romana rientri anche la firma dell'accordo per convolare a nozze con Alitalia. Si spiegano cosi' l'urgenza e la concitazione di questi ultimi giorni, che precedono la nuova, e probabilmente decisiva, missione di Hogan. Ed ecco anche perche' il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ieri ha insistito su venerdi' 11 come data limite per raggiungere l'intesa con le banche creditrici e trovare l'accordo anche con i rappresentanti dei lavoratori sui 2.251 esuberi, inizialmente prevista per la prossima settimana. "Ciascuno si prenda le proprie responsabilita'. Entro venerdi' mattina" ha ribadito Lupi "deve chiudersi l'aspetto societario con banche e imprenditori e devono arrivare le risposte dei sindacati". Per Intesa Sanpaolo ha parlato il numero uno, Carlo Messina, assicurando che la banca e' pronta a fare la sua parte, per poi uscire nel 2017, quando la compagnia sara' tornata all'utile. Hogan, insomma, potrebbe trovare la pista d'atterraggio sgombra da ostacoli. Il manager di Abu Dhabi, oltretutto, ha appena chiuso una semestrale record, con un fatturato di 3,2 miliardi di dollari (+28%) e passeggeri saliti da 5,5 milioni a 6,7 milioni. Da ieri, percio', si e' ripreso a trattare a oltranza con i sindacati, con un round pomeridiano e uno serale, e oggi si proseguira'. red/lab (fine)

il primo articolo è scritto in maniera fuoriviante,non si è ridotto il numero degli esuberi,ma a una parte degli esuberi avrebbero già trovato una collocazione.
facendo la somma i numeri più o meno tornano: 28+86+85+56+100+100+100+200+200=955+1244=2199
 
Sappiamo tutti perché é stata fatta l'operazione, vedremo con il tempo come va a finire.
Come ho scritto anche tempo fa, con questi ammortizzatori sociali lo Stato non si può permettere che AZ fallisca e di trovarsi decine di migliaia di persone in CIGS. Stiamo parlando di miliardi di €, altro che 75 milioni. Senza mettere in conto la perdita di PIL e tutto il resto. Questo è il motivo per il quale possono fallire migliaia di piccole aziende ma le grandi aziende non possono fallire.
Invece sarebbe meglio che tutti capissimo che se l'Italia sta andando a rotoli è anche perché le aziende sane devono mantenere quelle che non sanno stare sul mercato. Il motivo per il quale possono fallire migliaia di piccole aziende mentre Alitalia no è esclusivamente perché la politica, solo la politica, non se lo può permettere. Per l'Italia non cambierebbe proprio niente.
 
"...ma Governo e sindacati stanno lavorando per non lasciare per strada nessuno di loro..." "...mentre 85 lavoratori dell'information technology troveranno riparo sotto l'ombrello di Poste Italiane..."

Nessun aiuto di Stato, per carita'...
 
"...ma Governo e sindacati stanno lavorando per non lasciare per strada nessuno di loro..." "...mentre 85 lavoratori dell'information technology troveranno riparo sotto l'ombrello di Poste Italiane..."

Nessun aiuto di Stato, per carita'...

Se assumono in PPTT io giuro che mi rivolgo ad altro gestore dei servizi!
 
Ti ricordo che si è partiti da oltre 3000. Vedremo come si chiude

non è una gara a chi la sa più lunga,mauro,ma le semplice constatazione del fatto che stavolta l'interlocutore è un certo mr.hogan non il governo italiano o i soci italiani delle vertenze precedenti LAI/CAI

il governo al massimo potrà fornire un paracadute agli esuberi sotto forma di ricollocamento presso altri enti/aziende o amm.soc.
hai fatto cvaso che stavolta non c'è nemmeno la cigs?
ti sei chiesto perchè,dal momento che il governo in passato l'ha messa subito a disposizione? la risposta che mi sono dato io a questa domanda è semplice: hogan vuole uscite vere:mobilità

i 3000 di cui parli erano solo numeri dati in pasto ala stampa per scrivere qualcosa,come ho già scritto non tutto è stato scritto per il semplice fatto che non tutto è stato detto,dei 3000 non troverai assolutamente traccia nei documenti ufficiali mandati da etihad ad alitalia
 
da informazioni di servizio che mi giungono da fonti governative:
- al momento non sono stati concessi paracaduti sociali e forse non ci sarà alcun decreto speciale di mobilità come auspicato dai sindacati
- al momento nessuna riprotezione ancora accolta ne in poste in in ey
- etihad rigida sulle posizioni
oggi nuovo giro di valzer con la stessa orchestra,vediamo se la musica cambierà
 
Intanto alcuni sindacati cercano disperatamente di ritagliarsi un ruolo scrivendo ad Hogan. E propongono udite udite, di rinunciare ad AUMENTI nei prossimi 3 anni. Hogan sarà commosso di fronte ad un'offerta così "sontuosa"...

Comunicato stampa
10:57 - mercoledì

Piloti ed assistenti di volo in Italia inviano lettera aperta all'ad di Etihad


Roma, Italia - Il testo integrale del documento inviata a James Hogan



(WAPA) - Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Anpac, Uil Trasporti, Avia, ed Anpav a James Hogan, amministratore delegato di Etihad, in rappresentanza della maggioranza dei piloti e degli assistenti di volo operanti in Italia.


"Egregio signor Hogan,


rappresentiamo la maggioranza dei piloti e degli assistenti di volo operanti in Italia e siamo convinti che per Alitalia ed i suoi dipendenti non esista una alternativa credibile ad un accordo con Etihad.


É quindi nel migliore interesse dei piloti e degli assistenti di volo da noi rappresentati che abbiamo deciso, con questa irrituale modalità, della quale cogliamo l’occasione per scusarci, di rivolgerci direttamente e pubblicamente a Lei senza filtri o infingimenti. Alitalia da sempre è stata, nel bene e nel male, lo specchio della nostra Italianità e talvolta laboratorio per 'Operazioni in vitro' da replicare in altri comparti.


Oggi può e deve essere l'occasione di rilancio del 'Sistema Italia' rappresentando un primo importante reinvestimento estero a conferma della ritrovata credibilità del Paese.


Non possiamo più permettere che pregiudizi ideologici e la anacronistica e gelosa custodia di obsolete rendite di posizione di alcune organizzazioni sindacali inquinino questa delicata trattativa con temi che poco hanno a che fare con il progetto industriale in corso.


Portare Alitalia ad essere l'unica azienda italiana stipulante un 'Contratto nazionale dei vettori' è incomprensibile e pericoloso, una operazione certamente intempestiva, dai contorni e dalle finalità opache.


Concretezza invece imporrebbe di affrontare e risolvere subito i nodi della crisi all' interno dell'azienda e non posizionando, anche per il futuro, all'esterno di Alitalia la governance sulle regole e sui livelli retributivi del proprio personale di terra e di volo.


Perseguendo il raggiungimento di questo obiettivo e con le attuali modalità negoziali e relazionali l'azienda sarà presto eterodiretta e direttamente assoggettata alle smanie di strapotere di alcune sigle sindacali minimamente rappresentative del personale navigante.


In qualità di organizzazione sindacale ed associazioni professionali largamente maggioritarie in termini di rappresentatività di piloti ed assistenti di volo di Alitalia, abbiamo già manifestato la disponibilità a condividere strumenti adeguati a perseguire con efficacia gli obiettivi del Piano industriale in occasione degli incontri che abbiamo avuto con Governo ed azienda.


Perché non si rimanga nelle generiche disponibilità e sia realmente esigibile quanto si dice occorre essere concreti e pragmatici, queste nostre righe diventano quindi una proposta formale di moratoria.


Siamo pronti a sottoscrivere immediatamente un blocco di tre anni di tutte le dinamiche contrattuali impegnandoci per la pari durata di piano alla 'Pace sociale' con la rinunzia ad azioni di rivendicazione.


É una offerta sontuosa, considerando che i contratti stipulati sono scaduti da tempo e che i dipendenti non avrebbero quindi incrementi salariali per un totale di ben dieci anni.


É una offerta di prospettiva che guarda al futuro e ad un progetto ambizioso che solo un partner capace può realizzare.


Per quanto attiene infine al doloroso tema degli esuberi chiediamo che il Governo realizzi in tempi breve quelle proposte di un ufficio di ricollocamento della "Gente dell'aria" che permetta una gestione attiva di quelle che sono e restano risorse altamente professionalizzate per una azienda sana e per il nostro Paese. Certi della Sua attenzione a queste nostre leali proposte La salutiamo cordialmente. Uiltrasporti naviganti, Anpac, Avia, Anpav". (Avionews)
(006)


140709105702-1161354
(World Aeronautical Press Agency - 09-Lug-2014 10:57)

http://www.avionews.it/index.php?corpo=see_news_home.php&news_id=1161354&pagina_chiamante=index.php
 
Ormai, i sindacati hanno le spalle al muro......
Di fronte ad eventuale fallimento dell'azienda, firmeranno pure un foglio in bianco.....Anzi....già lo avrebbero firmato, però devono "recitare " la parte dei duri davanti ai loro iscritti. Non ci sarà nemmeno 1 minuto di sciopero o agitazione da parte dei dipendenti.....
 
Ormai, i sindacati hanno le spalle al muro......
Di fronte ad eventuale fallimento dell'azienda, firmeranno pure un foglio in bianco.....Anzi....già lo avrebbero firmato, però devono "recitare " la parte dei duri davanti ai loro iscritti. Non ci sarà nemmeno 1 minuto di sciopero o agitazione da parte dei dipendenti.....

una parte di quei sindacati crede nell'opzione bluff del governo e sta manifestando la volontà di andarlo a vedere
 
Ormai, i sindacati hanno le spalle al muro......
Di fronte ad eventuale fallimento dell'azienda, firmeranno pure un foglio in bianco.....Anzi....già lo avrebbero firmato, però devono "recitare " la parte dei duri davanti ai loro iscritti. Non ci sarà nemmeno 1 minuto di sciopero o agitazione da parte dei dipendenti.....

déjà vu del 2008
 
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