Thread Alitalia - Etihad IV : DICHIARAZIONE CONGIUNTA


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Spettacolo... Fra l'altro gli A332 di AZ, immagino quello rimasto libero dalla sospensione di Caracas di posti non ne ha 230 ma 255 o 262, non ricordo se nei 255 sono conteggiati i posti per crew rest. Anche perché non ha senso inviare un A332 per 30 posti in più di un A321 con costi maggiori.

IL 330 fa piu' notizia.:wall::wall:
 
I famosi Boeing 330 di AZ voleranno in Sardegna :)


Boeing Alitalia sul Cagliari-Roma
Assessore Trasporti, velivoli più capienti con 230 posti


(ANSA) - CAGLIARI, 31 LUG - Aeroporti di Cagliari Elmas e Roma Fiumicino più vicini nei weekend di agosto: i Boeing 330 Alitalia saranno messi a disposizione per consentire di trasportare più passeggeri soprattutto turisti. Lo ha annunciato l'assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, a margine della firma dell'accordo fra Tirrenia e Regione sui collegamenti marittimi. I velivoli Boeing garantiranno il trasporto di 230 persone.
Scusate, cos'è il " Boeing 330"?
Forse un "concept aircraft"?
 
magari piazzano uno dei due scassoplani ......
In effetti bisognerebbe fare una valutazione perché dopo la chiusura della Caracas uno dei due A332 che si è liberato e che viene usato per queste rotte o era programmato su TLV non è stato girato su YYZ o ORD e messo a fare questo rotte di corto/medio raggio un A332 ex AP.

Un motivo che mi viene in mente, al netto di una volontà suicida, è che visto il picco estivo siano utili quella ventina di posti aggiuntivi che hanno DIP e DIR per non dover trovarsi dell'overbooking sostituendoli con aerei con una configurazione più premium e quindi con meno posti a bordo.
 
Vi riporto la news da uno dei quotidiani qui ad Abu Dhabi :

Etihad takes 49% stake in lossmaking Alitalia

The deal, if successful, would give Alitalia a much-needed financial boost


Alitalia has reached agreement with Etihad Airways on a deal that would give the Middle Eastern group a 49 per cent stake and stave off a second bankruptcy for the Italian flag carrier.
In a joint statement on Wednesday, the companies said they had agreed “principal terms” on a transaction, though no financial terms were disclosed. The stake in lossmaking Alitalia, which almost went bankrupt before being bailed out by the government last year, is thought to be worth about 560 million euros.
The deal, if successful, would give Alitalia a much-needed financial boost as well as broaden Etihad’s ambitious plans for a new global alliance of airlines in Europe and the Asia-Pacific region.
But the move is set to face regulatory hurdles in Brussels, coming amid heightened scrutiny of non-EU carriers investing in European airlines. In April the European Commission launched an inquiry into stakes held by foreign investors in four European airlines — including Etihad’s 29 per cent shareholding in Air Berlin.


Alitalia and Etihad said in their statement: “The airlines will now move to finalise the transactional documents, that will include the agreed upon conditions, as soon as possible.”
Those conditions have been a continual sticking point for the Etihad deal — including plans to cut up to a quarter of the Italian carrier’s 12,000 staff. The company declined to comment on any job cuts or whether two shareholders, Italian banks Intesa Sanpaolo and UniCredit, would write off some debt and swap the rest for equity.
Alitalia was forced to seek a partnership with Etihad after talks with Air France-KLM stalled over cost cuts and how to deal with the Italian airline’s debt load. The carrier has been making losses for years and is in the process of cutting thousands of jobs as its domestic market comes under attack from low-cost carriers and global operators including Emirates, which services Milan.
Etihad’s investment forms part of a plan by chief executive James Hogan to assemble a challenger alliance to the three existing global networks — Oneworld, Star and SkyTeam.
The airline wants to use code-shares and equity stakes to drive traffic through Abu Dhabi, where a new terminal is scheduled to open in 2017.
As well as Air Berlin, the Abu Dhabi-based group has stakes in Air Seychelles, Aer Lingus, Virgin Australia, India’s Jet Airways and Air Serbia.
Mi sembra la vecchia "dichiarazione congiunta"
 
Aerei e compagnie. Previsto per domani il cda Alitalia; sembra sciolto il nodo Poste

Roma, Italia - Rimane però da definire la questione sindacati

18809
(WAPA) - Fissato per domani mattina 1° agosto il consiglio di amministrazione Alitalia, a seguito della lettera inviata questa notte dal vettore tricolore in risposta all’ultimatum di Etihad, la compagnia di bandiera degli Emirati Arabi, che ha promesso di investire 560 milioni di Euro nella società, per una quota pari al 49% del pacchetto azionario. Tra gli argomenti all’ordine del giorno previsti per domani anche l’approvazione dell’aumento di capitale per 50 milioni di Euro.

Continua dunque il processo volto a definire il salvataggio della compagnia, dopo un iter insidioso, che ha visto non pochi nodi da sciogliere (vedi AVIONEWS). Prima tra tutti la posizione di Poste, secondo azionista di maggioranza della società, la cui posizione però sembra essere stata chiarita. La soluzione trovata ieri in seno al vertice tenutosi a Palazzo Chigi prevede l’impegno da parte della società guidata da Caio ad investire dai 65 ai 70 milioni nella nuova società-cuscinetto (più o meno come d'altro canto chiedevano le banche), che non è ancora stata definita.

Rimane tuttora irrisolta la questione sindacati, che restano sempre fermi sulle loro posizioni (vedi AVIONEWS), e i cui rappresentanti sono in attesa di una convocazione. (Avionews)
 
Trattativa Alitalia-Etihad: per Riggio "alla fine si farà"

"Noi stiamo aspettando che venga a dirci qual è la composizione azionaria. Si parla del 51,49%, abbiamo anche l'obbligo di verificare, da parte della Commissione europea, che il controllo rimanga in mani italiane o europee", ha fatto presente il presidente dell'Enac


Il presidente dell'Enac, Vito Riggio, si espresso in merito alla trattativa Alitalia-Etihad rivelando un certo ottimismo nei confronti di un esito positivo. "Alla fine prevarrà il buonsenso...Sono abbastanza certo che alla fine questa operazione si farà", ha detto il manager, come si legge su fonti di stampa. Riggio ha anche fatto presente: "Tra l'altro, la compagnia aerea Etihad è una delle tre migliori al mondo. Il fatto che abbia scelto di partecipare al rilancio di Alitalia è di per sé un fatto significativo. Certo - ha aggiunto Riggio - Alitalia è complessa. Ci sono buone ragioni, ma la vera buona ragione è quella di salvare un patrimonio storico e anche più di 10mila posti di lavoro". Il manager ha, inoltre, fatto presente: "Noi stiamo aspettando che Alitalia venga a dirci qual è la composizione azionaria. Si parla del 51,49%, abbiamo anche l'obbligo di verificare, da parte della Commissione europea, che il controllo rimanga in mani italiane o europee".

GV
 
Quanto scritto da Berioz è assai probabile: prima dell'OK dell'antitrust, nulla di concreto si muoverà.

La mia personale previsione è che Etihad potrebbe entrare effettivamente col 49% a fine anno/inizio anno nuovo

Per quello che sò io, di solito i bonifici sono contemporanei al closing. Non credo EY verserà un dollaro prima di quest'ultima data, che al momento sembra essere prevista per ottobre.
 
Per quanto in questo momento la news abbia interesse pari a -1000, AZ personalizza un A330

PER LE VACANZE FRANCIACORTA ACCOMPAGNA I CLIENTI ALITALIA NELLE METE PIÙ LONTANE.

Erbusco (BS), 31 luglio 2014 – Franciacorta e Alitalia hanno il piacere di annunciare la personalizzazione di un aeromobile Alitalia A330 che opererà per un anno sulle rotte intercontinentali offrendo ai passeggeri una mostra di immagini che raffigurano il territorio franciacortino.

Il logo Franciacorta, apposto sulla fusoliera all’altezza del portellone, accoglie i passeggeri all’ingresso dell’aereo; ventisei cappelliere all’interno dell’aeromobile raccontano la Franciacorta con fotografie suggestive di vigneti, cantine, bellezze paesaggistiche e luoghi di interesse storico, artistico e culturale.

La Mostra di Franciacorta sale a bordo dell’ Airbus A330 di Alitalia, aeromobile di ultima generazione configurato in tre classi di servizio, Magnifica, Business Class, Classica Plus, la Premiun Economy e la Classica, la Economy.

Questa iniziativa rientra nell’ambito di una collaborazione più ampia tra Franciacorta e Alitalia, siglata a gennaio 2014, con l’obiettivo di promuovere l’eccellenza italiana nel mondo.

Tra i progetti realizzati spicca “Cuvée Magnifica”, un Franciacorta realizzato ad hoc per Alitalia con uve Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco, con affinamento di 18 mesi sui lieviti, e servito a tutti i passeggeri che viaggiano in Magnifica, la business class della compagnia, in abbinamento agli esclusivi e pluripremiati menù della tradizione italiana offerti a bordo.

Il Presidente del Consorzio Franciacorta Maurizio Zanella esprime soddisfazione per quest’iniziativa - “L’accordo con Alitalia ha come obiettivo la promozione all’estero di Franciacorta, un vino, un metodo e un territorio molto apprezzati ma ancora poco conosciuti fuori dai confini nazionali. Grazie a questo progetto i passeggeri Alitalia hanno l’opportunità di ‘vivere’ in volo un assaggio di Franciacorta: il vino in degustazione ed il magnifico territorio raccontato attraverso le immagini riprodotte sulle cappelliere ed all’interno di un filmato in programmazione su tutti i voli Alitalia”.

”Con la nuova iniziativa di Alitalia e Franciacorta si concretizza e si arricchisce il rapporto di Co-Marketing che Alitalia Media service offre con l’obiettivo di ottenere importanti benefici reciproci – dichiara Giuseppe Ferrarini Vice President Sales Advertising Services Sponsorship Co-Marketing di Alitalia - Da un lato Alitalia può offrire ai propri clienti una grande eccellenza italiana; dall’altro Franciacorta, oltre ad avere un contatto diretto con i passeggeri, può comunicare i propri metodi di produzione, le caratteristiche del vino e, nello stesso tempo, può valorizzare con i clienti Alitalia le bellezze del territorio da cui provengono questi vini di eccellenza. Di grande efficacia il mezzo di esposizione condiviso per la Mostra di Franciacorta, le cappelliere del nostro aereo, visibili a tutti i passeggeri durante il volo ”.

http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/31-07-2014.html
 
Soprattutto trovo raggelante la "normalità" con la quale si parla di 100 M€ di extra costi dovuti a perdite superiori al previsto, alla nochalance con le quale le Poste (cioè noi) aumentano tranquillamente di decine di M€ gli investimenti preventivati, la sparizione di qualsiasi discorso di approfondimento delle logiche industriali di tutta l'operazione. EY segue molto da vicino le vicende di AZ da quasi un anno. Se veramente in EY sono così bravi, come mai non hanno dispensato qualche buon consiglio ad AZ per evitare risultati semestrali così negativi?
Sono sempre meno ottimista. Imho l'operazione si farà, costerà un botto e servirà solo a far guadagnare qualche anno di vita mediocre ad AZ, qualche miliardo di perdite extra da spalmare sulla collettività e tanto potere che l'emiro di Abu Dhabi potrà usare a discrezione per ottenere benefici di ogni tipo dall'Italia.

Senza intenti polemici, ma non eri tu che ritenevi giusto che la società con EY potesse assumere chi gli pare?
 
Senza intenti polemici, ma non eri tu che ritenevi giusto che la società con EY potesse assumere chi gli pare?
Ritengo giusto che qualsiasi azienda possa assumere le migliori risorsi disponibili sul mercato e che possa liberarsi del personale che si dimostra inadeguato. Ma cosa c'entra con il post che hai quotato?
 
Ritengo giusto che qualsiasi azienda possa assumere le migliori risorsi disponibili sul mercato e che possa liberarsi del personale che si dimostra inadeguato. Ma cosa c'entra con il post che hai quotato?

Che purtroppo non si può avere tutto.
Significa un onere a carico della PA che paga lavoratori in mobilità mentre l'azienda assume chi gli pare.
Partivo dal tuo discorso sugli eventuali oneri a carico dello Stato, dove non mi pare si possano fare distinzioni tra giustificati e non.
 
Che purtroppo non si può avere tutto.
Significa un onere a carico della PA che paga lavoratori in mobilità mentre l'azienda assume chi gli pare.
Partivo dal tuo discorso sugli eventuali oneri a carico dello Stato, dove non mi pare si possano fare distinzioni tra giustificati e non.
Mi piace il concetto in base al quale AZ ha il sacrosanto diritto di incuxare gli italiani sempre e comunque. Sentirsi dire in continuazione che AZ per la collettività può essere un danno economico grande, ed in caso contrario potrebbe essere un danno grandissimo, rende chiaro il perchè di certe situazioni.
Ora rispondimi tu: se AZ non dovesse funzionare nemmeno con EY che facciamo? Usciamo dalla UE per poterla finalmente finanziare con soldi pubblici in faccia al mondo? Cambiamo lo statuto della CDP in modo che possa finalmente prendersi in casa l'osso e rifinanziarlo di mezzo miliardo ogni anno? O che altro?
Perchè vedo un continuo girar la testa dall'altra parte quando si parla di cose concrete, come un'analisi di ciò che ha fatto finora EY in casa sua e a casa d'altri. Probabilmente perchè è bello rifugiarsi nelle religiosa certezza che una volta che gli arabi avranno firmato, le cose andranno alla grande. Ribadisco che ci spero, ma non ci scommetterei un euro.
 
Mi piace il concetto in base al quale AZ ha il sacrosanto diritto di incuxare gli italiani sempre e comunque. Sentirsi dire in continuazione che AZ per la collettività può essere un danno economico grande, ed in caso contrario potrebbe essere un danno grandissimo, rende chiaro il perchè di certe situazioni.
Ora rispondimi tu: se AZ non dovesse funzionare nemmeno con EY che facciamo? Usciamo dalla UE per poterla finalmente finanziare con soldi pubblici in faccia al mondo? Cambiamo lo statuto della CDP in modo che possa finalmente prendersi in casa l'osso e rifinanziarlo di mezzo miliardo ogni anno? O che altro?
Perchè vedo un continuo girar la testa dall'altra parte quando si parla di cose concrete, come un'analisi di ciò che ha fatto finora EY in casa sua e a casa d'altri. Probabilmente perchè è bello rifugiarsi nelle religiosa certezza che una volta che gli arabi avranno firmato, le cose andranno alla grande. Ribadisco che ci spero, ma non ci scommetterei un euro.

A me non va di farne una questione allargata.
Molto asetticamente, volevo solo dire che se non è giusto ( e condivido), impiegare male denaro pubblico, di ciò fa anche parte il pagare la mobilità a dei dipendenti (e tra l'altro non ci finiranno per demerito), quando ne vengono assunti di nuovi a piacimento.

La formazione e l'introduzione di un corretto sistema di ricompense-punizioni sono oneri a carico delle aziende e non dei contribuenti mediante l'uso di scorciatoie.
 
A me non va di farne una questione allargata.
Molto asetticamente, volevo solo dire che se non è giusto ( e condivido), impiegare male denaro pubblico, di ciò fa anche parte il pagare la mobilità a dei dipendenti (e tra l'altro non ci finiranno per demerito), quando ne vengono assunti di nuovi a piacimento.

La formazione e l'introduzione di un corretto sistema di ricompense-punizioni sono oneri a carico delle aziende e non dei contribuenti mediante l'uso di scorciatoie.
Posso essere in parte d'accordo, ma mi fermo qui per non andare troppo OT. Il punto è che questi problemi si devono affrontare perchè a monte c'è un'azienda inefficiente, che in buona misura si dimostra refrattaria ai cambiamenti necessari. Quindi chiedo nuovamente: se nemmeno EY dovesse riuscire a dare la scossa indispensabile ad AZ, che si fa? Mettiamo altri soldi fino alla fine dei nostri giorni perchè la mobilità di 14.000 persone costerebbe un botto? Che altro?
 
Stato
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