Egregi Colleghi,
si è da poco concluso l’incontro con Alitalia.
Per l’azienda presenti il dott. Del Torchio, il dott. Cuccuini e l’ing. Schisano.
L’Amministratore delegato ha fatto una presentazione dello stato dell’arte della trattativa con Etihad. Ha confermato che l’investimento economico nel prossimo quadriennio sarà cospicuo; una parte importante sarà dedicata ad un radicale rinnovamento del brand Alitalia, all’attenzione verso la clientela, a nuove livree e divise degli equipaggi, al rinnovamento degli allestimenti degli aeromobili.
Per quanto riguarda gli aeromobili, a fronte di un graduale aumento della flotta di Lungo Raggio - 7 macchine nel quadriennio - corrisponderà una ulteriore diminuzione della flotta di Medio Raggio - 14 macchine in meno subito, con un recupero di 10 a partire dal 2016.
Ci sarà una pesante riorganizzazione del network di Medio raggio ed un graduale incremento delle destinazioni intercontinentali, le cui frequenze dovranno essere tutte di 7/7.
La flotta di Cityliner rimarrà invariata.
Dovrebbero aumentare anche i voli per AUH che, a fine piano, interesseranno 5 aeroporti italiani. Alcuni saranno effettuati con A320 riconfigurati con una Business Class a 10/15 posti adeguata alla lunghezza del volo.
I voli intercontinentali da MXP dovrebbero passare dalle attuali 11 frequenze settimanali a 25 frequenze, anche in funzione della domanda che sarà registrata.
Parte importante del piano è basata sulla riconfigurazione del network da Linate, che sarà rivisto in maniera sostanziale.
Per quanto riguarda le misure sul personale, l’Azienda prevede l’uscita di circa 2300 lavoratori, con circa 150 piloti.
Alitalia ha anche confermato l’impegno di Etihad all’assunzione di un numero di piloti superiore a 100.
L’obiettivo aziendale è arrivare alla condivisione di un accordo non oltre la data di metà luglio, al fine di completare gli adempimenti societari e garantire la continuità aziendale attraverso una ulteriore iniezione di liquidità degli attuali soci e la firma di un accordo tra Alitalia e Etihad, il cui testo sarà sottoposto alle autorità antitrust al fine di concludere positivamente l’operazione entro il mese di novembre.
Etihad ha richiesto esplicitamente che sia creata una nuova società nella quale entrare con una quota di minoranza iniettando un capitale consistente. L’investimento totale dovrebbe essere di poco superiore al miliardo di Euro.
Nella nuova società dovrebbe essere trasferito tutto il personale rimanente, gli slots, gli aeromobili e quanto altro necessario al funzionamento della Compagnia.
Nella “vecchia” Alitalia CAI dovrebbero rimanere i contenziosi, inclusi quelli riguardanti il personale.
A valle dell’esposizione aziendale, senza entrare nei dettagli negoziali che saranno affrontati a partire dall'inizio della prossima settimana, probabilmente martedì, abbiamo sollevato le nostre perplessità rispetto ad alcune delle affermazioni della delegazione aziendale.
in particolare ci siamo soffermati sui temi riguardanti il contenzioso del personale, sulla valutazione del numero degli esuberi come presentati dall’azienda, sulle modalità con cui cancellare gli accordi sugli ammortizzatori sociali già presenti per procedere ad una nuova struttura di ammortizzatori sociali che, ad oggi, non sono ancora stati enunciati.
Procederemo nei prossimi giorni a verifiche con i nostri legali per comprendere al meglio gli aspetti giurisprudenziali connessi a questa operazione.
Crediamo ci sia spazio per una trattativa che possa modificare i numeri esposti dall’azienda riducendo quanto più possibile gli esuberi dei piloti e, contestualmente, garantendo la possibilità di un impiego in Etihad a chi fosse escluso, possibilmente su base volontaria.
E’ chiaro che la determinazione degli ammortizzatori sociali resi disponibili dal Governo costituirà un cardine irrinunciabile dell'intera operazione.
In ultimo, l’azienda ha reiterato la richiesta di diminuzione del costo del lavoro per 48 milioni annui, come più volte fatto nel recente passato.
Sarà nostra cura tenervi costantemente aggiornati sull’evoluzione della trattativa e convocare assemblee nei Settori per un confronto diretto.
Cordialmente
ANPAC