Thread Alitalia - Dicembre 2017

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ALITALIA/ L'illusione di sostituirla con il mercato
Alitalia sarà probabilmente ceduta. Ma prima di venderla sarebbe bene tenere a mente alcuni importanti fattori per fare la scelta giusta, dice PAOLO ANNONI
06 dicembre 2017 LapresseLapresse

L’epilogo di Alitalia sarà con ogni probabilità la cessione a un operatore terzo oppure una vendita a pezzi a più soggetti. Il candidato nettamente in pole position in questo momento è la tedesca Lufthansa. Nel dibattito attuale tutta l’attenzione si concentra sull’obiettivo di fare in modo che il contribuente italiano non si trovi mai più nella situazione di pagare per le perdite della compagnia di bandiera. Quello che manca completamente nel dibattito è quale sia il costo di non avere più una compagnia di bandiera.

Diversi fatti dovrebbero suggerire che i termini della questione non sono cosi semplici come appare: liberarsi da Alitalia è un bene a prescindere. Ci si dovrebbe chiedere come mai Ryanair abbia ottenuto in Italia milioni di euro di contributi da enti locali purché continuasse a far atterrare i suoi aerei in un certo aeroporto. In particolare dovremmo decidere se si tratti di uno spreco, regalato, oppure di un investimento. I passeggeri che atterrano in Puglia o in Sicilia mangiano, occupano stanze di hotel, comprano e pagano autobus e taxi. Quello che rimane sul territorio sia come tasse che come stipendi è molto di più dell’incentivo alla compagnia low cost. È un buon investimento nella misura in cui il “mercato” da solo non può o non vuole fare da solo. Se in assenza di incentivi quei passeggeri finiscono in Spagna o in Grecia per il sistema la perdita sarebbe maggiore dei contributi.

Non sappiamo come finirà la vicenda Alitalia, sappiamo però che con ogni probabilità il “mercato” non sostituirà Alitalia. In questi giorni Malpensa è finita sui giornali per essere ritornata al livello di passeggeri precedente la scelta di Alitalia di abbandonare lo scalo. Si potrebbe concludere che il “mercato” abbia sostituito Alitalia a costo zero per il contribuente. Un’affermazione che non tiene conto di due elementi. Il primo è che mentre Malpensa tornava ai livelli pre-Alitalia il resto del mondo cresceva. Il secondo, più importante, è che Milano ha perso moltissimi collegamenti diretti con destinazioni extraeuropee a partire dal mercato più grande delle connessioni con gli Stati Uniti. Oggi il nord Italia è il terzo mercato di Lufthansa che porta i lombardi a Francoforte e poi li mette sui suoi voli internazionali. Chiunque debba venire a Milano impiega circa 4/5 ore in più rispetto a chi si ferma in Germania o in Francia. Il risultato è che Milano è ai margini dei grandi collegamenti del business internazionale. Uno svantaggio competitivo evidente. Nessuno, né Air France, né Lufthansa, né British Airways ha pensato di metter a Milano voli intercontinentali.

L’opinione comune è che Roma abbia una forza attrattiva tale da permettersi l’assenza di una compagnia di bandiera. Questo approccio è sbagliato. Chi vuole andare comunque a Roma ci andrà anche se ci deve mettere 5 ore in più. Il problema nasce quando chi arriva dal midwest americano, dalla Cina o dal Sud America deve decidere come spendere una settimana di vacanza in Europa. Meglio Parigi o Roma se con lo scalo si spreca un giorno di ferie? La risposta è ovvia. Allo stesso modo, “in uscita”, Roma diventa ancora più periferica di quanto non lo sia ora. Il danno è maggiore quanto più la clientela è “premium” o perché business o perché fatta dai turisti più abbienti.

Il mercato non sostituisce l’operatore di bandiera e si concentra sulle rotte più frequentate lasciando i fastidi agli utenti che possono sempre fare le loro vacanze o il loro business in un posto diverso e più comodo per l’aviolinea. Perché Air France deve portare senza scali un americano da Los Angeles a Roma quando può lasciarlo a Parigi riempiendo tutti gli aerei? Se poi l’americano proprio vuole andare a Roma prenderà un secondo volo magari dormendo una notte a Parigi. Il risultato è che a Roma, e più in generale in Italia, arriva meno gente di quanto sarebbe successo con una compagnia di bandiera.

Ogni buon senso suggerisce che senza una compagnia di bandiera, che infatti gli altri stati nemmeno si sognano di lasciare, l’Italia sarà più difficile da raggiungere per turisti e manager. E ogni buon senso suggerisce che il mercato non riempie questo vuoto anche perché, in questo caso, è l’offerta di trasporto che crea la domanda; è la possibilità di raggiungere una destinazione in tempi e costi decenti a creare la domanda. Se non si può raggiungere una località con costi e tempi decenti semplicemente se ne sceglie un’altra. Qualsiasi soluzione su Alitalia che non tenga conto di questi fattori rischia di essere una mazzata per il sistema-Paese in una nazione che per metà potrebbe e dovrebbe vivere di turismo.

Raramente ho visto tante cretinate messe insieme. Ma c'e' qualcuno che si ricorda MXP pre-hub AZ? C'erano voli per il Nord e Sud America, Tokyo e Mosca. Il resto erano charter. Non c'erano certo voli per Hong Kong, Singapore, Bankgkok, Addis Abeba, (e sono quelli che mi vengono in mente senza pensarci) etc. Non parliamo poi della frase "Nessuno, né Air France, né Lufthansa, né British Airways ha pensato di metter a Milano voli intercontinentali." Perche' mai dovrebbero? Attualmente AF e BA operano dai loro hub, LH e' l'unica ad averne due. Una grossa fetta del Nord Italia ha sempre volato con compagnie europee, anche quando queste non andavano a pescare passeggeri nell'aeroporto dietro casa. Swissair, per esempio, faceva ottimi affari su voli via Zurigo.

Dopo la parte su Malpensa non ho continuato.
 
Raramente ho visto tante cretinate messe insieme. Ma c'e' qualcuno che si ricorda MXP pre-hub AZ? C'erano voli per il Nord e Sud America, Tokyo e Mosca. Il resto erano charter. Non c'erano certo voli per Hong Kong, Singapore, Bankgkok, Addis Abeba, (e sono quelli che mi vengono in mente senza pensarci) etc. Non parliamo poi della frase "Nessuno, né Air France, né Lufthansa, né British Airways ha pensato di metter a Milano voli intercontinentali." Perche' mai dovrebbero? Attualmente AF e BA operano dai loro hub, LH e' l'unica ad averne due. Una grossa fetta del Nord Italia ha sempre volato con compagnie europee, anche quando queste non andavano a pescare passeggeri nell'aeroporto dietro casa. Swissair, per esempio, faceva ottimi affari su voli via Zurigo.

Dopo la parte su Malpensa non ho continuato.

A prescindere dalla propria opinione sull'articolo, credo che il ragionamento di Annoni sia abbastanza chiaro: in pratica egli sostiene che una compagnia "non di bandiera" o comunque non di riferimento o se vogliamo non italiana, non avrebbe nessun interesse a sviluppare il LR nel paese perché ha i suoi hub da alimentare. E, a tal proposito, cita MXP.
 
A prescindere dalla propria opinione sull'articolo, credo che il ragionamento di Annoni sia abbastanza chiaro: in pratica egli sostiene che una compagnia "non di bandiera" o comunque non di riferimento o se vogliamo non italiana, non avrebbe nessun interesse a sviluppare il LR nel paese perché ha i suoi hub da alimentare. E, a tal proposito, cita MXP.

E qui che il ragionamento casca. MXP ha piu' voli LR da parte di compagnie straniere di quanti ne avesse prima che lo hub di AZ fosse spostato a MXP. Negli anni 80 te le sognavi SQ,CX,TG a MXP c'erano Pan Am, TWA, Viasa, Varig e basta. Adesso e' collegata molto meglio di prima.

Usare poi BA, AF e LH non regge. Non sono loro che devono fornire il LR in assenza di una linea aerea 'di casa'. Loro hanno casa altrove. Sono CX,SQ, etc. MXP ha sviluppato una rete p2p abbastanza vasta e considerando lo scarso numero di coincidenze e la mancanza di una compagnia aerea 'di casa' e' un aeroporto attualmente abbastanza ben collegato. Per buona pace dei Milanesi non va paragonato a LHR, CDG, AMS, FRA o MUC ma piuttosto a HAM o MAN (aeroporti senza una linea aera hub) che, fra l'altro, sono citta' con dimensioni piu' simili a Milano.
 
Gubitosi ha anche detto che in Cina Alitalia è ospite (peraltro mal sopportata) mentre i cinesi a Roma sono padroni.

I bilaterali dell'Italia sono sempre così paritari?

Ad Emirates è stato permesso il MXP JFK.

Ad Alitalia a suo tempo sarebbe stato concesso il DXB SYD ad es?

Lo dico perché a volte ci si dimentica di chi siamo come Paese.

Siamo uno Stato di serie B e vogliamo aziende da Champions League?

Nella vicenda dei crediti di AZ in Venezuela cosa ha fatto lo stato italiano per tutelare una sua azienda?

Lo chiedo senza polemica.
La problematica cinese l'avevo già esplicitata più volte sul forum, è emblematico dello sfogo di Gubitosi nei confronti del governo...
 
900 sono pochi, molto pochi. 900 (e passa) servono per la restituzione del prestito ponte. A questi devi aggiungerne altri 500/600 per avere un buffer cassa gestibile (anche in presenza di un equilibrio del conto economico a livello annuo). Poi ci sono i soldi necessari per finanziare il piano flotta. Diciamo che più che 900 ne servono 2000 abbondanti.

Anche se nessuno lo ha mai scritto, resto personalmente convinto che le soluzioni diverse da Lufthansa non possano che passare da una conversione dei crediti e ritorno in bonis. Credo che Cerberus voglia quello.
 
Anche se nessuno lo ha mai scritto, resto personalmente convinto che le soluzioni diverse da Lufthansa non possano che passare da una conversione dei crediti e ritorno in bonis. Credo che Cerberus voglia quello.
Non ho capito se ci speri o ci credi veramente

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Ad oggi tolta l' opzione LH (ancora di gran lunga la più probabile), l' unica soluzione alternativa mi sembra sia una nazionalizzazione mascherata: e tutto ciò mi fa venire i brividi.
Con l' uscita, che sembra definitiva di EY, non mi sembra che Cerberus e Easyjet siano fattibili, altre soluzione non ne vedo.
 
Leggo che i più considerano Lufthansa sia la soluzione più probabile e leggo allo stesso tempo che con i tedeschi ai creditori arriverà zero.

Peccato che per i creditori è meglio convertire che prendere zero.
 
Nel frattempo il sito Az è saltato per un' oretta abbondante non permettendo l' accesso. Hanno, per fortuna, risolto abbastanza in fretta.
 
Nel frattempo il sito Az è saltato per un' oretta abbondante non permettendo l' accesso. Hanno, per fortuna, risolto abbastanza in fretta.

Stanno facendo degli aggiornamenti preparatori al nuovo sito mi sa, intanto oggi aggiornamento dell’app, finalmente puoi vedere tutti i tuoi voli entrando col codice millemiglia!! Inoltre puoi salvare la carta di credito, e ti manda la notifica in push quando apre il check in.

Entro Natale arriva quella tutta nuova....aspettiamo e vediamo
 
Alitalia, esordio "in silenzio" sulla Roma-San Paolo deI Boeing 777-300ER nuova Ammiraglia della flotta
Il "debutto" stasera 7 dicembre per il Brasile. L'aereo può ospitare a bordo 382 passeggeri: Business 30, Premium 24, Economy 328 con 89 posti in più rispetto ai "più piccoli" 777ER della serie "200"


Economia, Trasporti · 07 dicembre 2017 - 17.45

Alitalia, esordio "in silenzio" sulla Roma-San Paolo deI Boeing 777-300ER nuova Ammiraglia della flotta (Teleborsa) - Coperto da una cortina di silenzio, il nuovo aereo che rappresenta l'Ammiraglia della flotta Alitalia debutta in linea oggi 7 dicembre con destinazione San Paolo del Brasile. Il grande Boeing 777-300ER, unico al momento tra i velivoli AZ, è programmato per la rotta FCO-GRU (Roma Fiumicino-San Paolo) in partenza dall'aeroporto della capitale alle 22,05 come volo AZ674 con arrivo nella città del Brasile alle 07,25 del mattino successivo.

Dall'osservazione degli orari sul sito www.alitalia.it/com si rileva che il 777-300ER (77W) risulta programmato per volare appunto da Roma a San Paolo e ritorno, in dicembre, il 7, 15, 21, 26 e 28 sempre come AZ 674. Per gennaio 2018 voli il 2, 4, 6, 8 (come AZ 678 delle 10,45 del mattino), e di nuovo come AZ 674 il 9, 11, 13,15.

Del velivolo, giunto a Roma il 13 aprile scorso, se ne erano perdute le tracce. Le difficoltà della compagnia e dopo l'arrivo al vertice dei tre Commissari straordinarie Gubitosi, Paleari e Laghi, avevano alimentato i dubbi sulla sua sorte. "Rumors" avevano ripetutamente parlato della possibile volontà dei nuovi Amministratori di rinunciare all'aereo e il "silenzio" aveva contribuito a gettare un'ombra di giallo sulla vicenda. Al Boeing 777-300ER erano stati dati i colori Alitalia, poi notizie scarse e frammentarie. Finchè nel settembre scorso il velivolo era stato avvistato in un hangar di Zurigo e le voci più ottimiste lo davano in fase di riallestimento interno che in ogni caso procedeva a rilento poiché le priorità economiche dei Commissari guardavano in altra direzione.

L’aereo della serie "300" più grande e capiente degli 11 serie "200ER" in linea con la nostra ex compagnia di bandiera, già di proprietà della compagnia francese Air Austral con matricola F-ONOU, con sede nel dipartimento d'oltremare dell'Isola La Réunion, è stato acquisito in leasing dal lessor, l’irlandese AerCap quando ancora non era stato effettuato il referendum tra i lavoratori per l’approvazione del “piano industriale” di rilancio da parte del board. Referendum conclusosi, come si sa, con una secca maggioranza di NO. Bocciatura che ha immediatamente decretato il Commissariamento dell’Azienda.

Già prima del "cambio di gestione", Alitalia aveva annunciato la messa in linea della nuova Ammiraglia per i primi di settembre sulla tratta Roma-Buenos Aires con tre collegamenti settimanali, lunedì, mercoledì e venerdi. Solo tre collegamenti ogni sette giorni, disponendo, infatti, Alitalia di un solo velivolo di questo tipo. Ora, invece, il cambio di rotta, con la scelta, almeno per il momento, di San Paolo del Brasile.

L’arrivo dei tre Commisari Gubitosi, Paleari e Laghi ha comprensibilmente mutato i piani della compgania. Luigi Gubitosi, per un breve periodo Presidente con deleghe operative prima del commissariamento, era a conoscenza della questione 777-300ER. E successivamente interrogato più volte sulla sorte del nuovo arrivato, aveva seccamente smentito le voci che parlavano di una rinuncia all’aereo. Tanto è vero che il Boeing era stato sottoposto a riverniciatura con i colori Alitalia.

Ma l’appuntamento per il suo esordio previsto per il 4 settembre tuttavia saltò, nel silenzio generale. Nessuna notizia ufficiale. Il Boeing 777-300ER con i colori Alitalia, nel frattempo con matricola (marche) mutata in EI-WLA, era stato avvistato il 9 settembre scorso in un hangar dell’aeroporto di Zurigo, ripreso dalle telecamere di Airport Webcams. Si era detto che l’aereo fosse arrivato nella città svizzera per una riconfigurazione degli interni a opera della ST Technics, azienda tra i leader mondiali del settore e vicina ad Etihad.

Secondo quanto comunicato da Alitalia nel maggio scorso, la "Nuova Ammiraglia" della compagnia può ospitare un totale di 382 passeggeri, 30 in Business, 24 in Premium e 328 in economica. In quest'ultima sistemazione 89 pax in più rispetto ai più “piccoli” B777-200 attualmente in linea sulle rotte intercontinentali.

https://www.teleborsa.it/News/2017/...ammiraglia-della-flotta-249.html#.Wil39VXiaM8
 
Non capisco la scelta di impiegarlo sulla 678 delle 10,45 del mattino ... c'è così tanta richiesta per un orario così scomodo ??
 
Mi sa è un errore, nelle date in cui dice essere previsto sulla 678 io lo vedo sulla 674
 
Ultima modifica:
Hanno cercato il primo volo Az per GRU e hanno scritto il 678. Il 77W è schedulato sulla 674-675 nelle date segnalate, a suo tempo, dal nostro Duscugn.
In ogni basta vedere la disponibilità di posti sulla GRU durante il periodo natalizio per capire come mai sia stato messo su questa tratta, nonostante il doppio volo in alcuni giorni della settimana. I voli sono praticamente sempre esauriti di posti disponibili in Y (sola la Flex piena) e pochissima disponibilità in Y+ e J a prezzi altissimi.
 
Leggo che i più considerano Lufthansa sia la soluzione più probabile e leggo allo stesso tempo che con i tedeschi ai creditori arriverà zero.

Peccato che per i creditori è meglio convertire che prendere zero.

Come no, è meglio continuare a finanziare una compagnia in perdita perenne a fondo perduto aumentando le proprie esposizioni senza alcuna prospettiva di rientrare.
 
Alitalia / Blue Air begins codeshare service from Dec 2017

Alitalia starting this month is launching codeshare partnership with Blue Air, covering on majority of latter’s service to/from Italy. Approximately from 04DEC17, planned codeshare routes as follows.

Alitalia operated by Blue Air
Bacau – Bologna
Bacau – Catania
Bacau – Milan Bergamo
Bacau – Rome
Bacau – Turin
Bucharest – Catania
Bucharest – Florence
Bucharest – Milan Linate
Bucharest – Naples
Bucharest – Rome
Bucharest – Turin
Liverpool – Milan Bergamo
Liverpool – Rome
Iasi – Rome
 
Come no, è meglio continuare a finanziare una compagnia in perdita perenne a fondo perduto aumentando le proprie esposizioni senza alcuna prospettiva di rientrare.

E allora secondo te perché i potenziali acquirenti sarebbero invece contenti di assorbire una compagnia in perdita perenne?
 
EI-MAW per caso riesci a vedere i prenotati sulla 674 di stasera?

Grazie mille

Ps. Ho provato a scriverti in privato ma non puoi ricevere messaggi.
 
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