Thread Alitalia dal 13 luglio 09


Stato
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Dopo anni e anni di tentativi di privatizzazione, si è riusciti a far uscire lo stato da AZ e ora dovrebbe rientrare con Finmeccanica? Una storia dell'orrore...
 
[Il 10 luglio scorso è uscita l'indiscrezione secondo la quale i patrioti di Cai hanno versato soltanto 70 milioni della prima rata che prevedeva un esborso di 170, e adesso si apprende che di fronte al buco delle perdite, che sarebbero tre volte superiori a quelle previste nel budget, la cordata non vede l'ora di scendere dall'aereo..
Va tutto bene i LF sono in risalita e gli Yield sono bassi per tutti....
 
@BIllypaul
Ma guarda un pò proprio quello che avevo appena scritto

Apriti cielo,vedo che le cose in Az sono rimaste tali e quali a prima,si fa finta di non vedere,per poi scoprire una mattina di essere falliti.....Mah come falliti? Andava tutto bene....

Non credo fallisca e comunque -se confermato- l'eventuale intervento di AF e conseguentemente di gente del mestiere dovrebbe solo far bene a mio avviso. Detto ciò, è anche vero che molto spesso le voci hanno sfondi politici o di mensa dipendenti e pertanto vanno prese con le dovute distanze.
 
Dopo anni e anni di tentativi di privatizzazione, si è riusciti a far uscire lo stato da AZ e ora dovrebbe rientrare con Finmeccanica? Una storia dell'orrore...

Dopo anni di tentativi Az è stata ufficialmente privatizzata; ma non si è mai distaccata dalla politica, vuoi perchè è un tema politico (vedi ultime elezioni) vuoi per favori vari che direttamente o indirettamente agiscono
 
Mi sembra la solita voce creata ad arte per destabilizzare l'ambiente.

GIANNI LETTA VUOL COINVOLGERE LA FINMECCANICA DI GUARGUAGLINI PER SALVARE ALITALIA - a parte INTESA, la maggior parte dei soci non ha intenzione di sottoscrivere la prima quota dei 327 milioni che si era impegnata a versare al Commissario Fantozzi - AirFrance preme per affiancare SABELLI CON UN MANAGER per finanza E controllo -
 
Lunedì 27 Luglio 2009, 17:52

Alitalia: nodo rata cessione a Cai

(ANSA) - ROMA, 27 LUG - Dovrebbe essere sciolto in estate il nodo dell'ammontare della prima rata del saldo del prezzo di acquisto che la nuova Alitalia deve pagare. Creditore e' l'amministrazione straordinaria della vecchia compagnia. Il commissario Fantozzi ha inviato all'advisor Rothschild i calcoli fatti dai manager della nuova Alitalia sulle compensazioni da detrarre e la risposta e' attesa per il 3 agosto. Sul tavolo dell'advisor anche i calcoli della nuova Alitalia sugli ultimi 43 giorni della vecchia compagnia.
 
Lunedì 27 Luglio 2009, 17:52

Alitalia: nodo rata cessione a Cai

(ANSA) - ROMA, 27 LUG - Dovrebbe essere sciolto in estate il nodo dell'ammontare della prima rata del saldo del prezzo di acquisto che la nuova Alitalia deve pagare. Creditore e' l'amministrazione straordinaria della vecchia compagnia. Il commissario Fantozzi ha inviato all'advisor Rothschild i calcoli fatti dai manager della nuova Alitalia sulle compensazioni da detrarre e la risposta e' attesa per il 3 agosto. Sul tavolo dell'advisor anche i calcoli della nuova Alitalia sugli ultimi 43 giorni della vecchia compagnia.

La risposta é attesa il 3 agosto, poi chiaramente tutti al mare e se ne riparla a settembre... W l'Italia!
 
La risposta é attesa il 3 agosto, poi chiaramente tutti al mare e se ne riparla a settembre... W l'Italia!

Magari se ne riparlasse... ci si dimentica di tutto, vedrai.
Due righe in cronaca, AF sale al 50% in CAI, e buonanotte ai sognatori, alla difesa ad oltranza dell'italianità della compagnia ed a tutte le belle, bellissime parole che furono!
 
GIANNI LETTA VUOL COINVOLGERE LA FINMECCANICA DI GUARGUAGLINI PER SALVARE ALITALIA - a parte INTESA, la maggior parte dei soci non ha intenzione di sottoscrivere la prima quota dei 327 milioni che si era impegnata a versare al Commissario Fantozzi - AirFrance preme per affiancare SABELLI CON UN MANAGER per finanza E controllo -

non vorrei dire (ma lo dico lo stesso) ma se come sembra se Gianni Letta cerca l'aiuto di Guarguaglini questo vuol dire che la struttura CAI è alla frutta

sarà colpa della crisi ?
e se è colpa della crisi è giusto in questi momenti difficili continuare a facilitare l'entrata di terze compagnie straniere in un mercato redditizio come quello del nord
non conviene invece sistemare i problemi strutturali che affliggono l'area
o dobbiamo continuare a pagare noi ignari cittadini le scellerate scelte
 
non vorrei dire (ma lo dico lo stesso) ma se come sembra se Gianni Letta cerca l'aiuto di Guarguaglini questo vuol dire che la struttura CAI è alla frutta

sarà colpa della crisi ?
e se è colpa della crisi è giusto in questi momenti difficili continuare a facilitare l'entrata di terze compagnie straniere in un mercato redditizio come quello del nord
non conviene invece sistemare i problemi strutturali che affliggono l'area
o dobbiamo continuare a pagare noi ignari cittadini le scellerate scelte
E' Alitalia che SPONTANEAMENTE se n'è andata da Milano e quindi perché mai non dovrebbe essere sostituita ? Manco fosse l'Aeroflot sovietica !!!
 
Tira una brutta aria mi sa...unfit...soprattutto quando gli obbiettivi sono a breve termine(rientrare dall'investimento e non perdere soldi)...e quando i dipendenti smettono di far sentire la propria voce per paura...
 
COMUNICATO STAMPA
Alitalia amplia l’offerta internazionale e intercontinentale con
13 nuove destinazioni operate in codeshare con Air France/KLM
Roma, 22 luglio 2009 – Alitalia amplia la propria offerta commerciale e arricchisce il suo network
internazionale e intercontinentale con 13 nuove destinazioni in codeshare con Air France/KLM:
• Honk Kong, Singapore, Montreal (a partire da agosto), Dakar, Abidjan, Lisbona e Norimberga
(via Parigi);
• Dubai e Berlino (via Parigi o Amsterdam);
• Stoccarda (via Parigi o Lione);
• Bahrein, Abu Dhabi e Città del Capo (via Amsterdam a partire da agosto).
Alitalia e Air France/KLM hanno inoltre aumentato il numero di voli in codeshare via Parigi e via
Lione:
• Brest, Clermont-Ferrand, Nantes, Pau (Pirenei), Rennes, Strasburgo e Tolosa possono oggi
essere raggiunte anche via Parigi, oltre che via Lione.
• Amburgo, Birmingham e Montpellier possono essere raggiunte anche via Lione, oltre che via
Parigi.


Ma questo pezzo di comicità è passato sotto silenzio ?????
Ma chi è il burlone che ha pensato a questa cosa ?
Nuova rotta per stoccarda via parigi....
Nuova rotta per norimberga via parigi...
Un po' come il Piano Prato che prevedeva la tratta MXP/FCO/BERLINO...
ROTFL..ROTF...ROTFL....ROTFL...

:D ahahah questo me l'ero perso.... geniale.... quasi quasi mi godo un bel Dakar via Parigi, oppure Dubai via Amsterdam....
Ma le famose nuove rotte 2010 le fanno in code share anche quelle???
Secondo me vogliono ri ri ri fallire....
 
ALITALIA/ Nemmeno l’estate può salvare la nuova compagnia
INT. Stefano Paleari martedì 28 luglio 2009


Se ne sta per andare anche luglio, un mese importante per Alitalia. Il trimestre estivo è infatti quello che fa registrare più passeggeri nel settore aereo ed è quindi quello che offre più possibilità di ricavi, cosa di cui Cai avrebbe bisogno. Ma, come ci spiega Stefano Paleari, direttore scientifico dell’Iccsai (International center for competitiveness studies in the aviation industry), non bisogna farsi troppe illusioni: già il mese di giugno non sembra aver aiutato la nuova compagnia.


Professor Paleari, qual è l’attuale situazione di Alitalia?



Alitalia si trova in un contesto che è forse il peggiore possibile. Da un lato il monopolio sulla tratta Milano-Roma è condizionato dalla competizione con il treno. Dall’altro lato le condizioni macroeconomiche sono estremamente negative. In questo quadro, per i passeggeri vince il prezzo rispetto alla comodità.



In questo senso Alitalia ha già operato un taglio delle proprie tariffe. Sul CorrierEconomia del 15 giugno si leggeva che potrebbe lanciare una sfida alle compagnie low cost...



Questo è impossibile. Oggi giorno non basta immaginare una struttura o un modello low cost per fare competizione a giganti come Easyjet e Ryanair. Queste hanno ormai raggiunto una massa critica di passeggeri inimmaginabile per le altre compagnie. Ci sono effetti di scala sui costi di gestione che senza un tale massa critica non si possono avere.

Non basta quindi decidere di avere tariffe basse, operare su aeroporti minori, aumentare la produttività del personale, sfruttare meglio gli aeromobili, ecc. Bisogna essere anche grandi e pervasivi, in modo da non dover, per esempio, risentire di un’eventuale calo di passeggeri su alcune tratte. E il caso Myair è lì a dimostrare che è davvero difficile competere in questo settore.



Il periodo estivo può aiutare Alitalia a migliorare la sua situazione?



È vero che durante l’estate ci sono più passeggeri, ma questo sta principalmente andando a beneficio dei vettori low cost.. Già il mese di giugno ha favorito gli aeroporti dove Alitalia ha un peso limitato. Faccio due esempi: Ciampino ha registrato un aumento di passeggeri dello 0,1%, mentre Fiumicino, nuova “base” di Alitalia, ha perso il 12%; allo stesso modo l’altro scalo della nuova compagnia, Linate, ha perso il 14% dei passeggeri, mentre Malpensa “solo” il 3,7%. Ho quindi i miei dubbi sul fatto che il periodo estivo per Alitalia sarà significativamente migliore di quello precedente.



Ha citato alcuni dati relativi ai passeggeri trasportati negli aeroporti italiani. Ve ne sono altri che possono essere interessanti?



Il calo dei passeggeri nel periodo gennaio-giugno è stato del 7,6% (5,4% solo a giugno), con interessantissime differenziazioni. Per esempio Bari, Bergamo e Bologna, che sono aeroporti di una certa dimensione (dai 3,5 ai 7 milioni di passeggeri), crescono del 5-6%. Si tratta di aeroporti che hanno un insediamento low cost, e i passeggeri aumentano perché chi vola (anche le aziende) è in questo momento di crisi più attento a contenere i costi. Gli aeroporti che invece rappresentavano i satelliti della compagnia di riferimento, come Firenze, Genova e Torino, segnano perdite superiori al 10%.

Questo vuol dire che gli aeroporti che si sono emancipati dalla compagnia di riferimento crescono, mentre gli aeroporti più vicini al modello di hub and spoke legato a una compagnia di riferimento vengono trascinati in basso.



Data questa situazione, la sopravvivenza di Alitalia è già a rischio?



Volendo essere pragmatici, Alitalia sopravviverà finché potrà permettersi di lavorare in perdita. È vero che, secondo le dichiarazioni pubbliche, il piano industriale prevede di raggiungere il breakeven dopo un certo periodo di tempo. Ma se nel frattempo le condizioni di contorno cambiano, c’è da chiedersi se quel periodo si stia allontanando sempre di più.

Secondo me, è in atto un processo di straordinaria trasformazione nell’ambito dei vettori e Alitalia è un player regionale del gruppo Air France, che, a sua volta, come altri vettori, non attraversa un buon periodo. Infatti, quando si ha un modello di business dove i costi fissi sono molto elevati, un calo dei passeggeri del 10-15% può creare situazioni di crisi.



Ha parlato di una trasformazione in atto nel settore del trasporto aereo. Di che cosa si tratta?



Il mercato sta evolvendo e la concentrazione sarà più forte. Ciò che vediamo in atto nel settore delle auto, lo vedremo presto in quello aereo. Oggi nel mondo c’è un eccesso di capacità produttiva, anche nel settore aereo. Basti pensare che il 10% della capacità produttiva negli Usa è al momento a terra. Di fronte a un mercato massificato il problema è che i vari player regionali (compresa Alitalia) rischiano di essere fagocitati dai grandi gruppi o di sparire.

Vi ricordate l’Alfa Romeo di Arese? Ora è un marchio che è stato acquisito dalla Fiat, come altri. La Fiat però da sola non bastava e ha dovuto fare un’alleanza come quella con Chrysler. E probabilmente dovrà fare altre mosse per restare sul mercato. Il futuro del trasporto aereo sarà molto simile.


il Sussidiario.net
 
Cosa dicevamo?

rema la poltrona di Schisano e rumors sul futuro dell'Ad Sabelli
LUCA FORNOVO
La lunga estate calda della nuova Alitalia è iniziata: ad agosto la compagnia dovrà fare il pieno di passeggeri e prepararsi a pagare la prima rata (circa 138 milioni) per gli asset della vecchia Alitalia. La seconda e ultima rata dovrà essere versata a fine 2010, altri 138 milioni al netto di debiti della vecchia Alitalia che si accollerà la nuova compagnia.

Agosto sarà dunque come un banco di prova decisivo per il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno e l’Ad Rocco Sabelli. Non è un mistero che ultimamente tra Sabelli e Corrado Passera, l’ad di Intesa Sanpaolo, azionista e advisor della nuova Alitalia, ci sia stato qualche attrito seppur liquidato in ambienti finanziari come «semplici screzi tra manager entrambe sanguigni». Ma sulla graticola sembra sia finito anche Giancarlo Schisano, il direttore operativo di Alitalia, su cui grava da un lato la responsabilità di mantenere anche ad agosto (come a luglio) al 70% il load factor, la percentuale dei posti effettivamente occupati rispetto a quelli disponibili sul velivoli. Dall’altro, aumentare il tasso medio di puntualità, ora al 70% (un volo su tre è in ritardo) portandolo all’80% e migliorare la situazione all’aeroporto di Fiumicino, dove la puntualità precipita al 56%.

Sul fronte finanziario, il commissario straordinario Augusto Fantozzi ha inviato all’advisor Rothschild i calcoli fatti dai manager della nuova Alitalia sulle compensazioni da detrarre e, a quanto si apprende, la risposta è attesa entro lunedì 3 agosto. Sul tavolo dell’advisor anche i calcoli della nuova Alitalia sulla gestione degli ultimi 43 giorni di vita della vecchia compagnia: perdite di cui la nuova società si è fatta carico anticipando due milioni al giorno. Qualora la valutazione di Rothschild dovesse portare a conteggi diversi si aprirà prima un confronto diretto tra le parti poi un arbitrato. Del prezzo totale di 1.052 milioni sono stati versati 100 milioni al closing dell’operazione lo scorso gennaio, altri 625 milioni sono stati scalati per l’accollo di debiti e altri 52 milioni per spese di magazzino e punti millemiglia. Restano da pagare in due rate 275 milioni, al netto però di altri debiti da valutare della vecchia Alitalia.

E a far affiorare malumori tra i soci della cordata italiana, la Cai, azionista della nuova Alitalia, sono poi i rumors su un buco di bilancio di quasi 500 milioni a fine anno. «Se risultassero vere queste indiscrezioni, non ci stupiremmo che risultassero plausibili anche le voci su forti contrasti all’interno» della cordata «dei proprietarì di Alitalia e tra il top management», commenta il coordinatore nazionale del Sindacato dei Lavoratori (Sdl), Fabrizio Tomaselli. Cose che all’interno di Alitalia verrebbero considerate come infondate. Tant’è che nei giorni scorsi Sabelli ha rassicurato sulla tenuta del «progetto Fenice» indicando che i conti sono in linea con il piano industriale e con la previsione di un pareggio a tre anni, mentre si può contare su una buona situazione di cassa. Sul fronte dell’amministrazione straordinaria, giovedì si chiude il termine per la presentazione di offerte per alcuni lotti di aerei già messi in vendita con un precedente bando non andato a buon fine.

L’eventuale aggiudicazione ci sarà venerdì. Mentre ancora si tratta per la cessione delle società per la manutenzione Ams a Fiumicino e Atitech presso l’aeroporto di Capodichino a Napoli. Terreno delicato per le preoccupazioni sul futuro dei posti di lavoro. Ieri per tutto il giorno i dipendenti di Atitech hanno protestando facendo blocchi stradali a Napoli .

La Stampa
 
@Cadozzo - Paleari

onesto osservatore, bravo.
due parole in più su come gli agriporti si siano emancipati poteva dirle anche se avrebbe rischiato l'OT essendo AZ il fulcro dell'intervista.
Non dice nulla di nuovo ma lo dice a tutto tondo.
 
Stato
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