Thread Alitalia dal 1° settembre


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Stai dicendo che il biglietto medio Airone era 400 euro? Tanto per fare un paragone, dai dati pubblicati, il biglietto medio di CAI lo scorso anno è stato di 133 euro.

No, assolutamente no. Era un esempio per dire che se vendi dieci biglietti al giorno a 400€ (facilissimo sulla LIN-FCO di allora) e gli altri a valori x, i primi avranno influenzeranno maggiormente in maniera positiva i conti di una compagnia con una flotta come quella di AirOne rispetto al contributo che potrebbero avere su una flotta due o tre volte maggiore.
 
No, assolutamente no. Era un esempio per dire che se vendi dieci biglietti al giorno a 400€ (facilissimo sulla LIN-FCO di allora) e gli altri a valori x, i primi avranno influenzeranno maggiormente in maniera positiva i conti di una compagnia con una flotta come quella di AirOne rispetto al contributo che potrebbero avere su una flotta due o tre volte maggiore.

Si ma anche quei 10 biglietti al giorno entreranno nel calderone del biglietto medio. Se ne vendi dieci a 400 e mille a 100, quanto influenzerà il biglietto medio? Non mi far fare il calcolo che non mi va... :-)
 
Si ma anche quei 10 biglietti al giorno entreranno nel calderone del biglietto medio. Se ne vendi dieci a 400 e mille a 100, quanto influenzerà il biglietto medio? Non mi far fare il calcolo che non mi va... :-)

Certo. Ma se tu hai delle rotte di nicchia che nella famosa matrice rientrano nella categoria star o, ancora meglio, cash cow puoi permetterti di avere un l.f. inferiore alla media e conseguire comunque risultati positivi.
Per la questione prezzo biglietto/aerei in flotta quello che intendo è questo: http://it.wikipedia.org/wiki/Margine_di_contribuzione

Per intenderci, cosa cambia tra un aereo pieno al 100% con biglietto mediamente venduto a 100€ (prendiamo per semplicità un A320 a 165 posti) rispetto ad un pieno al 50% ma con biglietto medio venduto a 200€? niente (anzi, nel secondo caso hai pure un risparmio sul carburante e riesci ad offrire un confort maggiore ai passeggeri).
 
Per intenderci, cosa cambia tra un aereo pieno al 100% con biglietto mediamente venduto a 100€ (prendiamo per semplicità un A320 a 165 posti) rispetto ad un pieno al 50% ma con biglietto medio venduto a 200€? niente (anzi, nel secondo caso hai pure un risparmio sul carburante e riesci ad offrire un confort maggiore ai passeggeri).

Questo sarebbe vero in un regime di monopolio.
Ma il discorso non è piu' valido se ad operare quella tratta hai anche un concorrente. Ed è questo il caso perchè nella quasi totalità delle sue tratte, AP era in concorrenza con AZ.
 
Questo sarebbe vero in un regime di monopolio.
Ma il discorso non è piu' valido se ad operare quella tratta hai anche un concorrente. Ed è questo il caso perchè nella quasi totalità delle sue tratte, AP era in concorrenza con AZ.
Se riesci a vendere i biglietti ai prezzi indicati è vero sempre: monopolio o concorrenza non conta.

Per esempio AP vendeva la LIN-FCO un po' più cara che non AZ; come facesse a venderla per me rimane un mistero, ma i voli non erano vuoti.

I fatti dicono che nonostante i LF bassi, anzi rasoterra, AP faceva soldi per una serie di ragioni: la politica del provento portava a yield non bassi, diciamo discreti, poi aveva costi veramente bassi e pochi "frills". Erano una full service ma praticamente senza una business, con una struttura snella e semplice; a FCO avevano il loro handler: altri soldi risparmiati.
Tutto questo te lo dico non da tifoso: ai tempi preferivo di gran lunga AZ ad AP.
 
Se riesci a vendere i biglietti ai prezzi indicati è vero sempre: monopolio o concorrenza non conta.
Per esempio AP vendeva la LIN-FCO un po' più cara che non AZ; come facesse a venderla per me rimane un mistero, ma i voli non erano vuoti.
"Non erano vuoti", è un po' generico.

I fatti dicono che nonostante i LF bassi, anzi rasoterra, AP faceva soldi per una serie di ragioni: la politica del provento portava a yield non bassi, diciamo discreti, poi aveva costi veramente bassi e pochi "frills". Erano una full service ma praticamente senza una business, con una struttura snella e semplice; a FCO avevano il loro handler: altri soldi risparmiati.
Hai praticamente descritto una lowcost. Pero' le lowcost cominciano a piangere sotto l'80%. Ripeto, peccato che Toto sia uscito dal business... era un genio!
 
"Non erano vuoti", è un po' generico.


Hai praticamente descritto una lowcost. Pero' le lowcost cominciano a piangere sotto l'80%. Ripeto, peccato che Toto sia uscito dal business... era un genio!
Un po' sì: ha anticipato i tempi rendendosi conto che la chiave è nei costi bassi !!!

Tutte le major di successo hanno i costi da low cost !!!
 
Adesso vi racconto un pò di retroscena:

Carlo Toto in Europa è stato uno dei primi a capire che l'aviazione stava cambiando. Purtroppo per lui gli hanno giocato contro 2 fattori, uno esterno e uno interno.

Quello esterno è stato quello di trovarsi in Italia, certamente tra i paesi Europei quello dove l'invasione della politica in aviazione è stata più forte.

Quello interno purtroppo è stato quello di non riuscirsi a staccare dal suo giocattolo durante la crescita, ergo affidarla a manager con pochi vincoli da parte della proprietà. Invece in AP a lui spettava l'ultima parola su tutto, anche su cose marginali. Inoltre non bisogna mai dimenticare che la compagnia aerea era la "banca" dell'impresa di costruzioni.

Comunque nel 1998 vennero a Roma Tony Ryan con un ancora poco famoso MOL per proporre un merge tra l'Airone di allora e Ryanair. L'obiettivo era creare un vettore globale Europeo che grazie ad AP copriva il sud Europa e FR il nord. Ovviamente per via del fattore interno carletto non poteva separarsi dal suo giocattolo.
 
Questo sarebbe vero in un regime di monopolio.
Ma il discorso non è piu' valido se ad operare quella tratta hai anche un concorrente. Ed è questo il caso perchè nella quasi totalità delle sue tratte, AP era in concorrenza con AZ.
Ti ha già risposto FlyIce che quoto.

Comunque nel 1998 vennero a Roma Tony Ryan con un ancora poco famoso MOL per proporre un merge tra l'Airone di allora e Ryanair. L'obiettivo era creare un vettore globale Europeo che grazie ad AP copriva il sud Europa e FR il nord. Ovviamente per via del fattore interno carletto non poteva separarsi dal suo giocattolo.

E l'incontro si svolse in un hotel in via Sardegna (o via Nazionale, non ricordo bene) :)
semi o.t.: chissà come sarebbe diverso lo scenario italiano/europeo se la fusione avesse avuto luogo. O, (ma questo è molto o.t.) se nel 96 FR avesse accettato la proposta di BA
 
Ti ha già risposto FlyIce che quoto.



E l'incontro si svolse in un hotel in via Sardegna (o via Nazionale, non ricordo bene) :)
semi o.t.: chissà come sarebbe diverso lo scenario italiano/europeo se la fusione avesse avuto luogo. O, (ma questo è molto o.t.) se nel 96 FR avesse accettato la proposta di BA

mhmm..qual'era la proposta di BA? Io ero troppo giovine...:D
 
Adesso vi racconto un pò di retroscena:

Carlo Toto in Europa è stato uno dei primi a capire che l'aviazione stava cambiando. Purtroppo per lui gli hanno giocato contro 2 fattori, uno esterno e uno interno.

Quello esterno è stato quello di trovarsi in Italia, certamente tra i paesi Europei quello dove l'invasione della politica in aviazione è stata più forte.

Quello interno purtroppo è stato quello di non riuscirsi a staccare dal suo giocattolo durante la crescita, ergo affidarla a manager con pochi vincoli da parte della proprietà. Invece in AP a lui spettava l'ultima parola su tutto, anche su cose marginali. Inoltre non bisogna mai dimenticare che la compagnia aerea era la "banca" dell'impresa di costruzioni.


Comunque nel 1998 vennero a Roma Tony Ryan con un ancora poco famoso MOL per proporre un merge tra l'Airone di allora e Ryanair. L'obiettivo era creare un vettore globale Europeo che grazie ad AP copriva il sud Europa e FR il nord. Ovviamente per via del fattore interno carletto non poteva separarsi dal suo giocattolo.



vien da dire f**k!!!
 
Ti ha già risposto FlyIce che quoto.

No FlyIce non ha risposto. Ha solo fatto due affermazione generiche.

"Se riesci a vendere i biglietti ai prezzi indicati è vero sempre: monopolio o concorrenza non conta."
"AP su LIN era piu' cara di AZ e i voli non erano vuoti".

Pero' se a te bastano per sostenere le tue tesi, stiamo apposto cosi'.
 
se il flusso di cassa è positivo i debiti si pagano, avviene così per tutte le aziende, non capisco perchè per AP serva considerare parametri diversi.

tu dai una spiegazione di concetto a gente cui il personaggio Toto sta sulle palle per principio in quanto responabile della rottura del monopolio del trasporto aereo in Italia.
 
No FlyIce non ha risposto. Ha solo fatto due affermazione generiche.

"Se riesci a vendere i biglietti ai prezzi indicati è vero sempre: monopolio o concorrenza non conta."
"AP su LIN era piu' cara di AZ e i voli non erano vuoti".

Pero' se a te bastano per sostenere le tue tesi, stiamo apposto cosi'.

Allora non ho capito cosa vuoi sapere e/o la domanda.
 
tu dai una spiegazione di concetto a gente cui il personaggio Toto sta sulle palle per principio in quanto responabile della rottura del monopolio del trasporto aereo in Italia.

Se per gente, ti riferisci a me, ti sbagli. Per me Toto è un imprenditore come un'altro. Mi risulta solo difficile credere che, da ultimi in classifica AEA per trasportato, riuscisse a fare utili con la storiella dei biglietti venduti a prezzi piu' alti in uno scenario altamente competitivo come il nostro. Se ci metti sopra pure l'ordinativo di 90 macchine con la fideiussione di una banca, capisci che l'affaire viene da lontano.
Per quanto riguarda il monopolio, quello vero, mi risulta sia praticato da una compagniucola che serve 183 destinazioni in 98 paesi, ha 1500 voli giornalieri, 396 aerei e 74000 dipendenti. Per cui tanto male non deve essere... e comunque strano tu non lo sappia, voi dell'ENAV dovreste essere esperti in materia.
 
Stato
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