Thread Alitalia dal 1 settembre 2014


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Fassino dice no al taglio dei collegamenti aerei
Il sindaco di Torino e presidente Anci: “Bisogna capire se è possibile contribuire ai costi delle tratte in passivo e cercare altre compagnie disposte a sostituire Alitalia”


Da Renzi all’amministratore delegato di Alitalia Etihad che incontrerà domani a Roma nella sua doppia veste di sindaco di Torino e presidente dell’Anci: Piero Fassino non ci sta all’annuncio della compagnia aerea di ridurre drasticamente i collegamenti di Torino con le Città del Sud Italia. «Una misura - spiega Fassino - che riguarda tutti gli aeroporti del Nord”. Perché questi tagli? “Perché le tratte sarebbero in passivo». Che fare? Fassino: «Bisogna capire se è possibile sostenere, cioè contribuire ai costi delle tratte in passivo, e cercare altre compagnie disposte a sostituire Alitalia”. Una misura che riguarderebbe soprattutto le tratte per Reggio Calabria e Lamezia Terme, perché gli altri voli eliminati sono già serviti da altri vettori.

http://www.lastampa.it/2014/09/04/c...enti-aerei-xWQp3T5w4vatiTqXarbx3I/pagina.html

A Piero, contribuisci pure con i soldi tuoi...
 
Sarebbe interessante capire come si calcola l'economicita' di un volo. A prescindere dallo yield dei passeggeri, quanto incide la disponibilita' di un aereo, per esempio, il costo di overnight di equipaggi, ecc. Dico questo perche' a volte certe scelte sembrano difficili da capire. Per esempio:

1) Capisco la decisione di concentrare il massimo delle attivita' su FCO, la maggior parte delle linee aeree europee e' concentrata su un numero molto limitato di hubs e rotte 'trasversali' che non toccano hubs sono praticamente sparite.
2) Ci sono sempre i transiti, pero'...
3) Considerando le cose totalmente dall'esterno, non capisco cosa succeda a rotte come la BLQ-CTA. Fino a quattro voli al giorno, arriva Ryanair con uno e sia IG che AZ se ne vanno. Se (e come si dice in inglese "It's a big if...") prima veniva giustificata la capacita' di due voli al giorno su due compagnie (totale quattro), arriva Ryanair con un volo e le cose si rivoluzionano al punto tale che le altre due spariscono?

Non voglio cominciare il dibattito voli pieni, voli vuoti, ecc. Io trovo interessante il fatto che arriva una Low Cost e spariscono tutti.
 
Fassino dice no al taglio dei collegamenti aerei
Il sindaco di Torino e presidente Anci: “Bisogna capire se è possibile contribuire ai costi delle tratte in passivo e cercare altre compagnie disposte a sostituire Alitalia”


Da Renzi all’amministratore delegato di Alitalia Etihad che incontrerà domani a Roma nella sua doppia veste di sindaco di Torino e presidente dell’Anci: Piero Fassino non ci sta all’annuncio della compagnia aerea di ridurre drasticamente i collegamenti di Torino con le Città del Sud Italia. «Una misura - spiega Fassino - che riguarda tutti gli aeroporti del Nord”. Perché questi tagli? “Perché le tratte sarebbero in passivo». Che fare? Fassino: «Bisogna capire se è possibile sostenere, cioè contribuire ai costi delle tratte in passivo, e cercare altre compagnie disposte a sostituire Alitalia”. Una misura che riguarderebbe soprattutto le tratte per Reggio Calabria e Lamezia Terme, perché gli altri voli eliminati sono già serviti da altri vettori.

http://www.lastampa.it/2014/09/04/c...enti-aerei-xWQp3T5w4vatiTqXarbx3I/pagina.html
Se vi ricordate discutemmo di alcuni dati di LF mensili qualche giorno fa, quindi perlomeno omogenei fra di loro, ed emergeva come il punto critico nel network AZ fossero i collegamenti cross country nazionali con LF di 15-20 punti percentuali inferiori a quelli operati da FCO-LIN-MXP che invece erano in linea con internazionale e intercontinentale. Il piano di AZ va proprio in questa direzione con la discriminante che FCO è in posizione ideale per i transiti nazionali che ormai si possono fare tranquillamente in 40-45 minuti senza troppi problemi. AZ deve sfruttare questa peculiarità di FCO per consolidare l'hub.
 
comunicato SAGAT sulla questione

L’AEROPORTO DI TORINO AL LAVORO PER GARANTIRE I COLLEGAMENTI CON IL SUD ITALIA

Caselle Torinese, 4 settembre 2014 – Relativamente alla situazione Alitalia
sull’Aeroporto di Torino, SAGAT dichiara quanto segue:
• Torino resta collegata con il Sud Italia poiché le rotte Napoli, Bari,
Palermo e Catania sono operate da altre compagnie che SAGAT ha
saputo attrarre nel corso del tempo. L’azienda sta lavorando in questi
giorni affinché le frequenze vengano incrementate e nuovi vettori
possano aggiungersi, non solo colmando i tagli, ma ampliando l’offerta
ai passeggeri.
• Anche per la Calabria, dove operava esclusivamente Alitalia che
terminerà le operazioni su Reggio e Lamezia, siamo impegnati ad
introdurre nuove compagnie che possano dare maggiore stabilità ai
collegamenti rispetto alle scarse frequenze garantite in passato da
Alitalia e a soddisfare adeguatamente la grande domanda del
mercato.
• Il nostro Aeroporto resta collegato via Roma a tutto il Paese. La tratta
Torino–Roma sarà ulteriormente potenziata a partire dal 17 settembre
con l’ingresso di Vueling, con voli plurigiornalieri.
• La dichiarata non redditività da parte di Alitalia delle tratte coinvolte
dalle drastiche e repentine scelte della compagnia riguarda
esclusivamente il Gruppo Alitalia e la sua organizzazione. Infatti le
rotte da Torino verso il Sud registrano costantemente altissimi
coefficienti di riempimento dei voli e rappresentano una potenzialità
per altri vettori. Questo ci rende ulteriormente fiduciosi che i vettori
con i quali SAGAT sta lavorando saranno in grado di cogliere le
opportunità di mercato che si sono delineate negli ultimi giorni.
• La riorganizzazione del Gruppo Alitalia porterà al taglio delle rotte
Nord – Sud da tutti gli scali del Nord, ad eccezione di Milano, che sarà
comunque coinvolto da un ridimensionamento, in quanto l’alimentazione dell’hub di Roma è parte integrante dell’accordo di
Alitalia con Etihad.
• Ci teniamo a precisare che la vicenda ha contorni anomali poiché, se è
legittimo che una azienda possa riorganizzare la propria offerta, il
tempo strettissimo intercorso tra le scelte del CDA di Alitalia e
l’effettiva soppressione delle rotte - un solo mese - pone gli aeroporti
in ulteriore difficoltà nel riuscire in brevissimo tempo a garantire,
insieme alle compagnie aeree, le esigenze di mobilità di persone e
aziende presenti nel proprio bacino di riferimento.
• L’Aeroporto di Torino continua a lavorare per consolidare il percorso
di ripresa e sviluppo intrapreso nel 2014, che gli ha fatto superare
l’estate con una crescita a due cifre registrando il miglior trend fra gli
scali italiani e un incremento del numero dei passeggeri del 9,1 % da
gennaio ad agosto.
• SAGAT vuole che l’Aeroporto di Torino continui ad essere
un’infrastruttura al servizio del Piemonte e del Nord Ovest e proprio
per non perdere la sfida fra i sistemi territoriali ha voluto, attraverso la
lettera inviata alle istituzioni e al mondo imprenditoriale, rafforzare il
legame che lo scalo ha con il territorio e coinvolgere tutti gli attori in
una partita che è interesse di tutti vincere.



SAGAT S.p.A. - Società Azionaria Gestione Aeroporto Torino
Francesca Soncini
Responsabile Relazioni Esterne e Comunicazione
366 9283256 – 011 5676 377
francesca.soncini@sagat.trn.it
www.aeroportoditorino.it
http://www.aeroportoditorino.it/fil...ARANTIRE_I_COLLEGAMENTI_CON_IL_SUD_ITALIA.pdf
 
Sarebbe interessante capire come si calcola l'economicita' di un volo. A prescindere dallo yield dei passeggeri, quanto incide la disponibilita' di un aereo, per esempio, il costo di overnight di equipaggi, ecc. Dico questo perche' a volte certe scelte sembrano difficili da capire. Per esempio:

1) Capisco la decisione di concentrare il massimo delle attivita' su FCO, la maggior parte delle linee aeree europee e' concentrata su un numero molto limitato di hubs e rotte 'trasversali' che non toccano hubs sono praticamente sparite.
2) Ci sono sempre i transiti, pero'...
3) Considerando le cose totalmente dall'esterno, non capisco cosa succeda a rotte come la BLQ-CTA. Fino a quattro voli al giorno, arriva Ryanair con uno e sia IG che AZ se ne vanno. Se (e come si dice in inglese "It's a big if...") prima veniva giustificata la capacita' di due voli al giorno su due compagnie (totale quattro), arriva Ryanair con un volo e le cose si rivoluzionano al punto tale che le altre due spariscono?

Non voglio cominciare il dibattito voli pieni, voli vuoti, ecc. Io trovo interessante il fatto che arriva una Low Cost e spariscono tutti.
Perché quando arriva una low cost su rotte cross country e magari viene pure spesso e volentieri sovvenzionata e omaggiata di tariffe stracciate dalle società di gestione degli aeroporti, compagnie tradizionali non hanno una struttura di costi da potersi permettere una guerra tariffaria. Nel caso di AZ, poi visto il conveniente posizionamento del proprio hub a FCO per i transiti nazionali eliminare i cross country e concorrere con voli con scalo breve seppur non ottimale per il numero di pax permette di migliorare gli yields.
Una alternativa, era la creazione di una propria branca low cost, come aveva pensato AZ con AP Smart carrier o come stanno provando a fare diverse major europee. Il punto della questione è che però se non riesci a ridurre la struttura di costo rischi solamente di abbassare ulteriormente gli yields. E se guardi al caso di AP, alla fine il costo del personale era lo stesso, il costo del leasing degli aerei idem, sovvenzioni non ne prendeva e idem risparmi sui costi di handling ecc.
 
Sarebbe interessante capire come si calcola l'economicita' di un volo. A prescindere dallo yield dei passeggeri, quanto incide la disponibilita' di un aereo, per esempio, il costo di overnight di equipaggi, ecc. Dico questo perche' a volte certe scelte sembrano difficili da capire. Per esempio:
La contabilità industriale non necessariamente è una scienza esatta, però posso supporre che le linee aeree abbiano sviluppato modelli in grado di tenere conto dei principali fattori.
1) Capisco la decisione di concentrare il massimo delle attivita' su FCO, la maggior parte delle linee aeree europee e' concentrata su un numero molto limitato di hubs e rotte 'trasversali' che non toccano hubs sono praticamente sparite.
2) Ci sono sempre i transiti, pero'...
3) Considerando le cose totalmente dall'esterno, non capisco cosa succeda a rotte come la BLQ-CTA. Fino a quattro voli al giorno, arriva Ryanair con uno e sia IG che AZ se ne vanno. Se (e come si dice in inglese "It's a big if...") prima veniva giustificata la capacita' di due voli al giorno su due compagnie (totale quattro), arriva Ryanair con un volo e le cose si rivoluzionano al punto tale che le altre due spariscono?

Non voglio cominciare il dibattito voli pieni, voli vuoti, ecc. Io trovo interessante il fatto che arriva una Low Cost e spariscono tutti.
Probabilmente si teme una pressione sui prezzi non sostenibile.
 
Se vi ricordate discutemmo di alcuni dati di LF mensili qualche giorno fa, quindi perlomeno omogenei fra di loro, ed emergeva come il punto critico nel network AZ fossero i collegamenti cross country nazionali con LF di 15-20 punti percentuali inferiori a quelli operati da FCO-LIN-MXP che invece erano in linea con internazionale e intercontinentale. Il piano di AZ va proprio in questa direzione con la discriminante che FCO è in posizione ideale per i transiti nazionali che ormai si possono fare tranquillamente in 40-45 minuti senza troppi problemi. AZ deve sfruttare questa peculiarità di FCO per consolidare l'hub.

concordo pienamente. Fco sul nazionale e' posizionato anche meglio di Londra e Parigi. Si possono far convergere tutti I voli nord-sud, il resto lo si lascia a FR and friends.
Se AZ vuole crescere come le altre major e' proprio questa la rotta da seguire.
 
concordo pienamente. Fco sul nazionale e' posizionato anche meglio di Londra e Parigi. Si possono far convergere tutti I voli nord-sud, il resto lo si lascia a FR and friends.
Se AZ vuole crescere come le altre major e' proprio questa la rotta da seguire.

Una tattica simile l'aveva usata anche Mengozzi e mi pare che lo si possa eleggere come il peggiore AD che AZ abbia avuto, almeno negli ultimi vent'anni.


Posso capire che i collegamenti internazionali debbano partire solo da LIN e FCO ed intercontinentali da MXP e FCO ma limitare i voli nazionali da LIN e FCO mi lascia molto perplesso. Se AP Smart Carrier non funzionava gli arabi farebbero meglio a capire perché e magari riguardare leasing di aerei, contratti personale, tariffe servizi aeroportuali ecc.

Lasciare fuori aeroporti come VCE, BLQ, FLR/PSA, NAP, PMO e CTA a mio avviso é un grande errore.

AF e LH hanno creato divisioni regionali/a basso costo per i voli nazionali ed internazionali da basi secondarie, vedremo se tengono, qualche dubbio su HOP! ce l'ho ma su Germanwings sono convinto che possa funzionare.
 
Ultima modifica:
Perchè?
Perchè la collettività deve contribuire a trasportare un suo concittadino da Torino a Lamezia? Se la tratta è in rimessa io, da non esperto del settore, immagino che gli aerei partono mezzi vuoti, o che ce ne sono troppi, o che il mio concittadino non è disposto a pagare di più per quella tratta... quindi perchè dovrei partecipare anche io a pagargli una parte del biglietto!? o_O
Sono aerei che servono a portare i nostri figli a scuola? Trasportano malati o medici che devono assolutamente spostarsi per la collettività? Questo mio concittadino spostandosi crea un indotto tale da giustificare un rientro per la collettività?

Seriamente, senza alcuna polemica, cosa mi sfugge?

Non ti sfugge niente, infatti si tratta di pessima trovata per imbonirsi i propri elettori.

Tra l'altro non è affatto vero che da Torino non si potrà più andare a Lamezia o a Reggio in aereo, semplicemente lo si potrà fare via FCO con comodi transiti.

Esempio:
08:05 TORINO 09:20 ROMA FIUMICINO
AEROMOBILE:
319
DURATA DEL VOLO
3H 15'
TRANSITO 0H 45'
DETTAGLI VOLO

AZ1169
10:05 ROMA FIUMICINO 11:20 LAMEZIA TERME
AEROMOBILE:
32S

E quindi?
Siamo proprio alla frutta.
 
Una tattica simile l'aveva usata anche Mengozzi e mi pare che lo si possa eleggere come il peggiore AD che AZ abbia avuto, almeno negli ultimi vent'anni.


Posso capire che i collegamenti niternazionali debbano partire solo da LIN e FCO ed intercontinentali da MXP e FCO ma limitare i voli nazionali da LIN e FCO mi lascia molto perplesso. Se AP Smart Carrier non funzionava gli arabi farebbero meglio a capire perché e magari riguardare leasing di aerei, contratti personale, tariffe servizi aeroportuali ecc.

Lasciare fuori aeroporti come VCE, BLQ, FLR/PSA, NAP, PMO e CTA a mio avviso é un grande errore.

AF e LH hanno creato divisioni regionali/a basso costo per i voli nazionali da basi secondarie, vedremo se tengono, qualche dubbio su HOP! ce l'ho ma su Germanwings sono convinto che possa funzionare.
Mica abbandonano, semplicemente la stragrande maggioranza delle rotte nazionali cross country farà perno su FCO dove si proseguirà dopo un breve scalo di 40-50 minuti organizzando bene i transiti. Il punto è operare con puntualità, con un terminal efficiente e idem per il trasbordo dei bagagli. Ovvio che ci perderà qualche pax, ma l'alternativa è creare una low cost con costi tali da poter competere con quelli FR. AP non ha funzionato perché è stata realizzata con personale che già si aveva, macchine che già avevano ecc...ecc... alla fine erano voli a costi molto simili a quelli AZ con tariffe più basse e con un marchio dall'attrattiva inferiore. Il rischio per una major che vuole realizzare una low cost dal proprio perimetro aziendale è quello. Infatti l'esempio meglio riuscito è VY nata come qualcosa di nuovo e poi inglobata nel gruppo IAG.
AZ poi non è obbligata a chiudere tutti i voli cross country o ex AP, quelli profittevoli li può operare in proprio e probabilmente potrebbero andare anche meglio.
HOP, Germanwings sono degli ibridi come AP con spalle più larghe, una massa critica maggiore e con la possibilità di essere gestite meglio di AP che è pure stata gestita malino. Ma hanno costi che non possono competere con FR e si salvano per ora grazie ai protezionismi di Francia e Germania nei confronti delle low cost. Ma ricordiamoci che MOL nei prossimi anni avrà tanti nuovi B737 in flotta. Un esempio di confronto e studio sarà proprio l'Italia e FCO in particolare dove operano U2 e FR, VY che è la più snella delle low cost legate ad un grande gruppo.
 
Tra l'altro non è affatto vero che da Torino non si potrà più andare a Lamezia o a Reggio in aereo, semplicemente lo si potrà fare via FCO con comodi transiti.

In realtà, credo di sapere a chi si rivolge. Di tanto in tanto, parlando con persona_X, tipologia di persona magari non giovanissima, i cui unici voli sono principalmente di tipo "etnico", capita salti fuori una problematica: la paura dei transiti, la necessità di prendere un volo diretto, a costo di spostarsi in un altro apt a 200km di distanza.
Perdersi in aeroporto, perdere l'aereo, o non so cos'altro, ma tant'è, immagino che SAGAT abbia paura di perdere proprio questa tipologia di passeggeri...
Ovviamente, è solo un'ipotesi, magari non c'entra nulla. Di certo, i "soliti" altri vettori, forti di strutture più snelle, non tarderanno a tappare i buchi.
 
In realtà, credo di sapere a chi si rivolge. Di tanto in tanto, parlando con persona_X, tipologia di persona magari non giovanissima, i cui unici voli sono principalmente di tipo "etnico", capita salti fuori una problematica: la paura dei transiti, la necessità di prendere un volo diretto, a costo di spostarsi in un altro apt a 200km di distanza.
Perdersi in aeroporto, perdere l'aereo, o non so cos'altro, ma tant'è, immagino che SAGAT abbia paura di perdere proprio questa tipologia di passeggeri...
Ovviamente, è solo un'ipotesi, magari non c'entra nulla. Di certo, i "soliti" altri vettori, forti di strutture più snelle, non tarderanno a tappare i buchi.

Se SAGAT ha paura che il traffico scappi a MXP, si gestisca direttamente lei la questione senza che vengano tirati in ballo denari pubblici.
Non vedo per quale diabolico motivo debbano intervenire con fondi propri il Comune o la Regione, che di SAGAT sono azionisti con una partecipazione che si aggira intorno al 20%.

Se Sempronio vuole andare da Torino a Lamezia può andare da Torino via FCO con Alitalia, oppure prendere Easyjet da Malpensa, oppure prendere il treno, oppure andare in macchina. Non mi sembra il caso di fare tanti piagnistei.
 
Se Fassino aggiunge "Bisogna capire se è possibile contribuire ai costi delle tratte in passivo", è ovvio che lasci capire che ci sono spiragli in tal senso, e quindi aeroporti e compagnie aeree... drizzino le antenne. Il rischio è proprio quello di vederli andar via direzione MXP.
 
http://www.lospiffero.com/cantina/infrastrutture-al-piemonte-serve-un-piano-17848.html

Parlamentari piemontesi a rapporto. Piero Fassino e Sergio Chiamparino convocano deputati e senatori sabato 6 settembre a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale, per mettere a punto una strategia comune, che porti qualche quattrino sul Piemonte e sul suo capoluogo, «in vista della discussione sul disegno di legge di conversione del Decreto “Sblocca Italia”, della Legge di Stabilità nonché della prosecuzione della riforma Costituzionale» come recita l’invito recapitato in queste ore.

Troppo delicata l’attuale fase politica per non affrontarla con un coordinamento territoriale, nel tentativo di riuscire ancora una volta a fare opera di lobbying: sul tavolo ci sono le risorse per quelle opere immediatamente cantierabili dalle quali Torino finora è rimasta esclusa, fatta eccezione per i 25 milioni che dovrebbero arrivare dallo Sblocca Italia per la copertura del passante ferroviario da piazza Vittorio a piazza Baldissera. A livello regionale, dove l’assessore Francesco Balocco ha annunciato di voler dare priorità alle linee ferroviarie dovrebbero trovare copertura la variante di Galliate per Malpensa, la Cuneo-Ventimiglia e infine la Pedemontana, mentre Tav e Terzo Valico andranno considerate come opere nazionali e quindi da non far rientrare in questi speciali finanziamenti destinati a infrastrutture a livello provinciale o regionale. La sensazione diffusa è comunque che in assenza di grandi risorse sullo Sblocca Italia, la partita grossa si giocherà con la Legge di Stabilità: lì Torino punterà tutte le sue fiche per ottenere il finanziamento della metro fino a Rivoli, mentre la Regione potrebbe tentare di strappare i finanziamenti per Asti-Cuneo, Varallo-Novara e la Biella-Santhià.
 
Se Fassino aggiunge "Bisogna capire se è possibile contribuire ai costi delle tratte in passivo", è ovvio che lasci capire che ci sono spiragli in tal senso, e quindi aeroporti e compagnie aeree... drizzino le antenne. Il rischio è proprio quello di vederli andar via direzione MXP.

Fossi un cittadino Torinese che paga le tasse direi: vadano pure.
 
grissino-fassino ha avuto 100mln per metropolitana e soldi per il passante , con lo "sblocca italia", chissà se sull'altare del gianduiotto ha dovuto mollare per l'aeroporto
 
Fossi un cittadino Torinese che paga le tasse direi: vadano pure.

Marty, Non stai pensando quadrimensionalmente. (cit.)
Fassino la vede da un punto di vista esclusivamente politico, temendo attacchi dell'opposizione (causerà licenziamenti! il diritto alla mobilità! ecc. ecc.), quindi ha tutto l'interesse affinchè ogni cosa torni al suo posto.
In realtà, passato lo stupore odierno, credo che le U2/V7/FR di turno non faranno troppe moine, prima di subentrare sulle principali rotte, escluse le due calabresi da meno di 50k pax/anno... ed è lì che si giocherà la partita, specie sull'anello debole REG.

Forza Italia ha già detto
Chi governa questa città da decenni deve assumersi le proprie responsabilità
e che
è pronta a fare la sua parte con senso di responsabilità collaborando alle iniziative locali e nazionali che riportino al centro l’hub torinese
Vedo già le ombre degli avvoltoi, povero Fassino. :D
 
Stato
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