Evoluzione dello scenario macroeconomico e di settore
Lo scenario macroeconomico che accompagna l’aggiornamento del Piano Strategico 2012-2015 riflette una lentezza del sistema paese Italia a riprendere slancio. L’incertezza economica-finanziaria ha portato gli analisti ad una revisione al ribasso delle previsioni sul Pil fatte per il 2011 e* 2012. La rettifica vede una crescita per il 2012 molto inferiore per l’Italia (+0,3% vs +1,5%), per l’Euro area (+1,1% vs +1,8%) e per gli USA (+1,8% vs +2,4%), che sono proprio i mercati di riferimento di Alitalia; mentre le altre aree del mondo sostanzialmente vedono confermate o addirittura migliorate le previsioni.
Nel grafico sotto, si possono vedere gli andamenti del PIL con base 100 l’anno 2005:*
Lo scenario di settore, dopo un 2010 di ripresa del traffico aereo mondiale dalla crisi del 2009, ha visto un 2011 caratterizzato nei primi sei mesi da una forte crescita, ma da una frenata nel secondo semestre. Le aspettative di crescita del trasporto aereo sono speculari all’andamento dei PIL; si rimarca quindi un notevole incremento in volumi per i mercati del BRIC (cagr 2011-2014 dal +4,8% del Brasile al +9,4% della Cina) e del Sud-America (cagr 2011-2014 dell’Argentina al +6,3%). Per l’Italia l’andamento sembra costante negli anni di piano (cagr +4,2% 2011-14), ma inferiore rispetto al piano precedente (cagr +7%).
L’operato di Alitalia si misura sul mercato domestico con un contesto competitivo sempre molto difficile, che vede anche nel primo semestre 2011 un incremento del peso dei Low Cost di un punto di market share (passando dal 50% al 51%). Inoltre, la riduzione del tempo di viaggio sulle linee Alta Velocità ha eroso quote e posizioni di ricavo sul segmento business Roma Milano, con l’incognita di un nuovo operatore dal prossimo anno. Ulteriori fenomeni rilevanti nel quadro nazionale sono rappresentati dall’uscita di Lufthansa Italia da Malpensa ed il* consolidamento tra Meridiana fly ed Air Italy.*
Sul mercato internazionale, per quanto stabile la loro quota di mercato, si continua ad avvertire la pressione degli operatori LCC;* alcuni tra i principali hanno avviato strategie di estensione del proprio prodotto su segmenti a maggiore yield, mantenendo vantaggi di costo importanti verso gli operatori tradizionali.
Tra gli eventi di rilievo sul mercato intercontinentale, la fusione tra British Airwais e Iberia che hanno dato vita alla terza più grande compagnia aerea del mondo. Infine, sebbene non tutte le compagnie stiano implementando strategie di associazione, le partnership stanno assumendo connotazioni sempre più forti aumentando la pressione competitiva* in particolare sui settori transatlantici, favorita anche dalla riduzione delle barriere all’ingresso (accordi bilaterali).
Linee Guida
Il profilo del nuovo piano incorpora gli assunti strategici del Piano Fenice (il posizionamento di mercato, la struttura del network e della flotta), ma adeguati alle evidenze del primo triennio e alle risultanze di attività di assessment network e flotta, benchmark, ecc., che hanno individuato alcuni elementi di discontinuità:
Sviluppo fase 2 partnership AF/KL DL attraverso
l’evoluzione del perimetro delle JV (prosecuzioni delle rotte ITA-FRA e ITA-NED); specializzazione della missione di AZ su specifici mercati (Sud-America, Nord Africa, Medio Oriente, Giappone)
miglioramenti legati al ramp-up dei progetti attualmente in corso, realizzazione progetto Cascading per il Rev.Mngt e implementazione Altea
full impact progetti per recupero quote in Nord Italia. Integrazione delle forze vendita sui mercati in JV
centralizzazione degli acquisti e generazione di ulteriori sinergie su attività di scalo e manutenzione
Destagionalizzazione del network attraverso
lancio prodotti INC contro stagionali sia linea full year che stagionali
sviluppo traffico charter lungo raggio invernale, con partnership di lungo periodo* con operatori leader* in Tour Operating e traffico crocieristico
ingresso in altri* segmenti leisure con prodotti specifici per segmento (etnico, tour operating, studenti, etc)
sviluppo partner di feeder della rete con contributo contro stagionale (JetAirways, China Eastern)
Incremento ownership mercato captive attraverso
politiche di conquista di quota di mercato in Nord Italia e Roma principalmente sui flussi internazionali ed intercontinentali in coordinamento con i partners
sviluppo network multihub
comunicazione prodotto integrato Joint Venture
spinta commerciale congiunta su clienti corporate e trade
sviluppo partnership per feederaggio FCO con operatori locali
Riduzione capacità unitaria su flotta BM/R attraverso
Riduzione capacità unitaria con incremento A319 vs A320
Phase out MD80
Sviluppo flotta Embraer a 90/100 posti
Sviluppo coverage INZ e INC attraverso
Crescita attività AZ su nuove destinazioni hub to hub e hub to spoke
Sviluppo mercati BRIC, crescita mercati Meo/Naf e sviluppo lungo raggio
Sviluppo Airone su ptp internazionali da basi
Specializzazione della missione di AZ su specifici mercati nell’ambito dell’alleanza
Il Rev. Mngt per incremento performance (LF e Yield) attraverso
potenziamento strategia di segmentazione: per prodotto, cliente, canale, flussi di traffico, profilo d’acquisto
integrazione tra logiche di rev mngt e modelli di profiling della customer base
azioni di Pricing e Inventory
Servizio al cliente attraverso
lancio fase 2 della Customer Strategy (CRM, customer intimacy, empowerment front line)
miglioramento prodotti economica INC (completamento phase in A330 ; inserimento economy plus B777)
connettività: App per mobile devices *
Evoluzione del network
I caratteri distintivi del nuovo network, coerentemente alle linee guida,* vedono la loro concretizzazione* nella riduzione del gap di attività fra stagione winter e summer (charter LR e incremento capacità “controstagionale”), nell’aumento della capacità nelle valli giornaliere, nell’ulteriore specializzazione del network di AZ e AP, ma soprattutto nell’espansione in termini di attività e destinazioni raggiunte.
Già nel 2012 avremo un aumento di circa il 5% dell’attività in ask rispetto al 2011; nell’arco di Piano, negli anni 2013-2014 l’incremento è superiore al vecchio piano (+5,2% vs +0,6%) tale da arrivare al 2014 con un’offerta superiore di circa il 3%, concentrata soprattutto su mercati ed economie in forte crescita. Nel 2014 saranno 49 le rotte operate incrementali.
In sintesi, di seguito, i principali scostamenti rispetto al 2011 con indicazione di quelli già effettivi nel prossimo anno:
Intercontinentale
apertura di 3 nuove rotte
incremento delle frequenze su gran parte delle destinazioni attuali
aumento coverage INC grazie a 6 nuove destinazioni stagionali
Internazionale AZ
apertura di 15 nuove rotte di cui 13 da Fiumicino; solo nel 2012 ne vengono aperte 6
Internazionale SC
già nel 2011 è stato anticipato il lancio della base AP di PSA (luglio 2011) con 5 destinazioni INZ e 3 DOM
definizione di 3 nuove basi AP, Venezia già dal 2012
apertura di 35 nuove rotte; 16 solo nel 2012 verso i mercati a forte componente leisure
Il Piano Flotta
Il totale degli aerei in flotta nel 2015 sarà di 165, con un incremento di 13 aerei, così ripartiti: +3WB, +3NB, +7 Regional, con un importante ringiovanimento attraverso 50 nuovi ingressi e 37 dismissioni, arrivando ad un’età media di 8,4 anni contro gli 8,8 attuali. Già nel 2012 è previsto un incremento di 6 aerei (di cui 2 per il lungo raggio) e 25 nuovi ingressi, mentre 19 saranno le dismissioni. La riduzione della capacità unitaria dei narrow body ci avvicinerà di più ai benchmark europei, mentre l’incremento dell’utilizzo unitario e la riduzione delle riserve porterà un miglioramento dell’efficienza operativa.
In questo aggiornamento di piano industriale, il piano flotta dello Smart Carrier vede 14 A320 alla fine del 2014 come nel precedente.
Nella tabella sotto, l’evoluzione della flotta del Gruppo Alitalia dal 2009 con indicazione dei nuovi ingressi (Phase-in) e le dismissioni (Phase-out)
Gli obiettivi economici, operativi e di servizio
I target commerciali nell’arco di piano (ricavi +7,6% medio/anno, volumi passeggeri +6,6% medio/anno e quote di mercato +2pp) sono molto ambiziosi, anche in considerazione delle incertezze del quadro economico-finanziario del Paese, ma sono indispensabili per ottenere l’ulteriore miglioramento della performance economico-finanziaria. Continuerà la pressione sui livelli di efficienza operativa e la tensione per il continuo incremento della qualità del servizio.
Nella tabella sotto, obiettivi di performance operativa e custode care