Alitalia: in crescita il traffico, i passeggeri, le rotte, le alleanze
24/10/2018 16:59
Un ritratto delle possibilità che si sta dando la compagnia tricolore assieme a Fabio Lazzerini
"Diventare dei retailer non vuol dire vendere direttamente". Fabio Lazzerini, chief business officer Alitalia, è favorevole al cambiamento della quarta rivoluzione industriale che si basa sulla flessibilità, arricchendosi con la segmentazione. "La mentalità di acquisto è cambiata e l'obiettivo di Alitalia, come delle altre compagnie, credo, non sia tagliar fuori l'agenzia di viaggi, ma darle una nuova possibilità, implementare la vendita del biglietto con quello che serve per trasformarlo in un'esperienza". Per questa conquista è indispensabile "arrivare ai microcluster che si creano parlando il linguaggio che vogliono sentire, ma è un approccio ancora molto costoso".
Puntuale anche la scelta di allearsi ritenuta vitale per la sopravvivenza. "Noi stessi abbiamo dato una bella accelerata: dalla settimana scorsa è attivo il code share con
All Nippon, sta per diventare attiva la joint business con
Aerolineas Argentinas, stiamo rinegoziando la joint venture sul Nord America con
Delta Airlines e Klm. Nessuna compagnia sopravvive senza alleanze, perché è un'esigenza del cliente stesso, soprattuto in ambito business".
Nel giro di un mese, quindi, dovrebbe chiudersi questa alleanza Transatlantica denominata
Blue Skies: "Stiamo rinegoziando un passaggio che ci consente una maggiore flessibilità sul Nord America in termini di rotte e capacità, pur rimanendo però strettamente legati alla partnership, perché il Nord America resta il mercato più importante che abbiamo al mondo, dopo l'Italia; ha ancora delle opportunità, tanto che dal prossimo anno abbiamo annunciato, Washington in estate e poi verranno ancora altre rotte".
Una serie di approcci innovativi che hanno portato Alitalia a crescere: dopo 7 anni in perdita la compagnia segna un incremento del 7% sui passeggeri, "sul Bsp prendiamo quasi 3 punti rispetto al market share mondiale, sulle ancillari cresciamo del 21,9%, sul cargo cresciamo del 9%". Ma nonostante ciò Lazzerini non è contento: "E' chiaro che Alitalia ha bisogno di un'iniezione di capitale per acquistare nuovi aerei, e se questo non avviene sarebbe un peccato in questo momento, perché quando era indifesa e continuava a ridurre rotte poteva 'vivacchiare', adesso invece che abbiamo dimostrato che siamo competitivi, mi dispiacerebbe". Ad esempio, sulle rotte da Roma e Milano su Tokyo, che sembravano da sopprimere, focalizzando sul mondo corporate, non più solo il leisure dei grandi gruppi, che portavano occupazione, ma non redditività, la tratta ha cominciato a dare ottimi risultati con il business, le dmc, gli individuali leisure.
"Abbiamo incrementato il seat factor di 4 punti e la tariffa media del 19%, e lo stesso è avvenuto sulla Milano-Londra in cui sembrava dovessimo togliere qualche frequenza per via della concorrenza e abbiamo aumentato invece, portandole a 6 al giorno su London City, 2 su Heathrow, con un aumento dei passeggeri del 21,9% e del fatturato del 19%".
Per tutte le altre novità il prossimo appuntamento è il 15 novembre con l'arrivo delle nuove divise, il nuovo catering della Magnifica, "e annunci che non posso anticipare", conclude il manager. l.s.
http://guidaviaggi.it/notizie/19373...traffico--i-passeggeri--le-rotte--le-alleanze
Non so quale sarà il presunto partner industriale, ammesso ci sia, però tutto lascia pensare che si vada (a rimanere) in SkyTeam con Delta.
Non ho capito bene cosa sia questa Blue Skies invece