Thread Alitalia da gennaio 2015


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Licenziati e poi riassunti i meccanici di Alitalia. Dopo aver completato i tagli al personale inseriti nel piano industriale alla base del «matrimonio» con Ethiad Airways, a dicembre la compagnia aerea s’è accorta che i conti non tornavano. Mentre GH, la società napoletana che ha rilevato la fallita Groundcare, la più grande impresa di handling di Roma, ha lasciato a casa 450 degli 850 operai nonostante le promesse di riassorbirne il 70-80%. A Fiumicino è il caos sul fronte occupazione. Lo scalo è in crescita: due milioni di passeggeri in più soltanto nel 2014 ma il lavoro vola via.
Negli hangar del Leonardo da Vinci Alitalia ha tolto 386 dei 1.694 lavoratori in forze: meccanici, tecnici, ingegneri, impiegati. «Poi qualcuno ha capito che per Natale c’era il rischio che non decollassero gli aerei visto che c’erano pochi addetti alla manutezione», racconta Daniele Cofani, delegato Cub Trasporti. «Sono stati così riassunti una cinquantina di quei lavoratori appena licenziati. Evidentemente la loro opera è necessaria, tanto che il contratto è stato riconfermato fino al 28 febbraio, ma non è più come prima. Hanno dieci, vent’anni di esperienza, un’altissima professionalità e adesso sono precari. Ovviamente lo stipendio è stato ridotto e hanno perduto pure l’anzianità di servizio». «Era previsto negli accordi che per i periodi di picco avremmo richiamato temporaneamente persone inserite tra gli esuberi e mandate in mobilità», fa sapere la compagnia. Febbraio, solitamente, non è un mese di picco per il turismo nella Capitale. Ma c’è l’arrivo a Fiumicino di 14 Airbus A320 della vecchia Alitalia ceduti ad Air Berlin, alleata di Etihad, jet da sottoporre a manutenzione pesante. Visto che i meccanici finiti in esubero questi velivoli li conoscono bene, a loro sono stati riaffidati. Provvederanno a tutto tranne alla verniciatura, che verrà effettuata nello storico «Painting Hangar» dove adesso lavora, con operai dell’Est Europa, l’irlandese Air Tech. La stessa che ha pitturato la livrea con il simbolo dell’Expò del primo volo della nuova Alitalia Sai. E che adesso sta verniciando con i colori di Air Berlin i 14 Airbus ceduti.
«La verità è che al Leonardo da Vinci il lavoro c’è: il trasporto aereo è un settore in crescita a Roma e in Italia - denuncia Antonio Amoroso, membro del direttivo Cub Trasporti - ma è in atto la trasformazione del personale con contratti a tempo indeterminato in precari . Dei 65mila addetti dello scalo romano, 15mila conoscono o hanno conosciuto cassa integrazione, mobilità, contratti di solidarietà. Un modo per «sostenere» con fondi pubblici la pazza voglia di risparmiare di investitori, italiani e stranieri, che si gettano a capofitto in questa ricca torta. Lo sanno bene i lavoratori della Groundcare». La società di handling, che movimenta i bagagli ed effettua il check in per 23 compagnie aeree a Fiumicino, è di fatto fallita lo scorso maggio. Il Tribunale di Civitavecchia ha nominato un curatore per permetterne la gestione dell’ordinaria amministrazione e non bloccare i servizi (e l’aeroporto) e dare tempo di intervenire a chi dovesse rilevarla. Le concorrenti Swissport e Aviation Service, dopo le prime avances, si sono tirate indietro. È invece riuscita a concludere l’accordo la GH di Napoli. «Che però prima aveva promesso di assorbire la maggioranza del personale e ora ha lasciato a piedi 450 degli 850 operai», protestano i delegati Ugl. Nell’accordo, sottoscritto anche da Cgil, Cisl e Uil, era stata prevista la tutela di anziani, malati, persone con figli disabili a carico. «Risultato? Hanno licenziato perfino chi stava in chemioterapia», s’arrabbiano gli operai che hanno protestano con cartelli e striscioni davanti al Terminal 3 dello scalo. Intanto Cub Trasporti ha chiesto alla commissione parlamentare antimafia di aprire un’inchiesta sulla gestione degli appalti a Fiumicino.

iltempo.it
Sai che non devo aggiungere altro, vero?
 
Cari forumisti, anzitutto buon anno! Sono rientrato ieri a Zurigo dopo due settimane nel belpaese e mi sono imbattuto per la seconda volta in 2 settimane (la prima fu da Zurigo a Roma il 23/12) in un E-170 lercio e mal tenuto. Tenda sporca, moquette nera, bracciolo riparato con lo scotch, sedili rovinati e interstizi tra i sedili e i braccioli o dietro ai tavolini sudici. Qualcuno di voi che magari su questi aerei presta servizio saprebbe darne una ragione? Da passeggero mi pare uno stato indecente per un aereo che dovrebbe avere pochi anni di vita. E soprattutto incompatibile con un servizio passeggeri degno di tal nome.

Allego le foto di EI-RDB di ieri e RDK del 23/12

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Il wi-fi arriverà presto sui voli Alitalia Sai targati Etihad. Come riporta “Il Messaggero” la novità è stata annunciata dall’ad, Silvano Cassano, in una lettera ai dipendenti. «Cominceremo presto a installare sistemi di telecomunicazione e wi-fi a bordo per offrire servizi di connettività su tutta la flotta. Avremo presto un nuovo marchio – precisa Cassano – e una flotta rinnovata nella livrea e negli interni, con un progressivo aumento delle macchine di lungo raggio». La creazione di un campo tecnologico per connettersi con la rete allinea Alitalia alle grandi compagnie internazionali: il progetto richiede ancora qualche mese per essere testato, ma consentirà ai passeggeri, durante il volo, di poter sfruttare i servizi della rete come consultare mail, leggere i giornali. Alitalia con il suo nuovo modello di business vuole «diventare una compagnia premium a livello mondiale e, per farlo, abbiamo una lunga strada da percorrere», si legge ancora nella lettera. «Il nuovo anno sarà quindi molto impegnativo, è inutile che ve lo nasconda, ma sarà anche emozionante perché dopo tanto giocare in difesa torneremo a giocare in attacco e con l’ambizione di vincere».
 
Vogliamo diventare una compagnia premium a livello mondiale".


Non usa mezzi termini il nuovo amministratore delegato di Alitalia, Silvano Cassano , nel tracciare quella che sarà la rotta da seguire per la compagnia per i prossimi mesi. E annuncia la prima novità dell’era Etihad, che ora detiene il 49 per cento delle quote di Az: la connessione wi-fi su tutti gli aerei in flotta.


Il progetto di connettività viene svelato dal top manager in una lettera ai dipendenti, secondo quanto pubblicato da Il Messaggero nella sua edizione odierna: "Cominceremo presto a installare sistemi di telecomunicazione - sono le parole di Cassano riportate dal quotidiano - e wi-fi a bordo per offrire servizi di connettività a tutta la flotta".


Un progetto che eleverebbe gli standard qualitativi di Alitalia, portandola a quelli di altri grandi competitor internazionali, e che sembra anche un po' una risposta al guanto di sfida lanciato nelle settimane scorse dai vertici di Lufthansa.


"Dopo tanto giocare in difesa torneremo a giocare in attacco" è la promessa del top manager della nuova Alitalia, che nella lettera conferma ancora quelli che sono i progetti di crescita della rete del vettore: investimenti sull’intercontinentale con nuovi voli per la Cina già da primavera, aumentando inoltre le frequenze per Nord e Sud America. "E con Etihad Airways e grazie ai collegamenti con Abu Dhabi - prosegue la missiva di Cassano ai dipendenti - svilupperemo una nuova offerta commerciale in Medioriente, Africa, Asia e Australia".
 
Il wi-fi arriverà presto sui voli Alitalia Sai targati Etihad. Come riporta “Il Messaggero” la novità è stata annunciata dall’ad, Silvano Cassano, in una lettera ai dipendenti. «Cominceremo presto a installare sistemi di telecomunicazione e wi-fi a bordo per offrire servizi di connettività su tutta la flotta. Avremo presto un nuovo marchio – precisa Cassano – e una flotta rinnovata nella livrea e negli interni, con un progressivo aumento delle macchine di lungo raggio». La creazione di un campo tecnologico per connettersi con la rete allinea Alitalia alle grandi compagnie internazionali: il progetto richiede ancora qualche mese per essere testato, ma consentirà ai passeggeri, durante il volo, di poter sfruttare i servizi della rete come consultare mail, leggere i giornali. Alitalia con il suo nuovo modello di business vuole «diventare una compagnia premium a livello mondiale e, per farlo, abbiamo una lunga strada da percorrere», si legge ancora nella lettera. «Il nuovo anno sarà quindi molto impegnativo, è inutile che ve lo nasconda, ma sarà anche emozionante perché dopo tanto giocare in difesa torneremo a giocare in attacco e con l’ambizione di vincere».

gli mando il cartellino per gli scambi del mercato di gennaio :) :)
 
Cari forumisti, anzitutto buon anno! Sono rientrato ieri a Zurigo dopo due settimane nel belpaese e mi sono imbattuto per la seconda volta in 2 settimane (la prima fu da Zurigo a Roma il 23/12) in un E-170 lercio e mal tenuto. Tenda sporca, moquette nera, bracciolo riparato con lo scotch, sedili rovinati e interstizi tra i sedili e i braccioli o dietro ai tavolini sudici. Qualcuno di voi che magari su questi aerei presta servizio saprebbe darne una ragione? Da passeggero mi pare uno stato indecente per un aereo che dovrebbe avere pochi anni di vita. E soprattutto incompatibile con un servizio passeggeri degno di tal nome.

Allego le foto di EI-RDB di ieri e RDK del 23/12

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Semplice: pax animali+pulizie che non fanno il loro lavoro+attività cabinisti pressoché inesistente =sto schifo.
I braccioli sono ridotti così perché la gente allo sbarco deve prendere il trolley in cappelliera con una mano perché con l'altra regge gli altri 2 bagagli che ha o, molto più frequentemente, deve reggere il telefono all'orecchio, sia mai costi troppo attendere 3 min per chiamare, quindi lo tira giù per gravità e usa i braccioli come respingenti su un binario a fine corsa.
Sulle tende ci strusciano bagagli, scarpe, ci versano i succhi o il caffè, questo è il risultato. Idem per la moquette.
L'ultima foto è davvero fuori dal normale e mi vien da pensare che ci sia stato seduto qualche infant alla tratta precedente e abbia fatto bordello con pappette e altra roba.

Ti posso dire che tutte queste cose sono puntualmente segnalate dal personale navigante. Risposta della tecnica: preso nota, trasferito alla prossima manutenzione. Che magari è tra chissà quanto...
 
E' uno schifo......sia chi ha ridotto l'aereo in quel modo, sia AZ che non provvede a pulirlo.....
Esiste ancora il personale dedicato alla manutenzione delle cabine, compreso la loro pulizia ?
 
E' uno schifo......sia chi ha ridotto l'aereo in quel modo, sia AZ che non provvede a pulirlo.....
Esiste ancora il personale dedicato alla manutenzione delle cabine, compreso la loro pulizia ?

I cabinisti. Che riparano se hanno i pezzi. Che non ci sono. Ecco lo scotch.
Sulle pulizie ne abbiamo già parlato diverse volte. In Italia ed in particolare a FCO, gli aerei non vengono puliti. Ciò che loro chiamano "pulizie" altro non è che svuotate i contenitori dell'immondizia e incrociate le cinture. Stop. Per pulire bisogna andare all'estero. In Europa, BEG su tutti. Entrano e in 5 min di rigirano la cabina come un pedalino che se non ti levi di mezzo passano lo straccio anche addosso a te.
 
I cabinisti. Che riparano se hanno i pezzi. Che non ci sono. Ecco lo scotch.
Sulle pulizie ne abbiamo già parlato diverse volte. In Italia ed in particolare a FCO, gli aerei non vengono puliti. Ciò che loro chiamano "pulizie" altro non è che svuotate i contenitori dell'immondizia e incrociate le cinture. Stop. Per pulire bisogna andare all'estero. In Europa, BEG su tutti. Entrano e in 5 min di rigirano la cabina come un pedalino che se non ti levi di mezzo passano lo straccio anche addosso a te.
Certi personaggi delle "pulizie" andrebbero visti di persona. Poi uno capisce perchè gli aerei siano ridotti così quando lasciano FCO...
 
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