Cimoli e Steve risarciranno 704 mila euro. Svalutati crediti (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 10 dic - McKinsey dovra' risarcire Alitalia in amministrazione straordinaria di circa 11,8 milioni di euro per inadempienza contrattuale parziale nei confronti compagnia. Lo prevede una sentenza emessa (a maggioranza) dal collegio arbitrale di Milano, di cui riferisce la relazione semestrale al 30 giugno 2015 redatta dei commissari straordinari della ex compagnia aerea, Ambrosini, Brancadoro e Fiori e consultata da Radiocor. L'importo del risarcimento e' pari a tutti i compensi ricevuti dalla societa' di consulenza dal febbraio al dicembre 2006: precisamente 9,846 milioni, meno il 20% di Iva, oltre interessi e spese legali. Nel settembre scorso la sesta sezione penale del Tribunale di Roma ha emesso quattro condanne per il crac di Alitalia - citando come esempio di cattiva gestione anche una consulenza da 50 milioni di euro a McKinsey - a carico degli ex vertici Giancarlo Cimoli (presidente e a.d. dal 2004 al 2007), Francesco Mengozzi, Gabriele Spazzadeschi e Pierluigi Ceschia, condannandoli ad alcuni anni di reclusione e al risarcimento di 350 milioni in favore delle parti civili. Tra queste si e' costituita anche Alitalia in amministrazione straordinaria, che parallelamente ha intentato un'ulteriore azione civile di responsabilita' nei confronti di Cimoli e di Bruno Steve (ex membro del comitato esecutivo della compagnia): il 30 luglio 2015, come emerge dalla relazione semestrale, il Tribunale di Roma ha condannato i due al pagamento in solido a favore dei Commissari Straordinari di quasi 704 mila euro per la "illegittimita' dell'emolumento variabile corrisposto" a Cimoli. Il documento riferisce infine che, sulla base di una relazione contabile di Ernst & Young e all'esito dei crediti recuperati finora, i Commissari Straordinari hanno "intenzione di procedere prudenzialmente alla svalutazione di un ammontare di crediti pari a 77,24 milioni su un totale di 86,20 milioni".