» 2008-11-05 22:14ALITALIA: FANTOZZI, OFFERTA CAI DA 1 MILIARDO
ALITALIA: CAI OFFRE 1 MILIARDO, PILOTI PRONTI A LOTTA/ANSA
FITTA AGENDA, DECOLLO 1/12; PREMIER,GRAZIE CORAGGIO IMPRENDITORI
di Stefania De Francesco
ROMA - Un miliardo per gli assett di volo dell'Alitalia. E' quanto offre Cai per la parte buona della compagnia commissariata, su cui gli advisor del ministero dello Sviluppo economico e del commissario devono esprimere in settimana un giudizio di congruita'. Nell'attesa, Cai procede spedita per il decollo della Nuova Alitalia il primo dicembre mentre i piloti si preparano a fronteggiare un periodo di lotta, anche con un fondo di solidarieta', perche' - dicono - la loro dignita' non puo' essere messa in discussione da nessuno, tantomeno da Cai.
Agenda fitta di incontri per l'amministratore delegato Rocco Sabelli: oggi ha incontrato il presidente dell'Antitrust Antonio Catricala', che dovra' esaminare la fusione fra Alitalia e AirOne; domani, assieme al commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi e al presidente dell'Enac, Vito Riggio, Sabelli sara' a Ginevra per una riunione con il numero uno della Iata, Giovanni Bisignani, per parlare dei rapporti con Alitalia e con la aviolinea che sta per nascere.
Un ringraziamento ai ''coraggiosi imprenditori che vogliono fare di Alitalia una compagnia dedita al profitto, per portare qui turisti stranieri'' e' arrivato dal premier Silvio Berlusconi, che incontrera' la cordata la prossima settimana. Uno sforzo impegnativo quello della cordata, secondo Riggio, visto che ''stanno cacciando i soldi e, in un momento difficile per le compagnie aeree ci deve essere grande rispetto''. Cai paghera' gli assett di Alitalia in piu' tranches, ha fatto sapere Fantozzi, parte in denaro (100 milioni al closing dell'operazione previsto il 30 novembre 2008), parte accollandosi debiti e con il pagamento del ''saldo algebrico tra specifiche partite debitorie e creditorie''.
Per beni e contratti di Alitalia Cai mette sul tavolo 900 milioni, per Alitalia Servizi 57 milioni, 7 milioni per Alitalia Airport, 19 per Alitalia Express e 17 per Volare. Fra i beni ci sono, tra l'altro, 64 aeromobili di proprieta' anche gravati di ipoteca, con relativi motori (anche di scorta) di proprieta' dei venditori e i contratti di leasing di 29 aerei, tutti i diritti di atterraggio, decollo, sorvolo e traffico, utilizzati o meno, esclusi quelli del trasporto merci ''All Cargo''.
Mentre all'Enac procede l'istruttoria economica e tecnica che entro fine mese dovrebbe consentire il rilascio di certificazioni e licenze per il decollo della nuova Alitalia (Cai dovra' gia aver rilevato da Alitalia assett e avere equipaggi, ha detto Riggio), i sindacati hanno ricevuto oggi le lettere sulla procedura di mobilita' e licenziamento collettivo del personale di Alitalia Servizi (3.344 dipendenti), Volare (466) e Alitalia Airport (3.239), dopo quelle di ieri relative ad Alitalia spa (8.429 lavoratori) e Alitalia Express (597). In totale, la procedura riguarda 16.075 unita' e da questo bacino e da quello dei dipendenti di AirOne (per la quale e' possibile una procedura di ristrutturazione di azienda) Cai assumera' i 12.639 dipendenti della Nuova Alitalia.
Per venerdi' prossimo, Fantozzi ha convocato le nove sigle sindacali per un aggiornamento della situazione della compagnia. Affinche' l'operazione di Cai vada a buon fine, ha spiegato Riggio, Fantozzi deve mantenere in vita la societa' fino al momento della cessione di asset a Cai, ''perche' morta non si puo' vendere a nessuno'' e ora Alitalia sta volando con una licenza provvisoria perche' c'e' un piano di salvataggio. Per superare l'esame di Bruxelles, il cui esito sara' il 12 novembre, e' necessario dimostrare che c'e' discontinuita' tra Alitalia e Cai, la quale deve ereditare attivi e passivi, ma ''e' evidente che - ha osservato Riggio - se subentra anche nel passivo Cai non puo' reggere''.
Cai potra' avere gli stessi slot di Alitalia in Italia e gran parte dei diritti bilaterali internazionali, ma non tutti - ha detto Riggio - perche' dovra' dimostrare di essere in condizione di esercitarli. Ed in alcuni casi gia' la vecchia Alitalia non li sta esercitando da tempo con il rischio di contestazioni da parte di compagnie concorrenti. I lavoratori del cargo Alitalia, infine, sono molto preoccupati e chiedono chiarezza sul loro futuro.