Thread Alitalia/Cai 12-14 dicembre


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Magari non ci fosse più tutto ciò,grazie al 25% a discrezione ora di raccomandati ne passeranno anche di più vedi le "selezioni" in corso e figli di ministri vari...
Concorde l'italia non è il paese della meriticrazia.
 
Magari non ci fosse più tutto ciò,grazie al 25% a discrezione ora di raccomandati ne passeranno anche di più vedi le "selezioni" in corso e figli di ministri vari...
Concorde l'italia non è il paese della meriticrazia.

prima era il 98%, ora la soglia scende al 25%, mi sembra un notevole miglioramento!
 
Speriamo che questa brutta "forma mentis" di cui ti do ancora una volta ragione sparisca...solo un'altra piccola precisazione molte compagnie in Italia forniscono il giorno prima il fascicolo con tutte le domande che possono venir fatte ai vari passaggi macchina,rt ecc non e' una peculiarita' della sola AZ( e credo che nell'economia del tuo discorso alla fine sia un dettaglio) ciao
 
mi pare che la differenza tra il fatto che il raccomandato se lo prende in casa Colaninno mentre prima ce lo prendavamo tutti non sia da sottovalutare...
 
Ma spiegatemi una cosa: di cosa ha paura la Moratti o chi per lei?
Pensano che se dovessero chiudere LIN vincerebbe il candidato della sinistra a sindaco di Milano?
Possono mettere anche il mio gatto candidato e vincerebbe lui. E non e' detto che farebbe peggio di quelli che l'hanno preceduto. :D
 
prima era il 98%, ora la soglia scende al 25%, mi sembra un notevole miglioramento!
Dietro il sottoscritto c'è molta gente raccomandata o sindacalizzata incluso Berti.
Il sottoscritto non è mai stato sorpassato da nessuno,dove l'hai visto il 98%?
Hai una lista di anzianità in mano?

Az ha sempre rispettato la lista e non aveva la possibilitá di tirar prima gente raccomandata
 
Dietro il sottoscritto c'è molta gente raccomandata o sindacalizzata incluso Berti.
Il sottoscritto non è mai stato sorpassato da nessuno,dove l'hai visto il 98%?
Hai una lista di anzianità in mano?

Az ha sempre rispettato la lista e non aveva la possibilitá di tirar prima gente raccomandata

il 98% è metaforico, AZ è stata fino a ieri un azienda dove la raccomandazione prevaleva sempre su tutto, eccetto una percentuale statistica insignificante di chi avanzava solo per meriti proprio. (Una larga parte va detto avanzava per meriti propri più appoggi vari forniti dalle tessere sindacali). Perchè in una azienda statale come era AZ la carriera dipendeva non solo dalal bravura professionale, ma anche dalla bravura nelle PR di se stessi e nel districarsi negli assetti di potere.
 
Ultima modifica:
Ho trovato questo articolo - i francesi non ci hanno mai potuto vedere, ma questo sembra centrare alcuni punti...

Patriotic Investments - 12-12-2008

Alitalia should arise from its ashes next month in an extravagant attempt at a fresh start.

Jean-Cyril Spinetta, Chairman of Air France-KLM has a single-minded approach: he would like to set up business in Italy, based on an external growth strategy, no doubt more coherent than that of Lufthansa. Now he is about to achieve that.
Spinetta, taking charge of negotiations with executives of the future Compagnia Aerea Italiana (CAI) himself, has made numerous trips to Italy and will probably obtain a 25% share in CAI, through an increase in reserved capital at a cost of 250 million euros. Confirmation of this agreement will close-off the path to the German competitor (who has already decided to create Lufthansa Italia) and a North-South, Franco-Dutch-Italian itinerary could be set up.
Amsterdam-Paris-Rome or Amsterdam-Paris-Milan? for the moment, no one can answer that question, given that most traffic is through Milan, while the power and the lobbies are in Rome. Consequently, the wrestling match continues, bringing into the ring Roberto Formigoni, the fiery president of the Lombardi region, along with airport pressure groups and Roman VIPs.
This is what happens when denial takes over, and certain players refuse to recognize the profound changes in the 21st-century aviation industry, and decide instead to create an old-fashioned national flagship carrier, with all sorts of rivalries and interference at every step of the way. Nevertheless, we must recognize Silvio Berlusconi's extraordinary tenacity as the apologist for a national champion and economic patriotism, in his determination to save "his" flagship.
He has expressed this more than once, repeating it again in reference to the one billion euros brought together to create CAI and absorb Air One. In his words, this is a “patriotic investment,” and better still, “a courageous gesture and love for Italy.” Nowhere else in the global aviation family would anyone dare talk that way. A few well-placed Italian voices are even suggesting that the name "CAI" be abandoned in favor of "Nuova Alitalia." That bold idea raises the question of what would have happened if "New Sabena" had been chosen instead of Brussels Airlines, or "New Swissair," instead of Swiss.
Of course, that is only a detail. The important thing is this approach, light years away, for example, from the sacrosanct Chapter 11 of US bankruptcy law. Instead rigorous discipline, here we have a series of little deals among friends. Consequently, the 300-million euro emergency government loan which prolonged the agony of Alitalia, before the European commission could issue an opinion, must be reimbursed. But that reimbursement will come (very theoretically) from the old Alitalia, which is condemned to disappear.
In the meantime, airport managers in Rome and Milan, concerned about their own cash flow, and speaking as if they were decision-makers, rather than simple spectators, are producing some very useless additional turbulence. And if that wasn't enough, now FS, the national railway company has made its own noisy entry into the ring.
In a few days, FS will inaugurate Italy's first high speed rail link between Milan and Bologna. Upon announcing that, Mauro Moretti CEO of FS, could not resist joining the CAI/Nuova Alitalia imbroglio, stating that eventually rail transport will take over 60% of aviation's domestic traffic. And the problem here is that he is probably right.
But we still don't know what Jean-Cyril Spinetta sees in his crystal ball – apparently not the same things the rest of us do. Perhaps due to his many trips to Italy, he has become Machiavellian. But that seems unlikely.
Pierre Sparaco-AeroMorning
Translated by Tim Bowler
 
mi pare che la differenza tra il fatto che il raccomandato se lo prende in casa Colaninno mentre prima ce lo prendavamo tutti non sia da sottovalutare...
bisogna vedere chi se lo prenderà alla fine...e se ci sarà la vaselina!
Il problema delle selezioni "meritocratiche" non è comunque facile da dipanare, obiettivamente.
Quale metro di giudizio devono usare, posto che il merito è spesso stato falsato (forse addirittura usato a sproposito, costruito, per far avanzare chi non l'aveva, tanto era scritto da qualche parte, non valutato ogni volta)?
Chi potrebbe/dovrebbe operare queste selezioni?
Amici di alcuni e nemici di altri?
Gli stessi che hanno creato le carriere sino ad oggi?
Tornare tutti a scuola come suggerisce qualcuno con un bell'esamino. Potrebbe servire almeno ad avere assunti (precedentemente non validi) che hanno fatto una ripassata? Sempre che tutto avvenga con regolarità.
scusate l'OT, ma ricordo quando da militare ad ogni cambio di comandante o in caso di trasferimento venivano compilati degli stati di servizio per i sottoposti. Me ne passarono davanti alcune centinaia perchè dovevo copiarli (Mr Xerox non aveva l'ingresso in caserma, eravamo tutti monaci benedettini...). Un campionari di banalità, di copia e incolla da relazioni precedenti, di formati quasi tutti uguali, facendo solo attenzione a mescolare un po' gli aggettivi qui e là per evitare almeno all'apparenza la normalizzazione dei giudizi. Unico che aveva un giudizio differnte, ricordo, fu un sergente, "censurato" per...avere avuto un figlio da una relazione in quanto non era coniugato".
Il problema di AZ è che era (usiamo il "passato"? è già un passo avanti) appunto un carrozzone dove c'era di tutto: il bene mescolato con il male, l'efficienza bloccata dal lassismo. Come credere oggi ai giudizi di ieri? come trovare oggi dei giudizi di ieri che permettano di capire chi era buono veramente e chi no?
Scovare le malattie sotto ferragosto, natale e capodanno? Ehmm, sarebbe facile, ma pensa all'1% degli incolpevoli.
Quello che servirà, IMHO, è semplicemente (??, la faccio facile, sì) un rigore estremo dal 13 gennaio in poi, molto rigido. Rischio di schiavizzazione? forse..., ma chi ha sempre lavorato non dovrebbe soffrire.
Chi si è abituato a lavorare i week-end non obietterà a farli. Chi li ha sempre evitati, beh..dovrà spiegare perchè si trova a disagio a lavorare nei weekend....
 
Dietro il sottoscritto c'è molta gente raccomandata o sindacalizzata incluso Berti.
Il sottoscritto non è mai stato sorpassato da nessuno,dove l'hai visto il 98%?
Hai una lista di anzianità in mano?

Az ha sempre rispettato la lista e non aveva la possibilitá di tirar prima gente raccomandata
senza polemica, io, professionalmente estraneo al mondo dell'aviazione commerciale e di AZ, posso supporlo e specularci su. Bene, sono prevenuto.
ma...come la mettiamo con molte e frequenti dichiarazioni di gente al'interno (anche in AZ) che asserisce invece di carriere facili o più facili per alcuni? (tanti o pochi che siano). Che ha ammesso che c'era una parte che lavorava bene ed una parte che lavorava poco o male?
leggende metropolitane?
 
Magari non ci fosse più tutto ciò,grazie al 25% a discrezione ora di raccomandati ne passeranno anche di più vedi le "selezioni" in corso e figli di ministri vari...
Concorde l'italia non è il paese della meriticrazia.

se per raccomandato intendi uno bravo e disponibile (per alcuni detto anche lecca-culo) bhè evviva i raccomandati, sopratutto se l'alternativa è avere uno non bravo e pure rompicoglioni! ca va sans dire che tra due bravi meglio quello che tu definiresti lecca-culo! che l'italia non sia il paese della meritocrazia poi è tutto da dimostrare, al limite potrei condividere che questa non è stata utilizzata, perchè non lo si è voluto, in aziende come l'ex alitalia (e/o quelle altamente sindacalizzate) però bisogna altrettanto dire che esistono molte realtà del nostro paese, anche filliali italiane di multinazionali estere, dove la meritocrazia funziona benissimo! per non avere paura, perchè di paura si tratta, della meritocrazia bisogna prima di tutto capire e accettare che una azienda non è una democrazia; c'è chi si assumere delle responsabilità decidendo e comandando, ma non solo occorre anche capire che ognuno all'interno dell'azienda ha il suo ruolo quindi è necessario rinunciare alla co-gestione. fintanto che avremo paura dei soprusi aziendali e pretenderemo la co-gestione la meritocrazia non potrà mai funzionare!

colaninno e soci si piglieranno gl'incapaci raccomandati? affari loro... con le mezze scartine non andranno lontani ben presto si accorgeranno che avranno necessità di numeri uno e non di mezze seghe onde non perdere i loro denari! avranno bisogno non solo dei lecca-culo, perchè anche con questi faranno poca strada, ma di lecca-culo e sopratutto bravi!
 
fottutamente OT(non più di tanto in fondo)
Uragano Madoff su Wall Street

dal nostro corrispondente Mario Platero

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14 DICEmbre 2008



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Ieri c'è stato il terrore delle perdite individuali, il terrore di molti protagonisti del jet set internazionale che con il fallimento Bernard Madoff e il buco da 50 miliardi di dollari hanno perso gran parte delle loro fortune. Oggi, con l'avvicinarsi delle aperture dei mercati di domani, c'è il terrore per l'effetto domino: chi sarà il prossimo fondo a cadere? Come finirà il settore hedge funds sull'onda delle redemption, che dalle prossime ore saranno inevitabili e travolgenti? Che cosa succederà a uno dei più remunerativi business delle banche, quello appunto che serviva gli hedge funds? Dove si andranno a recuperare i soldi perduti?

La storia di questo buco colossale, che vale tre volte quello di Parmalat ed è persino più grande del fallimento Lehman insomma, è appena cominciata. Il fondo più a rischio oggi è il Fairfield Greenwich Group, circa 16 miliardi di dollari in gestione, uno dei fondi gestione più conosciuti nel jet set internazionale grazie allo straordinario lavoro di marketing della famiglia Noel. Fairfield aveva investito ben 7,5 miliardi di dollari del suo patrimonio in gestione nel fondo di Madoff, circa la metà della sua dotazione totale. E quando un fondo perde anche il 30% del suo valore, in genere ha il destino segnato. Pare che nel crack subiranno perdite colossali molti protagonisti della comunità ebraica di New York e alcune organizzazioni istituzionali, ad esempio la Yeshiva University, che aveva Madoff fra i suoi consiglieri. Fra gli altri fondi colpiti, in Europa c'è il King Gate,2,8 miliari di dollari investiti esclusivamente con Madoff, sembra in buona parte in provenienza dall'Italia grazie all'intermediazione di Federico Ceretti e Carlo Grosso da Londra. In America, Ascot Partners, gestito da Ezra Merkin, presidente della ex Gmac, la divisione finanziaria della Gm. Ascot aveva 1,8 miliardi di dollari in gestione, di fatto tutti investiti con Madoff. Ci sono poi il fondo Sterling Equities, di Fred Wilpon, il proprietario dei Mets e quello di Norman Braman, l'ex proprietario della squadra di footbal Eagles di Filadelfia. Il fondo Tremont, che avrebbe investito un miliardo di dollari con Madoff e il Maxam Capital Management. Proprio il Maxam ci dà la dimensione di uno dei più grossi problemi con cui si confronteranno managers e fondi a partire da domani mattina: la richiesta da parte delle autorità di restituire un rimborso che potrebbe essere stato illegale.

A novembre, quando le cose erano ancora in apparenza tranquille, Maxam chiede a Madoff la restituzione di 30 milioni di dollari. Madoff paga immediatamente. La sua puntualità nei rimborsi era leggendaria, fino a quando negli ultimi giorni, le richieste di rimborsi non sono salite a 7 miliardi di dollari. A quel punto Madoff si è reso conto che non ce l'avrebbe più fatta e che il suo schema di ripagare i vecchi clienti con i fondi investiti dai nuovi sarebbe saltato. La domanda centrale a questo punto è chiara: Maxam e altre centinaia di investitori che come lui avevano recuperato i fondi prima del fallimento, possono tirare un sospiro di sollievo o dovranno restituire i loro rimborsi? Pare che non ci siano dubbi: chi ha ottenuto rimborsi dopo che Madoff era tecnicamente fallito dovrà quasi certamente restituirli. La legge americana infatti prevede il recupero di fondi erogati da una istituzione finanziaria dopo il fallimento "tecnico" per proteggere egli altri investitori. Se ad esempio un investitore aveva dato 100 milioni a Madoff cinque anni fa, ne ottiene in restituzione oggi circa 200 grazie a un ritorno composto medio del 10% all'anno. In realtà i 100 milioni originari erano stati investiti male e si erano ridotti diciamo a 25 milioni di dollari. Per proteggere la sua immagine e evitare il panico, Madoff continuava a rimborsare i vecchi clienti con i fondi dei nuovi investitori, in coda per avere accesso ai suoi prodotti, leggendari per stabilità dei ritorni, circa il 10% all'anno. Non un ritorno strabiliante dunque, non il 20 il 30%all'anno come riuscivano a fare alcuni fondi hedge prendendo più rischi, ma proprio per questo, per la stabilità e la continuità dei ritorni, il fondo di Madoff sembrava più conservatore e sicuro.

Gli investigatori ora dovranno ricostruire il momento preciso del fallimento tecnico di Madoff e riallocare le perdite, andando a chiedere quattrini a chi li aveva incassati ignaro (e felice) magari cinque anni fa. Per questo le ramificazioni di questo fallimento saranno catastrofiche. Si partirà sul piano degli investimenti privati, ma le conseguenze saranno anche sistemiche: chi ha perso i soldi con Madoff e dovrà far fronte a pagamenti avrà due possibilità: dovrà dichiarare fallimento e dovrà prelevare soldi da altri fondi che si troveranno a loro volta in difficoltà. Per questo, e per l'improvvisa paura che oltre al mercato debolissimo vi sia il rischio di truffe, l'intero settore dei fondi hedge, già debole, oggi è ad altissimo rischio sul piano sistemico. Il terzo capitolo che si aprirà domani sarà quello delle cause, e delle vendette personali. Decine di studi legali a New York sono stati mobilitati per procedere con recupero crediti. Ma c'è chi teme anche la vendetta fisica: si dice che molti investitori nei fondi americani che appoggiavano Madoff fossero sudamericani e colombiani in particolare.
 
per raccomandato intendo il cialtrone che fa carriera nonostante manifesta incapacita' o chi addirittura in azienda fa palesemente gli affari propri o della propria parrocchietta senza vergogna tanto e' coperto dal funzionario o dal sottosegretario di turno...
....quindi concorde ...se conosci l'ambiente romano, non solo la magliana, e lo dovresti conoscere bene, sai che e' cosi' e che aziende come alitalia sono state e sono una culla ineccepibile per personaggi cosi'...
...l'interregno colaninno cambiera' poco....
ovviamente.
quello che mi preoccupa e' la gemmazione di stormi di obrobriosi quanto numerosi personaggi di questo tipo, in giro per l'italia col passaporto della casta e licenza di uccidere.
Non e' solo in italia cosi' , ma almeno all'estero si fa con miolto piu' discrezione, ed a bassa intensita'.
 
...l'interregno colaninno cambiera' poco....
ovviamente.

Alitalia ora è stata privatizzata.
Colaninno e Co. hanno aperto il loro portafoglio per salvare Alitalia.
L'obiettivo dei capitani coraggiosi è solo esclusivamente guadagnarci da questa operazione. Così magari fra 5 anni venderanno tutto ad AirFrance.
Dipendenti raccomandati molto probabilmente hanno poco da offrire rispetto a gente che il posto di lavoro se l'è meritato e che sa lavorare tanto e bene.
Ecco perchè il nuovo personale di Alitalia dovrà essere produttivo perchè se produci guadagni, se non produci, non guadagni e quindi perdi.
Siamo sicuri che Colaninno ci voglia perdere?
 
Non e' che nel settore privato i raccomandati non esistano e le carriere si muovano in base al merito... eh?

Spesso conta piu' come gestisci i superiori e gli utenti interni che possono influenzare la tua carriera, piuttosto di come gestisci i progetti, il lavoro e eventuali collaboratori.

Inoltre non darei per scontato che, che so, defenestrino immediatamente i figli di ministri, se non meritevoli.

In CAI i soldi ce li mettono soprattutto le banche e i capitani coraggiosi forse hanno altre compensazioni.

Non diventera' da domani il regno dell'etica del lavoro.
 
senza polemica, io, professionalmente estraneo al mondo dell'aviazione commerciale e di AZ, posso supporlo e specularci su. Bene, sono prevenuto.
ma...come la mettiamo con molte e frequenti dichiarazioni di gente al'interno (anche in AZ) che asserisce invece di carriere facili o più facili per alcuni? (tanti o pochi che siano). Che ha ammesso che c'era una parte che lavorava bene ed una parte che lavorava poco o male?
leggende metropolitane?

Tu a che tipo di carriere ti riferisci?
Incarichi?

Io mi riferivo a passaggi di piloti da medio a lungo raggio, o da lungo raggio a corso comando.
Questi avvenivano per anzianità,o meglio,l'anzianità ti forniva accesso al corso comando o al corso di avanzamento da un aereo di medio a uno di lungo raggio.
Poi facevi relativo corso di transizione o corso comando e se venivi segato,tornavi indietro sulla macchina precedente.
In questo modo se tizio A capo del sindacato era posto in lista d'anzianità dietro a tizio B,il suo avvio al passaggio avveniva dopo che era stato avviato tizio B.
Ripeto: il sottoscritto è davanti a Berti come anzianità e berti non ha fatto il corso comando prima di me,ne è passato sul lungo raggio prima di me.
Intanto scrivevate che il lodo Letta,garantiva coloro che godevano della 104,tanto da giudicare pretestuoso il grido d'allarme,lanciato dai sindacati non firmatari,sull'argomento.
Avevano ragione i sindacati,stanno facendo fuori tutti i 104ttristi(non i piloti del 104).
 
se per raccomandato intendi uno bravo e disponibile (per alcuni detto anche lecca-culo) bhè evviva i raccomandati, sopratutto se l'alternativa è avere uno non bravo e pure rompicoglioni! ca va sans dire che tra due bravi meglio quello che tu definiresti lecca-culo! che l'italia non sia il paese della meritocrazia poi è tutto da dimostrare, al limite potrei condividere che questa non è stata utilizzata, perchè non lo si è voluto, in aziende come l'ex alitalia (e/o quelle altamente sindacalizzate) però bisogna altrettanto dire che esistono molte realtà del nostro paese, anche filliali italiane di multinazionali estere, dove la meritocrazia funziona benissimo! per non avere paura, perchè di paura si tratta, della meritocrazia bisogna prima di tutto capire e accettare che una azienda non è una democrazia; c'è chi si assumere delle responsabilità decidendo e comandando, ma non solo occorre anche capire che ognuno all'interno dell'azienda ha il suo ruolo quindi è necessario rinunciare alla co-gestione. fintanto che avremo paura dei soprusi aziendali e pretenderemo la co-gestione la meritocrazia non potrà mai funzionare!

colaninno e soci si piglieranno gl'incapaci raccomandati? affari loro... con le mezze scartine non andranno lontani ben presto si accorgeranno che avranno necessità di numeri uno e non di mezze seghe onde non perdere i loro denari! avranno bisogno non solo dei lecca-culo, perchè anche con questi faranno poca strada, ma di lecca-culo e sopratutto bravi!
Hai detto bene.
Multinazionali con sedi in Italia,ovvero non delle aziende italiane.
Nele aziende a DNA straniero c'è un sistema imperniato sulla meritocrazia,da noi no.
Per raccomandato intendo per esempio il fatto che un pilota sindacalista Anpac,teoricamente fuori da Cai,è magicamente dentro,avendo fatto fuori chi era più anziano di lui,a parità di residenza,base e macchina.
Per inciso MD80,base Venezia.
 
Lungi da me pensare questo...
Ma credo che il carrozzone sarà più leggero questa volta
Può essere, ma resta pur sempre un'azienda che nasce da un'azienda la cui gestione è stata discutibile (per usare un eufemismo) e dove tutti ci hanno sgauzzato.
Riusciranno questi ad essere tenuti alla porta? Dubito.
Riusciranno questi a riconvertirsi in bravi dipendenti? Dubito anche questo.
Riusciranno i bravi a scacciare i cattivi? Come? C'è bisogno di una dirigenza forte e di controparti sociali (sindacati) che abbiano la coscienza di non proteggere i cattivi perchè di default il sindacato deve proteggere sempre tutti.
perchè l'unico modo per farlo è non assumerli (ma come farlo? liste di proscrizione? chi le compila e con quale affidabilità?)
oppure....al momento del dunque (cioè della palese inefficienza), licenziarli. Dubito che quest'ultima soluzione possa realizzarsi. Abbiamo visto - in vari settori - tutele "peggiori" e al contempo nessuna fermezza che sia tale verso mancanze imprenditoriali (nel tema sicurezza del lavoro, ad es.): manifestare in piazza non basta.
 
Tu a che tipo di carriere ti riferisci?
Incarichi?

Io mi riferivo a passaggi di piloti da medio a lungo raggio, o da lungo raggio a corso comando.
Questi avvenivano per anzianità,o meglio,l'anzianità ti forniva accesso al corso comando o al corso di avanzamento da un aereo di medio a uno di lungo raggio.
Poi facevi relativo corso di transizione o corso comando e se venivi segato,tornavi indietro sulla macchina precedente.
In questo modo se tizio A capo del sindacato era posto in lista d'anzianità dietro a tizio B,il suo avvio al passaggio avveniva dopo che era stato avviato tizio B.
Ripeto: il sottoscritto è davanti a Berti come anzianità e berti non ha fatto il corso comando prima di me,ne è passato sul lungo raggio prima di me.
Intanto scrivevate che il lodo Letta,garantiva coloro che godevano della 104,tanto da giudicare pretestuoso il grido d'allarme,lanciato dai sindacati non firmatari,sull'argomento.
Avevano ragione i sindacati,stanno facendo fuori tutti i 104ttristi(non i piloti del 104).
non mi riferivo a nessuno in particolare.Intrepretavo un pensiero "popolarmente diffuso" (e forse poco suffragato con fatti), ma soprattutto diverse lamentele generalizzate sui malcostumi all'interno di AZ, di qualunque tipo, tracciando quindi delle linee di demarcazione tra buoni lavoratori e cattivi lavoratori, tra privilegiati e lavoratori che non riescono ad andare avanti, tra scansafatiche e gente che si faceva il mazzo.
 
Stato
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